A differenza del freddo atroce che sta
colpendo tutto l’emisfero boreale, qui da me in Brasile, sembra che abbiano
aperto le porte degli Inferi perché non c’è una regione, uno stato, o una città
che non stiano soffrendo il caldo – che tocca punte di 42 gradi (percezione
termica, oltre i 50).
Accendere il forno, dunque, solo per gravi necessità.
Allora è cosa buona approfittare del clima, non troppo ameno, per fare delle
torte fredde.
Questa è curiosissima.
Vale la pena, secondo me, farne un
esperimento…
Ingredienti
per 8-10 persone
2 barattoli di latte condensato zuccherato
(396 ml ciascuno)
470 g di “heavy cream”*
1 cucchiaio di scorza di lime finemente
grattugiato, più dell’altra scorza grattugiata per servire
120 g di succo di lime appena spremuto (da
circa 8 lime)
285 g di crackers Ritz (85 da circa 3
confezioni)
Unire il latte condensato e l’“heavy cream” in
una ciotola grande finché amalgamati. Aggiungere la scorza ed il succo del lime mescolando fino a quando non si addensi bene (circa 1
minuto).
Versare 240 ml del mix di panna e latte condensato in una
pirofila ovale profonda da 28 cm, o un’altra teglia simile, grande e poco
profonda.
Realizzare quindi uno strato di crackers senza sovrapporli.
Ripetere l’operazione
alternando strati di crema e di Ritz, fino alla fine, terminando con uno strato
di crema al lime.
Coprire e lasciare riposare in frigorifero per almeno 2 ore o
tutta la notte – più si lascia al freddo, più i crackers si ammorbidiranno e si
combineranno perfettamente con la crema.
Servire freddo, spolverando la parte
superiore con dell’altra scorza di lime grattugiato, se lo si desidera.
NOTE
- Kristen Miglore scrive che questa ricetta,
abbastanza insolita, proviene da J. Kenji López-Alt, l’editorialista di Serious Eats’ Food Lab, famoso per aver
pubblicato una ricetta di polpettone con 21 ingredienti, tra cui gelatina,
acciughe, salsa di soia e una crema spalmabile, dal colore scuro, chiamata “Marmite”,
a base di lievito di birra e che, a vederla (non l’ho mai provata!) potrebbe
ricordare l’estratto di carne Liebig...
Ma
a sua volta López-Alt ha, in qualche modo, “rubato” la ricetta a sua moglie,
Adriana, che l’ha imparata da sua zia Gloria in Colombia, che invece la prepara
con crackers burrosi (“galletas”) chiamati “Ducales”. Insomma, un ruba-ruba. In
Brasile questo dolce ricorda molto la “torta de bolacha”, cioè torta di
biscotti, anche se qui si usano i famosi biscotti “Maria”, ricchi di maizena e,
perciò, detto tra di noi, un po’ senza gusto...
-Di una semplicità disarmante, questo dolce
freddo – che gli americani amano chiamare “icebox cake” (torta da frigo) - si
fa veramente in dieci minuti di orologio.
Se non si hanno i Ritz, è possibile usare
qualsiasi altro tipo di crackers purché secco, stile biscotto salato,
croccante, proprio come i famosi e buonissimi Ritz.
-C’è un momento “wow” nella preparazione. Appena
si aggiunge il succo di lime al composto latte condensato-“heavy cream”, e si
mescola, in un minuto, la crema si ispessisce, direi, miracolosamente.
-La cosa divertente è che ho scoperto che non è
la prima ricetta dolce in cui i Ritz la fanno da padrone. Esiste anche una
versione di una torta di mele con i Ritz, sì, ma… senza mele…! Si chiama,
infatti, “Mock Apple Pie”, e la farò prestissimo perché sono megacurioso.
-*La “heavy cream” che usano gli americani è
una panna con alto contenuto di grassi (36-40%).
Da me in Brasile non è
possibile trovare la heavy cream nei supermercati.
Io ho usato una panna fresca
pastorizzata con 35% di grassi che può essere montata per fare la chantilly. È
importante, comunque, eliminare qualsiasi residuo di siero. La panna dev’essere
cremosa e consistente.
