Se venerdì scorso avete letto la ricetta di Gaia, probabilmente avrete idea di quale sarà l'argomento del giorno.
Se non l'avete letta, recuperate: perchè è una zuppa deliziosa, che si collega a questa grazie all'intricato filo delle spezie.
Che è quanto di più complesso e soggetto a migliaia di variabili possa affacciarsi alla mia mente, dopo quasi un anno di permanenza da questa parte del mondo.
Siamo allo Starbook, l'attenzione va sui libri, son costretta a farvela breve: ma se dovessi mai scrivere un ricettario tutto speziato, credo che non userei mai i pesi e le misure, per indicarvi quanta cannella o quanta noce moscata inserire nel vostro piatto. Sarebbe del tutto inutile: bisogna prima assaggiarle, queste benedette spezie, sentirne l'intensità sulla punta della lingua, attraverso le narici, immaginarsele negli accostamenti delle varie miscele, immaginarsele negli abbinamenti con il piatto che si è deciso di preparare.
E questo perchè, per quanto ci si illuda di saperne qualcosa, la cucina orientale è un'esperienza nuova,assoluta, travolgente: un boccone di chicken rice, un cucchiaio di green curry, una manciata di biryani sono più che sufficienti a farti rivedere tutte le tue certezze, perchè è l'Oriente, bellezza- e non c'è niente di peggio che guardarlo all'occidentale.
Tutta 'sta pappardella per dire che questa ricetta va bene, benissimo, nella sua ispirazione. Perchè non è la solita zuppa, pur essendo coerente nella scelta degli ingredienti: non è il solito scimmiottamento della cucina fusion, pur fondendo varie tradizioni; non è un piatto elaborato, anche se lo sembra e si prepara in molto meno tempo di quanto si potrebbe credere, leggendo l'elenco degli ingredienti e il procedimento.
Pesate le carote, misurate il brodo, accertatevi che la cipolla sia della misura prevista e gli spicchi d'aglio siano nel numero giusto.
Ma sul resto, andate a sentimento: non ve ne pentirete...
ZUPPA DI CAROTE ALLE SETTE SPEZIE
Tutti gli ingredienti si trovano nei più forniti negozi etnici. A Genova, andate dagli Indiani di via Tolemaide, all'angolo con corso Torino: vi procurano anche i prodotti freschi. Al Kathay di Milano c'è praticamente tutto. Tenete comunque conto che non avere le foglie di curry o la senape nera influisce sul risultato finale tanto quanto utilizzare una curcuma comprata in un posto o in un altro: intendo dire che se dovessimo preparare tante zuppe quanti siamo qui, ne faremmo una diversa dall'altra, per i motivi di cui sopra. Ma sarebbero buone lo stesso...
Nota sulla fotografia: dopo una breve illusione, a Sing Sing siamo di nuovo alle prese con l'Haze e viviamo praticamente al buio, anche di giorno. Ho aspettato fino all'ultimo, per usare una luce naturale, ma ho dovuto sacrificare un po' dell'aspetto originale dellazuppa :immaginatela più liquida e con le foglie del curry e i semi di sesamo nero ancora sufficientemente fotogenici da non offendere l'occhio di chi guarda. Il sapore, però, ci ha guadagnato col riposo: tanto che stasera la allungo con un altro po' di brodo-e ce la mangiamo di nuovo..
1 cucchiaio di olio di semi di senape
1 cucchiaio di olio di semi di girasole
2 cucchiaini e mezzo di semi di senape nera (potete utilizzare i semi di senape gialla)
12 foglie di curry, piccole
1 cipolla, grossolanamente tritata
1 spicchio d'aglio tritato
450 g di carote, lavate, mondate e tagliate a pezzetti
2,5 cm di zenzero fresco
1 cucchiaio di Curry Madras
un peperoncino fresco, privato dei semi e affettato finemente
1/2 cucchiaino di semi di cumino
i semi di 10 bacche di cardamomo
2 cucchiai di coriandolo fresco tritato (omesso: non mi piace)
1 litro di brodo vegetale
1 pizzico di curcuma
sale e pepe
75 ml di yogurt greco
In una casseruola, scaldate i due tipi di olio e fatevi friggere le foglie di curry e i semi di senape fino a quando non iniziano a scoppiettare (15 secondi circa): con un cucchiaio, tirate via metà delle foglie e dei semi e tenete da parte. Aggiungere la cipolla, l'aglio, le carote, lo zenzero, il curry madras, il peperoncino, il cumino, il cardamomo, il coriandolo e fate insaporire: abbassate la fiamma al minimo, mettete il coperchio e fate cuocere piano piano,senza liquidi, per 15 minuti:dopodichè aggiungete il brodo (bollente, questo ve lo dico io) e fate riprendere il bollore: unite la curcuma, aggiustate di sale e fate sobbollire per altri 20 minuti. Passate al mixer e poi al setaccio: rimettete sul fuoco, riportate a bollore, poi togliete dal fuoco: aggiungete lo yogurt, aggiustate di sale e di pepe suddividete la zuppa in 4 piatti individuali. Decorate con le foglie di curry e la senape messa da parte e servite immediatamente.
