martedì 18 marzo 2014

527 - PANDEMEINN O PAN DE MEJ - ANNA GOSETTI DELLA SALDA


Per questa ricetta del “classico” dello starbooks una delle mie “madeleines “ proustiane :
il pan de mei o melghino o pandemeinn.
Semplificando è un panino morbido dolce fatto con la farina gialla.
Quando facevo le elementari (no , i dinosauri non c’erano più, erano estinti da poco…)andavo a scuola accompagnata dalla mia mamma (almeno per i primi anni) e strada facendo mi prendeva la merenda . Si andava di solito dal panettiere ma ogni tanto anche in pasticceria. Ce n’era una piccina e semplice proprio vicina alla mia scuola .
Una mattina prendevo la veneziana, un’altra mattina una pasta frolla e un’altra mattina , il mio preferito, il “melghino” così lo chiamava il pasticcere.
Il sapore ce l’ho, da allora,  nitido e ben presente così come la consistenza e il profumo.
Mettevo il pacchettino nella cartella di cuoio foderata di tessuto scozzese e mi profumava tutti i libri e quaderni…
Nella mia vita i profumi hanno grande importanza e hanno segnato e segnano i miei periodo di vita .Spesso sono i profumi personali ma spesso sono anche quelli legati ad un piatto, ad una pianta ad una sostanza particolare (per esempio la colla coccoina che usava la mia maestra che sapeva vagamente di mandorla..)
Tra i profumi della mia infanzia c’è  anche  il profumo della mia cartella : matite appena temperate e …melghino! Quando lo mangio mi sembra davvero di fare un salto nel passato, rivedo colori,oggetti, persone …provo le stesse sensazioni che provavo da bambina.
Il potere di questo dolce è davvero fortissimo per me!
Ho provato a fare i pan de mej tante volte e spesso ho incontrato ricette che mi facevano sfornare una sorta di panetti di frolla , piuttosto duri, tipo biscotto.
Il pandemeinn invece è morbido e si scoglie quasi in bocca, è burroso e zuccheroso e mangiandolo, si incontrano i granelli più grossi della farina gialla, quella macinata grossa, che li rende particolari e originali.
Questi sono perfetti e dovrete solo regolare bene la cottura per sfornare dolcetti soft e profumati.
Io, non avevo in casa i fiori di sambuco, che regalano un profumo ancora più speciale a questo dolce dei mie tempi…ecco la ricetta :

PANDEMEINN o pan de mej

Ingredienti:
200 gr. farina gialla grana fine
150 gr. farina bianca
100 gr farina gialla a grana grossa
150 gr burro
100 gr zucchero semolato
15 gr lievito di birra
3 uova
poco latte
3 cucchiaini di fiori di sambuco (io non li ho messi ma si trovano nelle erboristerie e nei negozi di spezie forniti)
zucchero vanigliato
olio e farina per la placca
sale

Mescolare le tre farine , aggiungere un pizzico di fiori di sambuco, un pò di sale, lo zucchero semolato, le uova e il burro (fatto prima fondere). Mescolare con cura e unire il lievito già sciolto con un poco di latte tiepido. impastare bene unendo, se necessario, altro latte. Quindi fare una palla, metterla in una ciotola coperta con un telo e far lievitare per circa un’ora in luogo tiepido.
Ungere una placca da forno e spolverizzarla con farina bianca (io ho usato la carta forno).
fare con la pasta lievitata tante piccole pagnotte lievemente  schiacciate da circa 10 cm di diametro  e metterle sulla placca tenendole distanziate, perché cuocendo tendono ad allargarsi.
Corsparegere i pani con un po' di zucchero vanigliato e fiori di sambuco.Metterli in forno caldo a 190° (nel mio forno a 180°) per circa mezz’ora.

I pandemeinn non devono essere troppo coloriti e devono rimanere morbidi, quindi controllate la cottura per evitare di avere “panini” troppo abbronzati e troppo secchi.
Nel mio forno sono stati sufficienti poco più di 20 minuti.

Esistono molte varianti di questi dolcetti e anche la Gosetti ne riporta ben tre versioni .
Questa è la prima che sarebbe quella “ufficiale” e questa ho fatto.


Fare i “melghini” (come li chiamo io) mi ha reso felice soprattutto perché ho ritrovato gli stessi sapori di allora…un grazie dunque a questo libro “antico” che mi ha regalato questo dolcissimo e piacevolissimo remember…



13 commenti:

  1. Un libro antico, una ricetta del passato per un sapore sempre attuale.
    Grazie, Roby!

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    1. un libro antico per una signora "antica" ....perfetto!!!! :-) baciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

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  2. Che post delizioso, Roby!
    E mi hai messo una gran curiosità, perché i pan de mej che ho assaggiato finora somigliavano più a dei biscotti. Voglio proprio provare la ricetta tradizionale!
    Questo libro ci ha regalato grandi emozioni, mi sa. :-)

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    1. quello dei miei ricordi è morbido tipo panino...come questo...:-)
      questo libro è un classico ...must have!

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  3. dunque: ho la stessa tovaglia. ho lo stesso piattino. e come scordare la coccoina???
    mi sa, cara robi, che i nostri gusti e ricordi sono lì lì... ;)
    a milano il pan de mej lo si puccia rigorosamente nel latte, troppo buono!
    un abbraccio grande, amica mia!

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    1. lo so cara Cri della tovaglia!!! e adesso scopro che abbiamo anche il piattino!!! che feeling!!! il pan de men nel latte è fa vo lo so !!! condivido, avevi dubbi???

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  4. Non conoscevo questi dolci, ma amo quelli in cui i grani di farina di polenta si sentono scrocchiare sotto i denti (una cosa a cui non rinuncio nemmeno nelle melighe).. e poi, se hanno il potere delle madeleines di Proust, come non provarli?

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    1. carissima, i granelli si sentono ma non disturbano affatto ! infatti anch'io amo questa sensazione. devi assolutamente provarli ... morbidi e profumati!

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  5. Ma che bei ricordi Roby!!!! Essendo anche io giurassica, ricordo perfettamente l'odore della coccoina e le matite appena temperate e la gomma....che nostalgia !! Grazie di avermi riportato indietro nel tempo... e grazie anche di questa squisitezza che ci hai regalato, che non conoscevo, ma che assaggerei decisamente volentieri!!!

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    1. :-) è vero sono i ricordi di noi "giurassiche" !!! ma che belli!!! per me è un sapore noto e mi sembra impossibile che ci siano persone che non li hanno mai assaggiati...

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  6. E' vero, quanti profumi e sapori ci riportano a dei ricordi d'infanzia...io ho in mente quello della veneziana che, durante le vacanze in montagna, tutte le mattine mi comprava la nonna per colazione!
    Ti abbraccio cara

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  7. E' incredibile come i profumi risveglino in noi ricordi così intensi da sembrare "attuali"... E' così anche per me, cara Robi! I Non mangio i Pan de mej da una vita, e vista la riuscita... li farò :)))
    Un abbraccio

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  8. che bella questa condivisione di ricordi!
    mi par di vederti bambina mentre vai a scuola con la mamma...
    e comunque questa ricetta mi intriga, anche perché la forte presenza di farina di mais, a fronte di "soli" 150 g di farina normale, mi fa ben sperare per le mie, di farine.
    lo sglutinerò!

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