Questa stufato speziato nord africano con le uova cotte sopra, crea un piacevole e pigra cena. La classica peperonata italiana è preparata allo stesso modo, ma senza uova o spezie ed è ugualmente buona - H. Fearnley-Whittingstall
Ingredienti per 4:
3 cucchiai di olio di oliva
1 cucchiaino di semi di cumino
1 grande cipolla tagliata a meta e a fettine sottili
1 spicchio d'aglio schiacciato
1 peperone rosso e
1 uno giallo puliti, lavati, senza semi e tagliati a fettine
1/2 cucchiaino di paprika forte affumicata
1 pizzico di pistilli di zafferano
400 gr di pomodori tagliati grossolanamente, senza pelle e senza semi (anche pelati in scatola se preferite)
4 uova
sale marino e pepe nero appena macinato
Scaldate l'olio d'oliva in una padella grande preferibilmente adatta al forno su fuoco medio. Aggiungete i semi di cumino e lasciateli friggere per un paio di minuti. Aggiungete la cipolla e cuocete a fuoco basso per 8/10 minuti o fino a quando e morbida e dorata. Aggiungete l'aglio e i peperoni e continuate a cuocere su fuoco basso per almeno 20 minuti mescolando spesso, fino a che i peperoni non saranno morbidi e appassiti. Aggiungete la paprika, lo zafferano e poi i pomodori con il loro succo, insieme a sale e pepe. Cuocete a fuoco medio/basso per 10/15 minuti, mescolando ogni tanto. Preriscaldate il forno a 180°.
Assaggiate la preparazione e aggiustate, se necessario, di sale e pepe. Se la vostra padella non è adatta al forno trasferite i peperoni in un contenitore adatto allo scopo. Fate quattro avvallamenti sulla superficie e, con attenzione, rompete in ognuno un uovo. Cospargeteli con sale e pepe.
Cuocete per 10/12 minuti in forno finché il bianco d'uovo non è sodo e il rosso ancora morbido.
Piccola osservazione personale: potrete preparare la Chachouka anche il giorno precedente, come ho fatto io, dividendo il lavoro in due parti e cioè preparando in anticipo la "peperonata" e poi limitandovi ad aggiungere le uova al momento di portare in tavola. In questo caso però, essendo le verdure già fredde, dovrete allungare di 2 o 3 minuti il tempo di cottura in forno.
Piccola osservazione personale: potrete preparare la Chachouka anche il giorno precedente, come ho fatto io, dividendo il lavoro in due parti e cioè preparando in anticipo la "peperonata" e poi limitandovi ad aggiungere le uova al momento di portare in tavola. In questo caso però, essendo le verdure già fredde, dovrete allungare di 2 o 3 minuti il tempo di cottura in forno.
Confesso che la mia scelta, prima ancora che sul metodo di cottura o sugli ingredienti, si è basata sul titolo, indubbiamente originale: forse perfino più della ricetta in se stessa per noi, che abbiamo nella nostra tradizione culinaria, l'eccellente peperonata. Lo stesso Hugh suggerisce quest'ultima come variazione al tema, semplicemente togliendo dalla ricetta le spezie e le uova e servendola con pane o un'insalata verde croccante.
Il piatto comunque si è rivelato piacevolmente speziato, dal profumo intenso e dal sapore nord-africano (ho letto qui che l'origine della Chachouka, o chakchouka è tunisina), come suggerisce lo stesso autore nella sua introduzione, riportata in alto.
Il piatto comunque si è rivelato piacevolmente speziato, dal profumo intenso e dal sapore nord-africano (ho letto qui che l'origine della Chachouka, o chakchouka è tunisina), come suggerisce lo stesso autore nella sua introduzione, riportata in alto.
Quindi possiamo senza dubbio definire il nostro Chachouka
PROMOSSO
Buona giornata a tutti
Io faccio così la peperonata, me l'ha insegnata la mia nonna, ci rompo dentro le uova e lascio cuocere. Accompagno con pane a fette, buonissima.
RispondiEliminaVedi? senza saperlo preparavi non solo una peperonata, ma anche un piatto tradizionale tunisino! Non dubito che sia squisito: questa versione lo è veramente! Proverò anche io con il pane a fette :-)
EliminaIn Abruzzo è un piatto molto diffuso... Senza le spezie e direttamente in padella, senza passare per il forno, ma è esattamente la stessa cosa :)
EliminaMolto belle le tue foto ed ottima la Chachouka.
RispondiEliminaQui a Londra la fa' buonissima anche il signor Ottolenghi,che ha una certa affinita' con questo tipo di cucina.Buone anche le version "blasfeme",con uova sode,o con zucchine,oltre che i peperoni.Gnam....