Fra gli applausi dei commensali,perchè questa ricetta è di nuovo dannatamente
PROMOSSA
Io amo la cucina orientale. Pur non avendola mai assaggiata "nel posto giusto". Ammetto che conosco solo le versioni più o meno addomesticate che abbiamo qui, ma cerco e trovo sempre ispirazione nei vari libri di cucina e poi vado a sentimento, come suggerisci tu. Della zuppa di carote preparo spesso una versione simile, con tanto di yogurt greco, ma meno speziata. Che è poi l'unico modo per farmi andar giù le carote cotte, che in altre occasioni eviterei accuratamente. Ho quasi tutto, devo solo prepararla :)
RispondiEliminaHai detto bene:bisogna solo provare.
EliminaE riprovare,riprovare,riprovare :-)
Cara Ale, se già prima avevo una stima sconfinata per la tua competenza culinaria, adesso che sei finita dall'alta parte del Mondo e stai imparando a usare le spezie provo per te un'ammirazione reverenziale. Ho usato parte delle spezie che mi hai portato da Sing Sing, e le ho trovate diversissime per profumo, gusto e intensità da quelle che si trovano da noi. E leggere che per imparare a usare le spezie "bisogna prima assaggiarle, queste benedette spezie, sentirne l'intensità sulla punta della lingua, attraverso le narici, immaginarsele negli accostamenti delle varie miscele, immaginarsele negli abbinamenti con il piatto che si è deciso di preparare" mi fa capire una cosa: innanzi tutto bisogna assaggiare i piatti preparati in loco. Perché è impossibile per noi immaginare la resa finale di un piatto originale, con le spezie "sventate" (in dialetto siciliano significa "oramai prive di aroma") che troviamo qui, anche nelle bancarelle dei mercatini dove il loro odore è più intenso e pungente di quello delle spezie che si trovano in barattolo sugli scaffali del supermercato.
RispondiEliminaQui insomma c'è da tornare a scuola, partendo dalla prima elementare.
Epperò, se preparare piatti speziati come questa zuppa può aiutare a educare il gusto... io li preparo!
Grazie come sempre per aver condiviso il tuo sapere con noi. :-)
mapi, l'hai detto. io son tornata a scuola, e sono all'asilo.
Eliminaper ora mangio e taccio.
e credo che prima di tornare ad aprire bocca, ce ne vorrà.
Anche perchè, in Oriente come in Occidente, non si parla, con la bocca piena :-)
Anch'io sto usando le tue spezie di Singapore, tentando di usarle nel modo giusto. Finora c'ho azzeccato, proprio annusandole e assaggiandole come dici tu, anche se ho tanto, tantissima strada ancora da fare.. ma questa zuppa la provo prestissimo!!!
RispondiEliminaEcco. Come hai detto tu su fb, le mie carote sono quello che sono ma le spezie sal il Cielo se sanno di quello che devono sapere.
RispondiEliminaZuppa mia, ovvio ;)
magnifica! adoro tutto di questa zuppa, anche le carote :)))
RispondiEliminaUna ricetta simile, anche se non così speziata e, soprattutto fatta con le spezie "italiane", l'avevo provata l'anno scorso, quando ero molto più operativa in cucina... La mia ricetta diceva che si poteva servire anche fredda e così ho fatto, in mono porzione tra gli aperitivi di una festa. Mi era piaciuta moltissimo, ma questa mi piacerà ancora di più, nonostante le spezie italiane ;)
RispondiElimina"perché è l'oriente, bellezza, e non c'è niente di peggio che guardarlo all'occidentale"
RispondiEliminahai detto tutto. è tutta qui la risposta al mio post dell'altro giorno.
D'ora in poi, non so se oserò sperimentare più cucina altra.
Il rischio che corro sempre è quello di valutare la cucina italiana con gli occhi di chi ha mangiato solo spaghetti alla bolognese e mandolino.
Urge una full immersione in spezie orientali. mi ospiti?
non ho detto niente della ricetta, e della foto bellissima, perché ero presa dal resto, ma ovviamente, viste le mie sette spezie, mi viene subito voglia di provarci...
RispondiEliminaQuesta zuppa secondo me bisognerebbe mangiarla ad occhi chiusi per poter gustare appieno ogni sfumatura.
RispondiEliminaA Bologna si trova tutto da Asia Market in via Mascarella. Questa ricetta mi piace un sacco per tutte quelle spezie che adoro. ciao marifca
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