Partendo dal fatto che i bimbi della Gwyneth sono intolleranti al glutine e lattosio, la sua sfida nell'individuare piatti accattivanti e gustosi per la propria figliolanza si rinnova ogni giorno.
L'autrice afferma di cercare per ogni ricetta sapori semplici, non introducendo più di un elemento nuovo in ogni pasto, giocando sulle dimensioni (porzioni piccole come mini polpette, mini hamburger, mini pies), servendo spesso il cibo su stecchini da immergere in salse golose.
Fortunatamente sono madre di una bimba che non ha problemi di intolleranze alimentari e che è sempre stata un'ottima forchetta, ma in questo caso ho voluto utilizzare la sua presenza come tester perché per un piatto da bambini ci vuole un palato da bambini. O no?
Dalla selezione dei piatti proposti, mi sono buttata sul simil-oriental (noi amiamo la cucina orientale) desiderando da sempre di provare i ravioli tipo Jiaozi, cotti al vapore o sulla piastra.
La ricetta di Gwyneth mi ha incuriosito e posso confessare che il sapore finale del ripieno si avvicina a quello che mi è capitato di provare nei ristoranti orientali in particolare all'estero.
Ho trasgredito però su un unico particolare, vale a dire sull'utilizzo della farina gluten free per la preparazione della pasta dei dumpling, e per questo chiedo venia, ma non dovendone usare in futuro, non avevo intenzione di comprarla per poi lasciarla inutilizzata in dispensa (dove già abbondano farine depresse per la prigionia).
Ho sostituito la farina gluten free con farina 00 e farina di riso secondo una ricetta che ho trovato su un librettino di cucina cinese regalatomi insieme al wok!
Ingredienti per 30 dumplings (a me ne sono venuti 22, perché li ho fatti un po' più grandi).
Per il ripieno
1/2 piccola cipolla rossa sminuzzata grossolanamente
1 spicchio d'aglio schiacciato
200 g di cavolo verza affettato grossolanamente
olio neutro (canola, semi di uva, ecc) - sostituito da me con olio extravergine
113 g di tofu sodo sbriciolato
140 g di piselli surgelati (io ho utilizzato quelli freschi)
60 g di quinoa cotta
1 cucchiaio di salsa di soia
1/2 cucchiaio di olio di sesamo tostato (sostituito con olio extravergine)
sale
Per la sfoglia di riso (mia proposta)
320 g di farina 00 (la ricetta di Gwyneth prevede 570 g di farina gluten free complessiva per questa preparazione, da comprare nei negozi specializzati)
250 g di farina di riso finissima
320 ml di acqua bollente
Per la salsa dip
3 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiai di acqua
1 cucchiaio di limone spremuto fresco
1 cucchiaio di olio di sesamo tostato (sostituito con olio extravergine)
Preparate la pasta.
Miscelate le farine in una larga ciotola facendo una fontana al centro.
Versate l'acqua bollente e cominciate a mescolare lentamente con un cucchiaio, aggiungendo l'acqua via via che la farina viene assorbita. Il livello di assorbimento dell'acqua dipenderà dalla vostra farina, quindi fate molta attenzione.
Non aggiungete acqua anche se vi sembrerà che l'impasto ne abbia bisogno. Rovesciatelo su una spianatoia e cominciate ad impastare con le mani (la pasta sarà molto calda ma non da scottarvi) ottenendo una pasta molto elastica e morbida, piacevole da impastare.
Lavoratela per almeno 5 minuti fino a che non sarà bella liscia e vellutata, quindi avvolgetela in una pellicola e fatela riposare (non in frigo) mentre preparate il ripieno.
Preparate il ripieno.
Mettete la cipolla, l'aglio e la verza in un mixer e tritate le verdure con il pulse fino ad ottenere un composto fine.
Versate l'olio in una larga padella antiaderente e cuocete le verdure a fiamma dolce aggiungendo un bel pizzico di sale.
Cuocete mescolando ogni tanto fino che le verdure saranno morbide e cominceranno a dorare, per 5 o 6 minuti. Aggiungete alle verdure il tofu sbriciolato, la quinoa ed i piselli e continuate a cuocere per 2 o 3 minuti fino a che i piselli non saranno morbidi (io avevo cotto i miei in precedenza separatamente).
Spegnete la fiamma ed aggiungete la salsa di soia e l'olio di sesamo.
Lasciate raffreddate mentre preparate la foglia per i dumpling.
Stendete la pasta con un matterello ad uno spessore di un paio di millimetri e tagliate con un coppapasta di 9 cm di diametro tanti cerchi con cui potete ricavare dei ravioli piatti o chiusi con le piegoline o aperti come quelli che vedete in foto. Con un dito o un pennello inumidite i bordi di ogni cerchio di pasta (inumidite appena, non bagnate perché troppa acqua vi farà sciogliere la pasta).
A questo punto potrete chiudere i vostri dumpling nella maniera tradizionale, ovvero formando delle semplici mezze lune, oppure verticalmente con le deliziose piegoline, o lasciandoli aperti. In questo caso vi basterà far ruotare sul palmo della mano il raviolo e contemporaneamente creare delle "pinces"sui bordi della pasta, che si salderanno con facilità grazie alla pasta morbida ed umida.
