martedì 16 marzo 2021

SPOONBREAD

 


 

 Il titolo della ricetta, tradizionalissima del Sud degli Stati Uniti, trae in inganno.
Come sappiamo, letteralmente vorrebbe dire “pane al cucchiaio.
Ma, nonostante il nome, il suo aspetto ha poco a che vedere con il pane. Sembra piuttosto una via di mezzo fra un budino salato e un soufflé. Le origini dello “spoonbread” sembrano risalire a tempi remoti, prima ancora che arrivassero gli inglesi, e anzi si crede che sia una vera e propria invenzione degli indigeni. Il termine “spoonbread” fu utilizzato per la prima volta nel ricettario “The Carolina Housewife” pubblicato nel 1847 in cui la sua autrice Sarah Rutledge scrive con leggiadria poetica: “Ha quasi la delicatezza della crema pasticciera”. 


Vediamo subito allora la ricetta. 

250 ml di acqua bollente
120 g di farina di mais
30 g di burro, più dell’ altro per ungere la teglia (e per la finitura, facoltativo)
250 ml di latte intero
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
2 uova grandi, separate
1 cucchiaino di lievito in polvere

Preriscaldare il forno a 180 ° C. Imburrare una teglia da forno poco profonda (può essere in ceramica o in smalto, o quadrata da 22cm oppure, come quella che ho usato io, rettangolare, 28x20cm).
Versare l'acqua bollente in una ciotola media resistente al calore. Versare la farina di mais in un flusso sottile nell'acqua calda, mescolando costantemente fino a che diventi omogeneo. Con un cucchiaio di legno, incorporare il burro fino a incorporarlo. Aggiungere lentamente il latte, lo zucchero e il sale fino a ottenere un composto omogeneo e non più denso. Lasciate raffreddare leggermente. Incorporare i tuorli e il lievito. In una ciotola a parte, con una frusta o uno sbattitore a mano (o in una planetaria), montare gli albumi a neve ferma, quindi incorporarli delicatamente nella pastella.
Versare l’impasto nella teglia preparata. Cuocere fino a quando non risulti gonfio e dorato, da 35 a 45 minuti. Per servire, versare un cucchiaio sui piatti da portata e guarnire con una noce di burro, se lo si desidera. 
 

NOTE

Di una semplicità disarmante, l’unico momento di pazienza sta solo 
nell’incorporare con delicatezza gli albumi montati a neve ferma. 

Si può mangiarlo accompagnandolo con cibo salato oppure spolverandolo con abbondante zucchero a velo, o sciroppo d’acero, o miele, yogurt, marmellata…. indovinate quale versione ho scelto? 

Promettetemi di farlo subito! La ricetta è più che PROMOSSA!
 
Biagio D'Angelo - Glogg the Blog

14 commenti:

  1. Mi sembra davvero perfetta per il brunch domenicale, si fa in un attimo ed accompagna dolce e salato.
    Non l'avevo neanche notata questa ricetta. Grazie per averla provata caro Biagio.

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    1. è un passepartout delizioso, soprattutto quando magari non hai pane (o simili) in casa... perché no ?

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  2. Bellissimo, mi piace molto questo versatile spoon bread! Da provare!

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    1. l'ho provato incuriosito dal nome e adesso ne sono rimasto incantato!

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  3. Ha un aspetto magnifico, e si discosta da un più classico cornbread nonostante anche questo sia realizzato con il mais. Bella scelta, Biagio, non lo conoscevo!

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    1. la consistenza da pudding-soufflé è la cosa che sorprende di più. Spero tu possa provarlo molto presto!

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  4. Penso sia di quelle consistenze che mi fanno impazzire! Lo proverò prestissimo, ho tutto :D
    Ottima scelta.

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    1. grazie!!! spero che anche tu ne sia soddisfatta tanto quanto me!

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  5. Ho la sensazione che tu abbia usato questo pane speciale come accompagnamento a del cibo dolce... o no? Comunque sia, ottima scelta!

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    1. ebbene sí, Carter, hai vinto anche stavolta !!! ahahahah

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  6. Grazie per quest'idea originale. Vorrei provare a replicare la ricetta ma avrei bisogno di un consiglio: la farina di mais da usare è meglio fioretto o da polenta? Grazie mille.

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    1. secondo me non fa tanta differenza... nel testo originale, non si specifica nulla (dice "cornbread"). Io ho usato una farina di mais fioretto locale. Prova con la fioretto. Grazie a te!

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  7. Ma sai che questa me l'ero proprio persa?
    Ora corro ai ripari :)
    Grazie per l'occhio lungo che ti ha portato a scovare proprio la chicca nascosta!

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