Il libro Classico del primo mese di questo nuovo appuntamento dello Starbook, è un libro che amo da tempo. Uno di quelli che sfoglio spesso, anche solo per il piacere di sentire quella carta così familiare tra le mani. E' il mio libro di fiducia quando sono alla ricerca di ricette della tradizione italiana.
Le Ricette Regionali italiane mi fa compagnia ormai da diversii anni, da quando lo ricevetti in regalo da una delle mie più care amiche, che me lo regalò in occasione di un compleanno... regalo graditissimo!!!
Ho pensato parecchio a quale ricetta scegliere, non è mica facile farlo tra le 2161 ricette presenti nel libro, più le 13 ricette di base! Poi ho pensato che mi sarebbe piaciuto preparare qualcosa con il riso, e l'occhio è finito sulla Frittata di riso, ricetta che si trova nel capitolo dedicato alla Lombardia, dove la coltivazione del riso abbonda.
La ricetta è semplice ma ricca, dal sapore confortevole, che sa di casa e di pasti consumati in famiglia. E si prepara velocemente!
Frittata di riso
da: Le Ricette Regionali Italiane di Anna Gosetti della Salda - Casa editrice Solares
tra parentesi le mie note
Ingredienti per 4 persone
150 di riso (per me Carnaroli)
100 g di burro
6 uova
mezzo litro di latte
Parmigiano grattugiato (per me 100 g circa)
sale
Porre sul fuoco una pentolina con il latte, appena alzerà il bollore versarvi il riso, mescolarlo e lasciarlo cuocere a recipiente scoperto. Quando sarà pronto salarlo ed amalgamarvi la metà circa del burro, sei tuorli e un poco di parmigiano grattugiato; mescolare bene, poi incorporarvi gli albumi montati a neve ben soda. Soffriggere in una tortiera il restante burro, versarvi il composto, livellarlo, quindi porre il recipiente in forno già caldo - temperatura normale (180 - 190°C) lasciandovelo finché si vedrà la "frittata" ben cotta e colorita in superficie (per me,sono stati necessari 30 minuti circa). Capovolgerla sul piatto di portata e servirla subito. E' però ottima anche gustata fredda.
E' deliziosa :)
- Quando il riso sarà cotto avrà assorbito tutto il latte e sarà abbastanza cremoso. Attenzione a non stracuocerlo, visto che poi cuocerà anche in forno. Tenete il fuoco medio basso durante la cottura in modo che avvenga in modo dolce.
- Ho unito il burro subito dopo la cottura come da ricetta, in modo che si sciogliesse e si amalgamasse bene al riso. Per i tuorli ho preferito aspettare che il riso si intiepidisse, per evitare che i tuorli "cuocessero" subito.
- Non viene specificata la quantità di parmigiano da utilizzare, io ho abbondato, perché nel riso mi piace che si senta il gusto del formaggio :) E poi ci sono anche sei uova, quindi 100 g di parmigiano non sono poi così esagerati...
- Quando unite gli albumi montati, procedete come di norma, cioè unendone una prima parte, mescolando senza particolare attenzione. Questa prima aggiunta serve solo per ammorbidire il composto. Gli albumi restanti uniteli poco per volta, e mescolando con un cucchiaio di legno dal basso verso l'alto, per non smontarli, visto che poi daranno una sorta di effetto soufflè alla frittata.
- Non viene indicata la temperatura del forno, ma del resto all'epoca non è che molti forni fossero provvisti di termostato con l'indicazione delle temperature... Anche la dimensione della tortiera non viene fornita. Io ne ho utilizzata una di 26 cm di diametro, ed è andata bene. Vi consiglio di soffriggere il burro e aggiungere il riso in un tegame a parte (magari lo stesso dove avete già cotto il riso) e versarlo dopo nella tortiera, foderata con carta forno. Io no l'ho fatto e ho avuto qualche difficoltà nello sformare la frittata.
Questa frittata mi fa venire in mente alcune "torte di riso" portate in gita di gruppo, da altri ed offerte agli partecipanti per condividere. In genere sono molto "mappazzose". Forse l'idea originaria era questa ma, nel tempo, deve essere andata persa.
