giovedì 14 settembre 2023

ROASTED AUBERGINES WITH CURRIED YOGURT DA OTTOLENGHI SIMPLE





Da quando abitiamo a  Londra, siamo clienti abituali dei ristoranti di Ottolenghi. Oltre a mettere d'accordo tutti e a rientrare nella fascia "affordable", nell'insania di questa città dove i costi assurdi iniziano dall'aria che si respira, questi sono dislocati praticamente dappertutto e hanno un'offerta ricchissima, sia a colazione che a pranzo che a cena. Di conseguenza, ci siamo abituati a riconoscere il tratto della sua cucina al primo boccone, distinguendola dai milioni di tentativi di imitazione che spuntano ancora oggi, da più parti. 
Faccio questa premessa perché la ricetta di oggi é quanto di più "ottolenghiano" ci sia capitato di assaggiare, fra i vari esperimenti domestici dai suoi libri: e questo, a dispetto di una semplicità basica e di una limitatissima gamma di ingredienti, spezie incluse. 
E anche se ormai vi ho detto che l'assassino é il maggiordomo, proviamo comunque a vedere come è andata a finire...


ROASTED AUBERGINE WITH CURRIED YOGURT 

MELANZANE ARROSTITE CON YOGURT AL CURRY




In teoria, tutte e 4 le componenti del piatto possono essere preparate in anticipo: in pratica, mentre arrostiscono le melanzane si ha il tempo di preparare tutto il resto, oltre che di mettere in ordine la cucina e di apparecchiare la tavola. Il che, dalle mie parti, vale sempre come un "plus". 


per 4 persone di appetito robusto 

3 melanzane grandi o 4 medie, del peso complessivo di 1 kg)

100 ml di olio di arachidi (io extravergine)

200 g di yogurt greco, bianco

2 cucchiaini di curry 

una puntina di curcuma 

la scorza di un lime finemente grattugiata e 2 cucchiaini di succo

1 cipolla, finemente affettata (150 g)

30 g di mandorle a lamelle

1/2 cucchiaino  di semi di cumino, precedentemente tostati e leggermente pestati

1/2 cucchiaino di semi di coriandolo, precedentemente tostati e leggermente pestati

40 g di semi di melagrana

sale e pepe nero 


Preriscaldate il forno a 220 gradi

Con un pelapatate, "rigate" la buccia delle melanzane, dall'alto verso il basso, in modo che restino a strisce , come una zebra (vi tranquillizzo subito: io non ci ho neppure pensato, passaggio assolutamente inutile). Affettate le melanzane nel senso della larghezza, a fette spesse circa 2 cm, conditele bene con 70 ml di olio, mezzo cucchiaino di sale e tanto bel pepe e disponetele in una teglia, rivestita di carta da forno. Cuocete per 45 minuti, finché non saranno diventate di un bel colore brunito. Sfornate e fate raffreddare a temperatura ambiente. 

Mescolate lo yogurt con un cucchiaino di curry, la curcuma, il succo di lime, un bel pizzico di sale e una bella macinata di pepe. Tenete in frigo fino al momento dell'uso. 

Scaldate il rimanente olio in una padella e, quando è caldo, aggiungete la cipolla e friggete per 8 minuti, mescolando frequentemente, fino a quando diventa tenera e color caramello. Aggiungete l'altro cucchiaino di curry, le mandorle e un pizzico di sale e continuate a friggere per altri 2 minuti, fino a quando le mandorle saranno leggermente brunite. 

Quando siete pronti per servire, mettete su un piatto le fette di melanzana, leggermente sovrapposte e cospargetele con la salsa al curry. Terminate con le cipolle e le mandorle fritte, poi cospargete i semi di cumino e di coriandolo, i chicchi di melagrana, la scorza di lime e portate in tavola. 

NOTE MIE 

- Il piatto prevede di essere servito a temperatura ambiente: noi di solito lo facciamo al momento e quindi nell'insieme è tiepido. A giudicare dalle litigate fino all'ultima fetta, presumo che vada bene anche a questa temperatura. 

- La polvere di curry, stavolta, è quella del supermercato. Da questo livello in su, ovviamente, va tutto bene, ma era per dire che non dovete trasformarvi nella maga delle spezie, ecco. Io ne avevo uno un po' pallido, stavolta, ma l'importante è che non sia troppo piccante. 

- le strisce di melanzana non servono assolutamente a niente, neppure per bellezza, visto che nella presentazione non si vedono (a meno che non mangiate in ginocchio, con lo sguardo rivolto verso il punto di fuga del piatto...). Passaggio che si può eliminare senza patemi, insomma 

- l'unica mia variante  è la cipolla, nel senso che ne metto di più, ma solo perché ci piace. 

Gli amanti di Ottolenghi probabilmente si staranno già interrogando sulla parentela con LE melanzane più iconiche di tutta la sua produzione, quelle che campeggiavano golose sulla copertina di Plenty: a farla breve, possiamo considerarle una variante che ammicca al profondo Est (oltre all'India, le cipolle fritte sono un complemento immancabile nella cucina del Sud-Est asciatico). Ma in realtà, sono molto di più, proprio perché capaci di catturare l'essenza di una cucina che, sotto sotto, non ha bisogno di troppi ingredienti. 

Un antipasto insolito, gradevolissimo, non eccessivamente piccante e in cui gli ingredienti più ostici ai nostri palati (il cumino o la curcuma) sono in quantità talmente esigua da poter essere omessi o sostituiti. Perfetta per introdurre una cena estiva (é verissimo che può essere preparato in anticipo) o come ennesima risorsa per portare in tavola le melanzane tutti i giorni, senza che nessuno si annoi, é una ricetta che ci permette  a tal punto di ricreare il vero "Ottolenghi-style", con poca fatica, poco tempo e poca spesa, da essere 

INEVITABILMENTE PROMOSSA





10 commenti:

  1. Amante delle melanzane, presente. :) E per fortuna in quest'ultimo scorcio di anno non dobbiamo affannarci dietro a nuovi libri e ho il tempo di affrontare la mia to-do list con calma!
    Grazie Ale!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Meno male... in cuor mio, quasi prego che questa crisi dell'editoria duri ancora un po'..

      Elimina
  2. Ecco! Farò anche queste melanzane perché sono più Ottolenghi... In barba al marito! E oltretutto ho tutti gli ingredienti a casa... Tranne la melagrana. 🤔
    Certo è interessante sapere che oggi un pasto da Ottolenghi è relativamente economico... Approfitterò la prossima volta che capito a Londra! 😋😋😋

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Relativamente, rispetto all'insania di Londra. Calcola che meno di 35-40 sterline non spendi... ma vale la pena provare, sempre!

      Elimina
  3. Altro modo per innamorarmi delle melanzane prendo nota grazie.

    RispondiElimina
  4. Vabbè che dire? Melanzane e Ottolenghi sono un connubio perfetto e mai banale. Le proverò sicuramente. Grazie Ale :)

    RispondiElimina
  5. Ho cominciato a mangiare le melanzane dopo aver scoperto Ottolenghi: e ho detto tutto. Se magari riesco a trovare delle melagrane in questo periodo, le faccio, altrimenti uso la melassa di melograno (anche questa imparata da iddu!).
    Bacione

    RispondiElimina
  6. Ok, oggi andrò a caccia di melanzane buone, non ho scampo! Per fortuna ho ancora una piccola scorta di chicchi di melagrana in congelatore ;)

    RispondiElimina

Spammers are constantly monitored