giovedì 30 novembre 2023

THE COOKIE BIBLE: TIRIAMO LE SOMME?

 



A dispetto dei quintali di libri sul tema che piegano gli scaffali della mia libreria, confesso che ad ogni Natale faccio sempre gli stessi biscotti. Non so se dipenda dalla frenesia delle settimane di questo periodo dell'anno, per cui é meglio affidarsi a gesti e sapori collaudati e a risultati certi, oppure dal richiamo della tradizione, piú forte per queste festività che per altre, ma sta di fatto che quando inizio a tirar giú formine, mattarelli e scatoline varie, é sempre per preparare le solite cose. Aggiungo che, quando non lo faccio, ricevo in cambio sguardi delusi e immusoniti da parte dei miei familiari, come se mangiassero Vanillafipkferl o Linzer Cookies solo a Natale: "ma cosa vuol dire, mi rispondono, é che a Natale hanno un altro sapore!" e tanto basta per rintuzzare velleità di cambiamento. 

C'é anche da dire, però, che, a dispetto dei quintali di libri sul tema etc etc etc, sono pochissimi quelli veramente affidabili. Duole doverlo rimarcare anche a Natale, ma la dose di bontà che ho ricevuto in sorte non mi impedisce di rilevare la deriva degli ultimi anni, quando quelle pubblicazioni che un tempo erano il corollario di anni di fatica e di riconoscimenti sul campo oggi si sono ridotti a una voce da spuntare, nella carriera degli influencer, quasi che l'abbinata "sfoglia del super e formaggio cremoso" non meriti di essere affidata all'immortalità della pagina scritta. 

Non a caso, la scelta dello Starbook di questo mese si é rivolta al passato, anziché al futuro: la pubblicazione é recente, ma l'autrice é ormai un grande classico della pasticceria statunitense, per giunta alla voce "Bibbia", visto che tutto quello che scrive porta questo nome (e ogni volta me la immagino mentre scrive la bibbia della lista della spesa, con mariti e figli impegnati a svuotare carrelli da qui all'eternità). E comunque: Rose Levy Berambaum non si discute, ci siamo dette, e così é stato. 

Ricette spiegate al micro grammo, preparazioni scandite in tutti i passaggi, fotografie oneste, da cui intuisci che quello é il vero prodotto finale di quanto precede, amplissima rassegna di classici e tanti altri pregi che si condensano in una dichiarazione di complessiva affidabilità che dovrebbe essere il presupposto fondamentale di un manuale di cucina, ma che oggi é sempre piú una perla rara, nel mare magnum delle ostriche vuote. 

Nella nostra rassegna, abbiamo anche registrato una solenne bocciatura che, però, fa parte del gioco, specie se ad essere messo sotto torchio é un libro di pasticceria rivolto a non professionisti: le nostre cucine sono il regno della variabilità, la pasticceria é una scienza esatta- e comunque, un errore si perdona, non ultimo anche alla luce del numero di ricette provate, maggiore di quelle pubblicate e sempre perfettamente riuscite. 

Il vero limite, semmai, é altrove e sta nella mancanza di quell'effetto wow che mi ha fatto tornare alla mente i tempi delle correzioni dei compiti in classe di italiano. I temi di una volta, per capirci, quando i primi della classe confezionavano elaborati oggettivamente perfetti, ma soggettivamente noiosi, di quella noia senechiana che partiva dalla prima riga e ti invadeva la vita intera, quando alla precisa successione di date, luoghi, frasi fatte si intervallavano le litanie dei rosari con mia nonna, le code interminabili ai caselli dell'autostrada, la nebbia in Val Padana. Qui, per fortuna, le corrispondenze sono decisamente migliori, con i profumi che si diffondono dal forno e che portano con loro le lusinghe di momenti di assoluto conforto e gioia (perché sì, fare i biscotti dà gioia, dà gioia regalarli, dà gioia mangiarli, da soli o in compagnia): ma Martha Stewart é un'altra cosa. 

Ci vediamo a gennaio, con un nuovo Starbook!

Alessandra 

P.S. gli auguri, tutti nel prossimo post!


mercoledì 29 novembre 2023

STARBOOKS REDONE DI NOVEMBRE 2023:IL VINCITORE

 

 

Tra un piatto salato ed uno dolce è proprio quest'ultimo ad aggiudicarsi il nostro gioco di Novembre!
E quindi bando alle ciance e facciamo i complimenti a Marina ed alla sua

SPEEDY APPLE CAKE

 

 

Chiediamo al vincitore di contattarci via mail così da metterci d'accordo per l'invio dell'e-book .
A tutti gli altri, passate delle buone feste e ci si gioca nuovamente insieme nel 2024!

martedì 28 novembre 2023

CRANBERRY CHOCOLATE CHIPPERS


Uno dei miei più grandi crucci (per la serie "i problemi della vita") è non trovare mai i cranberry freschi. Eh lo so, che volete farci :D E' che li trovo così carini e super fotogenici! E poi, scusate se è poco, ma sono super natalizi, quindi mi piacciono a priori.

Comunque, diciamo che mi consolo con quelli secchi, che invece trovo facilmente. Non sono certo la stessa cosa, ma almeno il gusto è più o meno quello. Mi piace da morire la loro nota acidula e nei biscotti l'ho sempre abbinata al cioccolato bianco - una ricetta della divina Nigella che faccio ormai da secoli per Natale e che non mi stufa mai.

Quando ho letto che questi biscotti invece prevedevano cioccolato fondente, sono rimasta sorpresa. Pensavo infatti che avrebbe sovrastato il gusto dei cranberry e non dico che già ero pronta a bocciarli, ma quasi...


CRANBERRY CHOCOLATE CHIPPERS

Ingredienti per 32 cookie:

113 grammi di burro non salato

1 uovo grande (50 grammi)

1 cucchiaino di estratto di vaniglia pura

12 grammi di scorza d'arancia, finemente grattugiata

50 grammi di noci sgusciate

161 grammi di farina 00

½ cucchiaino di bicarbonato

¼ di cucchiaino di sale

81 g di zucchero di canna chiaro, preferibilmente Muscovado

75 g di zucchero semolato

150 grammi di cranberry secchi (o freschi)

170 grammi di gocce di cioccolato fondente, dal 52% al 63% di cacao 


Venti minuti o più prima di infornare, posizionate la griglia a metà del forno. Impostate il forno a 175°C.

Da trenta minuti a un'ora prima, tagliate il burro a pezzetti. Lasciatelo sul bancone ad ammorbidire.

Sgusciate l'uovo in una ciotolina e unite l'estratto di vaniglia. Coprite con pellicola trasparente e mettete da parte.

Con il detersivo per piatti, lavate, sciacquate e asciugate l'arancia prima di tagliarne la scorza.

Tostate le noci: distribuite le noci su una teglia e cuocetele per 5 minuti. Mettete le noci su un canovaccio pulito e strofinatele per eliminare la pellicina, quindi fatele raffreddare completamente.

In una ciotolina, unite la farina, il bicarbonato e il sale.

Metodo con robot da cucina

1. In un robot da cucina, tritate gli zuccheri e la scorza d'arancia fino ad ottenere una scorza molto fine.

2. Con le lame in movimento, aggiungete il burro un pezzetto alla volta, lavorando fino a ottenere una consistenza liscia e cremosa. Raschiate i lati del boccale, se necessario.

3. Aggiungete il mix di uova e lavorate solo fino a incorporarlo, raschiando i lati del boccale.

4. Aggiungete i cranberry e frullate a impulsi fino a che non sono tritati grossolanamente.

5. Aggiungete la miscela di farina e le noci e frullate a impusi fino a incorporare la farina e a tritare grossolanamente le noci.

6. Trasferite l'impasto in una ciotola e, con una spatola di silicone o un cucchiaio, mescolate le gocce di cioccolato.

Metodo con planetaria

1. Tritate grossolanamente i cranberry e le noci e metteteli in una ciotola.

2. Nella ciotola di una planetaria con frusta K, sbattete il burro, gli zuccheri e la scorza d'arancia grattugiata a velocità media per 2 o 3 minuti, o fino a ottenere un composto soffice e di colore più chiaro.

3. Aggiungete gradualmente il composto di uova, sbattendo fino a incorporarlo. Raschiate i lati della ciotola.

4. A bassa velocità, aggiungete gradualmente la miscela di farina fino a incorporarla, raschiando i lati della ciotola se necessario.

5. Aggiungete i cranberry, le noci e le gocce di cioccolato e sbattete solo fino a incorporarli.

Entrambi i metodi

7. Dividete l'impasto a metà (circa 430 grammi). Avvolgete ogni pezzo nella pellicola trasparente e appiattitelo. Mettete in frigo per circa 30 minuti, fino a quando non sarà abbastanza sodo da poterlo modellare.

8. Dividete un pezzo di impasto in 16 pezzi della grandezza di una noce (circa 27 grammi ciascuno). Rotolate ogni pezzetto tra i palmi delle mani per formare una pallina.

9. Disponete le palline a circa tre centimetri di distanza l'una dall'altra su due teglie per biscotti, in 4 file da 4 biscotti.

10. Cuocete per 10 minuti. Ruotate la teglia a metà cottura. Proseguite la cottura per 4-6 minuti, o fino a quando i biscotti saranno leggermente dorati ma ancora morbidi.

11. Sfornate e lasciate raffreddare i biscotti per 3-5 minuti, finché non saranno abbastanza sodi da poter essere trasferiti su una griglia. Fateli raffreddare completamente.

