Esiste una specie di happening meraviglioso, a Brooklyn, New York, denominato, con ironia e intelligenza, “Cherry Bombe Jubilee”.
Sapete cos’è? Si tratta di una super festa che dura una giornata
intera, dedicata a dialoghi, incontri e, naturalmente, al buon cibo e al buon
vino. Un vero e proprio festival con un sacco di relatori, invitati, chef,
panettieri, produttori di vino e star del mondo della gastronomia. Ma il “Cherry
Bombe Jubilee” ha una particolarità.
Donne, in primo luogo. E unico, quasi
(anche se “tutti i generi sono benvenuti”).
È una rivolta delle donne della
culinaria universale. Lasciate fuori spesso dalle conferenze sul cibo che si
svolgevano in tutto il mondo, le organizzatrici del “Jubilee” desideravano un
luogo speciale in cui incontrarsi, conversare, fare amicizia, costruire una
vera “community” e discutere di culinaria – e annessi e connessi – solo, per, e
con donne.
Sappiate che l’ultima
edizione si è svolta proprio qualche giorno fa, precisamente domenica scorsa 7
aprile.
Avrei voluto intrufolarmi, come una mosca, o come un ultracorpo (come
quelli del film di Don Siegel del 1956, per intenderci), ma invece niente.
Tutti i biglietti sono andati a ruba in poche ore, come in un concerto rock.
Anche Anna Jones vi è andata l’anno scorso, per celebrare le donne nel mondo
della culinaria e del food-market. Vi era anche la mia amata Nigella, tra le
altre dive, tra cui Melissa Hemsley e Maxine Thompson. Per celebrare questo
momento, la nostra Anna Jones ha preparato questa torta speciale, da colazione,
dice lei, ma io avrei qualche dubbio.
Ma è un dubbio “festoso”, da “Cherry
Bombe Jubilee”...
Ingredienti
Per 6 persone
Per 6 persone
100 g di olio di cocco o
olio d’oliva, più dell’altro per ungere
250 g di yogurt naturale, più
dell’altro per servire
150 ml di miele liquido o
sciroppo d’acero
2 mele sode e croccanti,
grattugiate grossolanamente (ho usato le Gala)
la scorza di 1 limone non trattato
3 uova biologiche, tuorli ed albumi separati
100 g di fiocchi d’avena
100 g di farina di mandorle
50 g di farina integrale
1 cucchiaino di lievito per
dolci
200 g di frutti di bosco surgelati, più altri per servire
Metodo
Preriscaldare il forno a
190° C. Se si utilizza l’olio di cocco, scioglierlo delicatamente e lasciarlo
raffreddare.
In una ciotola capiente, versare
lo yogurt e aggiungere il miele, le mele e la scorza di limone. Aggiungere l’olio
di cocco raffreddato o l’olio d’oliva. Aggiungere i tuorli al composto di yogurt.
Mettere i fiocchi d’avena in
un mixer e ridurli a una farina grossolana, poi versarli in una ciotola con la
farina di mandorle, la farina integrale, il lievito e mescolare con una frusta
per non avere nessun grumo.
Aggiungere gli ingredienti
secchi al composto di yogurt e mele. Montare gli albumi con un pizzico di sale
fino a formare delle onde morbide (“soft peaks”), quindi, un poco alla volta,
mescolarli delicatamente all’impasto con una spatola. Fare attenzione a non
mescolare più del necessario.
Ungere con dell’olio una
padella di ghisa antiaderente, adatta per la cottura in forno, di 23 cm e
scaldarla sul fornello per un minuto o due, in modo che, dopo, la base della
torta risulti croccante. Togliere dal fornello e versare l’impasto nella
padella.Si può comunque usare una normale teglia, nel qual caso non scaldatela prima sul fornello.
Distribuire la frutta
surgelata sulla superficie dell’impasto e infornare per 45-50 minuti,
finché uno stecchino inserito non ne esca quasi pulito. Se si sta usando una
padella in ghisa, ricordarsi che la torta continuerà a cuocere mentre starà
riposando, quindi la si può lasciare in forno qualche minuto in meno del
previsto.
NOTE
Questa è una “breakfast
cake” e Anna Jones scrive che va bene per sei persone.
Effettivamente, è una “signora breakfast cake” da fare quando
avete invitati, e non solamente per la colazione. È deliziosa
e va bene, direi, per 8-10 persone.
Ha gli ingredienti di un
porridge sofisticato, ma è proprio una torta. Di quelle con cui si fa una bella
figura e si prepara in poco tempo.
