- Non ho utilizzato lenticchie di Puy perché qui non si trovano, ma che gli vuoi dire a quelle di Castelluccio? Nulla, e infatti sono loro le protagoniste del piatto. Si cuociono in un attimo e non si disfano in cottura. E poi sono davvero una delle cose più buone del mondo.
- Ricetta precisa al minuto. Il filetto era cotto perfettamente dopo 30 minuti, leggermente rosato al suo interno così da restare succoso e morbido, perché con questa carne la cottura è il punto cruciale se non si vuole rischiare di ottenere una roba stoppacciosa e immangiabile. La cosa migliore sarebbe munirsi di un termomentro sonda per verificare la temperatura al cuore (che deve essere tra i 63/65°) in modo da eliminare la trichina, un parassita che si annida nei muscoli del maiale. Diciamo che per un pezzo da 500 g il tempo ideale è tra i 25/30 minuti.
- Consiglio di legare il filetto una volta inserito il timo nei tagli per mantenere la forma ed evitare che la carne si secchi. L'autrice non ne fa menzione.
- Anche la preparazione delle lenticchie è semplice e molto vicina a come le faccio io, abitualmente, tranne che non aggiungo pezzi di pomodoro, semmai poco concentrate e più odori come sedano, cipolla e una carota intera che poi eliminino.
- I due cucchiai di balsamico a mio avviso, sono quasi superflui. Cioè, siccome nel piatto ho già un elemento fresco e acido come il pomodoro, non ho bisogno di aggiungere aceto, se pur balsamico (e certamente non il tradizionale di Modena perché non credo che un italiano ne sprecherebbe due cucchiaiate). Insomma, vedo questa aggiunta più che un gesto pseudo fighetto che per esaltare il piatto che sarebbe già a posto così.
- Per il resto a me e famiglia è piaciuto molto. Una di quelle cose che spazzoli con allegria e che hai voglia di rifare per quanto facile. Non posso che dire quindi:
martedì 28 giugno 2022
PORK ON BALSAMIC LENTILS
lunedì 27 giugno 2022
SINGAPORE NASI GORENG
175 g di riso basmati, sciacquato e scolato
1 dado da brodo di pollo
- Sono partita senza saperne nulla e seguendo alla lettera tutti i passaggi, dal lavaggio del riso alla cottura finale ed una delle prime conclusioni è che questa è una ricetta super veloce da fare. E' più lunga la preparazione che non la cottura quindi se uno si prepara il riso anche la sera prima, poi si può permettere di cuocere velocemente tutto e prepararsi anche una schiscetta da portarsi al lavoro.
- Per il curry richiesto dalla ricetta, ho usato del Masala, che ha una bella piccantezza e forse si sarebbe sentita di più se la polvere fosse stata fatta tostare in poco olio alla maniera orientale. Ma non essendo previsto olio, viene aggiunta così all'insieme.
- Spiegazione e tempi sono molto chiari. Quello che invece risulta essere il punto di maggiore difficoltà è saper bilanciare la parte sapida con tutto il resto. Perché durante la cottura il sale non è contemplato. Si utilizzano salsa di soia e fish sauce, una salsa orientale ottenuta dall'essiccamento del pesce, dal colore ambrato che alla lontana ricorda la colatura di alici e che è un ottimo sostituto del sale in molte ricette del far east. Ma il rischio è che il piatto resti debole in sapidità. Personalmente per me sarebbe stato di aggiungere ancora poco di entrambe le sauces ma la famiglia ha affermato che era buonissimo così.
- Non avendo mai assaggiato questo piatto nei luoghi di origine, non potrei giudicarne la vicinanza nel sapore ma in termini di piacevolezza, è certamente qualcosa che rifarò, che abbiamo gradito e perfetto per questa stagione caldissima. Quindi sono contenta di dire
venerdì 24 giugno 2022
SUPER SIMPLE CHICKEN CURRY
Come dicevo nel post relativo agli spiedini di pollo tandoori, le spezie sono alleate preziose, nelle diete ipocaloriche, sia perché danno tanto gusto consentendo di limitare il sale, sia perché stimolano i processi digestivi e aiutano ad accelerare il metabolismo.
