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venerdì 29 marzo 2024

ONE POT FEEDS ALL: TIRIAMO LE SOMME?


 

Per tutta una serie di ragioni su cui  é il caso di non tediarvi, ho perso la voglia di cucinare. 

O meglio: quando si riaffaccia, non ho tempo. E visto che ormai non avere tempo é la costante della mia nuova vita, anche la voglia di cucinare sembra essersi rassegnata e non compare piú. 

Tuttavia quando, per qualche fortunata combinazione astrale, mi ritrovo con l'agenda vuota e la valigia sotto il letto, mi diverto ancora a cercare ispirazione dai libri: mi armo di carta e penna e, pazientemente, compilo liste di tutte le ricette papabili, quelle che possono intersecarsi con le mie abilità culinarie (sempre piú scarse) e i gusti dei miei familiari (sempre piú difficili). Fortunatamente abito nel paradiso degli ingredienti, per cui questo problema non si pone e anzi, piú vedo nomi strani, piú progetto cene complete e, insomma, alla fine arrivo in fondo, piena di rinnovata buona volontà. 

Dopodiché, inizia la spunta. 

Il primo scoglio é il vaglio di mio marito, che inizia a storcere il naso su metà delle mie scelte: 10 anni di "consorte della foodblogger" sono stati piú che sufficienti a fargli perdere  spirito di avventura e pazienza e tutti i voli pindarici vengono desolatamente ridimensionati, a botte di "questo no, questo te lo mangi tu, questo neanche alla volpe" (la volpe in giardino é il primo requisito della vita in Inghilterra)

Il secondo scoglio, ammetto, é opera mia: la voglia di cucinare di cui sopra é inversamente proporzionale alla lista degli ingredienti e alla quantità di padelle da lavare.  Se i primi sono suddivisi in paragrafi e i secondi sono piú di tre, ammetto che depenno con decisione. 

L'ultimo, il piú triste, é la domanda finale, quella sotto cui cadono anche le ultime speranze: "ne vale la pena? vale la pena di rovinare il trancio di salmone selvaggio che hai nel frigo, per una ricetta del genere? vale la pena di buttar via 3 ore del tuo tempo, per qualcosa che già sai che, nella migliore delle ipotesi, non sarà nulla di memorabile?"

Per farla breve, dunque, mi riduco a fare quasi sempre le ricette già fatte dalle mie amiche, borbottando fra me che non ci sono piú i libri di una volta: quelli che tenevi sempre a portata di mano, pozzi a cui attingere idee e ispirazioni, alleati fedeli che mai ti avrebbero tradito. 

Salvo poi inciampare in One Pot Feeds All e ritrovarsi sbalzata indietro nel tempo, negli anni in cui i libri di cucina avevano un che di magnetico e la lettura non poteva dirsi completata senza aver disseminato post it in ogni pagina, per tacer delle programmazioni entusiaste, "domani faccio questo, domenica quello", senza che ci fosse bisogno di interpellanze coniugali o vagabondaggi per supermercati. 

Una sorpresa a tutto tondo, perché Darina Allen non ha bisogno di conferme, nel campo della cucina irlandese, dove resta l'indiscussa protagonista. Ma avventurarsi in sentieri nuovi, per giunta battutissimi, con il rischio di appiattirsi sulla domanda sempre piú piatta di un'utenza svogliata e poco stimolante, celava piú di una insidia, come sappiamo bene qui allo Starbooks, dove di libri che sotto la promessa di meraviglie nascondono invece la solita zuppa ne scartiamo ormai a decine.

Invece, non solo Darina ha vinto la sfida, ma lo ha fatto a mani basse, dimostrando che il calderone della cucina creativa può essere ancora prodigo di doni originali e convincenti, per realizzare i quali non servono attrezzature esagerate o ingredienti introvabili, quando si hanno classe, cultura ed esperienza. 

E Darina, modestamente, ne ha da vendere. 

Ci vediamo ad Aprile, con il prossimo Starbook!

Alessandra

mercoledì 27 marzo 2024

CHILI CON CARNE

 

Ammetto la mia ignoranza. Fino a poco tempo fa pensavo che il chilli con carne fosse una sorta di "ragù", molto speziato, con fagioli neri e a volte anche mais, servito in grosse ciotole fumanti. In effetti, è la versione più conosciuta, almeno dai comuni mortali. O dai non texani :D

Poi però ho iniziato a leggere tanto sul Texas (e ovviamente sulla cucina tex-mex) e ho scoperto che il chili con carne è un piatto tipico dei cowboy, che per prepararlo non utilizzavano la carne macinata ma la carne a pezzi (spesso quella essiccata, ma questa è un'altra storia). Insomma, in poche parole si tratta di uno spezzatino. 

