Undici
milioni al mese di visitatori
Un
milione di utenti registrati
Due
milioni di followers su Instagram
Due
milioni su Facebook (pagina generica più varie derivazioni)
70
dipendenti
una
collana di libri
un
immenso shop on line
e
una valutazione finale che l'anno scorso era di 4.26 milioni di
dollari
Questi
sono i numeri di Food 52- e da soli basterebbero a far girare la
testa.
Ma
la storia dietro a questa sigla è molto più emozionante ed "umana"
di quanto le cifre possano far supporre ed è quella che proviamo a
raccontarvi qui, nell'introduzione al libro che ci terrà compagnia
per il mese di Febbraio.
Tutto
ha inizio nel 2009, dalla mente geniale di Amanda Hesser, una delle
protagoniste della grande stagione della scrittura creativa del cibo
nel primo decenno degli anni 2000. Amanda scrive ricette e recensisce
ristoranti dalle colonne del NYTimes che, grazie a lei, ingaggia un
entusiasmante testa a testa con il Gourmet di Ruth Reichl e la
consacra guru delle mode e delle tendenze di quegli anni.
Successivamente, qualche scivolone sul conflitto di interessi e,
molto probabilmente, uno spazio percepito come sempre più
stretto la spingono a fare il grande passo verso l'ignoto, con una
sfida che anticipa il futuro e che oggi l'ha resa oltre che
l'influencer più influente di tutti anche quella a capo dell'azienda
più ricca e più vivace del settore.
L'intuizione
di base era quella di sostituire al freddo mondo di internet una
calda cucina virtuale, fatta di lettori appassionati di cibo,
utilizzando il meccanismo di una gara settimanale, basata sulle 52
settimane dell'anno- da cui il numero nel nome. Per tre anni, si
trattò di un esperimento finanziato solo dai grandi numeri degli
accessi e da investitori lungimiranti e coraggiosi: poi, nel 2013, la
grande svolta, con l'affiancamento di uno shop on line che oggi
costituisce la gran parte del fatturato, grazie anche ad una
credibilità praticamente inossidabile, con il 57% di recensioni che
vanno dal "meraviglioso" al "fantastico",
passando per il "come potrei fare a meno di voi". Che è
poi quello che interessa a chi guarda al cibo come ad un modello di
business ma che, nel caso della squadra di Food 52, non ha mai perso
di vista la propria missione, di guardare avanti senza mai perdere il
contatto con la realtà presente, zoccolo duro dei conservatori
incluso. E cosi, mentre dalla newsletter arrivano immagini algide
delle prossime tazze minimaliste sul ripiano lucente dell'ultimo
ritrovato in fatto di cucine avveniristiche, il sito trabocca di
ricette che parlano di casa, da quelle dell'archivio dei lettori,
periodicamente riproposte, a quelle che hanno fidelizzato la
clientela dei ristoranti e che da li sono state poi provate anche
nelle cucine di tutto il mondo. Perchè è al mondo che parla, Food
52 e lo fa con questa fusione straordinaria di passato e futuro,
utilizzando al meglio tutti gli strumenti della comunicazione del
presente.
E'
al meraviglioso team di Food 52,dunque, che
finalmente dedichiamo uno Starbooks, dopo anni che se ne parla, senza
mai trovare il tempo o l'occasione: adesso finalmente ci siamo e lo
facciamo con l'ultimo nato, Food 52 Genius Dessert, secondogenito della serie "Genius", inaugurata lo scorso anno con il pluripremiato Genius Recipes: una antologia di dessert d'autore che, oltre ad interpretare la tendenza del momento (che Food 52 ha ovviamente anticipato) per cui invece di dannarsi l'anima ad inventare ricette si dà maggiore visibilità a quelle già esistenti, si annuncia come la summa del meglio del meglio, in materia di dolci e dintorni.
Se questo libro riuscirà a strappare il consenso anche alla severissima squadra
dello Starbooks lo sapremo da domani, con la prima delle ricette che ci faranno compagnia fino alla fne di questo mese. E qualcosa mi dice che già rimpangiamo che Febbraio abbia solo 28 giorni...
A
domani!
Alessandra
Finalmente!
RispondiEliminaGrandissime! Bravissime!
RispondiEliminaDa poco ho scoperto il vostro blog e me ne sono innamorata!
Amo l'iniziativa, lo spirito che vi anima.... la voglia di sperimentare nuovi sapori e nuove culture!
Già da qualche tempo ho iniziato una piccola collezione di libri di cucina, prevalentemente inglesi, attirata dal fascino della cultura e cucina anglosassone. Il vostro blog ora mi ha "convinto" a comprare il libro Perfect Pies degli Hairy Bikers e sono molto tentata da un libro di Delia Smith e un altro di Martha Stewart!!!
Nel frattempo, mentre spulcio sei anni e più di Starbooks leggendo incantata le vostre storie, le descrizioni e i giudizi dati con estrema competenza... scopro nuove realtà come questa di Food 52.
Grazie! Avete una nuova fan e se posso, parteciperò al Redone!
Con affetto. Antonella.
Che bello leggere del tuo entusiasmo: allora ti aspettiamo ;)
EliminaGrazie!
EliminaIn questi giorni sto cucinando e sperimentando....
��
Sceglierò il mio più bel capolavoro!
AntoN, grazie davvero. Sono i lettori come te quelli grazie ai quali andiamo avanti. Aspettiamo i tuoi esperimenti e i tuoi giudizi. In bocca al lupo!
RispondiEliminaGrazie per il caloroso benvenuto!
EliminaFantastico libro anche se non sono fanatica di dolci. Ma questo è un Signor Libro. Baci a tutte, Marica
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