Seguo
l’attività di Claudia Roden da quando mi sono appassionato per la
cucina, la sua storia e i suoi dintorni.
Mi sono tuffato nella cucina mediorientale anche grazie a lei (nonostante non mi cimenti spesso). Ho cominciato a guardare con occhi amorevoli anche la cucina spagnola e quella italiana, proposta da lei, sebbene alcune volte avessi da reclamare. Il suo modo di narrare la cucina della tradizione ebraica non ha paragoni per me.
Giuro che non avevo mai saputo (neppure da mia mamma!) che esistesse un couscous siciliano, anzi trapanese, poiché si narra che, dall'Africa, il couscous sia giunto in Sicilia a partire dalla dominazione araba e che si sia poi diffuso in maniera massiccia nell'Ottocento, quando i lavoratori delle zone trapanesi tra San Vito del Capo e Mazara del Vallo iniziarono a recarsi nelle coste tunisine esportando cultura e tradizione.
Insomma, la Sicilia è grande e io non la conosco ancora per niente! Allora vi invito ad accompagnarmi in questo viaggio di aromi. Sembra complesso, con molti ingredienti, ma è davvero facile. Un’ottima idea per quando a cena ci sono molte persone, tra cui alcune vegetariane.
Mi sono tuffato nella cucina mediorientale anche grazie a lei (nonostante non mi cimenti spesso). Ho cominciato a guardare con occhi amorevoli anche la cucina spagnola e quella italiana, proposta da lei, sebbene alcune volte avessi da reclamare. Il suo modo di narrare la cucina della tradizione ebraica non ha paragoni per me.
Giuro che non avevo mai saputo (neppure da mia mamma!) che esistesse un couscous siciliano, anzi trapanese, poiché si narra che, dall'Africa, il couscous sia giunto in Sicilia a partire dalla dominazione araba e che si sia poi diffuso in maniera massiccia nell'Ottocento, quando i lavoratori delle zone trapanesi tra San Vito del Capo e Mazara del Vallo iniziarono a recarsi nelle coste tunisine esportando cultura e tradizione.
Insomma, la Sicilia è grande e io non la conosco ancora per niente! Allora vi invito ad accompagnarmi in questo viaggio di aromi. Sembra complesso, con molti ingredienti, ma è davvero facile. Un’ottima idea per quando a cena ci sono molte persone, tra cui alcune vegetariane.
Ingredienti per 8 persone
3 melanzane, mondate e tagliate a cubetti da 4-5 cm
2 peperoni rossi, privati dei semi e tagliati a pezzi da 4-5 cm
400 g di zucca violina, privata dei semi e tagliata a fette o cubetti
1 costa di sedano, sbucciata e tagliata a pezzi da 4-5 cm
2 carote, sbucciate e tagliate a fette da 4-5 cm
sale
120 ml di olio d'oliva
480 g di cous cous
Per il brodo
2 cucchiai di olio d'oliva
1 cipolla grande, tritata
3 spicchi d'aglio, tritati
1 pomodoro grande, pelato e tritato
Poco più di 1 litro di brodo vegetale
1 stecca di cannella
¼ cucchiaino di pimento macinato
½ cucchiaino di zenzero in polvere
1 buon pizzico di stimmi di zafferano o 1 cucchiaino di curcuma macinata
Una lattina da 397 g di ceci, scolati e sciacquati (opzionale)
sale e pepe nero
1 grande mazzo di coriandolo, foglie tritate
1 mazzetto di prezzemolo a foglia piatta, foglie tritate
1 o 2 cucchiai di harissa, o meno, o di più, a piacere
Metodo
Preriscaldare
il forno a 180°C. Disporre tutte le verdure in una o due teglie
foderate di carta da forno, cospargere di sale e condire con 90 ml di
olio d'oliva, mescolando per ricoprirle dappertutto. Arrostire le
verdure per 45 minuti, o finché non saranno molto morbide, rigirandole
una volta.