Anna Jones scrive, nell’introduzione,
che la farina di riso funziona bene, al posto della farina integrale, se si
vuole un dolce senza glutine. L’ho usata e dà una croccantezza gustosa alla
torta.
Inoltre, per i vegani più
agguerriti, Anna Jones consiglia di usare l’aquafaba, una specie di miracolo in
cucina, che altro non è che il liquido di cottura dei legumi (in particolare di
ceci e fagioli cannellini) che può esser usato come sostituto delle uova e che
monta a neve, proprio come gli albumi. In questo caso, invece delle 3 uova previste, usare 135 ml di aquafaba.
Nonostante non ci fosse
scritto nulla di specifico, ho fatto tesoro di quel che dice mia mamma e che
cioè tutti i nutrimenti della mela stanno nella buccia. Dunque, le ho tagliate
in quarti, con la buccia, ne ho tolto i semi, e grattugiate grossolanamente,
come l’Autrice propone.
Il gusto delle mele
grattugiate non sparisce nella cottura, e per di più dà consistenza alla torta,
la cui base, mandorlata, è buonissima.
Il miele poi dà tutta la
dolcezza necessaria, senza mai essere stucchevole. Anzi, se usate i lamponi, come
ho fatto io, sentirete che il loro pizzico ispido e pungente combina
magnificamente con il resto.
Ho usato una padella adatta
per cottura in forno di 21 cm, e con l’impasto ottenuto ho riempito altri
quattro mini stampi di 7 cm circa.
È una torta salutare ed è
veramente un incanto di semplicità e delicatezza.
Che vogliamo di più?
Che vogliamo di più?
PROMOSSA da Jubilee!
Biagio D'Angelo - Glogg the Blog
Ma quanto mi piacciono queste tortine sane ma buone buone! Poi se vedo i lamponi, proprio non resisto.
RispondiEliminaGrazie Biagio :-*
veramente, i lamponi sono degni di un "Raspberry Bombe Jubilee" ahahhaahah
Eliminagrazie!
Grazie Biagio, per la torta e per l'introduzione, molto ghiotta anche quella. Non sapevo dell'esistenza di questo evento e mi piace l'idea! Buona giornata -e con una colazione così, non potrà che esserlo.
RispondiEliminaè veramente un'idea geniale... la dovremmo fare anche in Italia...
Eliminapeccato che io sia lontano....
ciaoooo
Due cose mi convincono al primo colpo: la presenza dei miei amatissimi lamponi ed il fatto che dica che è un porridge sofisticato :) dato che in versione non sofisticata, diciamo, fa già parte delle mie colazioni direi che è ora di un upgrade :) grazie, Biagio!
RispondiEliminaanche in versione mini-tortine!!!!
Eliminagrazie, Stefi!
Oddio, devo mettere questa festa tra la lista di cose da fare prima di morire! Deve essere veramente divertente, io sarei nel mio brodo, ma credo molte altre come me. E la torta mi sembra favolosa, quella consistenza pazzesca in bilico tra la torta ed il pudding che amo senza riserve. E anche questo tarlo sei riuscito ad innescarlo! Grande Biagio!
RispondiEliminaPS sto facendo il conto alla rovescia :D
grazie!!!!
Eliminaanch'io ... "conto alla rovescia!
bacioni
Come vorrei andare alla prossima super festa di New York... Il tuo “assaggio” di questo evento è davvero invitante, non so se resisterò ad aspettare i lamponi dell’orto di mio papà... 😜
RispondiEliminaandiamo insieme al Jubilee!!!!
EliminaBiagio caro, visto che ho tutti gli ingredienti in casa e la torta ha un aspetto davvero allettante, mi sa proprio che mi cimentero piu' tardi con Mari....un abbraccio grande e grazie per tutte queste meravigliose ricette! MM:-)
RispondiEliminaoh grazie carissima!!
Eliminama cimentati anche da sola!!! sará sicuramente un successo strepitoso!
questa è una delle poche ricette che non è nelle mie corde, perchè con i porridge non vado d'accordo e con l'olio di cocco ancora meno. MA le mie amiche di qui impazziscono per queste cose e sono sempre alla ricerca di idee nuove: giro loro il link- e mi sa che la tua lista di ammiratrici si allungherà a dismisura. Faremo l'Angel's Biagio Jubilee, di questo passo- e NY ce spiccia casa, fidati di me!
RispondiEliminama la torta é poco "porridgeous"...
Eliminae si, inventiamoci uno splendido e indimenticabile Angel's Biagio Jubilee!!!!
bacioni!