Grazie! Ti confesso che non mi aspettavo un profumo così intenso: è stata una sorpresa piacevole, che è piaciuta all'intera famiglia. Certo Ottolenghi è un mito...., ma penso che anche questa versione incontrerà il tuo gusto :-)
Eliminaquesto libro ci sta regalando piatti profumatissimi è il tuo ne è l'ennesima conferma! l'abbinata peperoni e uova mi è nuova e, se devo essere sincera, non ci avrei mai pensato! quindi grazie a te ho un'altra ricetta da segnare nella mia lista "to do"
RispondiEliminaAnche la mia lista, grazie alla vostra bravura, è diventata luuuuuuuunga....Grazie Roby :-)
EliminaA-DO-RO questo piatto! Finora l'ho preparato seguendo la ricetta di Ottolenghi su Jerusalem; la prossima volta provo con questa, vediamo se ci sono differenze!
RispondiEliminaCol pane integrale tostato è da capogiro!!!! :)
Come dicevo ad Edith Ottolenghi con le verdure è un mago, senza dubbio, ma anche questa versione ha il suo perchè! Giuro, la cosa del pane mi ispira non poco :-) Proverò, si si si ....
Eliminaadoro i tuoi stampini!!!! e anche la ricetta, of course :)
RispondiEliminaUn bacio gigantesco Cri!!!!! :-)
EliminaBuona senza dubbio. :-)
RispondiEliminaSi e , devo dire, pure carina :-)
EliminaAhah, finalmente la vedo!
RispondiEliminaDopo averne sentito tanto parlare (e live, per giunta) eccola qui.. e mi incuriosisce davvero questa peperonata a modo tunisino!
E conosco "qualcuno" in casa che ne andrebbe matto!
Ciao Giulia!!! Vero, dopo la descrizione live eccoti anche quella fotografica: confermo il giudizio :-)))Fammi sapere se al "qualcuno" è piaciuta :-)
EliminaUn bacione
Ho avuto la tentazione di farla già quando la vidi su Jerusalem. Mi sembrava un piatto sontuoso, altro che cena improvvisata. Ma io sono una amante delle uova, specialmente all'occhio di bue o a la coque, per poter inzuppare del pane fragrante in quella meraviglia. Sono una sostenitrice degli intingoli.
RispondiEliminaUn abbraccio. Pat
Anche io Pat... :-)) e qui si intingola, oh sisisì che si intingola :-)!
EliminaAbbraccio ricambiato.
La peperonata mi piace molto e ne preparo in quantità doppia (che poi congelo). La prossima non sarà peperonata ma Chachouka... grazie Dani!
RispondiEliminaUn abbraccio
:-)) A presto Ale !
EliminaAnche io ho provato quella di Ottolenghi e non vedo l'ora di sperimentare questa versione.
RispondiEliminaStampini favolosi!
Pensa, sono un regalo di nozze, se ricordo bene!!! Sono con me da una vita :-)
EliminaBacioni
Io invece niente: ne Ottolenghi, nè Hugh. Mi piace il "piacevole e pigra", a dirla tutta... comunque, secondo me, a farla in due tempi come hai fatto tu ci guadagna. Da noi la peperonata si mangia sul momento, perchè la sottoscritta ne va pazza ma da quando l'ho preparata la sera per il giorno dopo, cerco sempre di farla dopo cena, quando son lontana dalle tentazioni :-) A maggior ragione se ci sono le spezie, come in questa ricetta... andata, dai: ho la cena per domani :-)
RispondiEliminaAnche qui riuscire a farla raffreddare non è cosa da poco :-) Fatta dopo cena :-)
EliminaAnche qui riuscire a farla raffreddare non è cosa da poco :-) Fatta dopo cena :-)
Eliminala chachouka, o chackchouca, è, come ricordi giustamente tu, un piatto tipico tunisino, e come capita in quelle piccantissime cucine, nella versione originale è zeppa di harissa.
RispondiEliminac'è anche in jerusalem, e l'avrei voluta fare, se avessi trovato un'harissa gluten free, lui spiegava anche come farsela in casa, ma non feci in tempo.
potrei recuperarlo ora, o fare questa versione meno hot, ma sicuramente più accessibile a tutta la famiglia, sembra buona buona. foto invitantissime
Grazie Gaia.... foto rubate a famiglia affamata potrei dire :-)))! Non è in effetti foryissima ma talmente profumata che ha inebriato anche le ragazze :-)
RispondiEliminaBacioni