Ogni tanto, quando ho voglia di un piatto gustoso ma ho poco tempo a disposizione, mi faccio un curry "sciuè sciuè" che preparo un po' a sentimento, con gli ingredienti che ho in casa. Essenziale comunque il classico soffritto da curry costituito da cipolla, aglio e zenzero fresco, senza il quale ovviamente non si può nemmeno cominciare a parlare di curry.
Era dunque quasi scontato che, vedendo una ricetta di curry di pollo super semplice, io mi ci gettassi a capofitto: ogni e qualsiasi dritta per un curry ancora più veloce e/o gustoso, è più che benvenuta!
Una nota sullo spray per cucinare a basso tenore calorico, richiesto dalla ricetta per preparare il soffritto. In Italia si trova solo online ed è piuttosto costoso (tra gli 8 e i 12 euro per 250 ml). Io mi sono informata e ho visto che si tratta di preparati composti da una parte di olio (essenzialmente di colza o di canola, ma si trova anche con quello di oliva), 5 parti di acqua ed emulsionanti e additivi che non facciano separare i due elementi e che li conservino a lungo. Avrei potuto prepararmi da me l'emulsione olio in acqua versando gli ingredienti in un vasetto e agitando bene prima dell'uso, se non fosse per un piccolo dettaglio: se c'è una cosa che l'olio teme, è l'ossidazione. Luce e aria devono venire a contatto con l'olio il meno possibile, pena il suo veloce deterioramento. Ora, è noto che una molecola d'acqua contiene 2 atomi di ossigeno e 1 di idrogeno: questo significa che una simile preparazione casalinga è destinata a deperire molto velocemente. Che fare allora? Ho versato in padella 1 cucchiaino di olio (= 5 ml) e 25 ml di acqua, poi ho roteato tutto velocemente, in modo che il fondo e le pareti della padella, fossero coperti da un leggero strato di olio. Ricordate che per i curry occorre usare oli dal sapore neutro, quindi sì a quello di arachidi o di mais, no a quello di oliva, meno che mai extravergine.
giovedì 23 giugno 2022
SALTED CARAMEL BANOFFEE PIES
La Banoffee Pie è, come dice la parola stessa, una torta inglese composta da banana, panna e caramello (a volte i golosi - quelli del cerchio infernale - ci mettono anche del latte condensato o del dulce de leche). Alla base un composto di biscotti sbriciolati e amalgamati con del burro, tipo la base dei cheesecakes. L’importante è che ci siano sempre le banane e il caramello o toffee, come si dice in inglese (“ban-offee”, appunto).
Detto
questo, nella foto, non c’è la pie. E allora? È quello che si chiama un
dolce destrutturato. Nel bicchiere.
Il dolce preferito da Margaret
Thatcher. Inventato da Nigel Mackenzie e Ian Dowding, rispettivamente
proprietario e chef dell'Hungry Monk Restaurant nell’East Sussex è
diventato uno dei dolci più famosi al mondo dagli anni 70.
Vi invito a leggere la ricetta e ad assaporarne già il verdetto finale.
mercoledì 22 giugno 2022
SALT AND PEPPER CHIPS
martedì 21 giugno 2022
LEMON AND BLUEBERRY BAKED OATS
Quella tra l'avena e la sottoscritta è una lunga storia d'amore.
Nata dall'incontro casuale con un porridge, o oatmeal a seconda di come preferiate chiamarlo, preparato a regola d'arte in un hotel, di quelli con i buffet infiniti ed i cuochi ad ogni stazione dove vorresti fare colazione per sempre.
Da allora, e parliamo ormai di anni, l'ho mangiato religiosamente a colazione ogni giorno con pochissime eccezioni.
Con la frutta, senza, il burro di arachidi, le proteine, lo yogurt.
Inondato di cannella tanto da cambiare colore.
