Sembra
che lo Starbooks mi legga nel pensiero.
La volta scorsa con Sweet neanche il
tempo di scartare il pacco appena consegnatomi dal corriere che mi comunicano
che il libro scelto è proprio quello. Questo mese, mentre fantasticavo di
tornare a Lisbona per Pasqua, guardavo i voli e mi segnavo posticini dove
mangiare, mi avvisano che il libro da analizzare è Lisbon Recipes from the Heart of Portugal di Rebecca Seal. E allora ditelo!
Una
carrellata di ricette tradizionali perlopiù, che si possono trovare nelle
osterie, quelle tipiche e più autentiche che si scovano girando per il Barrio
Alto magari.
La ricetta che
potete leggere di seguito è semplicissima ma, una di quelle per quali potreste
finire un intero filone di pane. Formaggio di capra fuso, addolcito dal miele e
profumato dal rosmarino.
L’autrice
racconta che il piatto è ispirato a un piatto che lei stessa ha provato al
Cantinho Lusitana, “un ristorante piccolo ma meraviglioso, gestito da marito e
moglie Silvia e João” beh girando in rete l’ho trovato, se qualcuno che passa
per Lisbona volesse approfittare https://www.tripadvisor.com/
Una fetta di formaggio di
capra 1 x 4 cm di spessore (circa 110 g) con la crosta
15 foglie di rosmarino
3 cucchiai di miele fluido
Pane croccante, per servire
Preriscaldare il forno a
200ºC
Mettere
il formaggio in una terrina da forno con coperchio (più si adatta bene al
formaggio, meglio si manterrà insieme). Completare con le foglie di rosmarino e
il miele, coprire e mettere in forno. Cuocere per circa 12 minuti e mezzo,
tempo in cui il formaggio avrà iniziato a sciogliersi e diventare
deliziosamente filante. Togliere dal forno con attenzione, poiché il miele sarà
gorgogliante e molto caldo.
Lasciare
raffreddare per un paio di minuti, quindi servire con abbondante pane croccante
per spalmare e inzuppare, in una parola: fare la scarpetta.
NOTE:
·
La
ricetta non ha difficoltà di alcun genere, nel giro di 15 minuti vi troverete
un piatto pronto da servire che farà la felicità dei commensali.
·
Non ho
mai trovato ricette, prima d’ora, nelle quali si specifichino il numero di
foglie di rosmarino, tuttalpiù si parla di un rametto invece qui l’autrice ne
indica la quantità precisa. La stessa accuratezza non l’ho riscontrata nell’indicazione
del formaggio di capra. Si parla di una sola fetta spessa con la buccia e, a
intuizione ho capito che si trattava di un tronchetto di capra che da noi si
trova d’importazione francese. Purtroppo non l’ho trovato abbastanza grande da
riempire la terrina e l’ho diviso a fette. Parlare genericamente di formaggio
di capra, credo sia fuorviante perché da noi ne esistono diverse varietà, da
quelli più freschi a quelli stagionati. Una descrizione più precisa sarebbe
stata opportuna. L’autrice
nell’introduzione dice che non importa se il formaggio che scegli è davvero
maturo o no. Un formaggio veramente maturo diventerà pastoso durante la
cottura, mentre un formaggio giovane avrà una consistenza morbida e friabile
una volta caldo, ma niente in merito al tipo di formaggio.
·
L’indicazione
sui minuti della cottura è talmente precisa da farmi sorridere 12 minuti e 30,
in realtà ho avuto bisogno di alcuni minuti in più.
GIUDIZIO
PROMOSSA
Il bosco di alici
Che foto stupenda, un piatto assolutamente nelle mie corde e che in realtà mi faccio spesso...anche se il mio è molto meno bello ;)
RispondiEliminaGrazie Annarita!
Dario mi ha detto che gli ricordava la Grecia, in effetti formaggio di capra e miele potrebbe anche essere, grazie a voi come sempre.
EliminaGrazie Annarita :D e come sempre la foto è stupenda *___*
RispondiEliminaGrazie grazie
EliminaBella ricetta e bellissima foto! Hai qualche suggerimento sul tipo di miele da usare?
RispondiEliminaho messo un miele di acacia ma, secondo me, anche uno di timo (greco) andrebbe benissimo. Non troppo forte però perchè deve addolcire il formaggio di capra e non coprire con un sapore altrettanto forte,
EliminaWow ricettina tanto semplice quando golosa... assolutamente da fare.
RispondiEliminaHo dato un'occhiata al link che hai aggiunto 😍 e ho come l'idea che in quel delizioso ristorante non stiano tanto a contare gli aghi di rosmarino, non ti sembra??? 😏
Splendida foto, grazie per aver scelto questa ricetta 💖
direi, ma chi li conta mai? io no di certo.
EliminaCiao Annarita, bello trovarti anche qui, ma credo che per te non sia la prima volta, io invece latito un po'..ad ogni modo il numero delle foglie di rosmarino ha incuriosito pure me...quindi intende gli aghi e non i rametti vero?? altrimenti dovrei metterci quasi una siepe intera hi hi hi... mamma mia però deve essere una goduria ;-)
RispondiEliminaAdoro lo starbook e mi piace fare il redone. Bello anche per me ma dai, partecipa pure tu. Il conto è per gli aghi, non l'avevo mai fatto prima. A presto.
EliminaMi sono innamorata di questo piattino semplice semplice che a livello aromatico, ti porta sulla luna ed oltre. Altro che filone di pane...ma non diciamo niente.
RispondiEliminaBravissima e foto incantevole.
Ecco un esempio perfetto di come portare in tavola un pasto semplice, ma delizioso e scenografico :) La foto è stupenda!
RispondiEliminaGrazie Annarita
Queste sono esattamente le ricette che piacciono a me!
RispondiEliminaGrazie Annarita!