venerdì 21 marzo 2014

2140 - CAEFUS - GOSETTI DELLA SALDA



Anche per l'ultimo mese con il Classico che ci accompagna da Gennaio, e dopo i Malloreddus, ho scelto un'altra ricetta della Sardegna, stavolta dolce! 
Scavando nella memoria della mia infanzia e adolescenza, ho un ricordo molto vago di queste cioccolatine e delle codette colorate che compaiono spesso nei dolci sardi. Peccato che all'epoca la cucina non fosse un argomento di mio interesse...! Però ho recuperato negli anni :)

in corsivo le mie note

2140 - Caefus (cioccolatine sarde)
Anna Gosetti della Salda, Le Ricette Regionali Italiane

Ingredienti 

zucchero semolato 500 g
mandorle 500 g
cioccolato grattugiato (di copertura) 250 g (io ne ho usato uno fondente al 52%)
zucchero semolato o confettini - traggera (per me, codette colorate)

Scottare le mandorle in acqua bollente, pelarle, farle asciugare bene in forno a bassissimo calore, poi pestarle finemente nel mortaio, sino a ridurle in pasta (io avevo in casa delle mandorle già pelate, che ho tritato finemente nel robot da cucina, spegnendo ogni tanto il robot, per evitare di surriscaldarle). Porre sul fuoco un recipiente con lo zucchero e poca acqua (io ne ho messa  circa 180 ml, ma secondo me ne servirebbe ancora un p. Alla fine ne ho aggiunta altra, per ottenere un composto più morbido), lasciare sciogliere lo zucchero e, appena lo sciroppo comincia a filare, unire il cioccolato e le mandorle. Quando, mettendo una cucchiaiata del composto su un piatto non scorrerà troppo facilmente togliere il recipiente dal fuoco e, appena la preparazione sarà fredda, fare con essa tante pallottoline; rotolarle nello zucchero o nella "traggera" (confettini multicolori). 
Non viene indicata la quantità di acqua da utilizzare per lo sciroppo; io ne ho unita altra, e mi sono inumidita le mani per formare le palline e per far aderire le codette colorate.


A ricetta è semplice e veloce. Secondo me non ci starebbe male dell'essenza di mandorle amare, che esalterebbe ancora di più il profumo di queste "cioccolatine". Non so quanto si possano conservare, farò una prova e aggiornerò il post con il risultato. Comunque vi consiglio di tenerle in una scatola di latta, come per i biscotti...

                                                                                                                   Ale only kitchen


6 commenti:

  1. Mi ricordano scorpacciate durante le vacanze in Sardegna da ragazzina, interessante anche la lavorazione :)

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    1. Stefania, quanto tempo è passato dalle estati trascorse dai miei nonni, tutti insieme, in pranzi interminabile che spesso diventavano cena... ;)

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  2. Semplici e buoni, mi piacciono!
    Concordo con te sull'opportunità di aggiungere qualche goccia di essenza di mandorla amara. :-)

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  3. ... e veloci! Adesso mi è venuta voglia di altri dolci sardi, che per alcuni versi, somigliano a quelli siciliani, visto l'uso in comune delle mandorle... :)))

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  4. Ale sono assolutamente bellissimi e perfetti. Per una come me che ama la pasta di mandorle, questi sono irresistibili, ma la marcia in più è sicuramente il profumo della mandorla amara che metterei, usando delle armelline al limite. Bravissima (foto stupende).

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  5. Brava! che buoni, sembrano anche semplici da fare!
    Grazieeee

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