Caldo, rigorosamente, che non importa che la temperatura oscilli tra 50 e 30 gradi tutto l'anno.
Fornello no, che non stupirà nessuno che l'innata cialtroneria di chi scrive imponga che la ciotola con tutti gli ingredienti venga messa nel microonde per un tot precisissimo di minuti e secondi che ha richiesto, all'inizio, il sacrificio di un paio di porzioni per testarlo alla perfezione.
Non potevo quindi rimanere indifferente a quella che è tra le ricette più popolari tra la community online del Pinch of Nom: qui in versione "baked", quindi cotta in forno invece che sul fornello.
La comodità è la stessa, nel senso che si cuoce quando volete e poi si può addirittura congelare, e scongelarlo nel micro di cui sopra.
E' talmente buono che, scrivono le autrici, da colazione può diventare facilmente un dessert, uno snack, quello che volete.
E aggiungiamo che l'avena è molto salutare, ricca di fibre e soprattutto riempie a lungo: che volere di più? :D
LEMON AND BLUEBERRY BAKED OATS
per una porzione
40g di avena in fiocchi
175 g di yogurt bianco naturale a zero grassi
un cucchiaino di estratto di vaniglia
tre quarti di cucchiaio di dolcificante in polvere adatto alla cottura
succo e buccia grattugiata di mezzo limone
2 uova medie (o uno solo, se si preferisce una consistenza più asciutta)
50 g di mirtilli
Preriscaldare il forno a 200 gradi.
Mettere tutti gli ingredienti in una ciotola, tranne una manciata di mirtilli, e mescolare per amalgamare.
Versare quindi in uno stampo monoporzione che possa andare in forno e mettere i mirtilli lasciati da parte sulla superficie.
Mettere lo stampino su una teglia, per protezione in caso il composto dovesse accidentalmente debordare, e cuocere per 35-40 minuti.
Servire tiepido, oppure fare raffreddare completamente e congelare.
Potrà essere passato dal freezer al microonde per essere scaldato nuovamente.
NOTE
- i tempi di preparazione di questa ricetta sono segnati a 10 minuti. Bugia! Se ce ne ho messi cinque è tanto. Invece i tempi di cottura si sono rivelati perfetti, 35 minuti sono stati sufficienti nel mio forno.
- il piatto prevede l'uso di un dolcificante adatto alla cottura. Non ne viene indicato un tipo specifico ma si raccomanda sempre di assaggiare il piatto perchè alcuni possiedono più potere dolcificante di altri, e di stare attenti al computo calorico perchè sostituirli con zucchero tradizionale, stevia o sciroppo d'agave ha ovviamente un impatto sul totale. Ho usato quello che utilizzo abitualmente ovvero l'eritritolo che qui si trova in ogni supermercato.
- ho preferito l'uso di due uova, per una consistenza più morbida. E nonostante personalmente ami l'oatmeal tradizionale tiepido questo l'ho trovato buonissimo anche freddo. La parte che ho provato a congelare si è rivelata sempre ottima dopo il passaggio al micro, come appena fatta.
- non sono indicate misure per lo stampo individuale. Da buona amante di porridge, oatmeal e simili ho una discreta collezione di stampini di questo tipo e quello 17x17cm si è rivelato perfetto.
-immagino quindi non vi stupirà sapere che la ricetta è
ASSOLUTAMENTE PROMOSSA
-
lunedì 20 giugno 2022
CHICKEN DIPPERS
Difficilmente si può resistere al pollo fritto, almeno in casa mia. Ma se state seguendo una dieta e il fritto ovviamente non vi è concesso, potete sicuramente optare per una ricetta come questa: vi toglierete la voglia senza fare danni e senza sensi di colpa. E non è poco!