RispondiEliminaL'effetto che mi fa questa rubrica dello Starbook, è un senso di tranquillità, pace, sicurezza :-). Si tratta di cose che abbiamo tutti già mangiato o già fatto. Magari con alterne vicende, magari con maggiori o minori successi ma sappiamo di cosa si stia parlando. Con queste proposte, è possibile aggiustare il tiro. Grazie per il vostro lavoro.
Ricordo anch'io le torte "mappazzose"... per fortuna che questa frittata non lo è ;) Penso grazie agli albumi montati che alleggeriscono l'impasto. L'ho mangiata sia calda che fredda, ma calda mi è piaciuta di più ;) Grazie a te, siamo contente che quello che proponiamo sia apprezzato.
EliminaLa frittata di riso è un super classico davvero! Che peró io ho sempre invidiato nelle altre case perché nella mia non si faceva. Mia mamma e mia nonna non hanno questo libro e grazie all vostra nuova rubrica mi viene da pensare che forse é meglio acquistare questo piuttosto che le ultime craccate modaiole. :-)
RispondiEliminaUn abbraccio e brava!
Sicuramente molto meglio delle craccate modaiole... Quello della Gosetti è un libro che ti accompagna per tutta la vita ;)
EliminaA presto!
Che meraviglia questa frittata, assolutamente sconosciuta per me.
RispondiEliminaQuella di pasta la conoscevo, ma di riso (poi cotto nel latte) assolutamente una novità... deliziosa, aggiungerei!
E' bello trovare "novità" nella tradizione ;)))
EliminaMi lego a ciò che scrive Giulietta: rivediamo piatti che tutti facciamo, ma non sempre a dovere ;) perfetta, Ale!
RispondiEliminaGrazie Stefi! Il merito è della ricetta :)
Eliminaio la conoscevo in versione dolce! è proprio vero che non si finisce mai di imparare...bravissima ale!
RispondiEliminaIo me la ricordavo da quando ero una ragazzina, ma non l'avevo mai preparata...
EliminaUn abbraccio grande
Deve essere appetitosa!!!
RispondiElimina;)
EliminaAdoro arroz e esta omeleta diferente deve ser mesmo uma delicia que bom aspecto tem e tão bonita.
RispondiEliminaBeijos
Provala, Sandra. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi!
EliminaGoduriosissma questa omelette ri riso!!!
RispondiEliminaE' una di quelle ricette che mi piacerebbe provare, perché come dici tu sa di casa e di calore domestico.
Puntualissime come sempre le tue note.
Un bacione!
La sensazione che ho avuto leggendo la ricetta la prima volta, è stata proprio quella di calore domestico...
EliminaBacioni!
anch'io conoscevo solo una versione dolce- e poi la frittata di spaghetti, in entrambi i casi due preparazioni diverse. Come dice il proverbio, non c'è due senza tre, per cui mi sa che prima o poi ci tocca.
RispondiEliminaGrazie!
Prima o poi sì, cara Ale :) Dopo la frittata di spaghetti e la versione dolce, bisogna provare anche questa!
Eliminama è bellissima questa torta! la possiamo definire un "comfort food" d'altri tempi? ho deciso: questo weekend la provo!!! grazie ale :)
RispondiEliminaDirei proprio di sì, almeno per me è stato così. Cri, poi mi dirai...
RispondiEliminaUn bacione!
Ma che bella ricetta, che sa di cose antiche e buone, una frittata particolare (la cottura del riso nel latte) e che sicuramente facevano le nostre nonne. Ma quanto è bello questo libro! E tu bravissima come sempre :)
RispondiEliminaIn fondo sono una donna all'antica... ;) Mi piacciono i sapori semplici, pur non disdegnando le "novità"...
RispondiEliminaUn bacione
Cavolo, mi sono persa questa ricetta meravigliosa. Credo proprio che sarà il mio prossimo modo per dar fondo ad una decina di kg di carnaroli portati a casa dal consorte. Fantastica.
RispondiEliminaMi sembra un ottimo modo per "intaccare" la scorta :)D
Eliminaok, nel periodo di influenze ho perso ricette goduriose come questa, per me golosa di riso!! Grazie mille Ale!
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