Ora, qui potremmo aprire una discussione chilometrica, ma non mi sembra il luogo adatto. Sì perché come tutti i piatti tradizionali, le origini si perdono nella notte dei tempi e le varianti si sprecano.

Diciamo che Darina Allen ci propone una ricetta tradizionale nella scelta della carne (anche se nessuno vi vieta di utilizzare, se preferite, del macinato) e negli ingredienti "di base", ovvero i peperoni e i peperoncini. Per il resto, lasciate da parte le discussioni e abbandonatevi a questa esplosione di gusto, non ve ne pentirete :D

CHILI CON CARNE

Ingredienti per 6 persone:

2 cucchiai di olio extravergine di oliva 

500-725 g di carne da spezzatino (manzo, vitello, montone o maiale), tagliata a dadini di 1-2 cm 

225 g di cipolle tritate 

2-3 spicchi d'aglio schiacciati 

1 peperone verde, privato dei semi e tagliato a strisce

300 ml di brodo di manzo fatto in casa o acqua 

1 cucchiaio di concentrato di pomodoro 

1 cucchiaino di cumino macinato 

250 g di fagioli rossi, cotti 

sale in fiocchi e zucchero di canna


PER LA SALSA COLORADO 

6-7 piccoli peperoncini secchi o 4-5 grandi peperoncini freschi 

1 peperone rosso grande, privato dei semi 

1 cipolla grande, tritata 

1 spicchio d'aglio grande, sbucciato 

sale

1 cucchiaio di peperoncino chipotle in salsa adobo (facoltativo) 


PER IL GUACAMOLE 

1 avocado maturo (Hass se disponibile) 

1-2 cucchiai di succo di lime appena spremuto 

1 cucchiaio di olio extravergine di oliva 

1 cucchiaio di coriandolo o prezzemolo tritato 

pepe nero macinato al momento 


PER LA SALSA DI POMODORI E CORIANDOLO 

4 pomodori molto maturi, tagliati a pezzetti

1 cucchiaio di cipolla rossa o bianca tritata

1 spicchio d'aglio schiacciato 

½-1 peperoncino rosso o verde, come Jalapeño o Serrano, privato dei semi e tritato finemente 

1-2 cucchiai di coriandolo tritato 

una spruzzata di succo di lime

sale in fiocchi, pepe nero macinato al momento e zucchero 


PER SERVIRE 

125 g di panna acida 

125 g di formaggio Cheddar, grattugiato 

una generosa manciata di foglie di coriandolo fresco 

36-40 tortilla chips 


Iniziate con la salsa Colorado. Se i peperoncini sono secchi, metteteli a bagno in poca acqua per un'ora, poi tagliateli e lavate via i semi. Eliminate i gambi e fate lo stesso con il peperone rosso. Passate tutti gli ingredienti della salsa in un robot da cucina, aggiungendo un po' di acqua di ammollo dei peperoncini se necessario. Se si utilizzano peperoncini freschi, potrebbe essere necessario aggiungere un cucchiaio o due di acqua fredda. Regolate di sale. Aggiungete il peperoncino in salsa adobo, se lo usate.


Scaldare un filo di olio in una grande casseruola e fate rosolare la carne a fuoco vivo, pochi pezzi alla volta. Trasferitela in un piatto. Mettete in casseruola la cipolla, mettete a fuoco a medio e soffriggete per 4-5 minuti fino a quando non si sarà ammorbidita e avrà iniziato a colorarsi. Aggiungete l'aglio tritato e continuate a cuocere per un minuto o due. Rimettete la carne nella padella e unite il peperone verde e la salsa Colorado. Unite una quantità di brodo o acqua sufficiente a coprire appena gli ingredienti. Coprite bene la casseruola con un coperchio e fate cuocere a fuoco lento per circa 30 minuti, o fino a quando la carne sarà cotta e la salsa si sarà ridotta a un sugo denso e rosso scuro. Controllate il liquido di tanto in tanto e se vi sembra che si stia riducendo troppo velocemente riducete ulteriormente il fuoco e rabboccate con acqua. Aggiungete il concentrato di pomodoro, il cumino e i fagioli cotti. Regolate di sale e unite lo zucchero di canna. Cuocete a fuoco lento per altri 15 minuti.