CHICKEN DIPPERS
Ingredienti per 4 persone
240 g di pane integrale (meglio se raffermo)
½ cucchiaino di sale all'aglio*
½ cucchiaino di aglio in granuli
½ cucchiaino di paprika dolce affumicata
½ cucchiaino di origano secco
1 uovo grande
4 petti di pollo (senza pelle e grasso visibile), tagliati a listarelle
spray da cucina a basso contenuto calorico
maionese a ridotto contenuto di grassi mescolato con un po' di Sriracha, per servire (facoltativo)
* io ho usato sale senz'aglio
Preriscaldare il forno a 190°C (ventilato 170°C) e foderare due teglie con carta da forno.
Riducete il pane in briciole utilizzando un mini tritatutto elettrico o un robot da cucina. Mettere il pangrattato in una ciotola, aggiungere il sale all'aglio, l'aglio granulare, la paprika e l'origano e mescolare accuratamente.
Sbattere l'uovo in un piatto fondo.
Passate ogni striscia di pollo nell'uovo e poi adagiatela nel pangrattato, ricoprendola bene.
Disporre su una delle teglie. Ripetere l'operazione fino a quando tutto il pollo è ricoperto.
(A questo punto, se volete potete congelare il pollo per cucinarlo un altro giorno.)
Spruzzare le strisce di pollo impanate con spray da cucina ipocalorico e far cuocere in forno per 10 minuti, quindi togliere dal forno, girare i pezzi, spruzzare ancora con lo spray ed infornare ancora per altri 10 minuti, finché il pollo non sarà ben dorato e croccante.
Servire caldo, con la salsa che si preferisce. Gli autori adorano la maionese (light) mescolata con lo Sriracha, che è una salsa piccante a base di peperoncino, tipica della Tailandia. In casa mia è sempre presente perché mio marito la ama!
Note personali
Piatto semplice e veloce da preparare. La caratteristica della ricetta è l'utilizzo del pane integrale per la panatura, che dona un gusto finale più rustico. Io avrei abbondato un po' di più sia con la paprika affumicata che con l'origano, per gusto personale.
Ho usato un solo petto di pollo, bello cicciotto, ed è stato sufficiente per due persone. Nella ricetta ne vengono indicati quattro. Regolatevi secondo il vostro appetito.
Per la panatura viene indicato un solo uovo grande, che è decisamente poco per riuscire ad impanare quattro petti di pollo a striscioline!
Nell'introduzione gli autori scrivono che sarà difficile notare la differenza tra questo pollo, cotto al forno, e quello fritto. Ecco, buono è buono, e sicuramente meno calorico, ma il pollo fritto è ancora più buono… 😊
Il risultato finale è buono ed il pollo è gustoso. Nonostante l’imprecisione dell’uovo (che potrebbe essere anche un errore di stampa, e comunque facilmente rimediabile senza danni) la ricetta è:
PROMOSSA
sabato 18 giugno 2022
SWEET POTATO SHEPERD'S PIE PER STARBOOKS REDONE DI GIUGNO 2022
Riceviamo anche questo mese una ricetta realizzata da una lettrice senza blog, Stefania C., già vincitrice del mese scorso.
Ecco il suo contributo per il Redone del mese.
E ci riprovo.
Ancora emozionata
per la vittoria nel mese scorso mi rituffo nell’avventura dello
Starbooks-redone.
Soprattutto mi
sono "rituffata" sotto la doccia dopo aver cucinato perché il forno acceso in
questi giorni non è il massimo.
La ricetta scelta
è SWEET POTATO SHEPERD’S PIE di Alice Zaslavsky, descritta da Biagio D’Angelo
di Glogg the Blog nel mese di Maggio 2021.
Le patate dolci
sono gradite in famiglia e questo tipo di “tortino” di carne mi ha ispirato.La ricetta è un
po’ lunga ma spiegata molto bene. Ho nuovamente dimezzato le dosi anche se alla
fine ne avremmo mangiato tutti ancora un po’.Alla preparazione
hanno partecipato tutti in famiglia.
Qui il battuto di cipolla, carote e sedano
fatto con maestria dal marito.
Passo alla ricetta.
