Chi mi conosce un pochino sa che sono un fan sfegatato di Nik Sharma. Mi piace il fatto che tratti la cucina come scienza, così come deve essere, e non come semplice improvvisazione.
Mi direte: ma le nostre nonne non avevano studiato e facevano tutto a occhio… Sono convinto che le nostre nonne avevano nel sangue la sapienza scientifica di cui oggi abbiamo bisogno in modo serio.
Nik Sharma mi piace inoltre perché ha saputo unire la ricerca e l'attività accademica, cosa che mi riguarda un po’, e la cucina creativa e tradizionale al tempo stesso.
La ricetta che ho scelto è un Hot Honeycomb Candy. Vediamo com’è andata.
Per 300 g di “honeycomb”
Olio neutro, per ungere la teglia
11/4 cucchiaini di bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaino di pepe di Caienna macinato
200 g di zucchero
170 g di miele
METODO
Ungere una teglia quadrata da 20 cm con un filo d'olio. Foderare il fondo e i lati con un foglio di carta-forno sufficientemente grande da consentire una generosa sporgenza su almeno due lati; piegarla verso il basso contro l'esterno della teglia.
Mescolare il bicarbonato di sodio e il pepe di Caienna in una ciotola piccola.
Mettere lo zucchero, il miele e 60 ml di acqua in una casseruola media a fuoco medio-alto, mescolando con un cucchiaio di legno, finché lo zucchero non raggiunge i 149 ° C su un termometro per dolci; ci vorranno 8-10 minuti. Lavorando velocemente, incorporare il composto di bicarbonato di sodio con una frusta; la miscela schiumerà. Versare la miscela schiumosa sulla teglia preparata e, in caso, inclinarla leggermente con movimenti prudenti in modo che la miscela copra uniformemente l'intero fondo. Resistere assolutamente all'impulso di livellarlo o altrimenti si perderanno le bolle tipiche della struttura dell’honeycomb. Lasciare riposare la teglia indisturbata fino a farla raffreddare completamente e indurire a temperatura ambiente, circa 2 ore.
Una volta completamente fredda e ben dura, sollevare l’honeycomb, grazie all’aiuto della carta-forno e rompetelo a pezzi o con le mani o con un coltello seghettato affilato. Si manterrà in un contenitore ermetico per 3-4 giorni.
NOTE
- Innanzitutto con questa ricetta ho imparato molte cose nuove. In primo luogo, che il miele, uno zucchero invertito, impedisce la cristallizzazione dello zucchero mentre si riscalda. Inoltre l’irresistibile consistenza spugnosa-croccante dell’honeycomb è creata dalle bolle di anidride carbonica prodotte quando il bicarbonato di sodio viene aggiunto allo sciroppo caldo. Per i più desiderosi di sapere le magie della chimica in cucina, dirò che il bicarbonato di sodio si scompone a 80 ° C in carbonato di sodio e anidride carbonica, e che l’aggiunta di pepe di Caienna nello sciroppo fa’ esplodere la capsaicina, elemento che conferisce la piccantezza a questo particolare “honeycomb”, un po’ “indianizzato” dal nostro Nik Sharma.
- Mi è piaciuto abbastanza questo “honeycomb”, ma non da diventarne pazzo esaltato, come mi sarei aspettato. A dire il vero, mi è sembrato che 1/2 cucchiaino di pepe di Caienna macinato sia buono per stomaci indiani ma non per quelli europei. Forse sarebbe stato meglio diminuire la quantità a 1/4. Va bene come digestivo, diciamo. Il gusto del miele si trasforma in piccante, lasciandoci forse un po’ sorpresi. La consistenza croccante e spugnosa al tempo stesso è certo una bella esperienza. Ne ho comunque fatto pacchettini-regalo per i miei amici brasiliani che amano il piccante in cucina, tanto nel salato, quanto nei dolci.
La ricetta è PROMOSSA, confesso, non a pieni titoli, per me. Vi consiglio, comunque, vivamente di diminuire la quantità di peperoncino e probabilmente si otterrà un risultato più gradevole al palato europeo.
Biagio d'Angelo
Una preparazione che avevo visto fare ma di cui poi non ho più cercato il procedimento. La proverò sicuramente tenendo presente il tuo suggerimento anche perché qui il pepe non è molto amato
RispondiEliminaGrazie 😉
grazie Manu! un abbraccio e buona giornata!
