Dove
abito è molto difficile trovare la farina di segale. Se la si trova, o è
di bassa qualità o è mescolata con una serie di altre farine, e non ha
né quell’aroma specifico, né quella colorazione ambrata che la
contraddistingue. L’ultima volta che sono stato in Francia ne ho
comprato un paio di chili. Non vi dico la paura di essere fermato alla
frontiera!…
La
farina di segale è molto importante nella cucina nordica. In qualche
modo ha ben ragione Anja Dunk nel dire che è anche la farina più adatta
alla Germania, perché in essa c'è qualcosa di severo, di forte, di serio
e di robusto. La segale è meno ricca di glutine rispetto alla maggior
parte delle farine, e rispetto alla farina di grano ha una costituzione
più forte, che la rende più tollerante ai climi più freddi. Proprio per
questo, la troviamo molto popolare in luoghi come la Scandinavia e la
Russia, e nel resto dell'Europa settentrionale e orientale.
Questa torta di mele mi ha subito incuriosito per la presenza esclusivamente di farina di segale. Vediamo com’è andata.
Ingredienti per 8-10 persone
200 g di burro non salato, a temperatura ambiente, più dell’altro per ungere
200 g di dark brown sugar
2 uova, sbattute
200 g di salsa di mele, non zuccherata (fatta in casa secondo la ricetta dell’Autrice o acquistata in negozio - di seguito la ricetta specifica)
200 g di farina di segale
1 cucchiaino di lievito per dolci in polvere
½ cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 cucchiaino di cannella in polvere
½ cucchiaino di noce moscata appena grattugiata
½ cucchiaino di chiodi di garofano macinati
½ cucchiaino di cardamomo macinato
¼ di cucchiaino di sale marino fine
Preriscaldare
il forno a 170°C e rivestire con carta-forno la base di una tortiera
apribile dal diametro di 23 cm. Ungerne la circonferenza con del burro.
Mettere
il burro e lo zucchero in una ciotola grande e montarli con un
cucchiaio di legno fino a ottenere un composto soffice e spumoso.
Aggiungere le uova, mescolare insieme, quindi aggiungere la salsa di
mele e mescolare di nuovo. La miscela potrebbe sembrare separarsi
in
questa fase, ma è normale. Aggiungere il resto degli ingredienti e
continuare a sbattere con un cucchiaio di legno fino a quando non si sia
formato un impasto morbido.
Versare
l’impasto nello stampo preparato cercando di livellare la parte
superiore con una spatola. Cuocere al centro del forno per 40–45 minuti,
o comunque fino a quando uno spiedino non ne fuoriesca pulito.
Raffreddare il dolce nello stampo su una gratella. La torta si mantiene bene per 3 giorni in un contenitore ermetico.
Salsa alle mele
Per
preparare la salsa alle mele con cui accompagnare questa torta, ho
fatto proprio quella di Anja Dunk, riportata nel libro. Eccola di
seguito. Sappiate però che io ho dimezzato le dosi e non ho sterilizzato
i vasetti perché ne ho fatto uso immediato.
Per 6 vasetti da 500 ml l’uno
½ limone, più 30 ml di succo di limone
4,5 kg di mele Bramley (o qualsiasi altra varietà)
Golden caster sugar (zucchero di canna chiaro) da aggiungere a cucchiaiate, a piacere (facoltativo)
Riscaldare
sul fornello una grande pentola con dell’acqua. La pentola deve essere
abbastanza profonda da poter sommergere completamente i barattoli che si
utilizzeranno.
Preparare
una ciotola grande, vicino al tagliere, mettendo dell’acqua fredda -
che copra per metà la ciotola - e il succo di mezzo limone spremuto. Ciò
contribuirà a prevenire l'ossidazione e l'annerimento delle mele.
Rimuovere
eventuali parti rovinate dalle mele. Tagliare le mele a metà, quindi a pezzi
di 2 cm, rovesciandole nella ciotola d'acqua. Dopo aver tagliato
tutte le mele, metterle in una grande casseruola insieme a 30 ml di
succo di limone e 60 ml di acqua. Mettere il coperchio sulla padella e
far sobbollire le mele a fuoco medio per circa 20 minuti, fino a quando
non si disferanno. Mescolare di tanto in tanto con un cucchiaio di
legno per evitare che si attacchino al fondo della padella o brucino.