Ingredienti per 4-6 persone
1 kg di patate dolci piccole, lavate
3–4 buone grattugiate di noce moscata fresca
50 g di burro non salato, sciolto
60 ml di olio extravergine di oliva, più dell’altro per spennellare
60 g di pancetta tagliata a dadini
300 g di ottima carne di maiale macinata
400 g di ottima carne di manzo
1 cipolla, tritata finemente
1 carota, tritata finemente
1 gambo di sedano, tritato finemente
2 cucchiai di salsa Worcestershire
1 spicchio d'aglio, tritato finemente
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
250 ml di brodo di manzo
2 cucchiai di panna o latte intero
140 g di piselli surgelati, leggermente scongelati
prezzemolo tritato finemente, per servire
scalogno fritto croccante, per servire
Preriscaldare il forno a 200° C.
Bucherellare le patate dolci con una forchetta. Disporle in una pirofila e
infornare per 45 minuti o finché non si saranno ammorbidite; alcune potrebbero
persino far fuoriuscire un "caramello" di patata dolce, come la linfa
degli alberi.
Sfornare e far raffreddare leggermente, quindi tagliare molto grossolanamente le patate dolci (non occorre sbucciarle) e condirle in una ciotola con la noce moscata, il burro e 1 cucchiaio di olio d'oliva. Mettere da parte.
Mettere l’olio in una casseruola grande.
Nel frattempo, soffriggere la pancetta in una padella antiaderente asciutta a fuoco medio-alto fino a doratura. Trasferire la pancetta in una ciotola. Unire la carne macinata del maiale e del manzo in un’altra ciotola, versare un altro cucchiaio di olio nella padella, quindi aggiungere il trito di carne, premendolo come per fare un tortino di carne. Lasciar rosolare per 4 minuti su un lato, poi spezzettare con un cucchiaio di legno e mescolare per altri 3 minuti a fuoco vivace. Aggiungervi, a questo punto, la pancetta lasciata da parte. Mettere da parte il tutto.
Versare l'olio rimanente nella padella.
Aggiungere la cipolla, la carota, il sedano e la salsa Worcestershire e
cuocere, mescolando spesso, per 8 minuti o fino a quando le verdure non saranno
completamente ammorbidite. Aggiungere l'aglio e cuocere per un altro minuto o
fino a quando non diventerà aromatico. Rimettere di nuovo la carne trita e la
pancetta nella padella, incorporarvi il concentrato di pomodoro, il brodo e la
panna o il latte e cuocere a fuoco lento per 3-5 minuti o fino a quando non si
saranno leggermente ridotti.
A questo punto unire i piselli, quindi
trasferire il tutto in una pirofila. Completare con il composto di patate
dolci, cospargere di fiocchi di sale e infornare per 30 minuti, o fino a quando
non diventa dorato e ribollirà.
Servire cosparso di prezzemolo e scalogno fritto, se lo si desidera, e
accompagnare lo shepherd’s pie con un'insalata.
NOTE:
- Le patate dolci al forno hanno fatto un “caramello” meraviglioso, le ho lasciate intere a fette sopra alla carne, la prossima volta proverò ad amalgamarle di più.
- L’accostamento patate dolci con la carne è veramente top.
- Mi sono dimenticata la guarnizione di prezzemolo e scalogno fritto e chiedo venia, ci sarebbe stato benissimo ma nell’agitazione della preparazione e foto…..mi è scappata.
-
Credo
che diventerà un piatto consueto in casa nostra, magari in inverno
LA RICETTA E’ ASSOLUTAMENTE PROMOSSA
venerdì 17 giugno 2022
TANDOORI CHICKEN KEBAB
Con l'arrivo dell'estate in molti sentono l'esigenza di seguire una dieta dell'ultimo minuto, per affrontare la famigerata prova costume. In realtà sappiamo tutti, mentre mettiamo in atto questo ultimo, disperato tentativo, che avremmo dovuto pensarci mesi fa, magari in gennaio, quando dopo le abbuffate natalizie ci eravamo messi un po' a stecchetto; ma, come si suol dire, lo spirito è pronto, ma la carne è debole, così tra una frittella di carnevale e una zeppola di San Giuseppe, tra una cenetta di San Valentino e una fetta di torta per la festa della mamma, passando per il pranzo di Pasqua, il pic-nic di Pasquetta, Comunioni, Cresime e qualsiasi altra occasione di festeggiare, ci si lascia un po' andare. Poi arriva giugno, quando dobbiamo giocoforza alleggerire i vestiti, ed ecco la ciccia che viene fuori.
