La prima volta che l'ho assaggiato, mi venne servito tutto a pezzetti con una bellissima spolverata di zucchero speziato e succose prugne secche nell'impasto.
Soltanto dopo averlo cucinato, ho capito perché si usa servirlo a pezzi.
Ma questo lo vedrete più avanti.
Intanto mi ritrovo d'accordo con l'autrice, quando dice che un piatto come questo riempie cuore e stomaco e salva le mamme dall'empasse di scegliere uno spuntino delizioso, nutriente e senza troppo impegno.
INGREDIENTI PER 2 PERSONE
2 cucchiai di zucchero a velo
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
3 uova separate
180 ml di latte intero
90 g di farina 00
1/2 cucchiaio di zucchero vanigliato
1/2 cucchiaino di sale fino
la scorza grattugiata di un limone non trattato
50 g di uvetta
25 g di burro non salato
1 cucchiaio di mandorle tostate a lamelle
Preriscaldate il forno a 180 g.
Mischiate lo zucchero a velo con la cannella e tenete da parte.
In una ciotola sbattete con un cucchiaio di legno le uova con il latte e la farina in modo da ottenere una morbida pastella. Aggiungete quindi lo zucchero vanigliato, il sale, il limone e l'uvetta e date una bella mescolata.
In una ciotola montate a neve ferma gli albumi quindi incorporateli con delicatezza nella pastella.
Sciogliete il burro in una padella che possa andare anche in forno quindi versatevi la pastella e fate cuocere per qualche minuto fino a che il fondo non sia bello dorato scuro.
Capovolgete lo Schmarren: non vi preoccupate se si romperà, non è importante a questo punto.
Mettete la padella in forno e cuocete per altri 5 minuti.
Togliete la padella dal forno, con due forchette sollevate il pancake e trascinatelo su un piatto.
Cospargetelo di mandorle e zucchero alla cannella e servite immediatamente.
NOTE PERSONALI
- La prima vera difficoltà di questa ricetta sta nell'avere la padella adatta. Perfetti sono quegli Skillet di ferro pesantissimi che passano dalla fiamma al forno senza difficoltà. L'autrice non da' il diametro della padella ma è consigliabile almeno un 22 c.m perché l'impasto non è poco e crea un discreto spessore ( che tende a crescere grazie anche agli albumi). Io non avevo nulla di tutto ciò ed ho usato una padella di rame stagnato dal fondo pesante e manico di acciaio ed è stata di grande aiuto.
- Le uova meglio che siano piccole o medie. Io avevo solo le grandi quindi la pastella è venuta un po' troppo liquida il che rende complicato incorporare bene gli albumi.
- Non abbiate paura di far cuocere il pancake nella padella. Aiutandovi con una spatola di silicone, potrete sollevare e controllare il colore. Sicuramente dovrà cuocere non meno di 5 minuti.
- Al momento di girarlo, vi troverete con un fondo bello cotto ed un sopra ancora liquido. Io ho utilizzato un piatto da pizza su cui ho capovolto il pancake, ma parte della pastella è rimasta sul piatto e non sono riuscita a versarla sotto il pancake ormai adagiato in padella, quindi una parte della sua bella doratura è andata coperta dall'impasto ancora chiaro che nel forno si è colorato poco purtroppo). Ecco perché capisco adesso quando l'autrice dice "Se si rompe non è un problema", perché con molta probabilità molti tagliano a metà il pancake e lo girano direttamente nella padella per recuperare la pastella.
- Nel forno finisce la cottura molto velocemente e va servito subito, caldo caldo.
- L'aspetto non è bellissimo, un po' disordinato e povero, ma è' il genere di piatto che io adoro: la dolcezza è quella della frutta secca, è soffice, profumato, qualcosa che arriva subito al cuore e che si fa in un attimo. Se non avete un dolce in casa, è una coccola di emergenza che si presta ad essere arricchita secondo la vostra fantasia. Insomma, a me è piaciuto e tanto.
PROMOSSA!
Proprio di coccole abbiamo bisogno. Io ho bisogno anche della farina, che si è finita, ahimè...la prossima spesa tra qualche giorno, nel rispetto delle regole stringenti di questo -brutto, bruttissimo- periodo. Ma, come disse qualcuno "tristezza, più di qui non vai" salvo questa meravigliosa ricetta per il prossimo w end ;-)
RispondiEliminaCara Sonia, non essere triste e tieni il morale alto. Tutto questo ci sembrerà lontano una volta passato. E forse rimpiangeremo anche la lentezza che ci ha regalato. Troviamo il lato positivo.
EliminaUn forte abbraccio.
Ho tutto, padella compresa. Ma mi rifiuto di dividerlo con chicchessia :)
RispondiEliminaahahahaha, mi sembra assolutamente ragionevole. E' delizioso, credimi!
EliminaUn forte abbraccio.
Ma che bellezza, Patty. Ci vuole un po' di "carinho", come si dice qui, in questo periodo, e questo piatto mi sa che esprime perfettamente questo stato d'animo. E poi la tua spiegazione é sempre chiarissima. Bacioni
RispondiEliminaSbaglio o tu hai una padella che si adatterebbe alla bisogna?
EliminaNon perdere l'occasione. Tanto carinho anche a te.
Baci grandi.
si, certo, la uso spessissimo... ;)
EliminaHo imparato a farle il una malga vicino cortina d'ampezzo, le chiamano "Kaisershmarren" ( sciocchezze dell'imperatore) e le fanno tutte in padella, tagliandole con la spatola di legno mentre cuoce intingoli irregolari e girandole spesso per cuocerle bene...si serve con marmellata di ribes rosso e zucchero a velo.
RispondiEliminaEcco, i Kaiserschmarren...il nome di quelli che ho mangiato a Salisburgo la prima volta nella mia vita e che mi hanno fatto innamorare. E si, lo ricordo bene, era diviso tutto in pezzettini....la prossima volta lo farò così in modo che siano bello caramellato e dorato.
EliminaGrazie per avermelo ricordato. Un bel bacione,
Pat
Queste mi erano sfuggite!!!
RispondiEliminaChe belle! La prima volta le ho viste in un programma televisivo, tanti anni fa.
Mi avevano colpito perchè alla fine venivano tagliate grossolanamente a losanghe... può essere??
Solo la cottura mi sembra fosse in padella... non ho una padella adatta al forno! Mannaggia mi devo attrezzare!!! Ma sono bellissime e coccolose! Complimenti!
Grazie mille Anto. Si sono proprio loro. Qui la cottura è fatta in due tempi. La prima parte in padella e la fine in forno. Ma dovrai farle prima o poi. Un bel bacione.
EliminaUna padella adatta al forno dovrei averla, e questa ricetta mi tenta moltissimo.
RispondiEliminaHo imparato un trucco da Mai, nell'MTChallenge sulla tortilla di patate, che uso da allora ogni volta che preparo anche una semplice frittata: bagnare il piatto o il coperchio che si usa per capovolgere la frittata, per consentire alla parte liquida di scivolare meglio nella padella. Proverò ad applicarlo anche a questo Schmarren, che farò sicuramente a breve.
Grande Patty!