Non sarà una sorpresa per chi mi conosce un poco scoprire che la mia prima scelta dal libro di Irina Georgescu sia una torta al limone, gusto tanto amato da quando ero piccolissima e di nascosto mi preparavo quella che per me era una bontà assoluta: un cucchiaio di zucchero in un bicchiere da intridere di succo di limone tanto quanto bastava a bagnarlo ma non scioglierlo. Da gustare poi sciogliendo piano lo zucchero in bocca (lo so, lo so, faccio ammenda).
L'ho scelta leggendo il titolo, sapendo che di qualunque cosa si trattasse c'erano ottime possibilità che mi piacesse da morire.
Sorpresa, piacevole, è stata la foto allegata alla ricetta: delle barrette più che una torta in senso classico e tanti strati di pasta e crema.
Detto questo, la torta appunto non è quello che potremmo immaginare leggendo il titolo.
Piuttosto un dolce a strati, appunto, ma fortunatamente con nessuna delle complicazioni o difficoltà che a volte questo genere di preparazione presenta.
Tutto è semplice, lineare, perfettamente spiegato, le dosi precise al grammo.
Cosa viene fuori? Una crema che è una vera novità nella preparazione e negli ingredienti (senza uova, ebbene si, come sottolinea l'autrice ma con il burro a renderla setosa) e che risulta sorprendentemente leggera e per nulla stucchevole.
Le basi di pasta, quasi sfogliata, a fare da cornice.
Insomma, se il successo di un dolce si misura da quanto ne avanza, qui siamo al massimo: manco una briciola :D
LEMON CAKE
per 8 persone
per le basi
100g di burro morbido, più dell'altro per imburrare
35g di zucchero di canna superfino
un uovo medio
250g di farina, più dell'altra per spolverare
100ml di latte intero
mezzo cucchiaino di lievito per dolci
zucchero a velo per la finitura
per la crema al burro
150ml di latte intero
25g di farina
75g di zucchero di canna superfino
succo e buccia grattugiata di un grosso limone
90 g di burro a cubetti
In una ciotola capiente sbattere il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto montato e chiaro, quindi aggiungere l'uovo. Unire poi la farina, il latte ed il lievito e mescolare con un cucchiaio.
Il composto assomiglierà ad una crema molto densa.
Coprire la ciotola con della pellicola per alimenti e metterla in frigo per almeno un'ora. Trascorso questo tempo dare una veloce impastata con le mani quindi riporre il tutto in freezer per 10 minuti.
Nel frattempo prepare il ripieno: in un pentolino unire latte e farina mescolando bene per evitare i grumi. Mettere il tutto sul fuoco e far sobbollire piano finchè il composto raggiungerà una consistenza molto densa.
Rimuovere dal fuoco e unire lo zucchero, far intiepidire un poco quindi unire il succo e la buccia grattugiata del limone ed infine il burro. Mescolare bene quindi mettere in frigo.
Preriscaldare il forno a 180 gradi.
Ungere e foderare con carta forno una leccarda da forno da 18x24 cm.
Spolverare il piano da lavoro con abbondante farina quindi prendere l'impasto dal freezer e dividerlo in tre pezzi uguali. Con il mattarello stendere ogni pezzo alla stessa dimensione della teglia (tenere la pasta in attesa di essere stesa in frigo idem le basi stese in attesa di cottura).
Porre la base stesa nella teglia, bucherellare con una forchetta e cuocere per circa 10 minuti. Dovrà rimanere abbastanza chiara.
Lasciare da parte a raffreddare e procedere allo stesso modo con gli altri due pezzi.
Quando il tutto sarà ben raffreddato foderare la teglia con pellicola per alimenti in modo che questa sbordi dai lati.
Prendere la crema dal frigo e mescolarla vigorosamente.
Adagiare la prima base sulla teglia coperta con la pellicola, spalmarvi sopra la metà della crema quindi procedere con un'altra base cotta. Spalmare il resto della crema e coprire con il terzo strato.
Chiudere il tutto per bene con la pellicola e mettere in frigo per minimo 2 ore ma meglio se tutta una notte.
Quando si è pronti per servire aprire la pellicola, rifilare i bordi quindi tagliare il dolce in barrette. spolverizzandole con abbondante zucchero a velo.
Tenere in frigo e servire ben freddo.
NOTE
- come ho già accennato nonostante questa non sia una torta al limone come possiamo italicamente intenderla non è però difficile da realizzare nè particolarmente complicata. Non fatevi impressionare dalle basi da cuocere e dalla crema, sono tutte realizzazioni molto semplici e spiegate nei particolari.
Le dosi poi, perfette. Vedendo la crema ho avuto paura che fosse poca ma alla resa dei conti era la quantità giusta per farcire il dolce senza risultare eccessiva.
