Mi sono chiesta come mai tra tutte le ricette di P. Hollywood io sia
rimasta attratta proprio da questa in particolare. Sembra un po' il lato oscuro
del pane, del tipo guerre stellari, il lato oscuro della forza :-) , mentre a
me piacciono i pani morbidi bianchi e leggeri....
Devo dire altresì che molti dei pani presenti nel libro li avevo già
preparati ed insomma, vuoi la curiosità, vuoi il fascino del nuovo, mi sono
fatta affascinare da questo pane scuro, profumatissimo, dall'alveolatura molto
fitta. Anch'io come Mapi sono partita
prevenuta. Mi sembrava che ci fosse troppo di tutto: troppo liquido, troppa
componente dolce, troppa melassa e, al tempo stesso, troppo poco grasso.
Mi sono dovuta ricredere. E' un pane certo non per la tavola di tutti i
giorni perché ha consistenza e sapori molto particolari, ma si sposa
splendidamente, ad esempio con la mia crema di gorgonzola e noci, o come
accompagnamento a formaggi dal sapore deciso, grazie alla sua nota dolciastra e
proprio alla sua consistenza più corposa.
Insomma un risultato ben al di là delle mie aspettative.
350
g farina di
segale
150
g di farina ,
più extra per infarinatura
10
g sale
10
g lievito disidratato
50
ml melassa nera
140
ml acqua
250
ml birra
Per
la pastella di birra (rivestimento)
150
ml birra
100
g farina di segale
un
pizzico di zucchero
manciata
di fiocchi d' avena
Una
piccola precisazione. Sul testo originale è scritto instant yeast,
ma ho letto che può essere utilizzato un uguale peso di lievito attivo
disidratato (tipo Mastrofornaio della Paneangeli) sciolto in un piccolo
quantitativo dell'acqua richiesta dalla ricetta, tiepida e così ho fatto.
Mescolate
le farine, il sale e il lievito in una ciotola. Aggiungete la melassa, 100
ml dell'acqua e 150 ml di birra.
Usando
le mani, mescolare gli ingredienti insieme fino a quando tutta il composto si
stacca dai lati della ciotola.
Aggiungete
poco a poco la birra rimanente e l'acqua se necessario - l'impasto deve essere
morbido e la ciotola deve essere completamente pulita.
Mettete
la pasta su una superficie leggermente infarinata e impastate per 5-10
minuti. L'impasto sarà bagnato inizialmente ma diventerà liscia una volta
lavorato. Quando la pasta ha una aspetto liscio e compatto mettetela in
una ciotola leggermente unta. Coprite con un panno pulito e lasciate
riposare per due ore.
Per
la copertura, mescolare la birra con la farina di segale e un pizzico di
zucchero per formare una pastella densa.
Appoggiate
l'impasto su una superficie infarinata e formate una mezza sfera. Stendete
la pastella alla birra e appoggiatela sopra il pane e cospargete il tutto con
una bella manciata abbondante di fiocchi d'avena.
Mettete
il pane su una teglia rivestita di carta forno. Lasciare lievitare per
un'ora e mezza.
Preriscaldate
il forno a 220°C.
Cuocete
in forno per 25 minuti. Ridurre la temperatura del forno a 200°C e cuocere
per altri 10 minuti.
Il
pane cotto avrà un bel colore marrone dorato e suonerà sordo se battuto sulla
base.
Lasciate
raffreddare su una gratella.
Inutile
dire a questo punto che il nostro Paul è stato
Promosso
bellissima e molto invitante !!
RispondiEliminaGrazie Valentina... Paul ci ha regalato aromi decisi e profumi intensi con questo pane....
EliminaMa che bello questo pane! Sto scoprendo una quantità di pani interessantissimi!
RispondiEliminaSiamo state prese da un vortice di lievito :-))) Baci Giulietta
EliminaChe bella ricettina!!!
RispondiEliminaGrazie mille :-)
EliminaE' bellissimo, ho una predilezione per i pani "neri" :)
RispondiEliminaAh, l'instant yeast è in effetti proprio l'equivalente del nostro Mastrofornaio, ovvero lievito di birra disidratato che si possa aggiungere direttamente agli impasti, quindi hai fatto benissimo!
