Ma
voi lo sapevate che domani è la giornata mondiale delle uova?
Secondo me, nelle preparazioni (dolci) a base di uova, la pavlova è il dessert che più esalta magicamente l’albume… è veramente un prodigio… eccolo, lui, l’albume, delicato, quasi trasparente, si trasforma in una nube di meraviglie dolci… La ricetta di oggi è un esempio di come si possa scegliere di fare delle mini pavlove invece di una gigante… e così il nostro “sweet tooth” potrà considerarsi soddisfatto… !
Secondo me, nelle preparazioni (dolci) a base di uova, la pavlova è il dessert che più esalta magicamente l’albume… è veramente un prodigio… eccolo, lui, l’albume, delicato, quasi trasparente, si trasforma in una nube di meraviglie dolci… La ricetta di oggi è un esempio di come si possa scegliere di fare delle mini pavlove invece di una gigante… e così il nostro “sweet tooth” potrà considerarsi soddisfatto… !
Per 6 pavlove piccole
Per la meringa
1 cucchiaino di succo di limone
145 g di albumi
275 g di zucchero semolato superfino.
1 cucchiaio di amido di mais
Per il ripieno
3 gambi di citronella
300 g di mirtilli (freschi o congelati)
50 g di zucchero semolato (fine).
3 cucchiai di acqua
Per completare la pavlova
500 ml di panna ad alto contenuto di grassi
1 cucchiaino di pasta di bacche di vaniglia
Metodo
Preriscaldare
il forno a 120°C. Foderare due teglie con carta da forno.
Iniziare preparando la meringa. Pulire la ciotola di una planetaria o di una ciotola grande con un tovagliolo di carta imbevuto di succo di limone. Questo aiuta a rimuovere eventuali tracce di grasso che potrebbero essere presenti nella ciotola. Aggiungere gli albumi nella ciotola e montare a velocità media fino a ottenere un composto spumoso e con picchi morbidi. Portare il mixer ad alta velocità e aggiungere lo zucchero, un cucchiaio colmo alla volta, montando bene dopo ogni aggiunta. Una volta aggiunto tutto lo zucchero, continuare a montare per altri 2-3 minuti fino a quando la meringa non sarà densa e lucida. Strofinare un po' del composto tra la punta delle dita: non si dovrebbero percepire i granelli di zucchero; se ci dovessero essere, continuare a montare ancora un po’. Aggiungere l’amido di mais e mescolare brevemente per amalgamare.
Iniziare preparando la meringa. Pulire la ciotola di una planetaria o di una ciotola grande con un tovagliolo di carta imbevuto di succo di limone. Questo aiuta a rimuovere eventuali tracce di grasso che potrebbero essere presenti nella ciotola. Aggiungere gli albumi nella ciotola e montare a velocità media fino a ottenere un composto spumoso e con picchi morbidi. Portare il mixer ad alta velocità e aggiungere lo zucchero, un cucchiaio colmo alla volta, montando bene dopo ogni aggiunta. Una volta aggiunto tutto lo zucchero, continuare a montare per altri 2-3 minuti fino a quando la meringa non sarà densa e lucida. Strofinare un po' del composto tra la punta delle dita: non si dovrebbero percepire i granelli di zucchero; se ci dovessero essere, continuare a montare ancora un po’. Aggiungere l’amido di mais e mescolare brevemente per amalgamare.
Distribuire
la meringa in 6 mucchietti sulle teglie. Usare il dorso di un cucchiaio
o il retro di una spatola per levigare i bordi e fare una rientranza al
centro dove sarà posto in seguito il ripieno. Cuocere le meringhe per
35-40 minuti o comunque fino a quando non sono sode al tatto e si
staccano facilmente dalla carta. Lasciarle in forno a raffreddare
completamente per qualche ora o, anche, per tutta la notte.
Per
il ripieno, lavare e rimuovere gli strati esterni secchi dalla
citronella e usare l'estremità di un mattarello per schiacciare i gambi e far rilasciare parte degli oli aromatici. Legarli
insieme con un pezzo di spago pulito. Questo aiuterà a riprenderlo dopo
con più facilità.