- proprio sulla crema si sofferma l'autrice menzionando il fatto che il dolce è uno dei più diffusi in Romania: questa non presenta uova ma viene arricchita dalla presenza del burro. Il procedimento per realizzarla è quantomeno curioso, almeno non l'avevo mai visto ed ero veramente curiosa di assaggiare. Saprà di farina? Di burro? Sa di buonissimo :D è una crema al limone che riesce a risultare anche leggera al palato!
- anche le basi di pasta non presentano problemi. Le dosi sono perfette e non ci si spaventa della consistenza cremosa dell'impasto proprio perchè specificato dall'autrice. Prende tono dopo il passaggio in frigo e freezer, quindi attenzione se avete una cucina molto calda (o vivete in climi caldi come il mio). Il risultato è una pasta neutra, quasi leggermente sfogliata, che esalta il ripieno senza coprirlo.
- l'unico difetto, se proprio vogliamo trovargliene uno, è che come ampiamente indicato dall'autrice a temperatura ambiente la crema si smonta con una certa velocità. Poco male, si serve il dolce appena tirato fuori dal frigo e lì si ripone. Delizioso e rinfrescante.
- non so se si sia capito, ma è ottimo e ampiamente
PROMOSSO!
Non posso certo vantare una passione per i dolci al limone pari alla tua, ma piacciono molto anche a me. :-) Questa torta mi intriga tantissimo, proprio per la crema senza uovo: trovo infatti che il succo di limone aumenti la percezione del sapore di uovo nelle creme, e il fatto che qui le uova non ci siano è un plus non indifferente. Da provare assolutamente, tanto più che sono tornata dalla Sicilia lo scorso week-end con un po' di limoni super-bio del nostro piccolo agrumeto.
RispondiEliminaGrazie Stefi!
Non saprei. Ho notato che spesso il sapore di uovo dipende dalla temperatura a cui viene cotta la crema (Massari docet). Qui appunto il problema è risolto a monte! Grazie Mapi!
EliminaEffettivamente ha due composti interessanti, da conoscere e magari utilizzare anche in altri modi.
RispondiEliminaIl fatto che si possa tagliare a barrette me lo rende intrigante perché io amo i ...bocconcini 😊
Li amo molto anche io, trovo tutto molto ordinato :)
EliminaPost esemplare, bellissimo, accurato. Grazie, Stefi. E se posso aggiungere una piccolezza, come tu hai ben accennato, questa, infatti, è una "prajitura", non proprio "una torta al limone", all'italiana, perché nei paesi slavi o oriundi si usa molto fare dolci ripieni tra due strati di impasto (il prefisso "praji" deriva dallo slavo antico e vuol dire cuocere in grasso caldissimo - tipo frittura.. ); invece le "torte" sono quelle più vicine alle nostre ciambelle, pan di spagna, o comunque cotte in stampo rotondo... Sei stata bravissima. E anche se non sono un amante dei limoni, questa, come diceva qualcun'altro, in altro modo, "s'ha da fare" !....
RispondiEliminaGrazie Biagio di farmi imparare sempre qualcosa di nuovo :)
EliminaCara Stefi, quando ho fatto la selezione delle ricette, questa era fra quelle ma sapevo che l'avresti presa tu, visto il tuo amore per i dolci al limone. E comunque è già fra quelle che farò presto, soprattutto per provare questa crema senza uova che non è un curd e che sembra davvero una furbata spaziale.
RispondiEliminaBellissima anche la tua realizzazione e sempre precise ed utilissime le tue annotazioni.
Che brutta fama che ho😄 grazie Patty e hai ragione, questa crema è una furbata!
EliminaFatta. Crema buonissima ma la pasta è rimasta un po' compatta, probabilmente mancava qualche minuto in forno. Ma sicuramente da rifare :)
RispondiEliminaGrazie, sono contenta! Allora la seconda volta sarà perfetta ;)
EliminaMa questa crema che genialata è? Mai vista una cosa simile, ma l'aspetto è così invitante e il tuo entusiasmo così forte che non mi resta che provare questa torta :D
RispondiEliminaVai tranquilla! E se non vuoi fare tutto il dolce consiglio di comunque provare la crema perché merita a prescindere e può essere usata in mille modi :)
EliminaPosso ufficialmente morire. A me sembra la versione al limone della Kinder fetta al latte, altro peccato di gola inconfessabile (ma so che qui trovo clemenza), se possibile ancora più golosa e sicuramente più elegante e raffinata: salvo immediatamente, perché questo "s'ha da fare" è un imperativo categorico. Bravissima!
RispondiEliminaGrazie, Stefi. Io non avevo notato questa torta nel libro! Meno male che l'hai fatto tu, perché dev'essere davvero super :)))
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