martedì 24 maggio 2022

PENELOPE'S FAVOURITE OMELET


"Perché questa è l'omelette preferita di Penelope?", si domanda Lex Taylor nell'introduzione alla ricetta. "Forse perché il suo colore, di un giallo delicato, somiglia così tanto ai suoi abiti, o forse perché il sapore del formaggio cremoso e del salmone elevano l'umile uovo a nuova nobiltà", si risponde. 

Sarà, ma il giallo delicato di questa omelette è chiazzato dal nero del pepe, usato in abbondanza, e i tempi di cottura indicati sono eccessivi per una perfetta omelette, tanto da averla brunita. Forse ricorda a Penelope quella sera in cui si è avvicinata troppo al caminetto e l'abito le ha preso fuoco... 

Lo avevamo già capito, e qui ne abbiamo l'ennesima riprova: con Bridgerton siamo lontani anni-luce sia dalla serie televisiva di Downton Abbey, sia dal ricettario non ufficiale. E la cosa non può che dispiacere immensamente, almeno per il ricettario...


PENELOPE'S FAVOURITE OMELET
Da: Lex Taylor - The Unofficial Bridgerton Cookbook


Per una persona:

1 cucchiaio* di burro
2 uova grandi
60 g di salmone affumicato (completamente cotto) (?) a fette
1 cucchiaio* di formaggio cremoso
1/8 di cucchiaino* di sale
1/8 di cucchiaino* di pepe di mulinello
1/2 cucchiaino* di erba cipollina tritata

*misurini americani rasi: 1 cucchiaio = 15 ml - 1 cucchiaino = 5 ml

Fondere il burro in una padella media su fiamma medio-bassa. Girare la padella con un movimento rotatorio, per ungerne uniformemente il fondo. 
Sbattere le uova in una ciotola media e versarle nella padella. Far ruotare la padella delicatamente per far sì che il composto ne ricopra uniformemente il fondo.
Coprire la padella e cuocere a fuoco basso per 3 minuti, finché le uova siano appena cotte nella parte superiore. Unire il salmone e il formaggio cremoso e piegare a metà l'omelette. Cuocere per un altro minuto. Condire con sale e pepe, trasferire su un piatto e guarnire con l'erba cipollina.

OSSERVAZIONI

Nel febbraio 2012, quando ancora lo Starbooks era ospitato nei nostri singoli blog e l'apertura di questo blog era di là da venire, avevamo recensito il bellissimo Eggs (Uova) di Michel Roux, dove tra le altre cose era stata fatta la ricetta-base dell'omelette di 2 uova. Purtroppo quel post è andato perduto perché nel frattempo il blog è stato chiuso, quindi vi riporto qui la ricetta: "Sgusciate le uova in una ciotola, salate, pepate e sbattete leggermente con una forchetta. Scaldate una padella di 20 cm di diametro, meglio antiaderente. Quando la padella è calda, spennellatela con un po' di burro chiarificato. Versateci l'uovo sbattuto e cuocete per 5-10 secondi, finché comincia a rapprendersi sul fondo. Con una forchetta, spostate al centro l'uovo che sta ai lati. Continuate a mescolare quasi di continuo, smuovendo con delicatezza la padella con l'altra mano, fino al punto di cottura che preferite. Calcolate 1 minuto per una frittata "liquida", poco cotta; 1 minuto e mezzo per una frittata solida; 2 minuti se preferite una frittata ben cotta. Per fare un'omelette, piegatene metà verso il centro inclinando la padella. Aggiungete la farcitura, se è prevista, e arrotolate la frittata completamente su se stessa. Con la punta di un coltello, praticate un'incisione per il lungo in modo che si possa intravedere la farcitura, poi spennellate con un po' di burro chiarificato."

Basta leggere la ricetta di Roux per capire che qui siamo agli antipodi, e che Lex Taylor ci presenta una anti-omelette: una quantità di burro eccessiva in padella (15 g!) contro un paio di spennellate, tempi di cottura lunghissimi, sale e pepe aggiunti dopo la cottura, che danno quindi un piatto dalla sapidità fortemente sbilanciata.

Niente da fare, non ci siamo proprio: nonostante gli ottimi ingredienti (tra cui il salmone selvaggio - e non ho capito l'indicazione "completamente cotto"), la ricetta è purtroppo

SONORAMENTE BOCCIATA

12 commenti:

  1. niente da fare, Lex Taylor si è bevuto il cervello a spremute... pura operazione commerciale, questo libro... grazie a te per averla provata per noi, Mapi

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    1. Concordo con te: pura operazione commerciale e niente di più. Peccato.

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  2. Anni '70: penne al salmone con la vodka. Anni '80: Tagliatelle panna e salmone.
    Il problema era soprattutto uno: se cuoci il salmone affumicato, lo rovini.
    Punto.
    Passata la moda, passato il desiderio.
    Ora preferisco un'insalata di pasta, con il salmone mescolato.

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    1. Non posso che essere d'accordo con te. In realtà, in una omelette ben fatta, il salmone non avrebbe neppure il tempo di cuocere.

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  3. Niente, riuscire a toppare anche l’omelette…forse l’autore voleva scrivere un libro che servisse ad arredare “l’angolo Bridgerton” della libreria di un fan, certo non uno di cucina.

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    1. Ecco Stefi, svelato il mistero!!! Serviva solo per arredare l'angolo Bridgerton delle case dei fan!!! Non trovo altra spiegazione...

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  4. 😂😂😂 ancora sto ridendo per l'introduzione che hai fatto alla ricetta: la povera Penelope a cui va a fuoco l'abito! Poverina, se sapesse...!
    Devo dire che pur non essendo una specialista di omelette, anch'io ho notato tante superficialità, e credimi ho maturato un'assoluta sfiducia verso questo autore!
    Ho amato la citazione dal libro di Michel Roux, che ho prontamente ricercato nell'archivio Starbooks, e ahimè hai ragione, alcune ricette sono andate perdute... Ma da quelle rimaste e dalla citazione ho capito che l'argomento Uova è da approfondire.
    Però la tua omelette è bellissima, con quel tocco di posata d'argento che la "nobilita", che trae in inganno! 😁😉

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    1. Sai Anto, mi sono detta che i casi erano due: o mi arrabbiavo, o la prendevo sul ridere. Ho deciso che l'ironia era la strada migliore. ;-)
      Il libro Uova di Michel Roux è un classico da avere, assolutamente. Ci sono ricette da sballo, e soprattutto è uno di quei libri che ti insegnano le basi, una volta per tutte. Dello stesso Autore, consiglio anche Frolla e Sfoglia: ti si apre un mondo.
      Grazie di tutto e un forte abbraccio!

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  5. Ossignore...qui è una Waterloo su tutti i fronti. Ricordo benissimo quel post sulla omelette perché fu proprio una delle ricette che provai, ma che dire, quel libro è un caposaldo della nostra libreria culinaria. E nonostante gli squilibri di cui racconti, io la tua omelette la mangerei comunque con piacere. Grande Mapi.

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    1. Assolutamente una Waterloo: più andiamo avanti a testare le sue ricette, e più magagne scopriamo. Meno male che maggio è quasi finito, va...
      Un bacione tesoro!

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  6. stamattina ho scritto un lungo commento, ma temo che se lo sia mangiato il blog, al posto dell'omelette :) E, tutto sommato, direi che tutto quello che dovevo dire è stato detto :)

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