Una
volta che le mele sono diventate una poltiglia, assaggiarle per
aggiustarle in dolcezza. Se il composto risulta troppo acido, aggiungere
un cucchiaio di zucchero, mescolare e assaggiare di nuovo. Ripetere
l’azione fino a raggiungere la dolcezza desiderata.
Passare
il composto, un poco per volta, attraverso un setaccio, in un'altra
pentola grande e pulita. Scartare i semi e la buccia rimasti.
Riscaldare
la salsa di mele ottenuta, per un minuto o due circa. Versarla nei
barattoli caldi e sterilizzati. Battere ciascun barattolo sulla
superficie di lavoro per rimuovere eventuali bolle d'aria. Avvitare i
coperchi a vuoto sui barattoli o sigillarli con un elastico e una clip, a
seconda del tipo di barattolo. Coprire la la superficie di lavoro con
un canovaccio, quindi rimuovere i barattoli con cura dal bagnomaria e
posizionarli sul canovaccio. Lasciar raffreddare completamente. Provare
le guarnizioni e, se tutto procede per il meglio, avvitare bene i
coperchi o chiudere i barattoli.
Conservata
in un luogo fresco e buio, questa salsa di mele può durare fino a un
anno.
Una volta aperto il barattolo, però, conservare in frigorifero e
consumare entro 5 giorni.
Variazioni suggerite dall’Autrice:
Aggiungendo
alle mele, mentre cucinano, 250 g di prugne (o albicocche secche), 2
bastoncini di cannella, ciascuno di 5 cm di lunghezza, 18 chiodi di
garofano e ¾ cucchiaino di noce moscata grattugiata si ottiene una
versione speziata di questa salsa.
Se si vuole aggiungere delle pere, basta sostituire metà delle mele nella ricetta con le pere.
Inoltre,
se si gradisce una delicata nota floreale, basta aggiungere dell’acqua
di rose: una volta spento il fuoco, mescolare 1/2 cucchiaio alla fine
del procedimento per ottenere la salsa, e versarlo appena prima di
riempire i barattoli.
Note
Perfetta con una tazza di caffè o té pomeridiana, questa torta è semplice, familiare, per nulla appariscente, né troppo dolce.
La
salsa di mele dà un tocco agrodolce e una perfetta umidità alla torta,
senza superare il sapore “nocciolato” della farina di segale.
Anja
Dunk suggerisce, inoltre, di provare la salsa di mele con altri
ingredienti per renderla più creativa: con pepe rosa in grani, semi di
cardamomo tritati, coriandolo macinato, rametti di rosmarino fresco,
foglie di salvia fresche (per una versione salata non zuccherata),
zenzero grattugiato fresco, bacche di ginepro, strisce di scorza di
limone, baccelli di vaniglia….. Insomma, è solo dar spazio alla
fantasia.
È una torta “facile” anche da ricordare perché la ricetta utilizza uguali quantità di ingredienti principali.
L’Autrice raccomanda di non usare glasse o zuccheri per completare la torta perché è una torta tedesca, perciò un po’ austera.
È una torta buonissima, nella sua semplicità disarmante.
Con
la farina di segale, la salsa di mele è veramente un toccasana.
Probabilmente con le mele intere, la torta sarebbe risultata un po’
troppo densa e pesante. Invece la salsa offre leggerezza e le spezie la
arricchiscono di sapore.
L’unica
differenza che mi sono permesso è l’uso della planetaria a posto del
cucchiaio di legno, nella preparazione dell’impasto della torta, per
prepararla molto più in fretta.
Senza dubbio, la ricetta è
PROMOSSA!