Nel frattempo, preparate il guacamole. Estraete la polpa dell'avocado e schiacciatela con una forchetta. Aggiungete il succo di lime, l'olio d'oliva e il coriandolo o il prezzemolo tritati e condite a piacere con pepe nero. Se non si serve subito, ricoprite la superficie con uno strato di pellicola trasparente e mettete in frigo. Per preparare la salsa di pomodoro e coriandolo, mescolate tutti gli ingredienti e condite a piacere con sale, pepe e zucchero. Per servire, mettete un po' di panna acida sopra il chili, cospargete con il formaggio grattugiato e guarnite con un po' di coriandolo fresco. Accompagnate con tortilla chips, guacamole e salsa di pomodoro.


Considerazioni:

- Non fatevi intimorire dalla lista degli ingredienti. Sì, è lunga, ma sono tutte cose di facile reperibilità e molte probabilmente le avrete già in casa. Inoltre, una volta che vi sarete procurati tutto, la preparazione sarà piuttosto facile e rapida.

- Ovviamente se non amate il coriandolo potete tranquillamente usare del prezzemolo.

- Poiché non è ancora periodo, io ho utilizzato i peperoncini secchi rinvenuti in acqua. Non avevo ovviamente i peperoncini in salsa adobo, che sicuramente avrebbero dato una spinta in più al piatto.

- Se scegliete un taglio di carne povero ma più ricco di tessuti connettivi, consiglio di prolungare leggermente la cottura, per rendere la carne più morbida. Secondo me questo piatto verrebbe ancora meglio in pentola a pressione. La prossima volta ci proverò.

- L'autrice consiglia di utilizzare la salsa Colorado perché molto più aromatica e profumata rispetto a del semplice peperoncino, e io non posso che darle ragione. Consiglio extra: pare sia ottima anche per marinare le carni.

- Il chili è buonissimo, gustoso, speziato al punto giusto (ma ovviamente potete decidere voi il grado di piccantezza in base ai vostri gusti), un perfetto comfort food. Consiglio vivamente di non omettere la panna acida e il guacamole, che danno una bella nota di freschezza. 


Si tratta di un piatto che preparerò sicuramente anche in futuro visto che è stato letteralmente spazzolato, motivo per cui la ricetta è

PROMOSSA A PIENI VOTI

martedì 26 marzo 2024

KUNG PAO CHICKEN

Premessa: il cibo troppo piccante non riesco a mangiarlo. Il giusto, ok.
Ma quando diventa una punizione, con la bocca in fiamme, la perdita del gusto e talvolta dell'olfatto e l'impossibilità di capire cosa si stia mangiando, anche no.
E mi stupisce sempre chi, invece, riesce a mangiare i peperoncini interi come io assaporo, che so, una fragola.
Ho un amico, a Roma, che è esattamente così.
Una specie di caso da Guinness World of Records, che mettiamo spesso alla prova e non ci ha mai deluso.
Qualunque ristorante, qualunque piatto, qualunque tipo di peperoncino.
Lui lo metterà in bocca, non farà una piega, e se possibile ne chiederà dell'altro.
Così per anni.
Ma come si dice tutto ha una fine.
La mia pizzeria preferita a Roma.
Un menù che prevede una pizza con un nome che è tutto un programma.
Datte foco.
Il mio amico sorride compiaciuto.
Anni di imbattibilità, cosa vuoi che sia.
Assaggia.
Strabuzza gli occhi.
Inghiottisce.
Respira ancora, per fortuna.
Un attimo di silenzio ed esclama al cameriere di passaggio: questa dovrebbe essere illegale!
Insomma, caduta l'imbattibilità.
Nella ricetta qui sotto vedrete che i peperoncini da usare sono a piacere, da uno a ...dodici.
Indovinate voi quanto ne ho usati io, e voi potete fare come meglio preferite.
Tanto, dice l'autrice, parte del piccante viene poi stemperato dal riso di accompagnamento ;)
 

 

KUNG PAO CHICKEN
per 4 porzioni

1 cucchiaio di amido di mais
4 cucchiai di salsa di soya light
450g di pollo, petto o cosce, tagliato in cubetti da 2.5 cm
3 cucchiai di vino di riso Shaoxing
2 cucchiai di zucchero semolato
3 cucchiai di brodo di pollo fatto in casa
4 cucchiai di aceto di riso
1 cucchiaio di olio di sesamo
2 cucchiai di salsa di soya dark
3 cucchiai di olio di semi di girasole
da 4 a 12 peperonicini rossi piccanti, tagliati a metà e privati dei semi
5 cipollotti ( sia la parte verde che la bianca) tagliati in diagonale
un grosso spicchio d'aglio affettato
un cm di zenzero fresco, grattugiato
75 g di arachidi
foglie di coriandolo
riso basmati, per accompagnare

Mescolare l'amido di mais con un cucchiaio della salsa di soya light in una ciotola media ed unirvi i cubetti di pollo, girandoli bene in modo che ne vengano ricoperti. Lasciare marinare per circa 30 minuti.