12. Ripetete l'operazione con il resto dell'impasto.


Conclusioni:

- Questa ricetta ci insegna ancora una volta che... non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina :D Per fortuna non mi sono fatta condizionare dai pregiudizi e ho assaggiato questi biscotti, che sono forse tra i più buoni mai fatti.

- La prima cosa che ho amato di questi biscotti è il profumo, semplicemente celestiale! Chi li ha annusati appena sfornati, senza sapere come fossero fatti, ha esclamato "sanno di Natale".

- La consistenza è leggermente croccantina fuori, morbida e fondente dentro. Sembra quasi un amaretto, ma mille volte più buono :D

- Rispetto alla foto del libro, i miei biscotti sono venuti più scuri. Suppongo sia perché ho usato uno zucchero muscovado bello umido, con tanta melassa, quindi chiaramente hanno scurito parecchio l'impasto. 

- Questa volta ho deciso di provare a fare l'impasto nel mixer, cosa che mi ha sicuramente facilitato la vita. In pratica, una volta pesati tutti gli ingredienti, per fare l'impasto ci vogliono un paio di minuti.

- Riguardo la cottura, a me sono bastati in tutto 15 minuti.

- Questi biscotti hanno solo un problema: se li lasciate in giro, spariranno nel giro di pochissimo!


Senza girarci troppo intorno la ricetta è


PROMOSSA A PIENI VOTI!



lunedì 27 novembre 2023

CHOCOLATE SWEETHEART MADELEINES

C'è stato un periodo in cui ero in fissa per le Madeleines. 
Le amo da sempre - la versione classica - sin dalla prima volta che le assaggiai in Francia: la loro fragrante morbidezza, quella gobbetta sbarazzina e soprattutto l'inebriante sentore di mandorla amara. 
Le ho anche preparate spesso ma a parte un paio di ricette di grandi pasticceri francesi, altre mi hanno lasciato delusa perché l'effetto "gobbetta" non era degno di nota. 
Leggendo la ricetta ho notato che non c'è alcun tempo di riposo in frigo (spesso notturno), che invece è una fare importante della loro preparazione.
L'autrice qui ne loda l'eccezionale umida morbidezza che persiste per giorni e questa glassa che imprigiona il sapore della cioccolata. 
Con questa premessa ma anche con un malcelato timore, mi sono decisa per la loro esecuzione. 

Ingredienti per fare 100 mini madeleines o 25 madeleines grandi 

Temperatura del forno: 175° 
C.ca 10/12 minuti per le mini madeleines e 14/15 minuti per quelle più grandi 
Attrezzatura: stampi per madeleines grandi (capacità 2 cucchiai), preferibilmente di silicone, leggermente unte con burro spry e infarinate. Se usate stampi di silicone, posizionati su griglie appoggiate su teglie da forno. 
Un sac a poche con bocchetta da c.ca 1,50 cm di diametro. Un pennello da cucina 

Preparare la glassa: c.ca 123 g
42 g di cioccolato fondente al 60% 
87 g di panna fresca ad alta percentuale di grassi
  1. Tritate grossolanamente la cioccolata. In un piccolo processore, frullate il cioccolato fino a che non sia molto fine. Se non avete il processore, tritate finemente al coltello e fatelo sciogliere al microonde per poi versarlo sulla panna una volta pronto. 
  2. Riscaldate la panna in una piccola casseruola su fiamma dolce, scaldate la panna (fino al punto di ebollizione, quando intorno al bordo si formeranno delle bollicine, non oltre)
  3. Con il processore in moto, versate la panna a filo attraverso il tubo. Frullate per qualche secondo fino a che non sarà liscio. Versate la ganache in una ciotola di vetro, coprite con pellicola e lasciatela in un luogo tiepido. 
Ingredienti per l'impasto: 400 grams
100 g di burro non salato 
1 uovo grande (50 g) 
3/4 di cucchiaino di estratto puro di vaniglia 
22 g di cacao amaro (setacciato)
81 g di panna acida 
78 g di farina 00 setacciata 
100 g di zucchero semolato fine 
3/8 di cucchiaino di lievito per dolci
1/8 di cucchiaino di bicarbonato 
1/4 di cucchiaino di sale fine 

Preriscaldate il forno. 
Venti minuti o poco più, sistemate le griglie nel forno nel terzo superiore ed inferiore del forno. Riscaldate a 175°.

Da 30 minuti a 1 ora prima, tagliate il burro in piccoli pezzi e lasciatelo sul banco ad ammorbidire
30 minuti prima, pesate l'uovo e sbattetelo leggermente con la vaniglia. Copritelo con pellicola e lasciatelo riposare.

Preparate l'impasto
  1. In una ciotola media mescolate il cacao, la panna acida e la miscela di uovo fino ad avere una consistenza granulosa da impasto di muffin. 
  2. Nella ciotola della planetaria con la foglia, mescolate la farina, lo zucchero, il lievito, il bicarbonato ed il sale a velocità media per 30 secondi. 
  3. Aggiungete il burro e metà della miscela con il cacao ed impastate a bassa velocità fino a che gli ingredienti secchi si siano inumiditi. Aumentate la velocità e sbattete per 1 minuto 1/2. Pulite le pareti della ciotola con una spatola. 
  4. Mentre la planetaria è ferma, aggiungete la rimanente miscela di cacao in due parti. Impastate dopo ogni aggiunta partendo da una velocità medio bassa e aumentando gradatamente a media per 30 secondi, così da incorporare bene gli ingredienti e rafforzare la struttura. Pulite bene le pareti della ciotola. 
  5. Riempite per 3/4 il sac a poche con l'impasto. Dosate l'impasto nelgli stampi, riempiendoli a metà (4 g per le mini madeleines e 16 g per le madeleines grandi). Riempite di nuovo la sac a poche se necessario. 
  6. Cuocete le mini madeleines per 10/12 minuti, le grandi per 14/15 minuti o fino a che uno stuzzicadente inserito al centro uscirà pulito e toccando la gobbetta delle madeleines, questa riprenderà la sua forma 
  7. Mettete gli stampi su delle griglie e lasciate raffreddare per 5 minuti. Se usate il silicone, usate le vostre dita per spingere fuori le madeleines e capovolgetele su dei vassoi per biscotti. Se usate stampi di metallo, usate uno stuzzicadente per dislocarle e capovolgetele sui vassoi. 
  8. Se necessario riscaldate la glassa 3 secondi nel microonde o su un bagno di acqua calda. Con il pennello coprite la cima delle madeleines con la glassa, spennellando lungo le scanalature. Quando la glassa è ferma, scurirà e parte della stessa verrà assorbita. Spennellate un secondo strato leggero su ogni madeleines per renderle uniformi e lucide. 
Conservatele in una scatola a chiusura ermetica per 3 gorni a temperatura ambiente, per 5 giorni in frigo o 3 mesi nel congelatore. 

NOTE PERSONALI
  • Dopo la prima delusione con il biscottone di compleanno, ho avuto timore di procedere con questa ricetta che nonostante tutto è spiegata con grande dettaglio. Alcuni passaggi, come quello della preparazione della "glassa", in cui si utilizza il mixer in azione per sciogliere il cioccolato, sono inutilmente "laboriosi" quando basta un pentolino, una ciotola ed una spatola di silicone. 
  • Sulla quantità di madeleines ottenute, che ovviamente è direttamente proporzionale alla dimensione degli stampi, nel mio caso è risultata inferiore perché ho utilizzato due stampi da sei, uno tradizionale ed il secondo a forma di conchiglia, che ha un volume leggermente più grande e profondo. Ho ottenuto 15 madeleines. La cottura dello stampo a conchiglia, ha necessitato 17 minuti, quello classico invece ne ha richiesti 15. 
  • L'impasto è denso e morbido, si distribuisce con facilità attraverso un sac a poche. Consiglio sempre di battere delicatamente gli stampi su una superficie prima di passarli in forno per evitare eventuali bolle. 
  • Bellissime appena sformate, con la loro gobbetta rotonda e ben esposta. Non ho fatto la foto della gobbetta perchè la glassa richiede che stiano in basso (lo capirete più avanti)
  • Ho sacrificato una madeleine all'assaggio senza glassa per capire poi il risultato dopo la copertura la cioccolato. Una texture soffice, areata, leggera, davvero molto piacevole. 
  • Sui tempi di utilizzo della glassa, vi consiglio di attendere fino a che la ganache, che è molto molto liquida e si raddensa pochissimo, non arriverà ad avere una consistenza fluida ma cremosa. Potrete spennellare un primo strato ed attendere c.ca 15/30 minuti prima di passare al secondo, perché verrà quasi completamente assorbita dal dolcetto. La seconda passata creerà uno strato lucido (non vi aspettate nessuna lucidità o croccantezza da cioccolato di copertura). 
  • Se potete, lasciate riposare le madeleines tutta la notte in una scatola ermetica. Il giorno dopo saranno morbidissime, fondenti, una roba da svenimento. 
  • Sarà difficile maneggiarle perché la superficie sarà soffice e leggermente appiccicosa, quindi dovranno essere servite con la gobbetta sul fondo. 
  • Una ricetta che gestita preparando tutto in anticipo, si fa in davvero pochissimo tempo, con risultati di grande soddisfazione. Da fare e rifare ed anche regalare. Con entusiasmo posso dire 
PROMOSSA A PIENI VOTI! 





venerdì 24 novembre 2023

MEXICAN WEDDING CAKES

 


Amo molto la frutta secca, semplicemente sgranocchiata come spezzafame, o come coccola.