Mettere
il cous cous in una grande teglia da forno in cui si potrà poi
servire. Aggiungere circa 1 cucchiaino di sale a 720 ml di acqua tiepida
e versarla gradualmente su tutto il couscous, mescolando per far assorbire
uniformemente. Lasciare gonfiare per 10 minuti, mescolando un paio di
volte. Ora, ecco il segreto per un soffice couscous; mantecare con i
restanti 2 cucchiai di olio d'oliva e strofinare il cous cous tra le
mani sopra il piatto per aerare i grani e rompere eventuali grumi.
Per
il brodo, scaldare l'olio d'oliva in una casseruola a fuoco basso e
soffriggere la cipolla, mescolando, fino a renderla morbida. Aggiungere
l'aglio e mescolare per qualche secondo, fino a quando l'aroma non si sprigiona, quindi aggiungere il pomodoro e cuocere, mescolando, per 3 minuti.
Versare il brodo e aggiungere la stecca di cannella, il pimento
macinato, lo zenzero, lo zafferano o la curcuma e i ceci (se
utilizzati). Portare a bollore, aggiustare di sale e pepe, quindi
cuocere a fuoco basso per 10 minuti. Portare a bollore il brodo,
togliere dal fuoco e unire il coriandolo e il prezzemolo tritati.
Mettere due mestoli di brodo caldo in una ciotola o in una caraffa e unire l'harissa.
Sgranare
nuovamente il couscous bollente con una forchetta, rompendo eventuali grumi.
Versare un mestolo di brodo sul cous cous, abbastanza da inumidire ma
non tanto da farlo nuotare nel brodo. Passa il resto a lato affinché gli
ospiti si servano di più come desiderano. Servire il cous cous in
ciotole o piatti fondi con sopra le verdure e passare la salsa piccante
di harissa affinché tutti se ne servano.
NOTE
La
ricetta potrebbe, sulle prime, spaventare. La propria Roden avvisa che a
causa della quantità di ingredienti, possa sembrare lunga e ostica, ma è
davvero facile. Ed è indubbiamente una bella proposta culinaria se a
cena vi piombano amici vegetariani.
Claudia
Roden dice che, invece di cuocere le verdure nel brodo, le arrostisce
in modo che mantengano i loro singoli sapori e arricchisce il brodo con
erbe e spezie, preparando tutto in anticipo. Non è forse la scoperta
dell’acqua calda, ma lei ha proprio ragione. Le verdure arrostite
mantengono e offrono un sapore più verace al couscous.
La
Roden suggerisce di accompagnare questo couscous vegetariano con una
“marmellata” di pomodori. Io l’ho fatta ed è la fine del mondo. Nulla di
nuovo, sia chiaro, ma la combinazione fa tutto.
Vi lascio qui la ricetta caso vogliate cimentarvi.
2 cucchiai di olio d'oliva o olio di semi di girasole
3 spicchi d'aglio, schiacciati
due lattine da 411 g di pomodori a cubetti
2 cucchiai di miele
2 cucchiai di acqua di rose (facoltativa)
sale
Pepe, a piacere
In
un'ampia padella, scaldare l'olio a fuoco basso, aggiungere l'aglio e
cuocere per qualche secondo, mescolando fino a quando non sentite
l'aroma e inizia a colorire. Togliete la padella dal fuoco e versatevi i
pomodori, quindi fate cuocere, senza coperchio, a fuoco medio per circa
25 minuti, fino a che non risulteranno densi e ridotti in marmellata. Unire il
miele e l'acqua di rose (se utilizzata), condire con sale e pepe di
Aleppo e cuocere per 5 minuti a fuoco basso. Versare in una ciotola per
far rapprendere.
Due ricette con un solo post. Cosa volete di più?
E poi la ricetta è PROMOSSA !!!!
Biagio D'Angelo - Glogg the Blog
Guarda Biagio, non mi stupisce che tu non sapessi del couscous trapanese, perché ho constatato di persona che in Sicilia Orientale il couscous è preparato pochissimo e non ha nulla a che vedere con quello che si fa in Sicilia Occidentale, per l'appunto nel trapanese. Lu cuscusu è parte integrante dei miei ricordi di infanzia, da quello tradizionale di pesce, di cui sono ghiottissima, a quello di verdure (sempre lessate, confermo, e la versione della Roden con le verdure arrostite e il brodo speziato mi piace decisamente di più), passando per quello di carne, che prevede la carne di montone e che è una ricetta tunisina importata da noi.