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Immagine presa da qui |
Il problema delle diete è che sono concepite come brevi periodi di fame e sofferenza fisica e psicologica, irti di tentazioni, peccati di gola, cedimenti, scoramenti, e chi più ne ha, ne metta. Con Pinch of Nom invece, le Autrici ci fanno scoprire una cucina gioiosa e gustosa, sana ma non triste, e che soprattutto non lascia quell'insopportabile senso di privazione. Restituiscono insomma alla parola dieta il suo significato originale, cioè stile di vita. Se infatti riuscissimo a cucinare sempre dei piatti allegri e gustosi ma a basso tenore calorico, saremmo tutti più magri senza fatica e potremmo concederci degli strappi ogni tanto, senza accumulare peso.
Ho scelto questa ricetta perché le spezie sono preziose alleate di una dieta sana: non solo aggiungono gusto e allegria, ma stimolano il metabolismo e aiutano la digestione. Questa ricetta in particolare, può essere cotta anche alla brace: è bello sapere di potersi godere una bella grigliata, senza sensi di colpa!
giovedì 16 giugno 2022
TIRAMISU
Un piccolo miracolo è successo. Tra i sintomi, infatti, non ho avuto la perdita del gusto. Perciò quale occasione più bella e singolare che riaprire la cucina in festa con il dolce che mi ero segnato da fare per il glorioso Starbooks? Ecco a voi, dunque, il risultato!
Biagio D'Angelo- Glogg the Blog
mercoledì 15 giugno 2022
SLOPPY JOES
martedì 14 giugno 2022
DIET COLA CHICKEN
Il sogno proibito.
Il miraggio.
Il desiderio raramente esaudito.
Le lattine di Coca Cola nella mia casa di bambina sono entrate poco, anzi pochissimo.
E quelle pochissime volte, feste comandate, compleanni, celebrazioni varie, sono state scandite dalla voce di mia madre che senza possibilità di appello decretava che si, io e mia sorella potevamo berla, ma rigorosamente una lattina in due.
Partivano quindi operazioni degne di due farmacisti per dividerla equamente tra i bicchieri, ed "equamente" era un miraggio come la bibita, dato che chi la maneggiava tentava sempre di farne cadere un po' di più dalla sua parte.
Con queste premesse non stupisce nessuno che oggi la sottoscritta possa essere serenamente considerata azionista della nota bibita essendomi abbondantemente rifatta di tutta quella che mi è stata negata, rigorosamente nella sua versione "zero" e non la "light" quando sono in Italia e poi alternativamente le due versioni a seconda di che parte del mondo mi ospiti al momento: perchè lo sapete, si, che il sapore non è lo stesso in tutto il mondo ma viene leggermente variato a seconda del mercato a cui si rivolge.
D'altronde sono astemia, qualcosa per accompagnare in pasti che non sia acqua mi serve :)
Detto questo, berla e basta non mi è sembrato sufficiente... per cui sono venute nel tempo torte con la Coca Cola e con tutta una serie di altre bibite gassate, ghiaccioli, gelati, per finire al coronamento di tutti i miei esperimenti il giorno che ho visto, lei, la divina Nigella cuocerci un prosciutto che veniva la fine del mondo.
E chi siamo noi per contraddire la divina?
Il pollo che vedete qui in realtà non è invenzione delle autrici del libro bensì un piatto che era già popolarissimo nella Hong Kong degli anni '90, con alette di pollo cotte nella cola, salsa di soia, spezie e verdure.
