Quando la scelta è caduta su questo libro... ho fatto la hola! Sono sempre alla ricerca di ricette senza carne né pesce per mia figlia, vegetariana convinta da tanti anni, e talvolta la mia fantasia in cucina ha bisogno di un aiutino :)
L'approccio dell'autore mi piace, poiché l'intento dichiarato è di far mangiare a tutti "più verdure, perché i vegetali sono l'alimento migliore per il nostro corpo, nonché quello che causa meno danni al pianeta". La sua sarà anche un'azione commerciale, ma lo scopo è condivisibile, non trovate?
Ho preparato questa ricetta nella mia casa in montagna, dove non dispongo del mio solito armamentario né soprattutto di una bilancia degna di tale nome... Non sono quindi certissima che le quantità utilizzate siano proprio quelle indicate nella ricetta, però i triangoli sono riusciti ed erano davvero gustosi. Eravamo solo in due a mangiarli, quelli avanzati li ho scaldati il giorno dopo ed erano ancora perfetti.
Le mie note in blu nel testo.
Triangoli di spinaci e timo
ingredienti per 6 persone
per l'impasto:
250 g di farina 00
1 pizzico di sale
125 g di burro freddo a cubetti
75 ml di latte freddo
per il ripieno:
350 g di spinaci (rimuovete le coste più dure)
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
1 cipolla media tritata finemente
1 spicchio di aglio tritato finemente
125 g di formaggio di capra molle o ricotta
50 g di grana grattugiato (facoltativo)
1 pizzico di noce moscata grattugiata al momento
qualche rametto di timo (o meglio: timo limone)
1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata finemente (facoltativo)
1 uovo leggermente sbattuto
sale e pepe macinato al momento
Per preparare l'impasto (una pasta brisée) setacciate la farina, aggiungete il sale, poi il burro a pezzetti e lavorate con le dita fino a ottenere un composto di briciole (potete anche usare un robot da cucina azionandolo a scatti). Unite il latte freddo a poco a poco finché l'impasto sta insieme. Rovesciatelo sul piano di lavoro e lavoratelo brevemente per formare una palla. Avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
Nel frattempo preparate il ripieno: lavate con cura gli spinaci e trasferiteli in una casseruola con la sola acqua rimasta attaccata alle foglie, coprite e fate appassire su fiamma media. Scolateli bene e, quando si sono raffreddati quel tanto che basta per maneggiarli, strizzateli con le mani, poi tritateli grossolanamente.
Riscaldate l'olio (io ne ho messi 2 cucchiai, 1 mi pareva poco) in una padella su fiamma media e fatevi appassire le cipolle e l'aglio (l'ho lasciato in camicia e poi l'ho levato...) per 10 minuti circa. Unite gli spinaci per farli insaporire, poi levate dal fuoco e fate intiepidire.
Versate il composto di spinaci in una ciotola e incorporatevi il formaggio di capra o la ricotta, il grana se lo usate, la noce moscata, il timo, la scorza di limone se la usate, metà dell'uovo sbattuto, infine il sale e il pepe (io non ho lesinato, il ripieno mi piace bello saporito!) e amalgamate bene il tutto.
Preriscaldate il forno a 180°C.
Foderate una teglia con carta da forno.
Stendete la pasta in un rettangolo di 26x39 cm a uno spessore di circa 3 mm e tagliateli in 6 quadrati di 13 cm. Spennellate i bordi di ogni quadrato con un po' di acqua (pochissima!), poi dividete il ripieno sui quadrati. Piegate la pasta in diagonale formando un triangolo e sigillate bene i bordi con i rebbi di una forchetta. Spennellate con l'uovo sbattuto rimasto e praticate un taglio nella parte superiore di ogni triangolo (secondo me basta un piccolo foro... next time!).
Trasferite i triangoli sulla teglia preparata e cuoceteli per 25-30 minuti fino a doratura (per me 40 minuti). Serviteli caldi o tiepidi.
Note finali:
- ho comprato la versione italiana del libro: "Vegetariano Gourmand", edito da Gribaudo. Prima di pubblicare la ricetta qui, ho confrontato la traduzione con l'originale inglese e ho modificato qualche parola qui e là, anche se non ho riscontrato errori (solo "formaggio di capra duro" invece che "saporito"... vabbè).
- L'autore dice che per il ripieno si può utilizzare un formaggio di capra saporito - e in questo caso tralasciare il grana - ma se se ne usa uno più delicato è una buona idea aggiungerlo (cosa che ho fatto io).
- La scorza di limone secondo me la potete anche tralasciare, non si sente quasi per niente... probabilmente è meglio il timo limone, che però in montagna non avevo.
- Al ripieno si potrebbe aggiungere una piccola nota dolce, ad es. una manciata di uvetta ammollata (praticamente un classico!).
- Anche se la ricetta non lo prevede, ho preferito sigillare i triangoli premendo bene con i rebbi di una forchetta, perché temevo che altrimenti mi si sarebbero aperti in cottura. Magari non sarebbe successo, non lo so...
- Un pochino di manualità ci vuole per preparare i triangoli, ma anche se non venissero perfetti... saranno buoni lo stesso!
Dunque? Hugh Fearnley-Whittingstall per me è PROMOSSO.
Anche per questa ricetta vedo che Hugh fa fare la briséé con il latte, la devo veramente provare!