Mi piace utilizzarla nei dolci ma anche nei piatti salati.

In cima alla mia personale classifica ci sono le nocciole, subito seguite dalle noci.

Quando mangio le noci penso sempre a mio papà, che le adorava, ed era capace di mangiarne in quantità industriali! Mi ha lasciato un terreno in montagna con diversi alberi di noci, che curava con amore, e da cui raccoglieva noci per rifornire tutta la famiglia e non solo.

I biscotti che ho scelto come seconda ricetta da The Cookie Bible, sono proprio con le noci ed hanno un bellissimo nome: Mexican Wedding Cakes.

Questi biscotti hanno origine in Medio Oriente, ma si trovano in diverse parti del mondo, e in diverse varianti. In Grecia, ad esempio, sono conosciuti come Kourabiedes e contengono anche uova.

In Spagna troviamo i Polvorones, con le mandorle al posto delle noci.

Come sono arrivati in Messico questi dolcetti? Sembra grazie alle rotte commerciali, dal Medio Oriente prima verso l'Europa, poi nelle Americhe attraverso i conquistatori o le monache europee.


MEXICAN WEDDING CAKES

Da: "The Cookie Bilbe", Rose Levy Berenbaum - Harvest


Ingredienti per 24 biscotti da 5 cm


113 g di burro

37 g di noci pecan o noci normali

57 g di zucchero a velo

un pizzico di sale fino

un quarto di cucchiaino di estratto di vaniglia puro

125 g di farina 00

57 g di zucchero a velo, per la copertura


Da 30 minuti ad un'ora prima di preparare i biscotti, tagliare il burro in pezzi grandi quanto un cucchiaio, e lasciarlo ammorbidire fuori dal frigorifero.

Venti minuti o più prima della cottura, posizionare una griglia da forno al livello medio.

Impostare la temperatura  a 175°C.

Per tostare le noci pecan, distribuirle in un unico strato su una teglia. e cuocere in forno per circa 5 minuti,  fino a quando non iniziano a dorarsi e si sentirà il profumo. Mescolare una o due volte per garantire una tostatura uniforme e fare attenzione a non bruciarle.

Trasferire le noci su una gratella e farle raffreddare completamente.

In un robot da cucina, macinare le noci pecan con 57 grammi di zucchero a velo e il sale fino ad ottenere una polvere fine.

Con il motore acceso, aggiungere il burro un pezzo alla volta e lavorare fino a ottenere un composto liscio e cremoso. Raschiare i lati della ciotola se necessario .

Unire l'estratto di vaniglia e frullare per amalgamare.

Aggiungere la farina con la funziona a scatti e lavorare fino a quando l'impasto inizia a rimanere unito in grumi. Raschiare i lati della ciotola secondo necessità.

Trasferire il composto su un grande foglio di pellicola trasparente per alimenti (senza PVC) e, aiutandosi con la pellicola e le nocche delle mani (non dovete toccare l’impasto con le mani ma solo attraverso la pellicola) lavorare giusto il tempo necessario a renderlo uniforme.

Dividete l'impasto a metà (circa 160 grammi ciascuno). Avvolgere ogni pezzo in un foglio di pellicola trasparente e adagiarli su un vassoio. Conservare in frigorifero per un minimo di 1 ora, fino a 3 ore.

Prelevare un pezzo d’impasto dal frigorifero e dividerlo in 12 pezzi di 13 g ciascuno.

Arrotondare ogni pezzo tra i palmi delle mani, fino a formare una pallina di 3 cm circa, infarinandosi  le mani, se necessario.

Posizionare le palline su una teglia da forno, ad una distanza minima di 3,5  l'una dall'altra.

Infornare e cuocere per 8 minuti. Ruotare la teglia di 180 gradi e continuare la cottura per 7-12 minuti, o fino a quando i biscotti saranno leggermente dorati.

Mentre la prima infornata cuoce, formare le altre 12 palline con il secondo pezzo d’impasto.

Sfornare i biscotti e posizionare la teglia su una gratella per 2 o 3 minuti.

Cuocere il secondo lotto.

Appoggiare un foglio di carta forno sul banco di lavoro e posizionarci sopra una gratella. Versare lo zucchero a velo in una piccola ciotola. Prelevare un biscotto alla volta, aiutandosi con una paletta sottile, e trasferire ogni biscotto dalla teglia nella ciotola, e rotolarlo nello zucchero a velo mentre è ancora caldo. Trasferire i biscotti sulla griglia.

Versare lo zucchero a velo rimanente in un setaccio o un colino a maglia fine, e setacciare sui biscotti per ricoprirli. Lasciarli raffreddare completamente. Togliere la griglia e recuperare lo zucchero rimasto, per ricoprire i biscotti durante la conservazione.

Rivestire un contenitore a chiusura ermetica con carta forno e posizionarci i biscotti a strati, spolverando ogni strato con lo zucchero a velo conservato in precedenza. Tra uno strato e l’altro, mettere un foglio di carta forno, per evitare che l'umidità ammorbidisca lo zucchero e lo renda appiccicoso. Lasciare poi il contenitore scoperto per 8 ore prima di chiuderlo ermeticamente, per mantenere la copertura di zucchero a velo.

Conservazione:  nella scatola a  temperatura ambiente per 1 mese; in congelatore per 6 mesi (ricoprire con zucchero a velo prima di servire). 

Sono sicura che difficilmente resisteranno un mese :)

Consigli preziosi

Se si utilizzano le noci normali invece delle pecan, per un sapore più intenso, non rimuovere la buccia dopo la tostatura.

Note personali

Come per le altre ricette del libro, anche qui  le istruzioni sono spiegate nei minimi dettagli.

Rispetto ad altre ricette simili, qui le proporzioni sono un po’ diverse. La presenza del burro è più marcata rispetto a noci e farina. Infatti, il riposo in frigorifero è più prolungato.

Ho seguito le indicazioni alla lettera. Il riposo in frigorifero è stato di quasi tre ore .ma i miei biscotti si sono abbassati più del previsto, diversi da quelli visti sul libro, che erano più cicciotti.

Di solito, con il mio forno, i tempi di cottura corrispondono a quelli indicati nelle ricette che seguo. 

In questo caso, ho dovuto diminuirli ed abbassare la temperatura, perché i biscotti si stavano colorando troppo. 

Il gusto delle noci si sente, ma se preparerò ancora i Mexican Wedding Cakes, ne aumenterò la quantità e farò le palline un po' più grandi.

I biscotti erano comunque friabilissimi, profumati e deliziosi!

Qualche perplessità sulle dosi, soprattutto sulle proporzioni ce l'ho. Forse, qualcuno con più esperienza di me nella preparazione di questi biscotti, potrà chiarire i miei dubbi! 

Per questi motivi, la ricetta è:

 

PROMOSSA, CON QUALCHE DUBBIO

giovedì 23 novembre 2023

PEANUT BUTTER AND JELLY BUTTONS

 


Avevo 15 anni quando, in occasione di una vacanza-studio nella terra di Albione, ho scoperto il burro di arachidi: una goduria simile non era paragonabile neppure alla Nutella!!! Ne ho fatto incetta nei supermercati locali al momento di tornare in Patria, dove ancora non si trovava, e ne ho fatto un'indigestione tale nelle settimane seguenti che per qualche anno mi è perfino venuto a noia.

Poi sono cresciuta, la globalizzazione ha portato il burro di arachidi anche da noi, e grazie a Starbooks ho scoperto che il suo accompagnamento perfetto è una confettura acidula: amarene, lamponi, uva fragola stanno tutte benissimo con lui, e non stancano mai. Come resistere alla tentazione di preparare questi biscottini?


PEANUT BUTTER AND JELLY BUTTONS
Da: Rose Levy Beranbaum - The Cookie Bible - Harvest


Per circa 24 biscotti:

60 g di burro
25 g di uovo sbattuto (mezzo uovo)
¼ di cucchiaino* di estratto di vaniglia
70 g di farina 00
½ cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 pizzichino di sale fino (1/16 di cucchiaino!)
55 g di zucchero muscovado
25 g di zucchero extrafine
135 g di burro di arachidi
250 g di confettura di amarena (io ne ho usata una di lamponi)

*misurini americani rasi. 1 cucchiaio = 15 ml, 1 cucchiaino = 5 ml, 1/2 cucchiaino = 2,5 ml, etc.


30-60 minuti prima di cominciare a impastare:
  • tagliare il burro a cubotti e tenerlo a temperatura ambiente;
  • sbattere l'uovo in una ciotolina, pesarne 25 g e mescolarvi l'estratto di vaniglia; coprire con pellicola e tenere a temperatura ambiente;
  • setacciare insieme la farina, il sale e il bicarbonato
Mescolare i due zuccheri nella ciotola dell'impastatrice munita di frusta a foglia, fino a renderli omogenei. Unire il burro morbido e il burro di arachidi e sbattere a velocità media per 2 o 3 minuti, ottenendo un composto molto liscio e cremoso. Incorporare l'uovo gradualmente raschiando i lati della ciotola, quindi abbassare la velocità e unire la farina a poco a poco, lavorando l'impasto giusto il tempo di incorporarla, raschiando i lati della ciotola per avere un impasto omogeneo. Trasferire l'impasto in un'altra ciotola, coprire con pellicola e far riposare in frigo per almeno un'ora e fino a 24 ore, per evitare che si formino crepe quando si formano i biscotti.