Cambiare la bibita con la versione zero calorie, le alette con il petto ed i grassi di cottura con lo spray alleggeriscono ovviamente il piatto di molte calorie.
E' buono?
Ve lo svelo alla fine ma intanto: andate a comprare la Coca Zero...;)
DIET COLA CHICKEN
per 4 porzioni
spray light per cottura
2 petti di pollo, senza pelle nè grasso, tagliati a cubetti
mezzo cucchiaino di 5 spezie cinesi
sale
una cipolla rossa a dadini
un pezzo di zenzero fresco da 1,5cm, tritato
3 spicchi di aglio tritati finemente
6 funghi, tagliati in quattro
mezzo peperone rosso, pulito dai semi e tagliato a listarelle
mezzo peperone verde, pulito dai semi e tagliato a listarelle
mezzo peperone giallo, pulito dai semi e tagliato a listarelle
6 baby pannocchie, tagliate a metà per il lungo
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
2 cucchiai di salsa di soya (tipo "dark")
1 cucchiaio di salsa Worcestershire
1 cucchiaio di aceto di sherry o riso
una lattina da 330ml di cola light
mezzo dado da brodo di pollo
un cubetto concentrato di brodo di pollo
5 cipollotti freschi, a pezzetti
Spruzzare lo spray light su una padella antiaderente e porla su fuoco medio.
Versarci il pollo, le spezie cinesi ed il sale. Cuocere per qualche minuto finchè il pollo risulterà colorito.
Togliere il pollo dalla padella e metterlo da parte.
Spruzzare nuovamente la padella con lo spray quindi aggiungervi la cipolla, l'aglio, lo zenzero ed i funghi e cuocere per qualche minuto finchè cominciano ad ammorbidirsi, quindi unire i peperoni, le pannocchie baby, il concentrato di pomodoro, la salsa di soia, la salsa Worcestershire e l'aceto.
Mescolare bene quindi unire la diet cola, mescolare nuovamente e portare a bollore.
Sbriciolare nell'intingolo il mezzo dado ed il cubetto di concentrato e far cuocere scoperto per 10 minuti circa.
Appena la salsa addensa leggermente aggiungere il pollo e i cipollotti, continuando la cottura per altri 10 minuti.
Controllare la densità della salsa e se ancora non è soddisfacente prolungare la cottura di qualche minuto, assicurandosi che il pollo sia ben cotto anche all'interno.
NOTE
- il piatto è divino. La salsa che ne viene fuori ha un gusto agrodolce irresistibile che ricorda molto quella dei ristoranti orientali. Le verdure ci stanno benissimo e rendono il piatto pressocchè completo se poi ci si abbina un carboidrato come ad esempio del riso al vapore.
- non ci sono difficoltà di sorta, e bisogna solo pazientare che la cola addensi in uno sciroppo buonissimo: mi ci è voluto esattamente il tempo indicato ma dipenderà ovviamente dalla vostra fiamma.
- lo spray light da cottura lo uso abitualmente, da me si trova in ogni supermercato e ce n'è di ogni tipo, marca, aroma e chi più ne ha più ne metta. In Italia credo si trovi con più difficoltà, infatti me lo porto appresso. Essendo una emulsione in pratica di olio ed acqua potrebbe non essere difficile realizzarlo da soli. Ma per non complicarsi la vita basta usare pochissimo olio in purezza (calcolando che ogni cambiamento degli ingredienti porterà ad un computo calorico diverso)
- temevo in una eccessiva sapidità visto il concentrato ed il dado. Ma sottovalutavo il potere della cola! La salsa viene perfetta così. A proposito, non c'è indicazione specifica sul tipo di cola dietetica da usare: che siate fan della Coca Zero come la sottoscritta o della Pepsi Max, andate tranquilli. In realtà se non temete le calorie addizionali potete usare come nella versione originale la cola classica.
- mi pare ovvio che la ricetta sia GLORIOSAMENTE PROMOSSA, e tutti invitati a rifarla al più presto, dieta o meno!
lunedì 13 giugno 2022
LO STARBOOK DI GIUGNO È....