Nel frattempo mescolare in una ciotola la rimanente salsa di soya light, il vino di riso, lo zucchero, il brodo di pollo, l'aceto, l'olio di sesamo e la salsa di soya dark. Lasciare da parte.

Scaldare l'olio di semi di girasole in una larga padella o un wok su fuoco alto. Aggiungere il peperoncino, metà dei cipollotti, l'aglio, lo zenzero ed il pollo marinato. Cuocere per 3-5 minuti o comunque finchè il pollo sarà ben dorato. Aggiungere quindi il mix di liquidi e cuocere per altri 2-3 minuti, finchè la salsa sarà ispessita. Aggiungere quindi le arachidi.
Aggiungere i cipollotti rimasti, abbondate coriandolo e servire subito con del riso basmati, se lo si gradisce.

NOTE

- fatelo subito! E' buonissimo, gli ingredienti non sono strani e a parte la marinatura del pollo (che comunque potete fare anche più lunga, se dovesse servire, ma non più breve) avete la cena pronta in un quarto d'ora compreso il tempo di tagliare e grattugiare le verdure. Inutile dire che in casa mia il corialndolo non mette piede ed è stato sostituito dal prezzemolo.

- non ho usato il petto ma le cosce disossate ma sono certa che anche con il petto verrebbe benissimo e mi riservo di provare dato che è stato implorato, anche questo, di rifarlo :)

- un piatto comunissimo da take-away cinese, almeno all'estero, la cui particolarità è appunto la piccantezza. Come spiegato nell'introduzione ho usato un solo peperoncino anche se abbastanza grande, poi ognuno faccia a piacere.

- qui veramente siamo all'apoteosi del one-pot: si sporca una sola pentola e pochi accessori, per non parlare della velocità di realizzazione e della estrema bontà del risultato finale. Inutile dire che il piatto è assolutamente

PROMOSSO



lunedì 25 marzo 2024

STICKY ORANGE SWIRLS


L'introduzione dell'autrice a questa ricetta dice quanto segue: "questi sono piuttosto irresistibili e si fanno in un attimo". Mi fido sulla parola ma mi concentro sulla ricetta che ha una preparazione curiosa. Si tratta di realizzare dei rolls che assomigliano a dei buns ma non sono lievitati. E mentre leggo visualizzando nella mente ogni singolo passaggio, non riesco però ad immaginarmi il risultato. Il libro non fornisce immagine e la curiosità monta. Ho cambiato ricetta in corsa perché non mi è mai capitato di preparare qualcosa di simile. Che cosa sono? Biscotti, tortine, non so. Però mi sbilancio: sono "pretty irresistible"! 

PER 12 PEZZI

  • 75g di burro freddo, più altro per ungere
  • 450g di farina bianca
  • un pizzico di sale
  • 1½ cucchiaini di lievito in polvere
  • 25g di zucchero semolato
  • scorza di 1 arancia biologica
  • 2 piccole uova biologiche, da galline allevate a terra
  • 200ml di latte intero
  • uovo sbattuto, preparato mescolando 1 piccola uovo biologico con 1 cucchiaio da dessert di latte
  • 25g di zucchero di canna grezzo

PER IL BURRO ALL'ARANCIA

  • 75g di burro ammorbidito
  • 1½ cucchiaini di scorza d'arancia biologica finemente grattugiata
  • 100g di zucchero a velo

Preriscalda il forno a 250°C/gas mark 9 e unta una teglia per dolci da 33 x 23 x 5cm, con un po' di burro.

Per prima cosa, prepara il burro all'arancia. Lavora il burro con la scorza d'arancia. Aggiungi lo zucchero a velo e monta fino a ottenere una consistenza soffice. Metti da parte.

Setaccia la farina in una grande ciotola larga, aggiungi un pizzico di sale, il lievito in polvere e lo zucchero semolato. Gratta finemente la scorza dell'arancia nella ciotola. Mescola gli ingredienti secchi insieme con le mani, per incorporare più aria possibile.