- Devo concludere, per dovere di cronaca, che i
crackers si sentivano proprio bene, perché lasciano nel palato quel gusto di
salato al punto giusto che combina perfettamente con il resto della crema. E
infatti, come dice il libro, più tempo il dolce sta in frigo, più la crema si combina
col salato dei crackers… e la magia è fatta. La torta, manco a dirlo, è finita
in poco tempo, complici degli ospiti amanti del limone…
Il risultato è buono buono, semplice semplice,
da rifare da rifare.
PROMOSSA
PROMOSSA
La gola che mi fa il risultato finale è pari solo alla curiosità di metterci dentro i Ritz! Ricetta in pole position per le prossime prove ;) grazie Biagio!
RispondiEliminaun'amante del limone non puó non provare questa delizia....
Eliminaciao e grazie a te!
Leggo i tuoi post con il sorriso sulle labbra. A quel ruba ruba non ho resistito e sono sbottata in una sana risata. Mi impressiona il fatto che da te sia un caldo infernale e approvo la tua scelta, che deve essere pazzesca servita dopo una cena estiva. Pur ammettendo un'insana e temibile passione per il latte condensato che uso di nascosto anche nella pasticceria dove lavoro, devo ribadire la mia repulsione per i no bake cakes, a cui soccomberei solo in situazioni come la tua. Il dolce-salato dei ritz qui dentro, deve starci da delirio.
RispondiEliminaBravo Biagio, sei troppo mitico!
ma sai che anche a me il "no-bake" mi lascia sempre un po' perplesso?! ho bisogno di sentire il calore del forno anche ai 40 gradi... tuttavia, questa torta fredda è scenografica e ritzosa... vale la pena... ciao Patty!!!!
EliminaComplimenti Biagio, come sempre! Alla prossima meraviglia.
RispondiEliminagrazie!
EliminaLa crema mi ricorda molto una mousse al limone che preparo ormai da anni e che se non ricordo male avevo visto la prima volta proprio da Stefi :D
RispondiEliminaDeve essere goduriosa, da rifare al più presto!
Bravo Biagio :-*
contento che ti sia piaciuta! ciao!!!
EliminaDieci minuti e quattro ingredienti...? Mi sa che proverò questo dolce prima dell’estste 😉😋
RispondiEliminamolto prima, Ale, molto prima... per invocare l'arrivo della primavera....
Eliminaciaoooooo
Direi che mi hai convinto e con soli 4 ingredienti...😋 e grazie per avermi ricordato l'altra torta con i ritz che sembra una torta di mele ma senza mele, mi ero ripromessa di farla e poi è finita nel dimenticatoio.
RispondiEliminaAlla prossima 😍🙏💖
ciaooooooo
EliminaSplendida torta...devo trovare il modo di fare il latte condensato con dolcificante, ho il marito diabetico, e questa è perfetta per la prima prova!p.s.il "marmite" ,di cui vanno pazzi in Australia, dicono sappia da muffa salata, dato che si tratta di lieviti...chi lo ama e chi lo odia...
RispondiEliminagrazie, Sofia!
EliminaTi seguo da tanto tempo e ho già fatto (e continuo a fare tante tue ricette), ma ora scrivo perché sono brasiliana e mi ha stupito saperti in Brasile! Ero convinta fossi ancora in Arabia...dove sei in Brasile? Io sono di Rio (Ma abito in Sardegna).
RispondiEliminaolá Ana Maria, eu sou o Biagio... quem mora na Arábia é a Stefânia... moro em Brasília... fico feliz que vc passou por aqui e que está curtindo as nossas receitas. Abraços!
Eliminaquesta è NIGELLA, caro mio!!! e te lo dico solo perchè so quanto la ami! ma questa ricetta identica era sul mio vecchio blog, millanta anni fa. Quando dico che siamo tutti debitori a costei, anche quando non lo riconosciamo...poi di sicuro anche lei 'avrà presa da qualcun altro, perchè la storia delle ricette che funzionano è questa: ma diamo alla Lawson quel che è della Lawson... e mangiamoci una fetta di questa cheesecake che, confermo, è di una bontà spaziale!
RispondiEliminacorreggo, perchè sono andata a controllare: non è lei. Mannaggia :) era un'autrice americana, Carla e qualcosa, e ora come ora nn ho il libro sottomano. Ma resta il fatto che sia un dolce spettacolare. E che la tua foto invogli a mangiarselo a 4 palmenti!
Eliminanon è Nigella?!
Eliminapeccato... hahahahahaha
solo il pensiero mi aveva fatto andare in visibilio...
ciao ciao ciao