20 minuti prima di cuocere preriscaldare il forno a 190 °C in modalità statica posizionando la griglia a metà altezza.  

Dividere l'impasto a metà e tenere la parte che non si lavora in frigo, avvolta nella pellicola. Aiutandosi con un cucchiaino prelevare dei pezzetti di impasto di circa 11 g e formare delle palline del diametro di 2,5 cm. Disporle man mano sulla teglia, distanziandole di circa 4 cm, e aiutandosi con l'indice fare una fossetta al centro che giunga quasi a toccare il fondo della teglia. 

Cuocere i biscotti per 6 minuti, quindi ruotare la teglia di 180° e cuocere altri 6 minuti. Far raffreddare in teglia per 5 minuti, quindi aiutandosi con una spatola trasferirli delicatamente su una gratella a raffreddare. Se le fossette fossero "salite su", prima di trasferirle sulla gratella schiacciarle delicatamente con il manico leggermente imburrato di un cucchiaio di legno. Procedere allo stesso modo con l'altra metà di impasto conservata in frigo. Far raffreddare completamente.

Scaldare la confettura di amarene in un pentolino finché non comincia a bollire, quindi filtrarla attraverso un colino. Disporre le amarene rimaste nel colino al centro di ciascuna fossetta, ricomponendo quelle schiacciate. Rimettere la confettura nel pentolino, portare a bollore mescolando continuamente con un cucchiaio di metallo e cuocerla per 5 minuti, finché quando un po' di gelatina cola dal cucchiaio, le ultime gocce si uniscano a formare un'unica, grande goccia che rimane sospesa sul cucchiaio; la quantità sarà ridotta a 90 g circa.


Versare sopra alle amarene ¼ - ½ cucchiaino di gelatina e farla rassodare completamente prima di servire i biscotti.

Si conservano per un mese in un contenitore a chiusura ermetica (ma non ci arrivano!).

Il consiglio prezioso:   Lo zucchero extrafine avrà come risultato quello di produrre meno crepe sulla superficie dei biscotti. E' anche possibile dimezzare la quantità di burro di arachidi: i biscottini saranno più piatti e croccanti e avranno ancora meno crepe.

Varianti

  • Potete ricoprire il cuore di confettura con un misto di cioccolato fondente e al latte (50 g di cioccolato fondente e 30 g di cioccolato al latte): fate sciogliere a bagno maria il cioccolato fondente spezzettato, togliete dal fuoco e unitevi quello al latte spezzettato. Mescolare finché anche questo sia sciolto e con un cucchiaino versarne un poco sopra al cuore di confettura. Far solidificare completamente prima di servirli.
  • Versione al cioccolato senza confettura: fondere a bagnomaria 85 g di cioccolato fondente spezzettato. Unirvi fuori dal fuoco 85 g di cioccolato al latte finemente tritato e mescolare finché si sia sciolto. Amalgamarvi 45 g di burro morbido finché sia ben incorporato e farcire il centro di ogni biscottino.

OSSERVAZIONI

- Lo zucchero muscovado è spesso grumoso, a causa dell'umidità aggiuntiva della melassa. Io ho lavorato i miei due zuccheri con le mani, strofinandoli tra le dita e sciogliendo i piccoli grumi di melassa, in modo da avere un composto il più possibile omogeneo.

- La dose può essere tranquillamente raddoppiata, in modo da usare un uovo intero anziché mezzo uovo; sono talmente buoni che non ve ne pentirete di certo! Io ho fatto le quantità indicate e, visto che erano molto esigue, ho usato un normale frullatore elettrico in una ciotola medio-grande (3 l di capacità), perché temevo che la frusta a foglia della planetaria non avrebbe impastato a dovere. Raddoppiando le quantità, si può tranquillamente usare la planetaria.

- I biscotti non sono troppo dolci, una qualità positivissima che fa emergere il burro di arachidi e la confettura. 

- La frolla è delicatissima: li ho disposti con cura in una scatola di latta e portati in ufficio, ma nel tragitto se ne sono rotti tanti. Se li volete regalare dimezzate la quantità di burro di arachidi, in modo da ottenere dei biscotti meno delicati.

- Io non vado matta per la confettura di amarene, mentre adoro quella di lamponi. Ho quindi scelto quest'ultima per i miei biscottini, e ne ho scaldato un vasetto da 370 g (i semini dei lamponi sono tanti e occupano tanto volume). Ne ho distribuita un po' di più in ciascuna cavità, visto che dovevo sostituire le amarene.

- La fossetta al centro dei biscottini si alzerà senz'altro; come spiega la ricetta però, basta premere delicatamente a fine cottura per riportarla giù. 

- Ho fatto riposare l'impasto per 24 ore, ma le crepe si sono formate ugualmente. Non ha importanza però: i biscotti sono buonissimi lo stesso.

- I colleghi che li hanno assaggiati hanno detto che creano dipendenza; hanno confermato la mia opinione, non per niente li ho portati in ufficio: rischiavo di scofanarmeli tutti in mezza giornata!

- Questa ricetta per me è

PROMOSSA CON MUCHO GUSTO!

mercoledì 22 novembre 2023

PEANUT BUTTER AND CHOCOLATE CHIP SHORTBREAD


La prima volta che ho mangiato uno shortbread ero in Scozia ed ero appena ventenne. E' stato amore al primo morso! Ho adorato da subito la consistenza friabile, il gusto super burroso e quella leggera punta di sale che non li rendeva mai stucchevoli.

L'amore per il burro di arachidi, invece, è nato qualche anno dopo. Purtroppo qui non si trovava facilmente, per cui la mia prima volta è stata negli Stati Uniti, dove lo mettono in tutti gli snack possibili e immaginabili e se ne possono trovare mille tipi diversi e in confezioni sempre più grandi.

Capirete bene quindi che, quando ho letto di questi shortbread che univano questi miei grandi amori, non potevo non provarli.

Come è andata ve lo dico alla fine :D


PEANUT BUTTER AND CHOCOLATE CHIP SHORTBREAD


Dosi per 35 biscotti da 4,5 cm di diametro

113 grammi di burro non salato 

88 grammi di burro di arachidi liscio, preferibilmente Jif

174 grammi di farina 00

35 grammi di zucchero a velo

¼ di cucchiaino di sale marino fino

1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia pura

170 grammi di mini gocce di cioccolato, dal 46% al 50% di cacao



Venti minuti o più prima della cottura, posizionate una griglia sul livello medio del forno. Impostate il forno a  160°C.
Da trenta minuti a un'ora prima, tagliate il burro a pezzetti della grandezza di un cucchiaio e lasciatelo fuori dal frigo ad ammorbidire.
In una ciotolina, da 30 minuti a 1 ora prima, mettete il burro di arachidi.
In una ciotola unite la farina, lo zucchero e il sale.
Nella ciotola di una planetaria dotata di frusta a K, mescolate il burro e il burro di arachidi a velocità media per 2 o 3 minuti, o fino a ottenere un composto molto omogeneo.
Aggiungete l'estratto di vaniglia e mescolate per qualche secondo, fino a incorporarlo.
Aggiungete la miscela di farina e sbattete a bassa velocità fino a quando gli ingredienti secchi non si saranno inumiditi e l'impasto non inizierà a compattarsi.
Aggiungete le gocce di cioccolato e continuate a sbattere per pochi secondi, fino a incorporarle uniformemente. Se l'impasto sembra molto morbido, copritelo e mettetelo in frigorifero per qualche minuto.
Dividete l'impasto in 18 pezzi (da circa 16 grammi ciascuno). Uno alla volta, lavorate ogni pezzo tra i palmi delle mani e poi ricavatene una pallina di 3 cm. Appiattite leggermente la pallina sul palmo della mano e poi mettetela su una teglia per biscotti.
Ricoprite un biscotto con un pezzetto di pellicola trasparente. Con l'indice, con un movimento circolare, premete delicatamente per ottenere un dischetto di 4,5 cm. Se necessario, premete sui bordi con il dito per renderlo liscio. Continuate con i pezzi rimanenti, distanziando i biscotti di almeno un centimetro.
Coprite l'impasto rimanente con la pellicola trasparente.
Cuocete per 6 minuti. Ruotate la teglia a metà cottura. Continuate a cuocere per 6-9 minuti, o finché i biscotti non iniziano a prendere un po' di colore (a me ci sono voluti in tutto18 minuti).
Sfornate, fate raffreddare leggermente i biscotti, quindi trasferiteli su una gratella e lasciate raffreddare completamente.
Ripetete tutti i passaggi con l'impasto rimasto.

Conclusioni:

- L'autrice suggerisce di utilizzare il burro di arachidi Jif. Qui in Italia non l'ho mai visto, ma in America è uno di quelli che va per la maggiore. Casualmente ne avevo ancora un barattolo preso in uno degli ultimi viaggi, quindi ho usato quello. Vorrei sottolineare però che, a livello qualitativo, non è dei migliori, visto che non ci sono solo arachidi ma anche qualche altro ingrediente di troppo. Capisco però il consiglio, perché in effetti rispetto ad altre marche il Jif resta molto più cremoso, per niente duro e quindi facilmente lavorabile.

- La mancanza di uova nella ricetta non deve stupire. Del resto si tratta di un impasto per shortbread, che tradizionalmente non contengono uova. Per farli, infatti, bastano solo farina, burro, zucchero e un pizzico di sale.

