L'umile
 dolcezza del riso al latte è una delle pietanze che ci fanno subito 
pensare all’autunno e all’inverno. In questa ricetta, Slater unisce ciò 
che definisce «lo charme sciropposo» della confettura di fichi. 
Vediamo 
com’è andata a finire. 
Ingredienti 
Per 4 persone
6 baccelli di cardamomo 
1 litro di latte
2 foglie di alloro
un baccello di vaniglia
30g di burro
80g di riso a chicco corto
3–4 cucchiai di zucchero semolato
circa 8 cucchiai di marmellata di fichi 
Preriscaldare
 il forno a 140° C. Rompere i baccelli di cardamomo ed estrarne i 
minuscoli semi e, con un mortaio, ridurli in polvere. Versare il latte 
in una casseruola. Aggiungere il cardamomo macinato, le foglie di 
alloro, il baccello di vaniglia e il burro e portare ad ebollizione.
Mettere
 il riso e lo zucchero semolato in una teglia da forno, quindi, non 
appena il latte bolle, versare subito il latte caldo sul riso e 
mescolare fino a quando lo zucchero non si sia completamente sciolto.
Cuocere
 in forno preriscaldato per circa due ore fino a quando il riso non sia 
diventato morbido e cremoso e la superficie abbia assunto la colorazione
 di un dorato pallido. Servire con cucchiai di marmellata di fichi.
NOTE
Anche
 per questa ricetta non è richiesto nessuno sforzo particolare. Solo un 
po 'di pazienza e attendere che il riso si cuocia in forno. 
Invece
 della marmellata di fichi, nel caso dovesse essere difficile da 
riparare, è possibile usare sei piccoli fichi freschi e metterli in una 
casseruola con quattro cucchiai ciascuno di zucchero semolato e acqua. 
Portare a ebollizione, quindi abbassare il fuoco e cuocere a fuoco lento
 fino a quando lo zucchero e l'acqua si sono trasformati in uno sciroppo
 e i fichi sono morbidi e sul punto di collassare.
Devo
 ammettere che non sono sempre molto paziente in cucina… e l’idea del 
riso al forno per circa due ore mi fa diventare bionico… ma ho accettato
 la proposta slateriana. 
Il
 riso al latte è un piatto che quando ero piccolo detestavo: adesso, 
invece, mi fa pensare alla beata infanzia trascorsa. La ricetta è 
proprio facile facile. Il riso diventa cremoso e la marmellata di fichi è
 una buona trovata per l’autunno-inverno. Ma ovviamente andrebbe bene 
qualsiasi altra confettura. 
Anche
 qui devo confessare di trovarmi di fronte a una ricetta un po’ banale, 
senza arte né parte, e inoltre, senza l’indicazione delle dimensioni 
della teglia da forno, cosa che personalmente de-te-sto.
Preferisco il riso al latte cotto in pentola sul fuoco, vecchio testamento…
PROMUOVO 
  la ricetta solo perché la mia marmellata era fatta in casa ed era 
buonissima. 
Chiedo scusa a Slater, ma aspetto (o no…) il suo prossimo 
libro. 
 
 
 
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Due ore di forno per un arrosto o un tacchino ok, anzi ben di più. Ma per il riso latte rimango al fornello, eh, non me ne voglia Slater 😅 piuttosto la marmellata di tua mamma eccome se l’assaggerei!!!
RispondiEliminaoggi con questa ricetta sono stato assalito da un effluvio di bontá ... hhahaha
Eliminaciao Stefi!
Promozione con aiutino, eh?! Questo libro sta di ventando un "caso", il caso Slater. Come andrà a finire?!?
RispondiEliminaio ho un'idea.. hahahahhaa
EliminaTi adoro letteralmente. Anche io vecchio testamento, visto che il risolatte è una delle cose che mi fanno partire di capoccia al solo pensiero. Non posso pensare di aspettare 2 ore per potermelo gustare. Già cuocerlo in casseruola non è un'impresa per vecchi.
RispondiEliminaE comunque, ti piace vincere facile con la confettura di mamma, eh?
Sei forte caro Biagio.
cerchiamo di fare bella la vita... Patty!!!
Eliminaun bacione !
Niente, anche qui il caro Nigel s'è sprecato! Però ti ha fatto consumare due ore di elettricità a buffo. Che carino! XD
RispondiEliminaA parte gli scherzi, con la confettura di mamma non potevi non promuoverla. Mi preoccupo per chi però non sarà altrettanto fortunato e proverà la ricetta :D
verissimo, Ale... siamo alla fine del mese... tra poco tiriamo le somme e allora... sará festa! hahaha
EliminaHai ragione Biagio! Mi dispiace per Slater, ma anch'io aspetto il tiriamo le somme ... E sarà tutta colpa sua!
RispondiEliminaCome fan di Slater rimango basita: non c'è dimensione della teglia? Anche per un dolce così semplice e pacioccoso ci devono essere, sennò che ricetta è??!
questo libro è stato scritto da un fantasma, non da Slater, credo (spero). Ciao AntoN!
EliminaAnch'io non amavo il risolatte da bambina, ma poi ho cambiato idea :) Certo che, due ore di forno per cuocerlo... non ci penso proprio! Pensa che, se devo tostare la frutta secca (e non serve il forno per la ricetta), lo faccio sul fuoco in un padellino, curandola a vista. La confettura di fichi di tua mamma la vorrei anch'io!!!
RispondiEliminauna follia allo stato puro.... secondo me, avendo un forno elettrico, la bolletta della luce andrà alla stella per colpa di Slater... la farò pagare a lui... hahaha
EliminaRisolatte, che buono!
RispondiEliminaCerto che:
1) Slater poteva sforzarsi un po' di più, l'unica variazione rispetto alle normali ricette è l'aromatizzazione con cardamomo e alloro.
2) Due ore di forno lì per lì mi avevano lasciata perplessa, poi ho pensato ai tre quarti d'ora in cui c'è da sorvegliare la cottura e già l'idea ha cominciato a piacermi di più.
3) La marmellata di fichi di tua mamma è senz'altro da sballo!
Un abbraccio, caro Biagio!
un abbraccio affettuoso e sincero, anche se leggo questo tuo commento dopo molto, troppo tempo!
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