mercoledì 26 giugno 2024

SPICED HONEY CALAMARI

 


La frittura di calamari è un altro grande classico dell'estate, per quanto mi riguarda. Una delle cose che preferisco è la fritturina mangiata al mare, al tramonto, con un buon aperitivo. Sono una viziosa, lo so :D

Purtroppo però, preparare una buona frittura di calamari non è affatto semplice. Soprattutto, l'effetto unto è sempre dietro l'angolo, e se non si utilizza un buon prodotto di partenza, si rischia di mangiare una cosa terribile.

Personalmente, per la frittura di calamari utilizzo la semola di grano duro, che resta più croccantina e non dà l'effetto molliccio. La cosa interessante di questa ricetta è proprio la panatura aromatica, che onestamente non avevo mai considerato.


500 g di calamari o di anelli di calamari

200 ml di latte intero

1 cucchiaino di sale fino

150 g di farina (senza glutine, se necessario)

50 g di maizena

½ cucchiaino di lievito in polvere

1 ½ cucchiaino di origano secco

1 cucchiaino di paprika dolce affumicata, più altra per finire

1 cucchiaino di pepe nero appena macinato

1 litro di olio vegetale, per friggere

2 cucchiai di miele

Sale marino in fiocchi, per finire

2 limoni


Se utilizzate i calamari interi, sciacquateli e asciugateli, quindi tagliateli ad anelli di 1,5-2 cm. Metteteli in una terrina e mescolate con il latte e ½ cucchiaino di sale. Coprite e lasciate in frigorifero per almeno 20 minuti. In una grande ciotola, mescolate la farina, la maizena, il lievito, l'origano secco, la paprica, il pepe nero macinato e il restante ½ cucchiaino di sale marino. Scolate i calamari e passateli nella miscela di farina finché non saranno ben ricoperti.

Versate l'olio in un'ampia casseruola e mettetela su fuoco medio. Mettete un pezzetto di calamaro nella padella e quando inizia a sfrigolare vigorosamente e a diventare dorato, saprete che l'olio è pronto. Foderate un piatto con carta da cucina e iniziate a friggere i calamari pochi alla volta. Friggete per 5-6 minuti, finché non saranno ben dorati, quindi trasferiteli sul piatto foderato di carta da cucina per un minuto per farli scolare. Continuate fino a quando non avrete fritto tutti i calamari. Servite con un filo di miele, pizzichi di sale marino in fiocchi, paprika affumicata dolce e spicchi di limone.


Considerazioni:

- Le indicazioni parlano di "500 g di calamari o anelli di calamari". Io ho considerato 500 g di calamari puliti. Inoltre, 500 g per 4 persone secondo me sono una porzione un pochino risicata. Diciamo che secondo me andrebbero bene per 3 (o per due, se mangiate solo la frittura e un contorno leggero, ad esempio).

- Non avevo mai pensato di lasciare i calamari nel latte prima di friggerli. Onestamente però non ho capito se ne sia valsa la pena, perché devo dire che i calamari che prendo nella mia pescheria sono sempre super freschi e morbidi già di loro.

- La panatura leggermente aromatica non mi è dispiaciuta per niente. Anzi, penso proprio che la userò spesso quest'estate. Forse mi aspettavo un gusto un po' più deciso, ma in fondo va bene così, perché non c'era nessuna spezia predominante.

- Il miele non ci sta male, in effetti, soprattutto se aggiungete anche una spruzzata di limone, ma onestamente se ne può anche fare a meno.

- Ho trovato per così dire "empirico" il metodo per capire se l'olio era a temperatura. In effetti però ho anche pensato che non tutti hanno un termometro da cucina, e ho pensato proprio a mia madre che usa metodi simili, quindi in fondo va bene così.


Come diverse altre ricette, anche questa presenta indicazioni un po' blande, ma la panatura merita, quindi mi sento buona e voglio dire che la ricetta è

PROMOSSA

col 6 politico



1 commento:

  1. Mi piace la panatura aromatica e mi incuriosisce la marinatura nel latte. Io approvo i metodi empirici perché, pur possedendo un termometro da cucina, li trovo più pratici. Una ricetta da provare!

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