Taglia il burro freddo a cubetti o grattugialo grossolanamente e mescola bene nella farina. Utilizzando la punta delle dita, sfregare il burro fino a ottenere un composto simile a grosse scaglie. Fai un incavo al centro. Sbatti le uova con il latte in un bicchiere e versale tutte insieme nell'incavo. Utilizzando le dita della tua 'mano migliore' allungata e rigida, combina gli ingredienti con un movimento circolare completo dal centro verso l'esterno della ciotola.

Cospargi un po' di farina sulla superficie di lavoro e rovescia l'impasto. Uniforma i bordi dell'impasto, quindi schiaccialo e arrotolalo o premilo delicatamente per ottenere un rettangolo di circa 30 x 20cm e spesso circa 2cm.

Spalma la maggior parte del burro all'arancia morbido uniformemente sull'impasto, quindi arrotolalo strettamente dal lato lungo. Dividi in quattro quarti e poi taglia ciascun pezzo in tre per ottenere 12 pezzi in tutto. Spennella il lato tagliato di ogni rotolo con l'uovo sbattuto e immergilo nello zucchero di canna. Disponili affiancati nella teglia da arrostire imburrata, lasciando un po' di spazio per l'espansione. Cuoci per 10 minuti.

Servi ancora caldi o a temperatura ambiente, con un po' di burro all'arancia extra. Dividi delicatamente come staccandoli e condividendo.

Variazioni

ROTOLI AL CIOCCOLATO E NOCCIOLE

Prepara l'impasto e stendilo in un rettangolo spesso circa 2 cm. Spalma con 6-8 cucchiai di crema spalmabile al cioccolato e nocciole, quindi arrotola per il lungo come una rotolo svizzero e taglia in 12 pezzi. Spennella il lato tagliato di ogni rotolo con l'uovo sbattuto e cospargi con nocciole tostate tritate grossolanamente. Cuoci per 10-12 minuti.

SCONES ALLA MARMELLATA

Prepara l'impasto come prima e stendilo in un rettangolo spesso 2 cm. Spalma con 6-8 cucchiai di marmellata (prima trita finemente la buccia), quindi arrotola per il lungo come una rotolo svizzero e taglia in 12 pezzi. Spennella il lato tagliato di ogni rotolo con l'uovo sbattuto e cuoci per 10-12 minuti.

SCONES AL BURRO DI CANNELLA

Prepara l'impasto e stendilo in un rettangolo spesso 2 cm. Per preparare il burro di cannella, mescola insieme 150g di burro ammorbidito, 250g di zucchero di canna chiaro e 1 cucchiaio di cannella in polvere. Spalma il burro di cannella sull'impasto, arrotola per il lungo come una rotolo svizzero e taglia in 12 pezzi. Spennella il lato tagliato di ogni rotolo con l'uovo sbattuto. Mescola 25g di zucchero granulato o di canna con 1 cucchiaino di cannella in polvere e cospargi sulla superficie. Cuoci per 10 minuti.


NOTE PERSONALI:

  • La spiegazione della ricetta è molto accurata. Una volta preparato il burro all'arancia e pesati tutti gli ingredienti, la preparazione è molto veloce. 
  • La fase più importante è quella dell'impasto, che deve essere effettuato velocemente. Una volta che la farina avrà incorporato i liquidi e starà insieme, non si deve proseguire. L'impasto sarà morbido, abbastanza umido e appiccicoso ma gestibile. 
  • Mettete sufficiente farina sul piano di lavoro e rovesciatevi la palla. Cospargete altra farina ma non troppo, sulla superficie e giratelo. Io mi sono servita di un righello lungo per gestire le misure e dopo aver steso l'impasto con il matterello, ho utilizzato il righello per spingere e pareggiare i bordi in modo da ottenere un rettangolo regolare. L'impasto va gestito sempre con delicatezza per non stressarlo. Lo spessore sarà esattamente quanto indicato dalla descrizione. 
  • Spalmate il burro quindi procedete ad arrotolare. Anche qui il righello mi è stato utile facendo da leva dal basso sull'impasto ed arrotolarlo bene su se stesso senza avere timore di schiacciarlo. 
  • Ho tagliato i rolls con un filo di seta: con un coltello è impossibile perché l'impasto è così morbido che si schiaccia perdendo la forma. 
  • Non vi fate spaventare dalla temperatura del forno: la tempistica è perfetta ma comunque i migliori conoscitori del vostro forno siete voi. Siccome il mio non arriva a quelle temperature, ho tenuto la cottura per 5 minuti in più. A fine cottura, il burro sarà in parte ribollito in superficie facendo caramellare lo zucchero. Lasciate intiepidire e lentamente si riassorbirà. 
  • A cottura ultimata, i rolls saranno raddoppiati di volume e altezza, saranno morbidi e caramellati in superficie e con un profumo strabiliante. 
  • Mangiateli in compagnia o finirete per farvi molto, molto male perché sono spaziali. 
  • Per l'originalità della ricetta, la sua facilità e velocità di esecuzione e cottura, questi Swirl meritano una 
PROMOZIONE CON LODE!     

