Per 4 persone
In una larga padella, scaldate 2 cucchiai di olio extravergine a fiamma viva. Quando l'olio è caldo, aggiungete 455 g di cavolfiore grattugiato grossolanamente. Saltatelo fino a che non sia leggermente dorato, per 4 o 5 minuti. Rimuovete dal calore e trasferite in una ciotola
Ripulite la padella e scaldate 2 cucchiai di extra vergine a fiamma media. Aggiungete 35 g di cipolla gialla tritata in dadini; 1 piccola carota tritata finemente ed un gambo di sedano medio (30 g) finemente tritato. Fate soffriggere fino a che non siano teneri, 5 o 6 minuti, mescolando continuamente per non farli attaccare. Aggiungete 2 cucchiai di miso bianco, 1 cucchiaio di salsa di soia a basso contenuto di sodio e 1/8 di cucchiaino di noce moscata in polvere. Cuocete mescolando, fino a che non siano perfettamente amalgamati e senza grumi, dai 45 secondi a 1 minuto.
Aggiungete 794 g di pomodori pelati e schiacciati, tipo San Marzano, 120 ml di latte, con lattosio o vegetale tipo di avena e per finire il cavolfiore cotto. Abbassate la fiamma a dolce, coprite e lasciate sobbollire per 1 ora, mescolando di tanto in tanto per prevenire che si attacchi. Assaggiate ed aggiustate con sale fino.
20 minuti prima che la salsa sia cotta completamente, preparate la pasta. Riempite una larga casseruola con acqua per la pasta. Mescolatevi 1 cucchiaio di sale fino. Portate l'acqua a bollore con fiamma vivace. Aggiungete 455 g di pappardelle fresche e cuocete al dente secondo le istruzioni sulla confezione.
Trasferite la pasta nella salsa Bolognese con un paio di pinze da cucina, tenendo da parte 240 ml di acqua di cottura. Aggiungete 30 g di Parmigiano grattugiato con microplane. Mescolate per condire bene. Se necessario, aggiungete 60 mil di acqua di cottura per fluidificare la salsa.
Trasferite in un largo piatto di servizio e rifinite 2 o 3 cucchiai di parmigiano. Servite caldi.
Conservate gli avanzi in un contenitore ermetico in frigorifero per 4 giorni.
NOTE PERSONALI
- La ricetta è spiegata con chiarezza e non ci sono particolari difficoltà tecniche. La preparazione è piuttosto veloce ed è interessante notare come la cottura rosolata del cavolfiore non venga effettuata insieme al soffritto, come invece da trazione viene fatta nel ragù di carne. Immagino per non disfare completamente il vegetale. Tra l'altro con la rosolatura del cavolfiore separata ed effettuata solo con olio, si riesce a controllare la cottura e nonostante la doratura, la consistenza resta croccante e al dente (non si sfalderà neanche durante la lunga cottura nel pomodoro).
- Il punto forte dell'intera ricetta è l'aggiunta di miso bianco e salsa di soia, un concentrato di umami che intensifica il sapore della salsa dandogli struttura e pienezza mentre il colpo di genio è l'aggiunta di noce moscata, che ama il cavolfiore e che finisce per ricordare la nota calda e speziata del ragù bolognese.
- Non omettete il latte. La tradizione emiliana aggiunge nel finale della cottura, il latte per dare una texture vellutata al ragù. In questo, il latte regala quella sfumatura dolce e morbida a completamento della sfera dei sapori.
- Quanto alla pasta, se potete usate pappardelle fresche, magari fatte con le vostre manine.
- Non ho altro da aggiungere, se non che la quantità di ragù è molta e forse ve ne avanzerà un poco. Io non l'ho neanche congelato perché me lo sono finito nei giorni successivi come una ghiotta.
- Ricetta che mi è piaciuta tantissimo, completamente vegana (se non si aggiunge il parmigiano), facile e appetitosa. Da rifare e tenere nel quadernino dei preferiti!
Questa ricetta aveva intrigato anche me. E dopo il ragù di lenticchie, mi sa che anche questo è un candidato a diventare un grande jolly :D
RispondiEliminaGrazie Patty!
E' decisamente un ottimo Jolly per dare fondo al cavolfiore che spesso stazione in fondo la frigo prima di fare la fine del lessato da ospedale. Onestamente questa "ibridazione" di una ricetta sacra, a me è piaciuta. Il risultato è leggero e soddifacente sia al palato che alle tempistiche di casa. Grazie carissima.
EliminaMi sa che questa ricetta aveva intrigato più di una di noi! Veramente interessante, assolutamente da provare!
RispondiEliminaP.S.: mi ha fatto sorridere la notazione sul Parmigiano "grattugiato con la Microplane", come se qualsiasi altra grattugia non possa dare gli stessi risultati per un ingrediente che finisce per fondersi nella pasta. :-D
Visto quello che gira all'estero, forse intendeva dire "non quello già grattato del supermercato " che non è neppure nel banco frigo... :D
EliminaNo no non è uguale, una delle grandi discussioni della mia infanzia, in famiglia c'era il team formaggio grattugiato a "filetti" tipo l'attuale microplane (che non esisteva ancora) e il team "sabbia grossa" per la consistenza. Eh son problemi :D
EliminaComunque bella anche questa ricetta!
Lore, non anonimo :)
EliminaMapi, ci ho pensato anche io e credo che Elena con la sua risposta abbia toccato un tasto interessante. Grattato fresco ha sempre il suo perché, lasciamo stare i sacchetti preparati che dentro hanno tutto tranne il Parmigiano. Sulle consistenze messe sul tavolo da Lore, sono d'accordo, ma qui forse, propendo più per la spinta all'acquisto del prodotto intero. Grazie ragazze per le note interessanti.
EliminaInteressante, proverò...se trovo il miso... Quello che mi lascia sempre perplessa è l'aggiunta dell'acqua di cottura: capisco che l'amido faccia da collante e crei la famosa "cremina" ma è salata e per me si rischia sempre di rovinare l'equilibrio di gusto del sugo. Boh.
RispondiEliminaIl miso lo trovi con facilità nei negozi di Bio. Chiedi proprio quello bianco perché il miso scuro è parecchio più intenso e sapido e può modificare il risultato sulla bilancia. L'acqua di cottura in questo caso, non è per la mantecazione, che personalmente cerco di evitare con la pasta fresca a rischio mappazzone. Solo che la salsa che si ottenere è veramente un po' densa quindi un mestolino alla fine aiuta. Tu sala un po' meno l'acqua della pasta. Un grande chef partenopeo mi disse che lui non sala mai l'acqua ma solo il condimento. Ed effettivamente ne serve ben poco se la salsa è bilanciata di sale. Un bacione.
EliminaGrazie!
EliminaChe dire, se non che avevo segnato questa ricetta da tempo immemore ed ho appena comprato il cavolfiore? A casa mia va moltissimo il ragù di porcini di Ottolenghi, vediamo se abbiamo trovato il diretto concorrente 😀
RispondiEliminaI porcini non si battono, ma almeno il cavolfiore si impegna fino in fondo ahahahah. Un bacione
EliminaPreparata oggi.....veramente gustosa!
RispondiEliminaUn condimento sicuramente da provare!
RispondiEliminaIn casa mia il cavolfiore è sempre gradito.., 😊
Riguardo al parmigiano, ho avuto lo stesso pensiero di Lore ;)