Per fortuna, è arrivata la ricetta dei Potstickers, degli Hairy Bikers. che mi ha smosso dal torpore culinario di questo periodo...
Per gli autori, i ravioli cinesi sono sempre stati un classico comfort food, tanto che, nel passato, hanno proposto anche una loro versione vegetariana. I tipici ravioli orientali, che in Cina si chiamano Jiaozi e Gyoza in Giappone, nel Nord America si trovano con il nome di Potstickers.
Amo questa preparazione, tanto da aver partecipato, ormai diversi anni fa, ad un corso monotematico tenuto da un bravissimo ed altrettanto paziente cuoco cinese.
Questi ravioli di solito si mangiano come antipasto. In Cina, si trovano ristoranti che servono esclusivamente jiaozi, preparati in tantissimi modi diversi. Da nord al sud della Cina cambiano sia la chiusura che il ripieno.
Ormai i jiaozi vengono mangiati tutto l'anno, anche se sono tipici dei festeggiamenti del Capodanno cinese.
Quanto mi piacerebbe fare un viaggio in Cina, alla scoperta delle infinite varianti di questi deliziosi fagottini 🙂
Nella loro ricetta, gli Hairy Bikers offrono due opzioni per l'involucro: comprato (Gyoza wrappers), oppure fatto in casa. Io ho scelto la seconda, di cui vi riporto la ricetta del libro.
Non abbiate timore a provare anche voi a preparare la pasta in casa, non è un impasto complicato da preparare (con un po' di pratica), dà molta soddisfazione ed è meraviglioso da lavorare.
Chicken Potstickers
da: Ultimate Comfort Food, The Hairy Bikers - Seven Dials
In una ciotola, mettere il pollo ed insaporire con sale e pepe. Unire il mix di cavolo e carote, i cipollotti, l'olio di sesamo e mescolare accuratamente.
Per preparare i ravioli, mettere un cucchiaio colmo di ripieno al centro della sfoglia, inumidire tutto il bordo (fate attenzione perché talvolta si possono rompere), poi pinzare insieme i bordi, formando delle pieghe dal centro verso il basso, su ciascun lato, e sigillare.
Ripetere l'operazione fino ad utilizzare tutto il ripieno.
Mischiare gli ingredienti della salsa fino a sciogliere lo zucchero. Assaggiare e regolare di sale, se necessario.
In una padella antiaderente e munita di coperchio, scaldare poco olio vegetale, giusto quello necessario per coprire leggermente la base della padella.
Aggiungere i ravioli, assicurandosi che la base sia ben appoggiata al fondo della padella e che non siano attaccati tra loro. Cuocere a fuoco medio, fino a quando la superficie a contatto con la padella, non sarà ben dorata e croccante.
Versare l'acqua necessaria a coprire leggermente il fondo della padella. Mettere il coperchio e continuare la cottura, fino a quando i potstickers non saranno traslucidi e l'acqua sarà evaporata.
Cuocere per un altro minuto, senza coperchio, per assicurarsi che la parte inferiore sia ancora croccante.
Servire caldi con la salsa di accompagnamento e altra salsa di soia e di peperoncino a parte.
Per 24 pezzi
Mettere entrambe le farine in una ciotola.
Mescolare l'acqua appena sbollentata con il sale, quindi unirla alla farina, mescolando con una frusta. All'inizio il composto apparirà molto farinoso e sgranato ma continuate a lavorarlo (anche con un cucchiaio di legno) e diventerà più omogeneo. Non fatevi tentare dall'aggiungere altra acqua.
Coprire la ciotola con un panno umido e lasciar riposare per 10 minuti. Togliere l'impasto e lavorarlo fino a renderlo liscio ed elastico, poi coprirlo nuovamente e lasciarlo riposare in un luogo tiepido per un'ora.
Tagliare l'impasto in 2 pezzi uguali e spolverare una superficie di lavoro con la farina. Stendere l'impasto il più sottile possibile; all'inizio sarà resistente, ma alla fine vi ritroverete con una sfoglia rotonda, di circa 35 cm di diametro e con uno spessore inferiore ad un 1 mm.
Con l'aiuto di un tagliapasta da 9 cm di diametro, ritagliare dei dischi, poi ripetere l'operazione con l'altro pezzo di impasto. Impastare insieme i ritagli e arrotolare nuovamente. Dovreste ottenere almeno 24 dischi. Se volete impilare i dischi, spolverizzateli con (poca) farina tra uno e l'altro.
Note personali
Tradizionalmente, per stendere l'impasto, si procede formando dei rotolini di circa 2.5 -3 cm di diametro, si tagliano in pezzetti (come per gli gnocchi, ma un po' più grossi) si appiattiscono con la mano poi si stendono con un piccolo matterello fino ad ottenere dei cerchi. In questo modo non ci saranno neanche scarti. Inoltre, la parte centrale del disco dovrebbe essere un po' più spessa dei bordi, per evitare che si rompa durante la preparazione.
Ricetta molto gustosa e non così complicata da preparare: dopo aver chiuso i primi ravioli, andrete via lisci!
Se preparerete la pasta in casa, non sarà necessario inumidire i bordi per chiudere i ravioli, perché l'impasto avrà ancora l'umidità necessaria a far aderire i bordi, pizzicandoli.
Per aiutarvi con la chiusura (ci sono infiniti modi per farlo), potete guardare uno dei tantissimi video che si trovano su you tube.
Era la prima volta che preparavo i Potstickers/Jiaozi con la carne di pollo. Rispetto a quelli con il maiale, risultano meno succosi, per la minor mancanza di parte grassa, ma comunque gustosi e ben saporiti.
Anche io come te amo questi ravioli! Li preparo spesso, ma sono una vera chiavica con la chiusura, me ne venissero due uguali XD I tuoi invece sono bellissimi <3 In questa versione mi ricordano quelli che mangio nel mio ristorante giapponese preferito. Ovviamente li proverò.
RispondiEliminaGrazie Ale
Ale, tu sei bravissima! Sono sicura che i tuoi ravioli sono belli e buoni :)))
EliminaAle, ma sono perfetti!!! Ho una nipote appassionata di gyoza: li prepara molto spesso per la sua famiglia. Io non ho ancora imparato a chiuderli decentemente, ma va detto che ci ho provato solo due o tre volte. Ottimo motivo per riprovare e perfezionare la tecnica! Splendida scelta, fantastica realizzazione: grazie!
RispondiEliminaMapi, questi sono da provare, perché sono diversi dal solito e molto gustosi. Ma sono più magri di quelli classici con il maiale. Fammi sapere!!
EliminaWow...questi li cercavo. Soprattutto l'involucro. Devo provare
RispondiEliminaBene, provali e mi dirai!
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