venerdì 22 marzo 2024

FRIED EGGS WITH RED PEPPER & CHORIZO



Sono sempre stata affascinata dalla perfezione dell'uovo, per non parlare della sua bontà!
Qui, le semplici e deliziose uova al tegamino, vengono arricchite da un insieme di verdure, Chorizo, avocado, peperoncino ed altro ancora.
A prima vista, può sembrare un piatto "esagerato". E probabilmente lo è ma nel gusto :)

Non fermatevi alla foto, scattata con la luce artificiale... non gli rende giustizia!

Mio marito non ha emesso suoni fino a quando il piatto non era vuoto, ed è un evento raro.
Com'è andata a finire lo avete già capito:)))


Fried Eggs with Red Pepper & Chorizo

da One Pot Feeds All


Ingredienti per 2 persone


2 cucchiai di olio extravergine di oliva

1 cipolla piccola, affettata finemente

1 peperone rosso medio, privato dei semi e tagliato a quadratini di 2 cm

½–1 peperoncino rosso, senza semi e tagliato a fettine sottili -

4 uova biologiche

un pizzico di peperoncino pul biber (facoltativo)

1 avocado sbucciato, snocciolato e tagliato a pezzetti di 2,5 cm

2 cucchiai di Chorizo a dadini

2 cucchiai di cipollotti a fettine

2 cucchiai di coriandolo tritato

sale marino in scaglie e pepe nero appena macinato


Scaldare l'olio in una padella antiaderente da 30 cm, su fuoco medio, e aggiungere la cipolla, il peperone e il peperoncino a fettine. Condire bene con sale e pepe. Coprire e cuocere per 4-5 minuti, mescolando di tanto in tanto, fino a quando le verdure saranno appena morbide. Trasferire il tutto in un piatto. Pulire la padella e rimetterla sul fuoco, con un abbondante strato di olio extravergine di oliva. Rompere le uova nella padella e condirle generosamente con sale, pepe nero macinato fresco e un pizzico di pul biber, se lo usate.

Coprire la padella con un coperchio e cuocere per 4-5 minuti, fino a quando gli albumi saranno rappresi, ma i tuorli saranno ancora morbidi. Cospargere con il mix di cipolla e peperone. Aggiungere alcuni pezzi di avocado e Chorizo a dadini. Distribuire anche i cipollotti e il coriandolo e servire il prima possibile.


Varianti

Sgombro o Salmone Affumicato

Sostituire l'avocado e il Chorizo con 2 cucchiai di salmone affumicato a dadini.

Sostituire il coriandolo con 2 cucchiai di aneto tritato.


Pomodoro e Cerfoglio

Sostituire il Chorizo con 2–3 cucchiai di pomodoro a dadini, molto maturo, e il coriandolo con 2 cucchiai di cerfoglio tritato.


Patate e Olive

Sostituire il Chorizo con 125 g di patate cotte a cubetti, e l'avocado con 6 olive Kalamata snocciolate. 


Note personali

Questa è una vera ricetta "one pot": si utilizza realmente una sola padella!

Non ci sono difficoltà nella preparazione di questo piatto ma bisogna prestare attenzione alla cottura delle uova. Il tuorlo deve risultare morbido e l'albume ben cotto, con il bordo bello dorato.

Ho cotto cipolla e peperone più dei 4-5 minuti indicati nella ricetta, per mio gusto personale.

Assaggiate e regolatevi secondo il vostro gusto.

Anche in questo caso il coriandolo è stato sostituito dal prezzemolo.

Servite con del buon pane, da pucciare nel tuorlo morbido.

Questa è sicuramente una ricetta ricca, di quelle che danno gran soddisfazione al palato, ed è:


    PROMOSSA!!!

giovedì 21 marzo 2024

ROAST CAULIFLOWER WITH SAFFRON & BAY LEAVES & CRISPY CHICKEN


Agli ultimi cavolfiori della stagione, si può dare una fine dignitosa in attesa del prossimo inverno, grazie alla semplicità di una ricetta che li unisce in un balletto profumato e leggero, a delle cosce di pollo. Non c'è difficoltà, né lunghe attese e si ottiene un piatto completo e nuovo nel gusto e nel colore.  Non potevo lasciarmi sfuggire una ricetta a base di pollo, visto quanto questa carne sia gradita in casa mia, specialmente adesso che alla carne stiamo rinunciando lentamente ma inesorabilmente. 

