Durante
il mio viaggio a Bucarest, i miei amici romeni mi dicevano che, oltre
alla capitale, avrei dovuto visitare anche Braşov, perché là si mangia
benissimo - insistevano - e per vedere la “Biserica Neagră”, la Chiesa
Nera, uno dei monumenti storici più importanti della Romania .
Inizialmente la chiesa era cattolica ed era conosciuta sotto il nome di
Biserica Sfânta Maria (una specie di Notre Dame). L'edificio fu
costruito alla fine del Trecento in imponente stile gotico. Le invasioni
di tartari e turchi e un incendio nel XVII secolo, poi, hanno quasi
distrutto la chiesa, dandogli questo soprannome a causa delle pareti
annerite e danneggiate dal fuoco. Se a Parigi lo stile gotico voleva
impressionare le persone e convertirle al cattolicesimo, la Riforma
delle comunità sassoni in Transilvania non si lasciò intenerire dalle
apparenze maestose e la trasformò in una chiesa luterana. La
straordinaria collezione di tappeti dall’Anatolia, che si trova nella
Chiesa Negra, vale uno studio approfondito della Storia dell’arte
romena.
Dopo
queste pillole di cultura… con la speranza di tornare in Romania, per
visitare Braşov, vi dico solo che quando ho trovato questa ricetta nel
libro di Irina Georgescu, mi sono voluto cimentare nelle “Braşovence” in
ricordo degli amici romeni. E poi andiamo alla Chiesa Negra per
confessare quante “Braşovence” abbiamo ingoiato….
Ingredienti per 4-6 persone
Per le crêpes:
200 g di farina 00
2 uova
550 ml di latte
1 cucchiaino di sale
Olio vegetale o di girasole, per friggere
Per il ripieno:
30 ml di olio vegetale o di girasole
2 cipolle tritate finemente
250 g di funghi, tritati finemente
1 cucchiaino di sale
2 cucchiaini di pepe nero macinato
Per la panatura:
2 uova sbattute
100 g di farina 00
100 g di pangrattato
Per servire:
Panna acida o yogurt naturale (facoltativo)
Per
preparare le crêpes, unire gli ingredienti, tranne l'olio, in una
ciotola e mettere in frigorifero per 30 minuti. Scaldate un filo d'olio
in una padella antiaderente. Aggiungere una quantità sufficiente di
pastella per ricoprire in modo sottile e uniforme la base della padella,
inclinando la padella per spostare il composto. Lasciar cuocere per
circa 30 secondi finché la parte inferiore non diventa dorata, quindi
metti una spatola sotto la crêpe per sollevarla e capovolgerla. Cuocere
per altri 30 secondi, quindi trasferire su un piatto. Ripetere con la
pastella rimanente.
Per
fare il ripieno, scaldare l'olio in una padella larga a fuoco medio e
far ammorbidire le cipolle. Aggiungere i funghi e il condimento e cuocere
per 30 minuti finché il composto non si assembla in una pasta disomogea. Mettere da parte in una ciotola a raffreddare,
quindi frullare brevemente in un robot da cucina fino a ottenere una
pastella amalgamata.
Distribuire
2 cucchiaini di ripieno di funghi su una crêpe, quindi portare i lati
quasi a unirsi al centro. Arrotolare la crêpe e posizionarla con il lato
della chiusura rivolto verso il basso su un vassoio. Ripetere questa
operazione con le restanti crêpe e il ripieno.
Per
fare la panatura, mettere le uova, la farina e il pangrattato per il
rivestimento in piatti bassi separati. Coprire la base di una padella
larga con un sottile strato di olio e mettere a fuoco medio. Tenendo le
crêpe per entrambe le estremità, immergetele velocemente nell'uovo, poi
nella farina e poi unire il pangrattato e metterle nella padella con il
lato della chiusura rivolto verso il basso. Girarle alcune volte
durante la cottura fino a quando non saranno ben dorate. Scolare l'olio
in eccesso con carta da cucina.
Servire caldo con cucchiaiate di panna acida o yogurt.
NOTE
Parto
col dire che la ricetta è buonissima. Immaginatevi delle crêpes ripiene
di funghi saporiti e succulenti… non ci può essere nulla di più
delizioso, per me, tra i piatti salati.
Tuttavia,
bisognerà armarsi di tanta buona volontà. I passaggi sono tre (fare le
crêpes, il ripiano e la panatura) e non sono le crêpes che si fanno in
quattro e quattr’otto. Sono stato quasi una mattina intera in cucina.