Kate Atkinson & Kay Featherstone, Pinch of Nom
Anche se al pubblico italiano questo titolo dirà poco o nulla, Pinch of Nom, nel Regno Unito, è stato il caso editoriale non dell'anno e neppure del decennio, ma dell'editoria tutta, dalle origini ai giorni nostri. E' il fast selling più veloce della storia, visto che, nella prima settimana di vendite, ha venduto ben 210.506 copie, per un totale di più di 2 milioni di sterline, ponendosi al primo posto fra i non-fiction e insidiando molto da vicino le star della categoria della fiction: prima di questo libro, solo J.K. Rowling, Dan Brown e la tipa delle 50 sfumature possono vantare di aver venduto di più.
Dal caso editoriale al caso sociologico il passo è stato breve: le due autrici, infatti, Kate Atkinson e Kay Featherstone, che fanno coppia anche nella vita, sono tutto fuorché magre. Un mondo come quello attuale, in cui il fitness è tutto e i filtri fanno il resto, sembrava imporre, almeno in teoria, che dietro a un libro che parla di diete ci fossero le testimonial viventi della loro efficacia. Invece, Kate & Kay hanno puntato su un altro tipo di comunicazione: "quando ci siamo accorte di aver bisogno di una dieta, dopo aver gestito insieme un ristorante e aver acquisito le pessime abitudini alimentari e i Kg in più che ti restano addosso quando cucini per gli altri, abbiamo pensato di condividere i piatti che inventavamo per il nostro nuovo regime, su richiesta degli amici". Era il 2016, il loro profilo Instagram era appena nato e Pinch of Nom ancora non era diventato il colosso editoriale che è oggi, con 10 libri all'attivo, podcast, video, una linea di prodotti venduti in tutti i supermercati del Regno Unito e numeri a 6 zeri ovunque ci si giri.
La loro filosofia è semplice: dimagrire è un lungo viaggio, ma non è uccidendo la cucina che si arriva alla mèta. L'idea di Pinch of Nom nasce infatti dall'esperienza di diete in cui l'atto stesso del cucinare veniva progressivamente bandito dall'elenco delle nuove abitudini da seguire, assieme a tutti gli ingredienti che gli davano sapore. Per non parlare dell'estraneità alla vita sociale che una dieta comporta e che, in Gran Bretagna, passa molto di più che altrove attraverso il bere e il mangiare tutti assieme. Dover dire no, o peggio, dover fare i conti con sensi di colpa e sforzi vani per aver ceduto a uno strappo alla regola era una frustrazione troppo mortificante per garantire il successo del loro progetto. E così, forti dell'esperienza del ristorante, le due signore hanno iniziato a suggerire al loro Slimming Club un progetto condiviso, in cui anziché mangiare verdurine crude e scondite, si affrontavano di petto tutte le ricette per alleggerirle, senza ucciderne il sapore. Un gruppo di volontari si offriva via via di provarle, modificandole o aggiustandole, e da lì, poco alla volta, la community si è allargata fino a diventare quella che è oggi. La parte interessante è, ovviamente, che tutti hanno perso peso: le due signore, assieme, sono arrivate a -14 stones (circa 90 kg) in un anno (in due: non ci è dato di sapere chi detenga il primato) e così tutti gli altri.
Altrettanto ovviamente, se abbiamo deciso di affrontare questo libro allo Starbooks non è perché crediamo alla loro dieta o meno: come detto milioni di volte, noi ci occupiamo solo degli aspetti editoriali e il libro che ha bruciato tutte le classifiche del mondo nella sua categoria non poteva non destare il nostro interesse. Quello che cercheremo, stavolta, è se le promesse di una cucina buona, appetitosa, vicinissima agli originali ma, nel contempo, più leggera, sono state rispettate.
Questo - e solo questo - sarà dunque lo scopo dei nostri test, da domani fino alla fine del mese.
Per tutto il resto, ci sono i medici :)
A domani, per la prima ricetta!