Come direbbe mia figlia :Fiutttt! l'ho fatta giusta!! Grazie Stefi: ti confesso che da ora in poi anche io "cederò" sul pane scuro :-)))))
EliminaMolto molto invitante....devo provarlo! Bravissima.
RispondiEliminaGrazie Monica: in effetti Paul è una miniera di squisitissime alternative al pane classico!
Eliminaio invece adoro i ani "neri" e questo mi sembra molto invitante . mi incuriosisce molto la pastella di birra ....mai sentita!!! :-) complimenti daniela ottima riuscita!
RispondiEliminaAveva incuriosito anche me, subito, lo confesso.... Però in effetti il risultato è proprio niente male! Grazie Roby :-)
Eliminaadorooooooo!!! proprio questo è il tipo di pane che piace a me e che fa parte della "mia" tradizione nordica :)
RispondiEliminabravissima, come sempre!
Vero, mia nordicissima amica !!!! ma dovevi sentirlo con il nostro gorgonzola /mascarpone/ noci!!!! Super . Baci grandi :-)
EliminaMi piaceeee!!!! Compro una pagnotta simile ogni tanto e sarebbe bellissimo provare a farla!! :))
RispondiEliminaL'unico ostacolino è la melassa nera, è facilmente reperibile?
Ti confesso che temevo fosse più complicato: invece l'ho trovata nella drogheria vicino a casa! Quindi direi che è accettabilmente reperibile ! :-)
EliminaAnche io avevo adocchiato questo pane, che trovo fantastico.
RispondiEliminaPerfetti consistenza, equilibrio tra ingredienti e alveolatura!
Mapi, detto dalla nostra maga dei lievitati, questo è un complimento che mi fa grandissimo piacere! Un abbraccione!
RispondiEliminaBeh, il complimento è a Paul e alla sua ricetta... che tu hai eseguito alla perfezione! ;-)
Elimina;-))
EliminaAdoro i pani neri, con la segale poi... :-)
RispondiEliminaQuesta cosa della pastella alla birra non l'ho mai provata e mi incuriosisce parecchio. Ho già voglia di provare questo pane.
Un abbraccio
L'abbraccio è ricambiato! Grazie Ale :-)
Eliminama che figata è??? bellissimo!!!
RispondiEliminaFaccio una precisazione, perchè è facile cadere nei "falsi amici", anche con l'inglese. "Instant Yeast" non è il lievito a lievitazione istantanea, come l'aggettivo potrebbe suggerire, per assonanza con l'italiano: ma proprio il lievito secco, tipo il mastrofornaio o altri simili, a lievitazione lenta. Instant si riferisce al potere di assorbimento dell'acqua, che è istantaneo, appunto: la dicitura esatta sarebbe "instant acrive yeast". Difatti, non ha bisogno di essere sciolto in acqua, prima del suo utilizzo. E' un errore in cui si incappa tutti...
RispondiEliminagià detto dall'Araba, fantastico... prima o poi imparerò a leggere tutto,prima di commentare :-)
EliminaMagica!!!
EliminaHei ciao! Bello questo pane alla birra!
RispondiEliminaLo provero' appena torno a casa ma con il lievito madre!
A presto leggerci CIAO !
Certo Laura, a presto!
Eliminaquesto pane l'avevo adocchiato anch'io, perché vado matta per la segale, ma avevo ovviamente soprasseduto perché non sono mai riuscita a decidermi su quale ingrediente gluten free la potrebbe sostituire. il solito grano saraceno, but it's not the same thing.
RispondiEliminavedo che di grasso non ce n'è proprio punto. particolarissimo. eppure dalla faccia si capisce che è buono. a me questi pani scuri alla segale, pieni di semi e compatti, come si mangiano ad esempio in alto adige, sono sempre piaciuti un sacco...
bravissima!
Anche a me aveva colpito la mancanza di grassi.... ma è così ricco e consistente e come dici tu, compatto, che fa piacere addentarlo... come quelli di montagna :-)
RispondiEliminaGrazie Gaia !