Un consiglio spassionato: utilizzate zafferano in stimmi italiano, sardo o di Navelli. Insomma un signor zafferano che esprima appieno la sua intensità perché questo farà la differenza. 

Ingredienti per 4 persone

4/8 cosce o stinchi di pollo biologici e allevati all'aperto, a seconda delle dimensioni
Olio d'oliva extravergine
½-1 cucchiaino di rosmarino tritato
2 pizzichi di stimmi di zafferano
1 cavolfiore grande o 2 piccoli (circa 1 kg), foglie staccate e tenute da parte, testa spezzettata in cimette, gambo tagliato grossolanamente
2 cipolle medie, affettate finemente
1 cucchiaio di pul biber o una buona presa di peperoncino secco
3 foglie di alloro
50g di uvetta, ammollata in acqua calda per ammorbidirsi
50g di mandorle, tritate grossolanamente 
Sale marino e pepe nero macinato fresco

Per servire:
2 cucchiai di prezzemolo tritato grossolanamente
4 cipollotti, affettati diagonalmente

  • Preriscalda il forno a 200°C/termostato 6.
    • Pratica dei tagli sulle cosce di pollo. Condisci con un po' di olio d'oliva extravergine. Aggiungi sale e pepe. Cospargi con il rosmarino tritato, mescola e disponi in uno strato singolo in una teglia da forno. Cuoci in forno per 30-45 minuti, a seconda delle dimensioni, mentre prepari il cavolfiore.
    • Metti lo zafferano in una piccola ciotola, coprilo con un paio di cucchiaini di acqua bollente e lascialo in infusione. Metti il cavolfiore, le cipolle, i fiocchi di peperoncino e le foglie di alloro in una ciotola e condisci con sale e pepe.
    • Una volta che lo zafferano ha rilasciato il colore, aggiungilo alla miscela di cavolfiore insieme alle uvetta scolate e alle mandorle. Trasferisci nella teglia con il pollo e copri leggermente con carta da forno per evitare che si bruci. Continua la cottura per 20 minuti
    • Rimuovi la carta da forno e cuoci per ulteriori 10-15 minuti fino a quando i bordi sono ben caramellati, il cavolfiore è tenero e il pollo è cotto. Trasferisci tutto in un piatto da portata. Cospargi con il prezzemolo tritato e la cipolla primaverile affettata. Servi.
    Utile da sapere: Anche le foglie del cavolfiore sono deliziose quando vengono arrostite, aggiungile un po' più tardi all'insieme per non bruciarle. 

    NOTE PERSONALI
    • Ho praticamente svelato tutto nell'introduzione ma la ricetta è davvero accessibile a tutti, chiara e scritta senza troppe complicazioni. L'unico elemento che mi sento di evidenziare, è l'utilizzo del sale con il pollo, la cui carne piuttosto dolce e insipida ha bisogno di essere spinta in sapidità, nonostante il pul biber e gli altri elementi aromatici. Quindi non abbiate paura di metterne un pizzico in più perché probabilmente non sarà mai troppo.  Inoltre il pollo non riceve grossi elementi aromatici nella preparazione quindi non abbiate occhio in questo senso. 
    • La stessa cosa vale per il cavolfiore, che non riceve neanche un goccio di grasso prima della cottura. Il sale lo aiuta anche ad ammorbidirsi all'interno e caramellarsi all'esterno. Qui sta un po' nella sensibilità di chi cucina perché è difficile misurarlo. 
    • L'elemento che dona all'insieme un carattere molto mediterraneo che ci riporta al nostro sud, è la nota dolce dell'uvetta e il croccante delle mandorle che con il cavolfiore ovviamente si sposa da Dio (ricordiamo il cavolfiore con uvetta e pinoli alla siciliana). E' quel guizzo che invoglia a prenderne ancora. Ammollatela bene perché con l'alta temperatura del forno, rischia di bruciarsi. 
    • A me e famiglia è piaciuto tantissimo. Non sarà primaverile ma è decisamente tanto appetitoso. 
    PROMOSSA DI GUSTO 

    mercoledì 20 marzo 2024

    SPICED AUBERGINE WITH GOAT'S CHEESE CHICKPEAS AND ROCKET

     

    Personalmente adoro le melanzane fritte e non transigo quando mi si dice che le melanzane grigliate sono buone allo stesso modo, soprattutto per fare la parmigiana! A me le melanzane piacciono anche grigliate, ma volete mettere la bella melanzana fritta, dorata, con i bordi un po' croccantini e l'interno fondente?

