lunedì 8 ottobre 2018

LO STARBOOK DI OTTOBRE E'....




Melissa Clark, Dinner Changing the Game 

Melissa Clark è una delle più affermate food writer del panorama mondiale, con oltre 30 libri al suo attivo e una fama da influencer che si rinnova ogni settimana, dalle colonne del New York Times su cui scrive di cibo dal 2007. 
Questo è quello che si legge nella sua biografia ufficiale e che tanti di noi conoscono, visto che basta allargare leggermente lo sguardo oltre le Apli per imbattersi nelle sue ricette e nei suoi libri. 
Ciò che pochi conoscono, invece, sono i retroscena di questo successo, costruito con tutti gli ingredienti di una "storia americana" classica, dal sogno da realizzare alla determinazione nel perseguirlo, con un occhio al cuore e un altro al portafoglio, secondo un modello che questo popolo ha impresso nel DNA e che  il politically correct della comunicazione degli ultimi anni, da Barack Obama a Steve Jobs, ha solo ammorbidito nella forma. 
La sostanza, invece, è quella pratica e concreta di chi, volendo vivere della propria passione, si mette a tavolino e butta giù un business plan, partendo dai fondamentali: che, nel caso di Melissa Clark, sono stati si l'incontro con M.F.K. Fisher, la decana delle food writer americane, ma subito dopo un tornare sui banchi di scuola, per un altro Master in scrittura creativa applicato al cibo e una importante esperienza sul campo, con una propria azienda di catering, per un passaggio dalla teoria alla pratica che nel suo caso non avviene in due tempi distinti, ma sin dalla nascita di una ricetta. D
Questa è una delle chiavi del successo di Melissa Clark: offrire ricette che sono veramente alla portata di tutti, senza però essere solo alla portata di tutti. Non a caso, è l'autrice preferita di tanti chef affermati che ricorrono alla sua penna per scrivere un libro, nella certezza di trovare in lei quel tramite fra la cucina dei ristoranti e la cucina di casa che possa rende appetibile e accessibile la prima alla seconda, senza rischi di manipolazioni o stravolgimenti. 
Va da sè che, in quanto columnist del New York Times, la signora debba essere anche aggiornata sulle tendenze e, magari, anche prevenirle: ma, di nuovo, le sue proposte sono tutte nel segno della sostenibilità, del rispetto della natura, di un cibo che sia organico alla radice, non dopo la produzione, con ricette che aprono al nuovo nel solco della tradizione: vuoi dare un tocco di novità alle solite verdure del tuo orto? invece che rischiare di rovinarle con elaborate cotture, che richiedono strumenti e preparazioni specifiche, approfittane per condirle con la fish sauce thailandese o con un dressing alla senape francese, recuperando cioè pilastri di una cucina storica che magari non conosciamo ma che hanno una identità ben definita e, soprattutto, collaudata nei secoli. 
Famolo strano, insomma, ma con intelligenza è il motto di questa signora che, nella sua ultima fatica, accoglie la sfida più contemporanea degli albori del Terzo Millennio, ossia come riuscire a portare in tavola una cena cucinata, senza ricorre a piatti pronti o a take away, a dispetto della stanchezza, dello stress e di tutto ciò che fa logorio della vita moderna. 
Se ci sarà riuscita lo diremo noi, in queste settimane di Ottobre, mettendo alla prova proprio questo libro. Seguiteci come sempre, magari anche con la speranza di trovare qualche buona idea dell'ultimo minuto, per affrontare con nuove risorse la nostra sfida quotidiana ai fornelli. 
A domani, con la prima ricetta- e con una sorpresa..

5 commenti:

  1. Il libro di cucina che sto usando di più in assoluto ultimamente, è Simple di Diana Henry per lo stesso identico motivo: "riuscire a portare in tavola una cena cucinata, senza ricorre a piatti pronti o a take away, a dispetto della stanchezza, dello stress e di tutto ciò che fa logorio della vita moderna."

    Qualcosa mi dice che Melissa sarà la mia prossima compagna di cene... ;-)

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  2. Fu una delle prime che cominciai a leggere quando mi affacciai alla cucina d'oltreoceano, amandola alla follia.
    Ben diversa dalle varie Martha e company, forse meno immediata: vedremo come andrà con questo libro!

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  3. Io questa Melissa Clark non l'ho mai sentita, mai vista, ma soprattutto mai "assaggiata" quindi con curiosità le aprirò le porte della mia cucina e vediamo cosa ne verrà fuori... Grazie e buon lavoro a tutte voi, Starbookers del mio 💖🙏😍

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