RispondiEliminaMi piace da matti il ripieno così saporito (come te, preferisco non lesinare coi condimenti) e sai che ti dico? Lo promuovo a pieni voti pure io!
Un abbraccio!
la brisée non è che cambi poi molto con il latte al posto dell'acqua... un pochino più morbida forse e comunque buonissima :)
Eliminaun abbraccio grande anche a te!
Io sono sempre alla ricerca di qualcosa da mettere nella mia schiscetta; l'idea del formaggio di capra al posto della solita ricotta mi piace.
RispondiEliminaBuona settimana!
Claudette
anche a me è piaciuto il formaggio di capra, sta benissimo con gli spinaci!
EliminaNon avevo collegato il titolo in inglese con quello italiano. vegetariano gourmet l'ho visto spesso in libreria :)
RispondiEliminaQuesti triangolini mi piacciono molto. Io poi sono un'adoratrice degli spinaci e mi piacciono in tutte le versioni, ancora di più se sono racchiuse in un guscio di pasta brisée. Questo starbook mi piace moltissimo :D Sto vedendo ricette davvero golosissime :D
effettivamente è tutto un altro titolo...!
Eliminase ti piacciono le verdure, questo libro fa per te :)
squisiti triangolini, penso che questo libro sia un valido aiuto di cui si ha bisogno quando si ha qualcuno che mangia in modo particolare ed essere vegetariani mette a dura prova la cuoca, buona domenica
RispondiEliminal'hai detto: proprio a dura prova... anche se ormai mi sono abituata.
Eliminagrazie mille e buona domenica anche a te!
cavoli allora domani vado a cercare gli spinaci :-D
RispondiEliminanon te ne pentirai :))))
EliminaMi piacciono proprio tanto, e poi sono comodissimi da mangiare al lavoro per suscitare l'invidia di tutti i colleghi ;)
RispondiEliminaahahah verissimo! secondo me si possono fare anche più piccolini come finger food...
EliminaOttimi per mangiare qualcosa di gustoso, veloce e un po' diverso a pranzo... anche per casa mia questi suggerimenti sono sempre graditissimi! :-) Buona domenica Cri!
RispondiEliminaPS. Quello che hai usato, è un meraviglioso burro di malga? Ancor più sapore e natura nel piatto.... :-)
...e ottimi per far mangiare un po' di verdure a chi di solito storce il naso, aggiungerei!
Eliminail burro è quello di beppino occelli, che è l'unico burro italiano che uso... in montagna non ho trovato il mio solito danese o bavarese.
un abbraccio!
'sti errori di traduzione proprio non mi vanno giù...! Grazie Cri per il lavoro di correttore :-)
RispondiEliminaSulla scelta vegetariana non ci sono arrivata, ma sono fortemente convinta della necessità di ridurre il consumo di proteine animali sia per la salute che per il pianeta!
Proverò anche a farli questi triangoli anche se con la brisé ci litigo ogni volta.
un abbraccio
ciao roberta! il segreto, se tale si può chiamare, per ottenere una buona brisée o anche una buona frolla, è solo e soltanto il burro. evita come la peste quei burri bianchicci che si sfaldano mentre li tagli! un buon burro secondo me deve essere "grasso" e molto morbido, un po' giallo. vedrai che non avrai problemi!!! fammi sapere, ok?
EliminaCiao, sfiziosissimi questi triangoli! un ripieno semplice e gustoso!
RispondiEliminaOttima proposta per una cena diversa.
baci baci
:)
Eliminagrazie!
mi sa che alla cristina la manualità non manca: non assolutamente perfetti, rebbi o non rebbi.
RispondiEliminali trovo un'ottima idea, anche per un pranzo al sacco. io quest'anno dovrò rimanere un sacco di volte a scuola e voglio assolutamente evitare di portarmi sempre i soliti panini. questi triangolini mi paiono perfetti. così ne lascio pure un paio a mia figlia a cui tocca pranzare da sola, povera cocca!
sai com'è, a forza di far biscotti... ;)
Eliminaottima idea per il pranzo a scuola, la brisée con le farine alternative sicuramente verrà buonissima!
Bellissimi questi triangolini... e sono anche ottimi, lo vedo, lo sento.
RispondiEliminaPerfetti per un aperitivo, per sostituire la solita torta salata o per un baracchino a lavoro!
esattoooooo!!! tutte quelle che hai detto! :)))
EliminaGià la brisé mi fa rizzare le antenne...roba che se potessi la preparerei tutti i giorni, poi il mio colesterolo ringrazierebbe. Insomma, letta la pasta ed il ripieno, questa ricetta è da piazzare sul frigo per salvare mille occasioni: dall'antipasto al piatto unico.
RispondiEliminaE poi la tua abilità ne ha tirato fuori dei triangoli degni di Pitagora!
Un bacio cara mia!
Pat
ahahah hai visto che crucca con tanto di metro da sarta?? la prossima volta li faccio più piccolini e vado a occhio! un bacio grande
EliminaPrecisione tedesca, cara Cristina ;-) Come sai, questa ricetta mi era piaciuta a prima vista... la tua realizzazione è perfetta, e le tue osservazioni mi saranno utili presto!
RispondiEliminaGrazie e un abbraccio
carissima ale, tu non sei crucca, ma sono certa che a te verranno ancora più precisi!!
Eliminabaciooooo