Biagio D'Angelo - Glogg the Blog
Non so dire se l'austerità si addica a questi tempi. Nel senso che l'isolamento cui siamo obbligati ci fa vivere dell'austerità e non so se questa torta riesca a rallegrare sufficientemente l'austerità nella quale viviamo. Però va provata. E poi un'altra cosa: mi incuriosisce la salsa di mele. Mi incuriosiscono le varianti proposte. Anzi, mi viene in'idea: raccoglierò in un file le salse che posso trarre dallo Starbooks, per averle a disposizione quando ne avvertirò la necessità. Quelle provate qua e là, sono ottime
RispondiEliminaDiciamo che è un'austerità legata alla cultura teutonica... e ti assicuro, Giulietta, che la torta rallegra, sí, ed è molto deliziosa. Effettivamente, le varianti proposte sono molto curiose e interessanti. Un abbraccio.
EliminaGrazie Biagio! È molto originale con la salsa di mele! Se divessi preparla io, userei del grano saraceno, per ovvi motivi. Vediamo cosa m'invento, ma sarebbe proprio da assaggiare così!
RispondiEliminaSonia!... Prova la salsa di mele magari con una delle variazioni proposte dall'autrice! ;)
Elimina*dovessi
RispondiEliminaSono sicura che sia buonissima, lo dice una grande amante della farina di segale. Da me l’applesauce si trova in ogni super quindi posso essere lazy? 😬
RispondiEliminaLazy, lazy, lazy...
EliminaMi piace tutto di questa torta: dall'uso non semplice della farina di segale, che con la sua nota acida non è sempre facile utilizzare per i dolci, alla salsa di mele, alle spezie. Se in tutte le mie torte di mele regna sovrano il binomio cannella/chiodo di garofano, l'aggiunta di noce moscata e cardamomo mi intriga.
RispondiEliminaLa salsa di mele e tutte le sue varianti, poi, sono una chicca (anzi, tante chicche!). Più che austera io la definisco una torta rustica, ma di sicuro accattivante.
Grazie Biagio!
Grazie a te, Mapi. Effettivamente, le varianti della salsa di mele fanno venire voglia di provarle proprio tutte... hahaha... un abbraccio
EliminaNel momento in cui ho letto di montare burro e zucchero con un cucchiaio di legno, ho subito pensato: "no va beh, io prendo la planetaria!!" Scherzi a parte dovrei avere in dispensa della farina di segale usata per un precedente starbooks, sia mai che ci provo!!
RispondiEliminaio ho preso la planetaria, Elena... come hai potuto leggere tra le mie note... lasciamoci aiutare dalla tecnologia, no ? hahaha
EliminaAmo il gusto della segale, e credo che sia dovuto al fatto che, con quel gusto, ci sono cresciuta. In Valtellina, dove sono nata, si prepara il “pan di segale”. È un pane a forma di ciambella con farina di segale e farina di grano: è uno dei miei pani preferiti, insieme a quelli “con i semini” (come li chiamo io), che ho scoperto grazie a mio marito!
RispondiEliminaLa torta con solo farina di segale credo di non averla mai provata... ora sono proprio curiosa di assaggiarla... grazie Biagio!
con la farina comprata in Europa ho fatto il pane di segale finlandese, buonissimo, che ho anche sul blog... credo di aver un passato nordico... devo riconoscerlo, cara Ale.. ciao!!!
EliminaLa farina di segale è una delle mie preferite. Per quello quando sono da quelle parti di mondo, non posso impedirmi di acquistare quel pane meraviglioso o la farina profumata che ricorda i boschi della Foresta Nera. Questa torta mi sembra stupenda, soprattutto per quando si ha voglia di qualcosa senza fronzoli ma piena di sapore. Bellissima scelta Biagio.
RispondiEliminaUn bacione
è una torta che merita, forse anche per questa sua semplicità !
Eliminagrazie, Patty! ti abbraccio alla distanza...
Complimenti per la scelta! Una torta di mele originale!
RispondiEliminaQuesta salsa di mele è proprio da fare, attira propio, e con tutte gli accostamenti alternativi.
Credo che proverò, appena riesco a comprare il dark brown sugar e lo zucchero di canna chiaro... 😋
Anto, ti aspettavo... perché tu sei una fan della cucina dolce nordica, proprio come me... ciaooooo
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