- La ricetta è di una semplicità imbarazzante, ma ho apprezzato le indicazioni dettagliate per la formatura (anche qui, ho adorato l'indicazione del peso di ogni pallina di impasto!).

- Quando si mangiano questi biscotti sembra di mangiare un cucchiaino di burro di arachidi con gocce di cioccolato. Una goduria vera, insomma :D

- La consistenza di questi shorbread è sul morbidino.

- Mentre li facevo, credevo che la quantità di zucchero fosse un po' scarsa, invece alla fine devo dire che era perfetta. Non aspettatevi però biscotti molto dolci.


Difficili da non apprezzare, soprattutto se siete amanti di burro di arachidi e cioccolato, per questo la ricetta è assolutamente


PROMOSSA



martedì 21 novembre 2023

LEMON LUMPIES


 Racconta l'autrice che la sua cara amica Anne Baker (nomina, omina) vende dei meravigliosi biscotti al limone e cioccolato bianco presso il farmer market di Napa e dal suo sito online.
Avendoli assaggiati ha cercato di replicarli nel modo migliore possibile, ben sapendo che la ricetta è un segreto dato che la sua amica deve la sua fama proprio a loro, e questa che vedete è la sua versione che non risulta identica ma molto si avvicina.
A me negli anni per avere delle ricette da persone che invece non vendevano nulla se non la loro ottusità sono stati fatti mezzi ricatti, chiesti favori, e, udite udite, persino soldi.
Risposto a tutto con una risata perchè insomma, parliamo di una ricetta e non certo di quella per la pace del mondo, sono stata poi ringraziata e premiata da dosi intenzionalmente sbagliate, liste di ingredienti a cui ne mancava qualcuno, o con qualcuno di troppo.
Pazienza :) almeno ho imparato che le ricette meglio cercarsele da soli o presso chi le vende per mestiere.
Tipo Ottolenghi che mi ha risposto diverse volte per dubbi su una torta, Diana Henry che immediatamente è intervenuta per un chiarimento chiesto, o Cherie Denham che mi scritto per un disguido sulla spedizione del suo ultimo lavoro.
No, non mi sto togliendo un sassolino dalla scarpa.
E' che domandare è lecito.
Rispondere, cortesia.
Rispondere in maniera intenzionalmente scorretta, un'altra cosa ;)


LEMON LUMPIES

200 g di burro
74 g di scorza di limone candita (meglio se fatta in casa)
113 g di cioccolato bianco di ottima qualità
400 g di farina
bicarbonato di sodio, la punta di un cucchiaino
6 g di sale fino
217 g di brown sugar, meglio se Muscovado
126 g di Golden Syrup (o zucchero invertito)
un cucchiaino di estratto di vaniglia
121 g di latte
40 g di zucchero semolato per la copertura

Per prima cosa procedere alla realizzazione del burro nocciola: in un pentolino dal fondo spesso fondere il burro su fuoco molto basso mescolando spesso con una spatola di silicone.
Appena sciolto alzare un po' il fuoco e far bollire, mescolando sempre, finchè i residui solidi del burro diventeranno scuri. Volendo si può usare un termometro da cucina che dovrebbe dare come risultato una temperatura finale tra 140 e 143 gradi.
Versare immediatamente il burro nocciola in un contenitore di vetro, grattando il pentolino per versare anche i residui solidi. Dovrà essere circa 140 grammi in totale.
Farlo raffreddare finchè raggiungerà circa 27 gradi.

Tagliare la scorza di limone candita a pezzi di circa un centimetro e fare lo stesso con il cioccolato bianco.
Mescolare farina, bicarbonato e sale.

Nella ciotola dell'impastatrice con montato il gancio a K mescolare il burro nocciola, lo zucchero Muscovado, il Golden Syrup e l'estratto di vaniglia per un minuto o finchè amlagamato.
Versare lentamente il latte senza preoccuparsi se il composto non risulterà omogeneo.
Unire quindi il mix di farina girando a bassa velocità solo per farla intridere.
Aggiungere alla fine la scorza candita ed il cioccolato bianco, girando solo finchè incorporati.

Versare lo zucchero semolato in una tazza.
Dividere l'impasto in pezzi da 37 grammi ciascuno, lavorando ciascuno tra le mani a formare una pallina. Passare ogni pallina nella tazza con lo zucchero semolato in modo che ne sia ben ricoperta. Se l'impasto è troppo molle per essere lavorato metterlo una mezz'ora in frigo.
Adagiare le palline pronte su una teglia, coprirla con pellicola e mettere il tutto in freezer per minimo un'ora, e per un massimo di 3 mesi.

Mezz'ora prima di cuocerli preriscaldare il forno a 200 gradi e mettere metà delle palline su un teglia per biscotti coperta con carta forno. Distanziare i biscotti almeno 4 cm l'uno dall'altro.
Cuocerli per 5 minuti, quindi ruotare la teglia e continuare la cottura per 4-5 minuti o finchè i biscotti cominceranno a colorirsi.
Volendo usare un termometro, la temperatura interna dovrebbe essere tra 63 e 74 gradi.

Con una spatola piatta trasferire i biscotti su una gratella a raffreddare. Procedere allo stesso modo con la cottura della rimanenza.

NOTE

- come un po' tutte le ricette viste finora questa non fa eccezione e si presenta ricca di dettagli che guidano passo passo nella realizzazione. Addirittura non mi era mai capitato di trovare l'indicazione del termometro per controllare la cottura di un biscotto!

- il burro nocciola lo faccio spesso e posso dire di avere ormai un certo occhio, quindi non ho usato il termometro come indicato ma il consiglio può essere utilissimo per chi si approcci per la prima volta a questa preparazione che certamente può intimidire.

- l'impasto appena fatto è morbidissimo ed ho quindi seguito il consiglio dell'autrice di passarlo in frigo prima di realizzare le palline.

- la scorza candita l'ho acquistata pronta e come indicato in ricetta ho aggiunto un pochino di scroza di limone grattugiata per rinforzarne l'aroma. Nel libro è comunque presente la ricetta per realizzarla in casa.

- i miei biscotti non si sono allargati tanto come quelli del libro ma ho capito che l'errore è stato mio, mannaggia: invece dei 37 grammi a biscotto li ho realizzati da 27 perchè ricordavo male! L'impasto è invece risultato più scuro e come tale anche il risultato finale e non è un problema di cottura ma del mio Golden Syrup che è piuttosto carico come colore. Indubbiamente se realizzati con corn syrup rimarranno ancora più chiari.
Il mio forno è candidato alla fusione dell'atomo per cui li ho cotti a temperatura leggermente più bassa.

- il risultato? un biscotto non troppo dolce ma molto ben caratterizzato dalla scorza candita e dal cioccolato bianco. Poi se c'è il limone, ci sono io...Croccante fuori, morbido dentro, può essere conservato in freezer da crudo anche per tre mesi, mentre da cotto dura 3 giorni a temperatura ambiente e 5 in frigo.
Per i 3 giorni a temperatura ambiente posso confermare, il resto chissà :D
La ricetta è

PROMOSSA



lunedì 20 novembre 2023

GIANT JAM BIRTHDAY COOKIE

Cosa c'è di più gioioso per un amante dei biscotti, di ricevere per compleanno un biscotto formato gigante al posto della torta? 
Anche solo una fetta che è come mangiarsene 5, deliziosamente friabili, ripieni della confettura preferita, i bordi croccantini e il cuore denso. 
Mi sono innamorata di questo giga-biscotto al primo sguardo. 
Ho immaginato il suo sapore e la sua consistenza e mi sono messa subito al lavoro. 

Ingredienti per uno stampo rotondo da pizza di 30 cm di diametro con carta forno o una teglia con carta forno ed un anello espandibile. 

227 g di burro non salato 
2 uova grandi (100 g) 
400 g di farina 00
¼ di cucchiaino di sale fine 
100 g Zucchero turbinado o zucchero di canna finissimo 
357 g di confettura di vostro piacere per il ripieno (io albicocca). 

30 minuti prima di cominciare, tagliate il burro in cubetti di cc.a 2 cm, copriteli con pellicola e tenete in frigo. 
Pesate le uova e sbattetele leggermente, copritele con la pellicola e tenete in frigo. 

Fate l'impasto
Procedimento con mixer
  1. In una ciotola media, mescolate la farina ed il sale 
  2. Nel mixer frullate lo zucchero turbinado fino a che non sia fine. 
  3. Aggiungete i cubetti di burro ed usate il pulse fino a che lo zucchero non sia scomparso 
  4. Aggiungete la miscela di farina ed usate il pulse fino a che il burro non avrà la dimensione di piccoli piselli. 
  5. Aggiungete le uova e pulsate fino a quando non incorporate e l'impasto sia in grosse briciole
  6. Riempite una busta di plastica per alimenti con l'impasto e premetelo dall'esterno fino a che non stia insieme. Rimuovete l'impasto dalla busta e mettetelo sopra un largo foglio di pellicola. Usate la pellicola per lavorare l'impasto in più tempi fino a che non stia insieme in un composto omogeneo. Se ci sono pezzi visibili di burro, usate l'avanpolso con un movimento in avanti per dissolvere il burro nella pasta. 
Procedimento a mano 
  1. In una ciotola media mescolate la farina, lo zucchero superfine ed il sale
  2. Con un cutter per dolci o 2 coltelli, tagliate il burro fino a che non otterrete un composto grossolano.
  3. Usate una spatola di silicone per incorporare le uova fino a che l'impasto non stia insieme e possa essere formata una grossa palla.  
  4. Mettete l'impasto su un foglio di pellicola molto grande e usatelo per lavorare l'impasto fino a che non sia uniforme. 
Per entrambi i metodi

7. Dividete l'impasto a metà (405 g cca ogni pezzo). Avvolgetela morbidamente con pellicola e schiacciatela in un disco di c.ca 3 cm di spessore. refrigerate per 30 minuti o fino a che non sia sufficientemente ferma per essere stesa. L'impasto può stare in frigo fino a 3 giorni o congelato fino a 6 mesi. 

