lunedì 22 febbraio 2021

PARJOALE (polpette di carne e pane)

 



La cosa che più sto amando di Carpathia è la genuinità delle ricette. Quando si sfoglia questo libro, infatti, sembra di entrare in una vera cucina rumena. Una cucina di casa, con piatti preparati da mani sapienti e ricette messe a punto negli anni. E quando si tratta di ricette che sanno di casa, non posso non pensare alle polpette, che non per altro sono uno dei miei comfort food di sempre.
Il nome di queste polpette viene da pârjoli, parola rumena che significa "bruciare velocemente" e a detta dell'autrice sarebbe emblematico, visto che, per essere perfette, le polpette devono essere ben dorate, quasi bruciate e belle croccanti all'esterno.
E come darle torto?

Ingredienti

Per le polpette:
500 g di carne di maiale macinata
2 cipolle tritate finemente
4 spicchi di aglio schiacciati e ridotti in poltiglia
1 fetta di pane bianco ammollato per 30 secondi nel latte e poi strizzato
1 uovo
1 cucchiaino di pepe nero
2 cucchiaini di sale
2 mazzetti di aneto tritato finemente
Per la cottura:
150 g di farina 00
Olio di girasoli o altro olio vegetale (io ho usato un extravergine)

Preparate le polpette mettendo tutti gli ingredienti in una ciotola capiente e mescolando bene finché non è tutto ben amalgamato. Mettete in frigo per un'ora. Inumiditevi le mani, quindi formate delle polpette del peso di 50 grammi, dandogli una forma leggermente ovale.
Mettete la farina in un piatto fondo. Infarinate leggermente le polpette. Ricoprite con l'olio il fondo di una padella capiente. Fatelo scaldare, quindi aggiungete le polpette. Friggetele a fuoco medio per 10-15 minuti, girandole di frequente finché non saranno ben dorate.

Considerazioni:
 
- La ricetta è ovviamente semplicissima, molto simile a una delle nostre classiche ricette di polpette. 
 
- Il problema per quanto mi riguarda è stata la quantità di cipolla e aglio. Soprattutto di cipolla. Io amo la cipolla, ma 2 cipolle per mezzo chilo di carne sono una quantità esagerata, almeno per i palati nostrani. Non che non ci stia bene, ma  la cipolla rischia di diventare predominante e di coprire quasi il gusto della carne. Io ho usato una cipolla e già era abbastanza.
 
- A proposito di cipolle, non capisco come mai nell'edizione inglese si sia scelto di descrivere le polpette come "polpette di carne e pane". Per me sarebbe stato sicuramente più calzante "polpette di carne e cipolle".
Una ricetta semplice, casereccia, senza troppi fronzoli, che chiaramente è

PROMOSSA
(ma consiglio di ridurre drasticamente la quantità di cipolle, per adattarle ai nostri palati)
 
Alessandra Corona- La Cucina di zia Ale

6 commenti:

  1. Una ricetta veramente internazionale le polpette, credo di averle viste ad ogni latitudine! La quantità di cipolla in effetti spaventa un po’...a me piace, ma la diminuirei come consigli giustamente tu. Grazie Ale!

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  2. Hai ragione: la cipolla è davvero eccessiva, per me sarebbe sufficiente anche solo mezza cipolla e 1 solo spicchio d'aglio. Per il resto mi intriga l'aneto (io ci metto il prezzemolo), ma di una cosa non dubito: che siano buonissime!

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  3. Interessante questa ricetta. Concordo con Mapi troppa cipolla e troppo aglio per me, e mi viene da pensare: polpetta piatto internazionale nella sua semplicità, ma con sfumature di sapori che sono caratteristici di ogni nazione! 😋 E comunque bellissime in questa foto, così appetitose che vien voglia di allungare una mano e assaggiarle!

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  4. Le polpette hanno un aspetto molto invitante, me le mangerei per pranzo oggi, ma concordo con te sulla quantità di cipolla e aglio. Per i nostri palati è troppo!

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  5. Anche qui l'aglio è protagonista.
    Con queste polpette si riconosce una sorta di fratellanza tra Italia e Romania, perché mia nonna materna le faceva esattamente così.
    Buonissime.

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  6. Durante uno scambio culturale promosso dall'unione europea, soggiornammo in un campeggio ungherese e fra i vari gruppi vi era la Romania. Ogni sera vi era la presentazione del paese che consisteva in una cena e uno spettacolo; ahimè, causa norme igieniche, la prassi era di fornire le ricette ai cuochi del campeggio campeggio, vi lascio immaginare l'esecuzione della pasta (pur avendo scritto i passaggi pedessiquamente). Btw i rumeni, organizzando una grigliata poterono prepararla con le loro mani e io li aiutai. Fecero delle polpette mettendo dell'aglio conservato in una forma mai più vista, ovvero in granuli trasparenti e ne misero tantissimo! Io detesto abbastanza l'aglio, eppure se mangiate calde erano ottime e il gusto si amalgamava perfettamente con la tritata. Il giorno dopo,fredde, invece risultavano super agliose

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