RispondiEliminaOvviamente il cuscus che propone la Roden è una versione molto semplificata, che fa uso di cuscus precotto. Noi lo incocciamo a partire dalla semola, creando un couscous della grana che desideriamo, poi lo cuociamo al vapore nella cuscusiera e infine lo sgraniamo, e a quel punto procediamo come dice la Roden, insaporendolo col brodo caldo e sgranandolo un tot di volte.
Una ricetta che mi fa fare un tuffo nel bel mezzo di una delle mie tradizioni culinarie preferite (ricordo ancora mia nonna, quando 'ncucciava lu cuscusu), portando però l'innovazione delle più gustose verdure arrostite.
La marmellata di pomodori poi, è una chicca imperdibile.
In breve: GRAZIE UN MILIONE per aver proposto questo piatto meraviglioso!!!!
quello che hai scritto mi ha fatto emozionare! veramente, la Sicilia è grande e la sua parte orientale è agli antipodi dall'occidentale. Un abbraccio!
EliminaMapi, leggendoti ho immaginato questa versione col couscous "vero", quello incocciato, ancora più profumato. Sai che bomba?
Eliminaho l'acquolina in bocca!
EliminaÈ stupendo Biagio! Un quadro. Però ora come ti ho scritto su IG devi andare in pellegrinaggio a San Vito Lo Capo 😹
RispondiEliminaandrò, sì, con il capo cosparso di cenere e chiedendo il miracolo del couscous (non so quale sia, però ci sta!) hahahahahaha
Eliminanon so come possa essere con le "tristi verdure bollite", ma per me dopo questa esperienza così soddisfacente, non ci sarà mai più un couscous senza le verdure arrostite....mai più! ciaooooo ;)
RispondiEliminaOk, Biagio, dovrai espiare questa colpa :) a suon di cous cous (e oltre a San Vito Lo Capo ti suggerisco tutta la zona intorno a Mazzara del Vallo: la Mapi ti ha raccontato meglio di me la magia del cous cous della vostra isola, io mi son limitata a una indigestione :) ma, dettagli a parte, devi assolutamente fare questa esperienza.
RispondiEliminaMentre io vado a farmi l'esperienza di questa versione che mi intriga moltissimo, per tutto. Fai foto che sono quadri- ma anche i contenuti, non sono da meno!.
grazie mille, Alessandra! sono contento ed emozionato per quello che mi dici. Andrò presto ad espiare questa colpa! Hahhahaha (e menomale che c'è lo Starbooks e Claudia Roden!)
EliminaBiagio, non sto a ripeterti dove sei cascato, anche perché non vorrei infierire :P Comunque questa ricetta la vedo perfetta per quest'estate. La marmellata di pomodori invece penso che potrei farla anche in questo istante XD
RispondiEliminasono d'accordo con te. Couscous ottimo per l'estate (qui è quasi sempre estate, per cui è stato graditissimo) e la confetturina di pomodori è una cosa spaziale!!!
EliminaOra, che tu da siciliano verace non conosca il Festival del cous cous di S. Vito lo Capo/Mazara, mi fa venire dei dubbi sulla tua veracità. Che poi so perfettamente che tu sei un appassionato di cous cous, me lo racconta un piccolo dono che mi hai fatto qualche tempo fa e che custodisco gelosamente.
RispondiEliminaComunque, cous cous di verdure forever, ed esattamente servito così, con tutto il condimento sopra, bello e glorioso come si usa.
Bravissimo mio caro Biagio.
io sono del mondo, di altri luoghi, come scriveva un grande scrittore brasiliano !! ahhahaahahahaha
Eliminabacioni
Bellissima scelta, Biagio! Ogni tanto, mi preparo il couscous per i pasti da portarmi al lavoro. Almeno così riesco a mangiarlo, visto che mio marito non lo apprezza...
RispondiEliminaQuesta ricetta, che le verdure arrostite rendono sicuramente ancor più buona, la devo provare il prima possibile.
Grazie!
e visto che l'estate si avvicina, mi pare che non ci sia un piatto più solare e festoso di questo! grazie, Ale! un abbraccio
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