Appena preso questo libro del mese per Starbooks, sono rimasto molto attirato da questa ricetta per vari motivi, ma specialmente per la presenza del mango, uno dei frutti più buoni che si possano trovare in Brasile, e uno dei miei preferiti, soprattutto se freddo, gelato, da frigo.
Ecco
la ricetta testata.
INGREDIENTI
per 10-12 persone
3 uova grandi
100 g di zucchero semolato
1 cucchiaio di pasta di vaniglia
semi di 6 bacche di cardamomo, finemente pestati nel mortaio
1 cucchiaino di pepe nero macinato al momento
400 g di farina di mais per polenta (non instantanea)
150 g di burro fuso
850 g di puré di mango zuccherato in lattina
Per lo yogurt al lime
200 g di yogurt greco
2 cucchiai di zucchero a velo
buccia finemente grattugiata di 1 limone biologico
1 cucchiaino di pasta di vaniglia
Preriscaldare
il forno a 180 gradi. Rivestire una teglia 35 x 25 cm con della carta
forno.
Mettere le uova, lo zucchero, la pasta di vaniglia, il cardamomo e il pepe in una ciotola (io, nella planetaria) e sbattere il tutto in modo uniforme Una volta ottenuto un composto omogeneo, aggiungere la farina di mais-, il burro fuso e mescolare bene nuovamente. Infine, incorporare il puré di mango zuccherato.
Mettere le uova, lo zucchero, la pasta di vaniglia, il cardamomo e il pepe in una ciotola (io, nella planetaria) e sbattere il tutto in modo uniforme Una volta ottenuto un composto omogeneo, aggiungere la farina di mais-, il burro fuso e mescolare bene nuovamente. Infine, incorporare il puré di mango zuccherato.
Versare
il composto nella teglia sbattendo sul tavolo di lavoro per distribuire
bene l’impasto e con una spatola uniformare il tutto. Cuocere per 40-45
minuti, finché non risulti ben sodo. Lasciar raffreddare completamente
nella teglia.
In una ciotola combinare gli ingredienti per lo yogurt al lime e mescolare bene.
Tagliare in 10-12 fette e servire la torta di polenta usando lo yogurt come frosting, o servirlo a parte.
NOTE
- Per
la preparazione di questa torta, non solo ho comprato tre manghi grandi
e deliziosi (tipo “Espada”, come si chiamano qui quelli oblunghi e
verdastri), ma, inorridito dall’idea di mango in scatola, tra l’altro
inesistente da queste parti, ho anche fatto amorosamente il puré,
lasciando ammorbidire la frutta tagliata a pezzi, con dello zucchero e
dell’acqua, e poi passando il tutto nel mixer. Perfetto, buono,
zuccherato al punto giusto.
- Risultato
finale della torta. Attesa delusa. Non so cosa mi aspettavo ma la torta
di polenta è risultata una vera e propria “mappazza”. Non ci sono altre
parole migliori per descriverla. Una polenta, diciamo così, “dolce”,
con pochissimo zucchero.
- Tuttavia,
era prevista come mio contributo al dessert per una cena con famiglie
di amici locali, con bambini. Una festa brasiliana, insomma. Appena
tagliata la prima fetta, ho cominciato a percepire che la consistenza
era “da pane”… poco consono, forse, a ciò che si chiama in portoghese
“sobremesa”, cioè il dolce al finale…
- Tagliate a fettine molto sottili, forse si può mangiare. Perciò le mie fettine sono diventate 18-20.
- Il
palato dei brasiliani è certamente diverso dal mio europeo, filoscandinavo e nigelliano. Loro hanno gradito, e non per farmi
contento, anche perché - mi dicevano sorridenti - ricorda certe torte
del Nordest brasiliano, che sono piuttosto “dense” e non troppo
zuccherate.
- È finita in fretta perché se la sono divisi in due famiglie per la colazione “salata” del giorno dopo.
-Alla fin fine, è una polenta dolce (e, come dicevo prima, neanche troppo). Per il mio “sweet tooth”, non va bene…
- Per
questo ho messo lo zucchero a velo, non previsto dalla ricetta
originale. Per addolcire e per migliorare, chissà, l’aspetto visivo
della torta. Ma vi confesso che era proprio per addolcirla di più….
Purtroppo sono costretto a
Biagio io su questa torta ci scommetterei, forse perché la mia priorità è il senza glutine, ma capisco il tuo giudizio ed il tuo dispiacere. Grazie davvero per averla proposta.
RispondiEliminaMi farebbe veramente molto piacere se tu la provassi. Poi ci saprai dire! grazie a te! ciao!
EliminaVabbè ci hai provato, compresa la rottura di farsi il purè di mango :) poi che non incontri il tuo gusto ci sta :)
RispondiEliminatentare non "cuoce" .... anzi non nuoce... hahahaha
EliminaSono brasiliana ma abito in Italia. I miei gusti si sono, diciamo, un po' fusi tra quelli brasiliani e quelli europei.
RispondiEliminaCapisco benissimo la delusione e mi immagino anche il gusto della torta.