    Ecco, immaginate queste perfette melanzane e poi immaginatevele con aggiunta di spezie, ceci e un intingolo che chiama la scarpetta. Fatto? E allora non vi resta che provarle :D


    SPICED AUBERGINE WITH GOAT'S CHEESE CHICKPEAS AND ROCKET

    Ingredienti per 6 persone:

    2,5 cm di zenzero fresco, sbucciato e tritato grossolanamente

    6 spicchi d'aglio grandi, schiacciati grossolanamente (io ne ho usati due)

    50 ml di acqua

    - circa 250 ml di olio extravergine di oliva

    800 g di melanzane, tagliate a fette di 2 cm di spessore

    1 cucchiaino di semi di finocchio interi

    2 cucchiaini di semi di cumino interi

    350 g di pomodori molto maturi, pelati e tagliati finemente o 1 scatola da 400 g di pomodori a pezzetti, più 1 cucchiaino di zucchero

    1 cucchiaio di coriandolo macinato

    ¼ di cucchiaino di curcuma macinata

    ½ cucchiaino di pepe di Caienna

    55 g di uvetta

    1 scatola di ceci da 400 g, scolati e sciacquati

    110 g di formaggio di capra morbido

    foglie di rucola fresca

    sale

    abbondante pane croccante, per servire (facoltativo)


    Mettete lo zenzero, l'aglio e l'acqua in un frullatore e frullate fino a ottenere un composto abbastanza omogeneo.

    Scaldate 175 ml di olio in una padella da 25-30 cm. Quando è caldo e quasi fumante, aggiungete alcune fette di melanzane e cuocetele fino a quando non saranno tenere e dorate su entrambi i lati. Rimuovetele e fatele scolare su una griglia metallica posta su una teglia da forno. Ripetete l'operazione con le altre melanzane, aggiungendo altro olio se necessario.

    Scaldate 3 cucchiai di olio nella padella. Quando è caldo, aggiungete i semi di finocchio e di cumino - facendo attenzione a non farli bruciare - e mescolate solo per qualche secondo. Aggiungete i pomodori a pezzetti, il composto di zenzero e aglio, il coriandolo e la curcuma macinati, un pizzico di Caienna e uno di sale. Fate sobbollire per 5-6 minuti, mescolando di tanto in tanto, finché il composto non si addensa leggermente.

    Aggiungete le fette di melanzane fritte, l'uvetta e i ceci, e mescolate delicatamente.

    Coprite la padella con un coperchio, abbassate la fiamma al minimo e fate cuocere per 3-4 minuti. Il piatto può essere preparato in anticipo fino a questo punto.

    Per servirlo, distribuite sulla superficie dei pezzetti di formaggio di capra morbido, cospargete con qualche foglia di rucola fresca e irrorate con un po' di olio extravergine d'oliva. Servite caldo con abbondante pane, se lo desiderate.


    Conclusioni:

    - Sicuramente non si tratta di un piatto leggero, visto che ci sono le melanzane fritte, ma è proprio questo che lo rende speciale! Qualcuno potrà obiettare e dire che le melanzane potrebbero essere aggiunte a crudo o solo soffritte, ma vi assicuro che si perderebbe tutto il gusto. Se lo volete fare, friggete senza paura e poi mi ringrazierete ;)

    - L'altra cosa che rende speciale questo piatto è la presenza delle spezie, che sono perfettamente equilibrate. Mi è piaciuta tanto anche l'aggiunta dell'uvetta, perché quella nota dolce ci sta benissimo.

    - Secondo l'autrice questo sarebbe un perfetto contorno per del pollo o dell'agnello. Sinceramente a me è sembrato molto sostanzioso, soprattutto perché, oltre alle melanzane, ci sono anche i ceci e il formaggio, quindi per me è più che altro un piatto unico. 

    - Una volta fritte le melanzane - operazione che comunque non vi richiederà troppo tempo - il resto si fa molto velocemente. Se poi, come consigliato dall'autrice, preparate tutto prima e aggiungete rucola e formaggio solo prima di servire, diventa anche un piatto perfetto per gli amanti del meal prep.


    Un piatto buono, che si fa mangiare di gusto e che sicuramente rifarò (anche perché a marito è piaciuto da matti!), perciò la ricetta è


    PROMOSSA