Aggiungere
la citronella in una padella con i mirtilli, lo zucchero e l'acqua.
Portare a ebollizione, quindi lasciar sobbollire per 4-6 minuti fino a
quando i mirtilli non si saranno ammorbiditi e saranno sciropposi
.
Lasciare raffreddare completamente il composto con la citronella ancora
all'interno. Si può preparare fino a 2 giorni prima e conservarla in
frigorifero. Basta rimuovere la citronella quando si è pronti per
servire la pavlova.
Poco
prima di servire, montare la panna e la vaniglia insieme fino a quando
non otterrete dei picchi ben montati. Versare la crema sui gusci di
meringa e ricoprire con il ripieno di mirtilli. Servire subito.
Note
Premetto che la meringa è una delle preparazioni di pasticceria che amo di più. Amo farla, amo mangiarla, amo offrirla.
Forse
questo fatto - corroborato dall’esperienza - mi ha aiutato anche nella
realizzazione della pavlova. Nella ricetta infatti non vi è un solo
accenno alla temperatura degli albumi. Ma per la buona riuscita di una
pavlova è importante che che gli albumi siano a temperatura ambiente per
ottenere un montaggio perfetto. Non tutti i lettori sono obbligati a
saperlo. Una nota in questo senso non sarebbe stata sgradita.
A parte questo dettaglio, la ricetta funziona benissimo ed è molto deliziosa.
Ma
quello che fa la differenza è lo sciroppo di citronella che, con i
mirtilli, si sposa alla grande, e dá un sentore meraviglioso di bosco,
di prato… preparatelo per tempo perché deve proprio rimanere in
infusione.
Dichiaro la ricetta PROMOSSA!
Faccio coming out: non ho mai preparato una pavlova in vita mia. Coming out n. 2: ho preparato la meringa una sola volta in vita mia. Un paio di volte ho fatto quella italiana, da inserire in una crema, ma non ho mai fatto le meringhe classiche. Premessa fondamentale per dire che ignoravo completamente che la temperatura degli albumi fosse fondamentale per la riuscita di una pavlova. A me, insomma, sarebbe venuta un disastro e se avessi scelto questa ricetta, probabilmente non l'avrei promossa.
RispondiEliminaLa bravura di un autore e la cura con cui scrive i suoi libri, si vede proprio da questi dettagli; d'altro canto, il progetto Starbooks è nato da un insuccesso della nostra Alessandra Van Pelt, che aveva seguito pedissequamente una ricetta trovata in un libro. Bravissimo tu, che sei riuscito a sopperire con la tua esperienza a questa "piccola ma non troppo" dimenticanza.
Ti prego, corri ai ripari e prepara una Pavlova, sempre che ti piaccia la meringa. E se puoi falla con la ricetta di Donna Hay. Un tripudio ed una delle cose più buone dell'universo mondo.
Eliminail tuo coming out mi ha fatto a lungo sorridere!!!! senti, comunque, io mi dissocio da Patty e dal suo consiglio di seguire la ricetta di Donna Hay. Per me l'unica da cui ho imparato a fare la pavlova é la divina Nigella. Non altri. Se fai la pavlova con gli albumi freddi ci mettono un sacco a montare e quando sono in forno diventano troppo "marshmellosi". Ciao, Mapi. Un abbraccio
EliminaEcco, adesso sono in un'impasse... XD XD XD Prima o poi la farò, magari provando entrambe le ricette, e con gli albumi rigorosamente a temperatura ambiente!
EliminaMapi, ti confondo ancora di più. Falla con la ricetta di Csaba, viene sempre perfetta :D
EliminaMapi, ti do la mia: signora neozelandese, sposata ad Australiano. Mia suocera me la impone a ogni compleanno :) e poi manda la foto a tutte le sue amiche, gongolando dalla soddisfazione. Vale come prova regina? :)
EliminaPerfetto, mi avete convinta: non farò mai una pavlova!!! :D :D :D
EliminaAppetitosissime! Anche io come Biagioamo molto fare, mangiare e regalare meringhe (non contengono lievito ;p)
RispondiEliminaPer i macarons consigliano di separare gli albumi e tuorli fino a 5 giorni prima, di conservarli in frigo e poi portarli a temperatura ambiente prima di usarli. Probabilmente sarebbe come essere in una botte di ferro anche con le meringhe classiche?
verissimo, i macarons si fanno proprio con gli albumi di uova vecchie... dicono che sono più buoni ancora... ma io, a dire la verità, e nient'altro che la veritá, non ci credo totalmente... con le meringhe classiche, vedere ricette nigelliane...