EliminaMi incuriosisce. Gli ingredienti li ho tutti. Potrei provare già stasera ma... cosa si intende per "11/4" cucchiaini di bicarbonato?
RispondiEliminaL'ho notato perché pensavo di dimezzare le dosi. Giusto per una prova,
Cara Giulietta, grazie per aver commentato. Intendevo dire 1 cucchiaino e 1/4. Probabilmente quando ho passato il testo al blog, ha perso leggermente la sua configurazione iniziale. Senza dubbio, puoi dimezzare le dosi (in questo caso sarebbero 1/2 e 1/8 di bicarbonato) e ricordati anche di dimezzare la teglia... Un caro saluto, Biagio
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaHo provato una volta sola a fare l'Honeycomb, seguendo la ricetta di Glynn Purnell (sempre per Starbooks) e ricordo ancora la raccomandazione dell'autore di usare una pentola capiente, perché una volta aggiunto il bicarbonato il volume sarebbe aumentato in modo esponenziale: mai consiglio fu più azzeccato. :-)
RispondiEliminaMi incuriosisce molto la variante al peperoncino di Cayenna e ti dirò: per me mezzo cucchiaino ci sta tutto (ma io non faccio testo).
Insomma, una ricetta da aggiungere alla to-do list... da fine marzo in poi, quando potrò concedermi ogni tanto un dolcetto.
Bellissima foto e inizio spumeggiante, bravo Biagio!
mi hai fatto proprio sorridere tanto, cara Mapi, quando dici che non fai testo sul peperoncino... deve essere nel tuo DNA siciliano!!!! un abbraccio e buona giornata!!!
EliminaLa proverò,ma con il peperoncino calabrese, che dici?
RispondiEliminaciao Katia! penso che vada bene... l'importante é che non sia in fiocchi ma in polvere... se ti piacciono le cose piccanti, é tuo!
Eliminaciao, Lore! provala nuovamente... chissà che stavolta sia l'occasione giusta!!! un abbraccio!
RispondiEliminaL'honeycom mi ha sempre incuriosita, e credo che presto proverò a farlo sostituendo probabilmente il pepe di caienna con la cannella che adoro :D Grazie della ricetta ben spiegata ;)
RispondiEliminaanch'io adoro la cannella!!! mi sa tanto che la prossima volta vado anch'io di cannella, sperando che non abbia qualche strana reazione con il bicarbonato hahahahaha... faremo i piccoli chimici, insomma... ciaoooooo grazie a te!
EliminaPurtroppo non potrò avvicinarmi a questa ricetta vista la mia intolleranza al peperoncino. Ma fare l'honeycomb è una figata pazzesca e mi sono tanto divertita a farlo in passato. Un bacione Biagio.
RispondiEliminacarissima, mi dispiace... falla senza, se hai voglia... certo, si perde l'idea del piccante e non sará piú tanto "hot"... stammi bene.... quando vedo l'Italia al tg1 qui dal Brasile, mi vieni in mente! un bacione
EliminaL’honeycomb è divertentissimo da fare! Diminuirò il peperoncino per questa versione dato che non lo amo in grande quantità ma conosco diverse persone che ne andrebbero pazze. Bravo come sempre Biagio!
RispondiEliminaGrazie, Stefi, sai, sono rimasto stupito quando, avendolo regalato, in simpatici pacchettini, a degli amici miei, hanno esclamato che avrebbero gradito anche delle dosi maggiori di piccantezza... hahaha
EliminaCiao Biagio! Fantastico questo honeycomb! Sono curiosa del sapore dolce e "peperoncinoso" e solo per la curiosità della chimica del piatto, lo devo fare!!! Ma mi fido del tuo giudizio e diminuirò di sicuro il peperoncino! 😋
RispondiEliminaciao Anto!!! molto contento che ti sia piaciuto!!! o almeno, per ora, l'idea!
EliminaL’Honeycomb mi ha incuriosita parecchie volte, ma non ho mai provato a farlo! Dalla foto sembra una goduria... Grazie Biagio 😋
RispondiEliminagrazie a te! è veramente un dolcetto curioso... attenta alla dose del peperoncino, Ale... ciao!
EliminaUna volta ho fatto una ricetta simile, senza pepe, per Mag about Food. Piacque tanto a mio figlio. È in casi come questo che la cucina diventa un piccolo lab.
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