Stendete e tagliate l'impasto

8. Prendete un pezzo di impasto dal frigo e sistematelo su un largo foglio di pellicola leggermente infarinato. Infarinate leggermente anche l'impasto e copritelo con un altro fogli di pellicola. Se l'impasto è stato raffreddato più di 30 minuti, lasciatela fuori dal frigo fino a che sia sufficientemente malleabile per essere stesa, 5 o 10 minuti. 

9. Stendete l'impasto tra i due fogli di pellicola fino ad ottenere un cerchio leggermente più largo di 30 cm e spesso 3 mm. 
10. Togliete il foglio superiore di pellicola. Usate il foglio inferiore per sollevare l'impasto e spostarlo su un sotto torta di cartone rotondo. Appoggiate la teglia rotonda per pizza preparata ed invertite l'impasto dentro di questa. Rimuovete la pellicola ed con il cerchio espandibile o un cerchio di carta come sagoma, tagliate un disco di 30 cm di diametro.  Usando il cerchio, basterà premere come per tagliare un biscotto. 
Se non avete un cerchio, usate una rotella per pizza o un piccolo coltello per incidere l'impasto, stando attendi a non incidere la carta forno. Coprite l'impasto con la pellicola e mettete in frigo per 30 minuti o in freezer per 5/10 minuti fino a che no sia indurita. 

11. Ripete con il secondo pezzo di impasto ma lasciatelo su poggiatorta di cartone, tagliate il cerchio di 30 cm e mettetelo in congelatore per almeno 10 minuti. Usate un lungo coltello affilato per incidere 12 spicchi, stando attenti a non tagliare completamente l'impasto. 

12. Utilizzate un piccolo cutter decorativo per realizzare una figura su spicchi alternati, incidendo a fondo ma lasciando la sagoma tagliata al suo posto. Coprite con pellicola e mettete in congelatore per 10 minuti o fino a quando potrete sollevare le figure incise. 

“13. Rimuovete l'impasto dal frigo. Con delicatezza usate il cutter decorativo per tagliare nuovamente le precedenti incisioni. Sollevate la figura con l'aiuto di una spatola di metallo. Mettete i "bisocottini" su un carta forno, copriteli con pellicola e teneteli al fresco. Utilizzate se necessario, uno stuzzicadenti per rifinire i fori qualora non fossero incisi perfettamente. 

14. Mettete il disco con i decori liberi in frigo per almeno 15 minuti o comunque fino a quando non sia rigido e congelato. 

Ogni avanzo di pasta può essere steso per formare piccoli biscotti. 

Preparate il ripieno di confettura 

15. In un contenitore per microonde di 473 ml, con becco e leggermente unto con spray per tortiere, riscaldate la confettura mescolando ogni 15 secondi, fino a che si riduca fino a 317 g. O cuocete la confettura a fiamma media, preferibilmente in una casseruola antiaderente, mescolando spesso fino ad ottenere 317 g (la confettura può avere diverse consistenze. Valutate da soli la migliore consistenza). Coprite bene e lasciate raffreddare fino a temperatura ambiente. La glassa deve essere spessa ma spalmabile. Se necessario aggiungete poca acqua e mescolate. 

Componete il biscotto 

16. Rimuovete la pellicola dalla pasta nello stampo da pizza e spalmate la confettura fino a c.ca 1 cm dai bordi. Spennellate poca acqua lungo tutto il bordo. 

17. Togliete il secondo disco dal freezer. Invertitelo su una teglia per biscotti. Eliminate la pellicola quindi reinvertitelo su una seconda teglia. Velocemente, prima che si ammorbidisca, fate scivolare l'impasto ancora rigido sulla pasta coperta dalla confettura in modo che i bordi coincidano. Spennellate i ritagli decorativi con poca acqua e sistemateli sugli spicchi senza le incisioni. Utilizzate una forchetta per premere bene i bordi, ricavando il disegno di raggi sull'impasto. Usate uno stuzzicatende per bucare l'impasto evitando i fori e le decorazioni. 

19. Coprite con pellicola e fate raffreddare per almeno 15 minuti o per 24 ore prima di cuocere. Preriscaldate il forno. Venti munti o più prima di cuocere, mettete una griglia nel livello centrale del forno. Riscaldate a 175° C

Cuocete il biscotto 

20. Cuocete il biscotto per 15 minuti. Ruote la teglia a metà cottura. Continuate a cuocere per 15/20 minuti o fino a che il biscotto sia dorato pallido e leggermente scurito ai bordi. La confettura visibile attraverso i tagli starà sobbollendo. 

Raffreddate e servite il biscotto 

21. Mettete la teglia su una gratella e lasciate raffreddare almeno 30 minuti o fino a che non sia a temperatura ambiente, prima di servire. 

22. Utilizzate una larga spatola sotto il biscotto per dislocarlo e fatelo scivolare su una largo piatto o tagliere. Tagliate lungo le incisioni fino alla base per separare gli spicchi. 

Conservate in un contenitore ermetico a temperatura ambiente per 10 giorni. Se in frugo per 3 settimane. Congelati fino a 6 mesi. 

NOTE PERSONALI 

  • A primo sguardo sembra una ricetta da fare sottogamba, ma non lo è e lo dice la lunga spiegazione, piena di dettagli e consigli utili per evitare di manipolare troppo l'impasto ed ottenere un risultato esteticamente bello e preciso. E' quello che ho fatto io, lavorando passo passo sulle indicazioni dell'autrice ed effettivamente ne sono rimasta soddisfatta. Alcuni passaggi a mio avviso possono essere sorvolati ma non in un test. 
  • Un elemento che mi ha creato non pochi problemi è lavorare e stendere l'impasto sulla pellicola trasparente, che da noi ha una misura standard quindi è necessario sovrapporre 2 fogli per ottenere lo spazio sufficiente per stendere la frolla nella giusta dimensione. Ma ci vuole calma e pazienza. Con la carta forno il problema resta lo stesso perché va costantemente infarinata per non restare appiccicata all'impasto. 
  • Dopo aver lavorato sulla stesura della frolla con santa pazienza e cercando di manipolarla il meno possibile, a biscotto pronto arriva il bello. Perché dopo aver seguito attentamente ogni raccomandazione, all'assaggio qualcosa non va: il biscotto non è friabile, croccante, "frolloso" ovvero con quella resistenza sbiciolosa sotto i denti che conosciamo bene e come l'accattivante aspetto fa sperare. 
  • La mia prima impressione è che a mio avviso su questa quantità di farina, la quantità di uova è troppa e lo zucchero troppo poco. Sarebbe stato sufficiente un uovo e un tuorlo mentre per lo zucchero, che è l'elemento chimicamente complice della croccantezza in una frolla, avremmo dovuto arrivare almeno a 150/180 g. La mia frolla era infatti piuttosto molle in lavorazione e ho dovuto farla stare in frigo più del dovuto e nonostante tutto non è stato facile stenderla allo spessore che avrei desiderato.
  • Mi è mancato un elemento aromatico, limone o arancia all'interno dell'impasto che è sempre il benvenuto. 
  • Zucchero: forse l'autrice non desiderava una frolla dolce e per questo usa anche zucchero di canna che già naturalmente non dolcifica molto. Ma una volta all'assaggio, oltre ad essere poco croccante, il biscotto non era equilibrato nel gusto, con generoso sentore di burro (che non disdegnamo ovviamente) ma debole in dolcezza nonostante la presenza della confettura. 
  • Sulla cottura, ho voluto tenerla qualche minuto in più rispetto a quanto consigliato, perché il mio forno scalda meno e lo spessore del biscotto era leggermente oltre la misura indicata ed avevo paura che non fosse cotto a dovere. 
  • L'ho assaggiato il giorno dopo. Il sapore era migliorato maturando come tutte le frolle, ma ormai nessun segno di friabilità e con mia grande delusione, il biscottone non ha fatto il fumo come sperato, in una casa di adoratori di crostate. Il che la dice lunga. 
  • Credo che l'idea dell'autrice fosse quella di ottenere un Linzer cookie gigante con la differenza che nei linzer o in tutti i biscotti "sandwitch" le due parti sono cotte separatamente quindi con la perfetta croccantezza che ci si aspetta. In questo caso, vuoi per lo spessore, vuoi per la presenza della confettura, si ottiene una crostata coperta neanche tanto entusiasmante. 
  • Resto con discreti dubbi sul bilanciamento degli ingredienti: nel tempo di avere testato tante ricette di frolle e pate sucré (oltre ad individuare errori anche nel testo sacro di Michel Roux) e frolle e crostate sono il mio cavallo di battaglia da sempre. Mi rivolgo a chi vorrà provare, se il risultato lo convincerà. Per conto mio, credo che l'idea sia deliziosa anche come regalo ed andrebbe messa a punto. La riproverò con la ricetta della mia base del cuore.  
  • Considerando le premesse non sono convinta sulla promozione e a malincuore devo dire 
BOCCIATA! 


venerdì 17 novembre 2023

OATMEAL FAVOURITES


Mi hanno sempre fatto simpatia quei biscottoni americani di 7 o 8 cm di diametro che contenevano di tutto: frutta secca e disidratata, noci, fiocchi d'avena e talvolta anche le gocce di cioccolato. Mi ispirano da sempre, eppure non mi è mai venuto in mente di andarne a cercare la ricetta.