Mangiarle dopo è stata certamente una gioia.
L'unico problema è la scarsa manualità di chi vi scrive. Le crêpes
scappano via come anguille, e ho sudato per metterle insieme. Ciò non
toglie nulla alla loro bontà. La panna acida o lo yogurt intero (che è
quello che io ho usato, fatto in casa da me) è il perfetto e necessario
complemento che smorza l’effetto del fritto che potrebbe appesantire il
palato. Le ho preparate per un pranzo con tre amici e ne abbiamo
mangiato come antipasto tre o quattro a testa, e ne sono rimaste per la
cena. Saziano molto. C’è stato solo uno spazio minimo per il primo
piatto.
La
ricetta per me è
PIÚ CHE PROMOSSA
(io, però, mi promuovo appena con la
sufficienza stentata per la mia mancanza di buona manualità….)
E' vero, con le crespelle bisogna prenderci la mano. Di solito le prime due o tre mi vengono male: la prima ha una forma irregolare e spesso si rompe perché viene voltata troppo presto, la seconda risulta bruciata su un lato, la terza potrebbe avere qualche difettuccio o potrebbe venirmi bene, dipende. Poi la padella si scalda, io ci prendo la mano e vado... però è vero, richiedono esercizio. Il vantaggio (probabilmente l'Autrice non lo specifica) è che possono essere preparate in anticipo e conservate in frigo, coperte con pellicola. Io di solito metto del burro fuso nella pastella, così non c'è bisogno di ungere la padella e si staccano tra loro una volta fuori dal frigo (con molta delicatezza, ovviamente: e mannaggia alle mie manacce da muratore che me ne hanno fatto lacerare qualcuna, negli anni).
RispondiEliminaLe crespelle ai funghi sono meravigliose, non avevo mai provato il passaggio di panatura e frittura (le adoro al forno), ma ovviamente non può che renderle ancora più golose. Se poi ci aggiungiamo una cucchiaiata di panna acida o yogurt, diventano il top!
Si capisce che ho voglia di farle? :)
Bravo Biagio, non ti resta che rifarle... per prenderci la mano! ;-)
Sicuramente si tratta di una questione di pratica in cucina (con le crespelle in specifico) e hai ragione. L'Autrice non scrive nulla sulla loro previa preparazione e conservazione in frigo. Ma il mio problema non era tanto in questo passaggio, quanto nel momento della farcitura e impanatura... lì guarda, ti assicuro, che qualche "anguilla" la prendi... hahhhahaha... grazie per il tuo commento! un abbraccio
EliminaLe crespelle così, devono essere da urlo! Il lungo lavoro per prepararle ti ha ripagato :) E quel ripieno, a cui aggiungerò qualche porcino dev'essere delizioso :D
RispondiEliminaMagari, la prossima volta, potresti dividere il lavoro in due: crespelle un giorno e ripieno un altro. Anch'io aggiungo un po' di burro nella pastella, come fa Mapi, e per gli stessi motivi. Ti velocizza anche il lavoro.
Aggiungo che, quando le preparo, ne faccio quantità industriale, e quelle che non uso, le congelo lisce e separate da carta forno. Quando ne ho voglia, le scongelo e le farcisco come preferisco...
Grazie per questa golosissima scelta, caro Biagio!
Eh si, Ale, innanzitutto grazie mille per aver commentato... Comunque, come scrivevo sopra in risposta ai saggi consigli di Mapli, il problema "manuale" si è riscontrato non nel fare le crêpes, ma quando sono partito per l'impanatura. Sembra semplice ma se vuoi farle perfette, facilissimo questo passaggio non lo è! hahaha Un abbraccio
EliminaUn lavoraccio ben ripagato dal risultato! Sai bene che le
RispondiEliminaAvevo adocchiate anche io e so di aver fatto benissimo. Grazie Biagio!
abbiamo fatto una piccola battaglia a colpi di crêpes! ahhahahahah
EliminaTi dirò: io le farei prima di subito. Anche se sono ribelli...più una cosa è ribelle più mi ci incaponisco per domarla. Figlia di un allenatore di cavalli, potrai capire :D
RispondiEliminaCredo che sia la ricetta più golosa fra tutte quelle da noi selezionate e tu l'hai eseguita alla perfezione. Che meraviglia.