Capisco anche i brasiliani, perché, in effetti, al nordest del Brasile si cucinano tanti dolci un po' pesanti (dico proprio nel senso dei kg), perché fatti con cocco, zucca o anche spessissimo (e buonissimo) aipim (un tubero). La torta di aipim viene fatta con questa stessa forma (su un tabuleiro - tipica teglia rettangolare brasiliana) ed è piuttosto densa come torta. Dolce ma non troppo, e lontanissima dalla concezione di dolce (inteso come dessert dopo pasto) italiano.
Anch'io adoro il mango - e proprio per quello non lo compro mai in Italia perché mi piace quello fresco (non raccolto verdissimo e maturato forzatamente), ma proprio perché lo adoro preferisco lasciarlo alle sue preparazioni tipiche (e ottime) come il succo di manga, il gelato al mango o, meglio, il frutto fresco.
Comunque grazie per averci provato per noi ;-), io cucino per curiosità e so bene che spesso una ricetta che ci stuzzica poi ci delude...ma almeno abbiamo provato.
:-)
oi Ana Maria!!! tudo bem ?
Eliminanon ti rispondo in portoghese, perché così tutti possono leggerci! ti ringrazio moltissimo del tuo messaggio. E vedo che siamo in pieno accordo. La torta di aipim é buonissima. Ma non oso ripeterla, perché ho amici che la fanno stupendamente bene. La cosa curiosa é il successo che ha avuto a cena... tutti ne volevano un pezzo abbondante per la colazione del giorno dopo!!! Ciao e a presto!!! Abraços
Che peccato! Ma dici che non si salverebbe neanche aumentando lo zucchero? O magari con qualche accorgimento in più, tipo, che ne so, montare gli albumi a neve e incorporarli per dare volume, un po' come fosse un soufflé? Chiedo, perché davvero mi ispirava tantissimo.
RispondiEliminaBravo tu, soprattutto per non esserti finito la purea di mango a cucchiaiate :P
Si puó provare tutto, certamente, cara Alessandra, ma come sai, non possiamo fare nessuna variazione sostanziale alla ricetta cosí come proposta dall'autrice. Credo che se monti gli albumi a neve, si potrebbe ottenere un composto meno pastoso. Provaci tu. La purea di mango era divina. Si, sono un santo ;). Un bacione!
EliminaMeno male che hai portato il dolce (non dolce) ad una cena con amici, che hanno apprezzato, nonostante tutto. Grazie per il tuo impegno, sempre grande :)))
RispondiEliminaGrazie, Ale! sono rimasto molto sorpreso dal successo ottenuto presso gli amici brasiliani... é proprio vero che il palato dipende dalle culture.... Un bacione!
EliminaAghhhh....ho letto gli ingredienti e la mia idea è che l'autrice abbia sicuramente ottenuto una torta più dolce della tua perché immagino che il mango in lattina sia dolce in maniera spaventevole. Perché altrimenti 100 soli g di zucchero per una massa complessiva di impasto che supera il kg, sono davvero pochi. Tu hai utilizzato dell'ottimo mango fresco zuccherato in maniera sensibile dalle tue mani...ma se provi a pensare a quanto sia più dolce l'ananas in scatola rispetto a quello fresco, puoi anche immaginare quanto possa essere sbilanciato l'aver utilizzato del prodotto fresco zuccherato da se.
RispondiEliminaHai fatto bene a bocciare ma non so come potrebbe essere il risultato con del mango in scatola...che ovviamente qui da noi manco ci sogniamo.
Sei un pioniere ed un temerario.
Un bacione!
Carissima! non so se il mango in lattina è sempre molto dolce. Mi auguro sempre che esistano delle marche che rispettino il gusto naturale del mango. (non voglio neppure indagare a rispetto hahaha)...
EliminaComunque ho preferito farlo da me per non incappare in prodotti ultraprocessati e dannosi alla salute...
Non credo di volerla rifare ;) ... ma magari tu puoi provarci, non credi ?
la grande sei tu !
Bacioni!
Che delusione! Non entrerà di certo nella mia wish list di dolci da fare!!
RispondiEliminaConoscendo e condividendo il tuo gusto "nordeuropeo" non ci provo neanche. Peccato perchè mi attirava il mango e il fatto che non è la solita torta con farine convenzionali....
chissá come sarebbe se cambiassimo alcune procedure, como propone qui Alessandra C.!
EliminaSarebbe una variazione sulla ricetta...
condivido comunque la tua delusione.... hahaha
ciao!
Quando ho letto la lista degli ingredienti ho pensato a una sorta di bolo de fubà al mango, un frutto che adoro (pure io avrei fatto la purea from scratch!). Capisco la tua delusione e... ecco, questa non la provo, mi fido troppo del tuo giudizio: il mio sweet tooth non sarà un granché, ma sempre sweet rimane.
RispondiEliminaUn abbraccio!
bravissima... proprio un bolo de fubá al mango.... ma niente...non s'ha da fare per me (sweet tooth society!)
Eliminaciao Mapi. Grazie infinite!