A quanto pare questa volta è stata la ricetta a venire a cercare me: stavo sfogliando il libro del mese quando il titolo mi è letteralmente balzato all'occhio, riportandomi in mente quelle invitanti confezioni di biscotti pieni di ogni ben di Dio. Una rapida scorsa alla lista degli ingredienti mi ha assicurato che avevo già tutto in casa: non mi restava che mettermi all'opera, facilitata dalle precisissime note dell'Autrice, che si assicura che tutti gli ingredienti siano alla giusta temperatura indicandoci chiaramente come lavorarli e quando tirarli fuori.


OATMEAL FAVOURITES
Da: Rose Levy Beranbaum - The Cookie Bible - Harvest


Per circa 18 biscotti:

115 g di burro
1 uovo (50 g)
1 cucchiaino* di estratto di vaniglia
50 g di gherigli di noci
150 g di farina 00
1/2 cucchiaino* di lievito per dolci
1/2 cucchiaino* di bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaino* di sale fino
110 g di uva sultanina
50 g di fiocchi d'avena
85 g di gocce di cioccolato fondente
110 g di zucchero muscovado

*misurini americani rasi. 1 cucchiaio = 15 ml - 1 cucchiaino = 5 ml - 1/2 cucchiaino = 2,5 ml


Un'ora prima di cominciare a impastare:
  • - tagliare il burro a cubotti di 2,5 cm di lato e tenerlo a temperatura ambiente;
  • - sbattere in una ciotolina l'uovo insieme all'estratto di vaniglia, coprire con pellicola trasparente e lasciare a temperatura ambiente.
20 minuti prima di cominciare a preparare i biscotti, preriscaldare il forno a 160 °C in modalità statica.  

Distribuire le noci in una teglia e tostarle in forno per 7 minuti. Tirarle fuori, strofinarle in un canovaccio pulito per allentare le pellicine e togliete quelle che sono venute via. Tritare le noci grossolanamente e metterle in una ciotola media. Unirvi l'uvetta, i fiocchi d'avena e le gocce di cioccolato fondente e mescolare.

Setacciare insieme la farina, il lievito, il bicarbonato e il sale. 

Montare a velocità media nella planetaria munita di frusta a foglia il burro e lo zucchero per un minuto circa, finché diventi liscio e cremoso. Unire gradualmente l'uovo sbattuto insieme all'estratto di vaniglia e incorporarlo bene. Abbassare la velocità e aggiungere la farina a poco a poco, lavorando il composto quanto basta perché la farina scompaia e raschiando i lati della ciotola quando necessario. Unire infine il mix di uvetta & c. e lavorare l'impasto finché sia stato incorporato.

Trasferire il composto su un largo foglio di pellicola trasparente, avvolgerlo strettamente e far riposare in frigo per mezz'ora almeno e fino a 24 ore. 

Mezz'ora prima di cuocere i biscotti preriscaldare il forno a 190 °C in modalità statica.

Dividere l'impasto a metà e tenere in frigo la parte che non si lavora. Aiutandosi con un cucchiaio prelevare 9 porzioni di impasto di circa 40 g l'una e modellarle a forma di palline, delle dimensioni di una pallina da ping-pong. Adagiare le palline su una teglia di alluminio (non c'è bisogno di foderarla di carta forno) e schiacciarle in modo da ottenere dei dischi di circa 6 cm di diametro. Distanziare ogni disco di 5 cm, perché si allargheranno ulteriormente in cottura.

Cuocere nel forno caldo per 6 minuti, quindi ruotare la teglia di 180° e proseguire la cottura per altri 6 minuti, finché i biscotti siano leggermente dorati ma risultino morbidi se schiacciati delicatamente con un dito. 

Far raffreddare per un minuto nella teglia, quindi trasferirli su una gratella e farli raffreddare completamente. Procedere allo stesso modo con la seconda metà dell'impasto.

Si conservano 2 settimane in una scatola a chiusura ermetica, 1 mese in frigo e 3 mesi in freezer.

Il consiglio prezioso: i tempi di riposo sono molto importanti, in quanto consentono ai fiocchi di avena di assorbire un po' dell'umidità dell'impasto, e all'umidità complessiva di distribuirsi uniformemente. Diversamente avremmo dei fiocchi d'avena troppo asciutti, quasi secchi, e un biscotto che si allarga eccessivamente in forno.


OSSERVAZIONI

- La ricetta è molto semplice e ben spiegata; si impiega più tempo a dosare e preparare gli ingredienti, che a impastarli.

- Dati i quantitativi esigui, io non ho tirato fuori la planetaria: una ciotola medio-grande (3 l di capacità) e il frullatore elettrico sono stati più che sufficienti.

- Sono biscotti poco dolci - un grosso punto a loro favore - che consentono a tutti gli ingredienti di "dire la loro" senza essere sovrastati dal sapore dello zucchero.

- Se mangiati da soli risultano un po' deludenti, ma se si accompagnano con una tazza di tè caldo, ecco che spunta il loro perché: i sapori dei vari ingredienti vengono fuori e vengono valorizzati a dovere. 

- Siccome avevo già in casa da un po' l'uva sultanina, l'ho lavorata un po' con le mani per separare i chicchi che si erano attaccati tra loro: è infatti importante che tutti gli ingredienti si distribuiscano uniformemente nell'impasto.

- Li ho già rifatti una volta, provando una versione ancora più "salutistica": farina integrale al posto di quella bianca, un dolcificante a 0 calorie sostitutivo dello zucchero (Misura ha fatto una linea Pasticceria che imita il sapore dello zucchero muscovado) e gocce di cioccolato fondente senza zucchero aggiunto. Ho usato un uovo un po' più grande (70 g) perché la farina integrale assorbe più umidità, e ho fatto riposare l'impasto per 24 ore. Il risultato è stato semplicemente perfetto. 

Che altro aggiungere, se non che la ricetta è PROMOSSA?

giovedì 16 novembre 2023

CHOCOLATE SABLÉS

 


Siamo stati, tempo fa, allo spettacolo di un notissimo illusionista canadese, Darcy Oake.
L'augusto consorte forse con poche aspettative, magari pensando di trovarsi al solito tizio che tira fuori un povero coniglio da un cappello a cilindro o fa apparire una moneta sul palmo della mano, non ha fatto poi che stupirsi, domandarsi e sgranare gli occhi per tutto lo spettacolo.
In effetti ti senti idiota: il trucco c'è, e lo sai bene.
Ma accidenti, come fa?
Ebbene, con lo stesso atteggiamento di assoluto candore mi sono approcciata a questa ricetta.
Amo che ci siano indicazioni dettagliate, ma qui siamo andati oltre.
Il mio tuorlo, ebbene si, pesava esattamente 19 grammi.
Il brown sugar è stato pesato con soddisfazione ad esattamente 54 grammi.
Idem il bicarbonato, per la quale ho una bilancia apposita.
La metà dell'impasto era esattamente 236 grammi!
Non so se sia malattia.
Perfezionismo.
Illusionismo :D
O un velato OCD?
Chissà.
So soltanto che se si seguono le indicazioni alla lettera, alla fine tutto torna.
E come siano venuti i biscotti ve lo dico alla fine ;)


 CHOCOLATE SABLÉ

113 g di burro
71 g di cioccolato fondente (circa al 60% di cacao)
1 tuorlo ( o comunque 19 grammi)
un cucchiaino di estratto di vaniglia
140g di farina
28 g di cacao amaro
2.7 g di bicarbonato
la punta di un cucchiaino di sale
54 g di brown sugar (preferibilmente Muscovado)
50 g di zucchero semolato


Circa 30 minuti prima di mettersi all'opera tagliare il burro a pezzetti e lasciarlo fuori dal frigo ad ammorbidire.
Tagliare il cioccolato in pezzi grossolani e metterlo in frigo.
Mettere il tuorlo (pesato) insieme all'estratto di vaniglia in un piccolo contenitore con beccuccio e lasciarlo fuori dal frigo coperto con della pellicola per alimenti.

Mettere nel robot da cucina il cioccolato e far andare le lame a scatti per tritarlo finemente ma senza che diventi polvere. Trasferirlo in una ciotola senza preoccuparsi se un po' rimane nel robot. Mettere il cioccolato tritato in frigo.
In una ciotola mescolare farina, cacao, bicarbonato e sale. Setacciare il composto.

Versare gli zuccheri nel robot e frullarli finemente. Aggiungere quindi il burro, un pezzetto alla volta, fino ad ottenere un composto liscio e cremoso.
Unire il tuorlo con la vaniglia lasciati da parte.
Aggiungere quindi il composto di farina in due volte usando la funzione a scatti, finchè l'impasto sarà rappreso in grosse briciole. Unire quindi il cioccolato e far andare le lame a scatti solo finchè incorporato.
Trasferire il composto in un sacchetto per alimenti usando un cucchiaio e lavorarlo premendo la busta finchè sarà ben compattato. A questo punto trasferirlo su della pellicola da cucina e usare il calore delle mani attraverso la plastica per lavorarlo brevemente.

