Se c'è una cosa che ho capito negli anni, è che fare un buon dolce senza glutine è una delle cose più difficili che ci siano. Non parlo di creme, budini o simili, dove si può "barare" facilmente. Parlo proprio di classici dolci da forno. Nel caso di una torta senza glutine, ad esempio, non basta semplicemente sostituire le farine normali con quelle senza glutine. Senza un buon bilanciamento dei liquidi e dei grassi, infatti, il risultato nel migliore dei casi è un dolce secco, ideale se si vuole uccidere qualcuno per soffocamento 😁
In
questa ricetta viene utilizzato un mix di farina di mandorle e avena,
ma la cosa che lo rende unico è la presenza della polpa di zucca, che
conferisce morbidezza e umidità. Il resto, lo fanno la glassa e le noci
pecan.
Ingredienti:
Una zucca butternut (violina) piccola da un chilo circa, tagliata a metà e senza semi (io ho usato due belle fette, del peso totale di un chilo)
60 ml di olio di cocco* liquido, più altro per la teglia
160 g di farina di mandorle
170 g di farina di avena (se lo preparate per una persona celiaca, assicuratevi di utilizzarne una certificata senza glutine)
2 cucchiaini di cannella
1 e 1/2 cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di bicarbonato
60 g di dark brown sugar
80 ml di sciroppo d'acero
4 uova grandi, separate
Glassa (opzionale):
130 g di zucchero a velo
6 cucchiai di sciroppo d'acero
2 cucchiai di olio di cocco* liquido
un pizzico di sale
65 g di noci pecan o noci tostate e tritate grossolanamente
*Se dovesse essersi solidificato basta passare il barattolo nel microonde per 40-50 secondi o sotto l'acqua bollente, finché non torna allo stato liquido.
Preriscaldate il forno a 205 gradi.
Mettete la zucca in una teglia rivestita di carta forno, con la polpa rivolta verso il basso. Cuocete in forno per 50-60 minuti, finché la polpa non è morbida e ben cotta. Quando la zucca si sarà raffreddata, prelevate la polpa con un cucchiaio e frullatela. Prendetene 180 grammi e conservate il resto (l'autrice consiglia di tenerla da parte o aggiungere burro e sale e mangiarla per pranzo 😆). Prendete una teglia quadrata di 23 cm di lato, ungetela con olio di cocco e rivestitela con carta forno. Riducete la temperatura del forno a 175 gradi.
In una ciotola mettete gli ingredienti secchi: la farina di mandorle, la farina di avena, la cannella, il sale, il lievito e il bicarbonato.
In una ciotola capiente mettete l'olio di cocco e lo zucchero e mescolate. Unite la purea di zucca e lo sciroppo d'acero. Aggiungete anche i tuorli e mescolate con una frusta.
Unite gli ingredienti secchi a quelli umidi e mescolate velocemente.
Montate gli albumi a neve fino a quando non saranno lucidi e sodi ma non secchi.
Aggiungete un terzo degli albumi montati all'impasto e incorporate mescolando dal basso verso l'alto. Incorporate anche il resto degli albumi.
Versate il composto nella teglia e cuocete in forno per 45-55 minuti (a me ne sono bastati 40). Fate la classica prova stecchino per controllare la cottura. Fate raffreddare la torta prima in teglia e poi su una gratella.
Nel frattempo preparate la glassa. Mettete in una ciotola lo zucchero a velo, lo sciroppo d'acero e l'olio di cocco. Mescolate e aggiungete qualche goccia d'acqua - il giusto per ottenere una glassa fluida.
Versate la glassa sulla torta e completate con le noci pecan. Fate riposare a temperatura ambiente fino al momento di servire.
Considerazioni:
-
Il dolce è buonissimo e non sembra diverso da uno preparato con farine
classiche. Risulta infatti bello compatto, per niente secco e non si
sbriciola (cosa che capita spesso quando si usano farine prive di
glutine).
- L'abbinamento zucca-sciroppo d'acero è un classico
vincente. In questo caso ancora di più, perché rende il dolce super
morbido e umido.
