Di tutte le cucine che pervadono con la seduzione dei loro profumi l'intera fascia del Medio Oriente, quella persiana è forse la più suggestiva e la meno nota. Alle numerose pubblicazioni che le sono state dedicate, ivi compresi alcuni romanzi che ne hanno fatto l'ossatura della loro trama (Marsha Meheran, su tutti), si contrappone infatti una conoscenza vaga, prevalentemente stereotipata: la melograna, l'uvetta e quelle "spezie" la cui vaghezza, se applicata a queste zone, è sinonimo di tutto e niente.
Di questo è stata consapevole Ariana Bundy, l'autrice del libro che abbiamo scelto per il mese di febbraio, il cui principale intento è proprio quello di divulgare la cucina persiana, attraverso ricette tradizionali, tratte soprattutto dai ricettari di famiglia e riproposte senza modifiche sostanziali, ino nome di quella identità culturale che gli Iraniani di oggi rivendicano, al di là delle scosse politiche a cui è stato esposto il loro Paese: " le nostre ricette, dice Ariana, passano immutabili di madre in figlia, da generazioni, e sono il fondamento della identità nazionale iraniana": non a caso, si intravvedono ancora chiaramente le tracce degli antichi precetti dietetici del "caldo" e del "freddo", teorizzati da Galeno, nell'Occidente ed introdotti nella cucina persiana da Hakim Ibn Sina: ma se da noi si è persa, questa attenzione al bilanciamento fra ingredienti catalogati come freddi e quelli catalogati come caldi, nelle ricette iraniane essa costituisce un tratto distintivo, che le collega immediatamente al loro passato e alle loro origini.
Di conseguenza, Pomegranates and Roses si propone come un ricettario diverso dagli altri, proprio in virtù di questo slancio alla divulgazione che ne anima ogni pagina. Non a caso, definirlo un semplice ricettario sarebbe riduttivo: la storia del Paese si interseca con la storia della famiglia dell'autrice, lungo il filo rosso degli ingredienti tipici della cucina iraniana e le numerose ricette sono intervallate da digressioni storiche, artistiche, culturali, oltre che precedute tutte da ampie introduzioni, spesso più lunghe del testo della stessa ricetta.
A naso, si direbbe una via di mezzo fra La Cucina del Medioriente di Claudia Roden e Falling Cloudberries di Tessa Kiros- e chi conosce la passione della sottoscritta per entrambe le autrici citate sa che questo è un giudizio pericolosamente sbilanciato, considerato che, al momento, le Starbookers non hanno ancora emesso alcun verdetto sul campo.
Riusciaranno, dunque, le ricette di Pomegranates and Roses a superare la prova che le attende?
Nei prossimi giorni, l'ardua sentenza!
Alessandra G.
E' ufficiale: spiate la mia wish-list di amazon......
RispondiEliminate ne sei accorta solo ora? sei tu, la nostra mousse ispiratrice :-)
EliminaInteressante ilpreamnolo a questo che ha tutta l'aria di essere un libro che stupirà!
RispondiEliminaGrazie ragazze per le vstre scelte!
Aspettando le ricette e il verdetto vi abbraccio.
Frankie
lo aspettiamo tutte... e speriamo bene!
EliminaNon ci credo!!!...Vicino casa mia a Scheveningen ha appena aperto un meraviglioso negozio di alimentari iraniano....
RispondiEliminaVicino casa mia a Scheveningen"... faccio prima ad andare in Iran!!! :-)
EliminaIo no!
EliminaEgoista! :-P
EliminaDiciamo che mi sento presa in causa...l'ho adorato dal solo titolo, ora vedremo le ricette ;)
RispondiEliminasempre meglio avere ottimi rapporti col vicinato ;-)
EliminaRiferirò, visto che al momento non sono granchè ;)
Eliminainteressante spiero'le ricette e le provero' di sicuro
RispondiEliminami dispiace solo non essere una starbooker questo mese, potrei innamorarmi.....
RispondiEliminaVi adoro PUNTO!
RispondiEliminail libro è esteticamente bellissimo, veramente da innamorarsi...
RispondiEliminavedremo se supererà anche il test delle ricette!
stay tuned :)
Mi piacerebbe avere sotto mano un libro sulla cucina tradizionale personale già solo per riprodurre la ricetta originale per il pollo alle prugne: il successo che ha avuto e' incredibile.
RispondiEliminaVi seguirò, perché sono affascinata dalla cucina persiana ^_^!
confermo. A Nervi hanno aperto un ristorante persiano- e io son sempre lì. Anzi, la prossima volta, ti ci porto :-)
Eliminaeeeeh, ma così la voglia di tornare a Genova aumenta!!! Vediamo che riesco a combinare, ché intanto devo pure tornare negli Yvelines per recuperare la roba lasciata da un'amica.
EliminaDimenticaiiii! Ma a Palermo, il patè, quando lo portate???
Eliminaappena ci vogliono!! :-)
Eliminaallora darò il via a una petizione :P
EliminaVolevo dire *persiana*, non "personale" ;)
RispondiEliminaVoglio quel libro..non mi importa se poi scoprite che non vengono le ricette..poi chiedo a mia madre che é stata in Persia, detta Iran....ma voglio quel libro
RispondiEliminaD' la parolina magica... "apriti, amazon!" :-)
EliminaSulla riuscita delle ricette aspettiamo a pronunciarci; sulla bellezza e il fascino del libro, dove storia, arte, cultura e amore del bello sono strettamente legati, mi sento di sbilanciarmi... favorevolmente. Un libro che vale la pena avere in biblioteca, fosse solo per questo.
RispondiEliminaaffascinante....
RispondiEliminaSconosciuta l'autrice, il libro e la cucina persiana. Non mi perderò una ricetta e, confesso, non so se incrociare le dita o meno... sarebbe un altro libro da mettere in lista ;) Buon lavoro a tutte
RispondiEliminati lascio con la suspance, allora :-)
EliminaMa che meraviglia! Ale da Soraya ci andiamo di sicuro! A me è piaciuto ma voglio riprovare ancora
RispondiEliminaSfogliando questo libro, ci si immerge immediatamente in un'atmosfera magica e profumata... Spero di riuscire a ricreare quell'atmosfera anche in casa mia, almeno per il profumo ;)
RispondiEliminaCon voi non ci si annoia mai <3
RispondiEliminaSono curiosissima , il libro mi è piaciuto subito sin dal titolo e la curiosità per questa cucina così poco conosciuta è enorme. Ne vedremo delle belle!
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