Dividere l'impasto in due pezzi(236 grammi ciascuno), appiattire ogni pezzo in un disco da circa 15 cm, avvolgerli nella pellicola e mettere in frigo per minimo un'ora, o comunque finchè solidificato abbastanza da poter essere steso. Può comunque rimanere in frigo per 3 giorni, ma necessiterà di circa 30 minuti a temperatura ambiente per poter essere steso.

Preriscaldare il forno a 175 gradi.

Stendere un pezzo di impasto alla volta (usando pellicola per isolarlo dal piano e dal mattarello) allo spessore di un cm se si preferiscono biscotti più spessi o mezzo cm per biscotti più sotttili.
Se l'impasto diventa troppo morbido far scivolare il tutto su una teglia per biscotti e mettere in frigo per 15 minuti.

Tagliare i biscotti con uno stampino e recuperare gli scarti per reimpastarli.
Se i biscotti non si staccano dalla pellicola mettere nuovamente tutto in frigo. Continuare finchè L'impasto sarà finito.

Cuocere i biscotti più spessi per 7 minuti, quindi ruotare la teglia e continuare la cottura per 5-7 minuti o comunque finchè gonfiano e poi si sgonfiano e sono solidi al tatto ma ancora morbidi al centro.
Per biscotti più sottili la prima cottura sarà di circa 4 minuti, e altri 3-4 dopo aver ruotato la teglia.

Appoggiare la teglia su una gratella da pasticceria e usare una spatola per trasferire i biscotti su un'altra gratella. Far raffreddare completamente.
I biscotti si conservano 2 settimane a temperatura ambiente in un contenitore ermetico, oppure possono essere congelati per 3 mesi.

NOTE

- nella dettagliatissima ricetta vengono messe le indicazioni sia che si realizzino i biscotto nel robot da cucina, sia che invece si scelga l'impastatrice. Ho fatto nel robot, perchè l'impastatrice era occupata con altro, ed in effetti il procedimento è semplice anche se vanno seguiti alcuni accorgimenti come quello del cioccolato che va tritato a scatti e messo in frigo per evitare che diventi crema o di come vada maneggiato l'impasto che in effetti scaldandosi (ed alla mia latitudine probabilmente avviene più facilmente che alla vostra) diventa più complicato da stendere e tagliare. Ovviamente con questo tipo di impasto il frigo è il migliore amico!

- non ho trovato il cioccolato al 60% di cacao e ne ho usato uno al 70% che ha reso i biscotti un po' più scuri di quelli della foto del libro. 

- in cottura si allargano un po', ma se si vuole dare una forma molto regolare basta tagliarli di nuovo con lo stampino appena escono dal forno, quando sono ancora morbidi. Prendono la giusta consistenza raffreddandosi.

- come tutti i biscotti non vanno stracotti. Il risultato cambia leggermente a seconda dello spessore (ebbene si , ci sono le indicazioni sia per biscotti più spessi sia più sottili, ed addirittura il numero che ne dovrebbe venire a seconda del diametro dello stampino usato...il paradiso dell'OCD :D

- li ho realizzati nella versione leggermente più spessa. Croccanti fuori, si sciolgono poi in bocca come il nome evoca. Ah, se li fate più spessi si copriranno con qualche crepa, scrive l'autrice ed in effetti è così. 

- durano anche due settimane in contenitore ermetico e questo li rende perfetti da regalare. Non posso testimoniare che la cosa sia vera, sono finiti molto prima...

ASSOLUTAMENTE PROMOSSI

mercoledì 15 novembre 2023

LEMON POPPYSEED COOKIES


L'abbinamento limone-semi di papavero è un grande classico, che personalmente amo moltissimo. Mi sono sempre piaciuti i vari cake al limone e semi di papavero, così mi hanno subito incuriosito questi biscottini. Mentre leggevo la ricetta, già me li sognavo vicino a una bella tazza di tè... 

Poiché la presenza dei semi di papavero è importante, forse non sono biscotti per tutti. Negli anni, infatti, ho capito che i semi di papavero sono un po' come l'anice o il cumino, ingredienti che o si amano o si tollerano solo a piccolissime dosi. Ecco, se non amate i semi di papavero, questi non saranno i vostri biscotti ideali. Se invece vi piacciono, soprattutto abbinati al limone, devono essere vostri :D


LEMON POPPYSEED COOKIES

Dosi per 18 biscotti rotondi da 5 cm

Attrezzature speciali: una teglia per biscotti da 44 per 36 cm, non foderata con carta da forno e non unta (vedi considerazioni).

113 g di burro 

1 (o 2) tuorlo d'uovo grande (19 grammi)

½ cucchiaino di estratto di vaniglia pura

1 cucchiaio di scorza di limone, finemente grattugiata (da 1 a 2 limoni - 6 g)

113 g di farina non raffinata (io ho usato una tipo 1)

27 g di semi di papavero

1/8 di cucchiaino di sale marino fino

75 g di zucchero


30-60 minuti prima di impastare tagliate il burro a pezzetti della grandezza di un cucchiaio e lasciate a temperatura ambiente per farlo ammorbidire. 

Mettete il tuorlo d'uovo in una ciotolina e pesatelo. Aggiungete l'estratto di vaniglia e mescolate con una frusta. Coprite bene con pellicola trasparente e lasciate sul piano di lavoro. 

Con il detersivo per piatti, lavate, sciacquate e asciugate i limoni prima di tagliarne la scorza.

In una piccola ciotola, mescolate la farina, i semi di papavero e il sale.

PREPARATE L'IMPASTO

Metodo con robot da cucina

1. In un robot da cucina, lavorate lo zucchero e la scorza di limone fino ad ottenere una scorza molto fine.

2. Con il motore acceso, aggiungete il burro un pezzo alla volta e lavoratelo fino a ottenere un impasto liscio e molto cremoso. Raschiate i lati del boccale.

3. Aggiungete il composto di tuorli d'uovo e lavorate fino a incorporarlo. Raschiate i lati del boccale.

4. Aggiungete la miscela di farina e frullate solo fino ad amalgamare il tutto. Raschiate i lati del boccale.

Metodo con planetaria

1. Tritate la scorza di limone molto finemente.

2. Nella ciotola della planetaria con la frusta a K, sbattete il burro, lo zucchero e la scorza di limone a velocità media per 2 o 3 minuti, fino a ottenere un composto chiaro e soffice.

3. A bassa velocità, aggiungete il composto di tuorli d'uovo, sbattendo solo fino a incorporarlo. Raschiate i lati della ciotola.

4. Aggiungete gradualmente la miscela di farina fino a incorporarla completamente, raschiando i lati della ciotola se necessario.

Entrambi i metodi

5. Trasferite l'impasto in una ciotola. Coprite e mettete in frigo per almeno un'ora o tutta la notte.

Venti minuti o più prima di infornare, posizionate la griglia del forno al livello medio. Impostate il forno a 175°C.

PER LA COPERTURA DI MANDORLE

42 grammi di mandorle pelate a fette

6. Tritate finemente le mandorle in un robot da cucina o in un macinino per spezie e mettetele in una ciotola.

7. Prelevate 18 pezzi di impasto (da 19 g ciascuno). Uno alla volta, rotolate ogni pezzo tra i palmi delle mani per formare una pallina, poi passatela nella ciotola con le mandorle tritate. Disponete le palline sulla teglia a una distanza di almeno 5 cm l'una dall'altra.

8. Infornate i biscotti e cuoceteli per 10 minuti. Ruotate la teglia a metà cottura. Proseguite la cottura per altri 8-10 minuti, o fino a quando i biscotti saranno dorati e inizieranno a dorarsi sui bordi.

9. Sfornate i biscotti, lasciateli raffreddare leggermente, quindi trasferiteli su una griglia per farli raffreddare completamente.


Considerazioni:

- L'autrice dice di usare una teglia grande e non unta né  rivestita di carta da forno. Poiché sapevo che la teglia che avrei usato io non era antiaderente, ho usato la cartaforno per evitare disastri. 

- Piccola considerazione sul lavaggio del limone con il detersivo per piatti. Secondo me sarebbe stato meglio indicare l'uso di limoni non trattati e con buccia edibile. Riguardo il lavaggio, io consiglierei (come faccio con i limoni del mio albero, assolutamente non trattati) di lavarli bene solo con una spugnetta, senza sapone per piatti.

- Personalmente ho seguito il metodo di preparazione in planetaria.

- Riguardo la copertura con le mandorle, ammetto di non averla ben capita. E' vero, dà una leggera croccantezza extra che è in effetti molto piacevole, però non lo ritengo un passaggio fondamentale, anche perché alla vista neanche si nota (all'inizio pensavo l'avesse aggiunta per ragioni estetiche, ma non mi pare). Insomma, anche senza, sono ottimi.

- Ho apprezzato tantissimo l'indicazione del peso di ciascun biscotto. Pesandoli, infatti, vengono tutti uguali e si cuociono uniformemente. E non avanza neanche un grammo di impasto :D

- Nel complesso, questi biscotti sono buonissimi. Leggeri, burrosi al punto giusto, super scioglievoli, ideali con una tazza di tè.


La ricetta è 

PROMOSSA