Anja Dunk, Strudel Noodles & Dumplings- The New Taste of German Cooking
Ogni volta che vado in Germania, torno a casa carica di libri di cucina. In sé, non sarebbe una novità, visto il ripetersi del rituale in ogni posto da me visitato: nella mia libreria, ci sono libri di ricette ebraiche, peranakan, aborigene, galleghe e gaeliche, tanto per citare a caso, tutte accomunate dal fatto di essere state acquistate in loco. La stranezza sta nel fatto che, mentre per le altre pubblicazioni scelgo, talora a malincuore, solo quelle in lingua inglese, la sola che conosco, con i libri di cucina tedesca non faccio distinzioni, anzi: sono talmente invischiata nel vortice della passione per quei pani, quelle torte, quelle carni che grondano salsa che il fatto di non sapere una parola di tedesco mi appare come un particolare assolutamente trascurabile, complice il fatto di avere un marito che, bontà sua, lo parla. Da lì in poi è tutta una supplica, destinata a concludersi con le traduzioni più raffazzonate del mondo e che iniziano inevitabilmente con "questa casa sentiva proprio il bisogno di un nuovo libro di cucina tedesca".
Il punto è che sì, questa casa ne sentiva il bisogno e chissà ancora per quanto tempo lo avvertirà: perché se mai c'è una cucina poco conosciuta, troppo spesso stereotipata e talvolta ingiustamente maltrattata, è proprio la vasta, antica e robusta tradizione gastronomica germanica che, come ben sa chi bazzica da quelle parti, è infinitamente di più del consumato binomio würstel und kartoffeln sotto un tendone dell'Oktoberfest.
Ad esserne consapevole è anche Anja Dunk, discepola di Diana Henry, gallese di nascita, tedesca per parte di madre che, in questo suo primo libro prova a compendiare l'intero patrimonio di questa cucina, alla luce delle sue esperienze di foodie nomade, in giro per il mondo. Ad una ossatura assolutamente confortante (200 ricette di tradizione, tutte attinte da ricettari familiari) si affianca un pizzico di follia, con abbinamenti estrosi e intriganti, nel tentativo di svecchiare o alleggerire o ingentilire quegli aspetti un po' ridondanti del mangiare tedesco alla luce dei nuovi orizzonti del Terzo Millennio. Il resto lo fanno le immagini, un inno ad Instagram e al dejavu ma che, oltre a riscattare l'anonimato della copertina, contribuiscono a fare di questo libro l'oggetto del "sì lo voglio" per tutte le malate di libri che bazzicano da queste parti.
Il resto, come sempre, lo farà la prova del fornelli, con la squadra dello Starbooks ben pronta a mettersi alla prova anche con queste ricette. Quale sarà il risultato, lo scopriremo solo alla fine, dopo una carrellata di verdetti parziali che da domani ci terranno compagnia su queste pagine.
Auf Wiedersehen!
Sto sbavando!!!secondo me sarà una cosa meravigliosa!!
RispondiEliminaCondivido le aspettative di Sonia! La cucina europea mi attira molto e dall'unica esperienza tedesca da me avuta, penso che abbia tante qualità che la possano riscattare.
RispondiEliminaE mi sto rassegnando ad un altro libro... Ma prima lo Starbooks deve tessere la sua magia!!! Stupiteci! 😋
La mia atavica antipatia per la Germania, che un ex fidanzato tedesco non ha mitigato, mi ha sempre portato a disprezzarne anche la cucina. Tutto sommato però hai ragione: così come l'Italia non è spaghetti e mandolino, anche la Germania non è würstel, crauti e kartopfeln.
RispondiEliminaSeguirò con curiosità la prova dei fornelli dello Starbooks, ansiosa di riscattarmi da un pregiudizio che di sicuro non mi fa onore.
Questa volta aspetto la prova dei fornelli sperando il giudizio non sia negativo perché il libro per me è già molto intrigante
RispondiEliminaAspetto con ansia la disamina di questo testo perchè non so proprio nulla della cucina tedesca e quando sono stata in Germania sono caduta vittima del wurstel und kartopfeln... e anche di un "insalata di wurstel immersa in un dito di aceto" una dei pasti peggiori della mia vita!!
RispondiEliminaho ripubblicato sotto con il profilo corretto, così sapete chi sono
EliminaAspetto con ansia la disamina di questo testo perchè non so proprio nulla della cucina tedesca e quando sono stata in Germania sono caduta vittima del wurstel und kartopfeln... e anche di un "insalata di wurstel immersa in un dito di aceto" una dei pasti peggiori della mia vita!!
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