- Secondo l'autrice la glassa è opzionale. Per me è assolutamente necessaria, perché va a completare il gusto.
-
La glassa da sola è dolcissima, ma mangiata insieme alla torta è
perfettamente equilibrata. Secondo me comunque ci starebbe bene anche
una glassa al formaggio 😉
- La torta può essere benissimo
preparata il giorno prima. Basterà coprirla bene con carta stagnola, una
volta raffreddata. Anzi, vi dirò che uno o due giorni dopo è ancora più
morbida!
Il dolce è piaciuto a tutti, qualcuno ha fatto il bis e anche il tris 😆
E' ovvio quindi che la ricetta è
PROMOSSA A PIENI VOTI
Alessandra Corona- La Cucina di zia Ale
Questo dolce ha una faccia stupenda!!!
RispondiEliminaMi fa un po' ridere che ci faccia arrostire 1 kg di zucca per prelevarne solo 180 g, immagino sia per calibrare bene i tempi e la temperatura di cottura (anche perché nessuno accenderebbe il forno per arrostire 180 g di zucca); e poi la zucca è così buona che fa comodo averne un po' già arrostita.
Quello che mi piace dei dolci della Severinatne, è il grande equilibrio con cui calibra la dolcezza. Ho provato i muffin alla melassa e li ho trovati perfetti; anche qui vedo che la dolcezza è affidata nell'impasto allo zucchero addizionato di melassa e allo sciroppo d'acero, che sono meno dolci dello zucchero, e all'esterno dalla glassa. Un dolce tutto da provare, e che sono sicura mi piacerà moltissimo.
Grazie Ale!
sì, in effetti anche a me ha fatto un po' ridere la questione della zucca XD Però alla fine ho fatto davvero come ha detto lei e l'ho mangiata a cucchiaiate piena di burro e parmigiano. Sarebbe stato un peccato buttarla, no? :P
EliminaGrazie Mapi :-*
Qui mi ribellerò e userò la zucca cotta già pronta che da me vendono ovunque. Si, perché sono curiosissima di provare: è splendido!
RispondiEliminaE fai bene! l'avrei usata anche io se l'avessi avuta ahahaa :P
EliminaGrazie Stefi :-*
Allora, mi devi solo dire se si sente il profumo del cocco, perché altrimenti non posso farla. In casa mia quell'odore entra solo attraverso le lozioni solari. Purtroppo.
RispondiEliminaPS a me sembra meravigliosa ma non posso proporla al consorte!
No, l'odore non si sente e il gusto è molto delicato. Anche io avevo un po' timore dell'olio di cocco, più che altro quello nella glassa, ma secondo me non si avverte proprio.
EliminaEccomi anche di qui. come ti dicevo su IG, hai messo il dito nella piaga: perché il vero problema dei dolci in cui la farina di grano viene sostituita con altre senza glutine è proprio la consistenza. Non parlo delle ricette che nascono già gluten free (come le spettacolari torte di polenta o di semolino): ma proprio quelle come questa tua che, non a caso, è il vero banco di prova del libro: e mi fa davvero piacere leggere che sei soddisfatta. Il resto, lo fa la foto :)
RispondiEliminaTi dirò che ho fatto anche l'altra torta, quella di carote, ed è stato un altro grande successo! Si vede che le ha studiate proprio bene e le sostituzioni non sono state fatte a casaccio.
EliminaGrazie Ale :-*
Dopo aver letto questa ricetta mi viene spontaneo pensare: 1- ho una bella zucchetta violina in casa, la voglio fare! 2 Dall'aspetto, esecuzione e commenti è un successo! Conosco già la cucina senza glutine senza l'uso di mix di farine piene di additivi e amidi, ma questa ricetta mi ha sorpreso veramente.
RispondiEliminaInutile dire che la foto rende giustizia alla bontà, o gliene attribuisce di più! Grazie Ale!
Un successo assicurato, promesso! :D
EliminaGrazie a te <3
P.S. mi sa che farò anch'io quella di carote... non si può non seguire un buon consiglio!
RispondiEliminaAncora devo decidere quale delle due preferisco :P
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