La sottosezione dedicata ai famosi e facili da
memorizzare “quattro-quarti” (il peso delle uova è uguale per zucchero, burro e
farina) propone una serie molto interessante di sapori e variazioni.
È quello
che mi piace di questo libro senza figure… se ci fossero le figure, sarebbe un
vero e proprio nuovo Artusi contemporaneo della cucina!
Dalla torta di grano saraceno alla famigerata
torta di carote, dalla Sachertorte alla torta al cioccolato della mamma di Niki
Segnit, dalla torta al sambuco a quella piena zeppa di frutta secca e all’Amor
Polenta, della tradizione culinaria lombarda.
Con mia grande sorpresa, la Segnit racconta
che ha realizzato per una sua amica brasiliana (udite, udite!) la localmente
celeberrima “Torta di polenta” (“Bolo de fubá”).
Non c’è famiglia brasiliana che non la faccia. Ma questa proponeva delle variazioni che mi hanno molto ma molto incuriosito.
Non c’è famiglia brasiliana che non la faccia. Ma questa proponeva delle variazioni che mi hanno molto ma molto incuriosito.
In questa versione, infatti, Niki Segnit
include nell’impasto una meravigliosa invenzione: delle fettine di ananas
finemente tagliate.
INGREDIENTI
Sulla base di 4 uova medie o 3 grandi (peso di
circa 200 grammi):
200 grammi di burro,
farina suddivisa in 150 grammi di farina di mais fine
e 50 grammi di farina 00
100 grammi di zucchero
circa 500 grammi di ananas a pezzi
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
(opzionale)
1 cucchiaino di lievito per dolci
2 cucchiai di latte
Imburrare leggermente una teglia alta di 20 cm
di diametro e foderarla con della carta forno. Preriscaldare il forno a 180
gradi.
Con un cucchiaio di legno, sbattere il burro a
temperatura ambiente con lo zucchero finché il composto non diventi chiaro e
morbido.
Sbattere le uova con la vaniglia, aggiungerle
gradualmente al composto di zucchero e burro, poi incorporare la farina di mais fine e la
farina setacciata con il lievito e il latte. Per ultimo aggiungere le fettine
finemente tagliate di ananas. Mescolare il tutto e infornare per circa 45-55
minuti.
Farà fede la prova stecchino.
NOTE
-Ho preparato la torta di polenta ai miei amici
brasiliani senza dire, però, dell’aggiunta dell’ananas. Sono rimasti sorpresi
positivamente e qualcuno mi ha detto che si poteva fare con altra frutta
locale, più esotica e che sarebbe introvabile in Europa o comunque fuori dal
Brasile (come la “jaca”).
-La frutta permette che il dolce non sia
stucchevole, ma sempre umido e morbidissimo.
Nel mio forno ci sono voluti 50 minuti.
Lo zucchero si può diminuire, come dice la
stessa Segnit, se la frutta dovesse essere molto dolce. A me piacciono i dolci
“dolci”… perciò ho usato tutti i 100 grammi di zucchero proposti, ma riconosco
che, effettivamente, 80 grammi sarebbero stati sufficienti.
-Ovviamente, ho usato ananas fresco. Ma si
possono usare due lattine da 430 grammi di ananas in conserva per ottenere i 500
grammi di frutta al netto.
-Il latte, Segnit dixit, si può omettere. È
solo per rendere meno denso l’impasto. Io l’ho omesso perché le fette di
ananas, che ho tagliato molto finemente, rilasciano pur sempre del liquido,
anche dopo asciutte.
-Penso che anche i mirtilli farebbero una
signora figura in questa torta, ma sarebbe una torta poco brasiliana e più
nordica… a voi la scelta.
Per me la ricetta è
PROMOSSA “MUITO BRASILIANAMENTE”!
Chi poteva provarla se non tu? ;) Conosco la versione base della torta perchè ho un'amica brasiliana che la prepara per ogni incontro, la stupirò con questa variante :D grazie Biagio!
RispondiEliminaStupiscila con questo effetto speciale...
Eliminagrazie e buona giornata !
Orpo, ho il libro e me lo state facendo amare sempre più. Devo solo capire quale ricetta scegliere per il prossimo fine settimana. Io cucino e pasticcio solo in quei giorni
RispondiEliminanon hai che l'imbarazzo della scelta, Giulietta... e noi ti stiamo dando una mano hahahahha
EliminaAnni fa mi preparavo regolarmente il bolo de fubà, seguendo una ricetta trovata in rete che prevedeva 100% di farina di mais e uva passa. Ricordo che mi piaceva tantissimo, ma adesso mi è completamente preclusa perché non posso più mangiare il mais. Mi immagino la consistenza umida e morbida data dall'ananas, e anche se questa torta la potrò solo sognare, mi piace sapere che in Brasile è stata promossa anche questa versione!
RispondiEliminaMapi, questa variante è veramente originale e valorizza molto i prodotti locali... ma devo confessarti che il mio bolo de fubá preferito é quello con il limone che Nigella - la mia Nigella - propone in Kithcen, se non sbaglio. Quella é divina veramente! Ciao cara!
EliminaGrazie Biagio e grazie Starbooks, fonti inesauribili di ispirazione!! Dove c'è mais, di solito ci sono pure io. Concordo con l'omissione del latte e devo dire, però, che associo l'ananas alla torta mimosa, perciò penso che userei altra frutta...quale, non saprei.
RispondiEliminaProva con altra frutta e ci dici!!!! fa sempre bene fare dei nuovi esperimenti... ma ti assicuro che con l'ananas qui si va proprio bene!
Eliminaciao!
Come mi piace questo libro, che permette alla fantasia di sfogarsi 😁 Mi piace la scelta dell’ananas, e ho in mente altre idee 😉
RispondiEliminaanche io ne avrei ! hahahaha!
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