EliminaCome sai sono grande estimatrice di uova, meringhe e pavlove quindi ogni ricetta nuova è più che benvenuta. Confesso anche che non sempre seguo il consiglio degli albumi a temperatura ambiente e per la fortuna che spesso assiste i cialtroni per ora mi è andata sempre bene. Ma so di sbagliare 😅 tu invece non sbagli un colpo, bravissimo!
RispondiEliminaio sono un pavaholic... come Nigella, la divina, ha detto un giorno in un suo programma televisivo... ahahhahaahah ciaooooooo e grazie di cuore, Stefi!
EliminaCome te, meringa mon amour. Ti confesso che quando ho scoperto anche la meringa italiana che non viene cotta ma pastorizzata, ho avuto difficoltà a staccarmi dalla ciotola perché quell'impasto era da delirio e adesso è una delle mie preparazioni del cuore. La Pavlova in casa mia è il dolce di compleanno più amato da mia sorella e da mia figlia. Quindi non posso che gioire per il successo di queste mini pavlove...e sicuramente saranno mie presto. Ma la citronella? Quella dove la troverò? Bravissimo Biagio!
RispondiEliminase ho trovato la citronella a bizzeffe in Brasile, figurati se non la trovi qui... ti sfido a duello pavloviano.. .ahahhahaah ciaooooooooooooo
EliminaBiagio, le mini pavlole che hai preparato, hanno un aspetto molto invitante!
RispondiEliminaMi limito ad ammirarle perché non le amo molto :( Infatti, di meringhe nella mia vita ne ho preparate poche, perché sono molto dolci per il mio palato... L'eccezione, per me, è la Ile Flottante... :)))
Un abbraccio
la Ile Flottante é buonissima, mi fa impazzire... devo farla al più presto! grazie ! un abbraccio
EliminaMi fa sorridere il coming out di Mapi! Anche se mi unisco a lei, perché mai fatta una Pavlova, anche se per me si tratta di una delle n preparazioni ancora non fatte! Però ho letto molte ricette e mi sembra, in effetti che la temperatura degli albumi sia importante! Per me lo sarebbe, ne sono certa! Non mi verrebbero... E sarebbe un peccato, perché sono carinissime, e devono essere anche buonissime! E il particolare della citronella... 😋 Come sempre Biagio sei il re delle tentazioni!!!
RispondiEliminahahahahaha... sono il re delle tentazioni a cui, ahimé, neppure io so resistere!!!!! ciaooooooo
EliminaChe dire, caro Biagio? La pavlova è uno dei miei dolci preferiti e spesso evito di prepararla perché rischio di mangiarmela tutta io :D Con questo sciroppo deve essere assolutamente divina!!
RispondiEliminaGrazie :-*
lo sciroppo è veramente ciò che fa la differenza in questa pavlova in versione mini (o quasi mini)... ciao!!!
EliminaDiciamo che questo tuo posto potrebbe essere una anticipazione del Tiriamo le Somme, perché hai proprio centrato le due facce del libro, secondo me (e secondo quello che leggo nelle varie introduzioni alle ricette, sto facendo come i gamberi e sto andando all'indietro). D'altro canto, chi se non tu, con l'esperienza che hai in materia di dolci e di libri di cucina. Salvo tutto, perché la ricetta mi intriga moltissimo- e poi, per me, la giornata mondiale delle uova è tutti i giorni! Grazie!
RispondiEliminaGrazie mille per questo tuo commento, Ale. Effettivamente, ogni tanto, nel libro, la Autrice mi è parsa un po' imprecisa. Non ci starebbero male dei consigli più tecnici, ogni tanto. Certo le sue creazioni riescono e convincono, ma personalmente la preferivo nel suo primo libro dove tutto mi sembrava più fresco e genuino.
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