Qui vi metto un breve tutorial dove è spiegato molto bene come fare le chiusure verticali di questi ravioli.
Per la cottura potrete utilizzare una vaporierà di bambù di quelle a torre cuocendo i ravioli su acqua bollente per c.ca 4/6 minuti, od utilizzare la tecnica mista (piastra/vapore) utilizzata dai ristoranti, che è decisamente semplice e che vi spiego di seguito: scaldate l'olio su una piastra o padella antiaderente e quando l'olio è caldo appoggiatevi i ravioli cuocendo a fiamma vivace per un paio di minuti, fino a che non vedrete la base dei ravioli dorarsi.
A questo punto versate un bicchiere di acqua fredda nella padella e coprite immediatamente con un coperchio. Vedrete formarsi molto vapore.
Fate cuocere coperti per un paio di minuti fino a quando i ravioli saranno morbidi. La velocità di cottura dipende dallo spessore della sfoglia.
Servite caldi con la salsa dip.
Io ho accompagnato i ravioli con delle carote arrostite dalla ricetta semplice semplice
Carote arrostite con miele e salsa di soia
Ingredienti per 4 persone
8 carote pelate e tagliate in bastoncini di 4 cm c.ca
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
2 cucchiai di miele crudo (io biologico)
2 cucchiai di salsa di soia
Preriscaldate il forno a 230°.
Immergete le carote nell'acqua in ebollizione e cuocetele per 5 o 6 minuti fino a quando non saranno cotte ma ancora al dente.
Scolatele quindi versatele nella ciotola dove avrete preparato la miscela di miele, olio e salsa di soia.
Mercolatele con delicatezza fino a quando non saranno belle lucide, quindi disponetele su una placca foderata di carta da forno e passatele in forno per una quindicina di minuti fino a che non saranno belle caramellate.
Servite calde o a temperatura ambiente.
Le mie considerazioni sul piatto
1) Il ripieno è buono ed è piaciuto a tutti noi ma per puro gusto personale, triterei finemente solo aglio e cipolla lasciando il cavolo tagliato al coltello, affinché si possa percepire una croccantezza che in un ripieno tritato al mixer non rimane. Inoltre la quinoa cotta, insieme alla consistenza dei piselli che sono di per sé "pastosi", crea un effetto "farinoso" al palato e serve necessariamente un elemento croccante che a nostro avviso è mancato.
2) L'uso degli oli da parte di Gwyneth: mio marito l'avrebbe bocciata immediatamente.
Il libro è un tripudio di oli introvabili da noi, che cercano di sostituire l'elemento grasso necessario al piatto, con un'idea presumibilmente "sana e leggera". A rischio di sembrare talebana, voglio ribadire che abbiamo la fortuna di vivere su una terra in cui si produce del meraviglioso extravergine, un prodotto miracoloso per la nostra salute. Impariamo ad usare quello, con intelligenza e saggezza. Alla Gwyneth lascio l'olio di canola e quello di colza.
3) la ricetta è spiegata con cura ed il risultato ci è piaciuto, quindi con piacere non posso che dire:
PROMOSSA!
Nono conoscevo questo libro, anzi non sapevo proprio Gwyneth si fosse buttata sul cibo!
RispondiEliminaInteressante, soprattutto perché cucinare piatti orientali/orientaleggianti mi intriga parecchio, ma vivendo in un piccolo paese non riesco a reperire gli ingredienti; qui invece, a parte gli oli (concordo con te sullo splendido olio d'oliva) è tutto a disposizione.
Ottima idea, grazie!
Cara Monica, la ricetta infatti è simil orientale e non ha la pretesa di esserlo, considerando anche il ripieno è veramente molto diverso da quello che ci si aspetta da un raviolo cinese. Alla fine, per l'uso della soia e per la cottura, finiscono per essere molto somiglianti. E son buoni. :)
Eliminasono senza parole, non so se per Gwyneth che sembra essere davvero brava o per la tua manualità Patty, vederti al lavoro è un piacere. Mi hai davvero stuzzicato con questa ricetta. Se lei è promossa tu con lode. Un bacione.
RispondiEliminaecco Annarita, mi hai tolto le parole di bocca...
Eliminatroppo brava la nostra patty!!!
Troppo buone tutte e due. Però devo confessare che qualsiasi preparazione che coinvolga la pasta, mi conquista e mi viene molto naturale lavorarla. Io di certo li riproverò, con un ripieno alla mia maniera. Grazie belle bimbe.
EliminaGrazie! Voglio provarli anche io, e come dice la Gwyneth, introdurre un ingrediente solo nuovo in ogni piatto, chè qui da me si è scatenato un ammutinamento leguminoso, ultimamente...
RispondiElimina;-)
ahahahahahaah.....ammutinamento leguminoso è fantastico. E tu ripropinaglieli di nascosto, in questi ravioletti! Un bacione.
Eliminaottima idea, patty!
Eliminaanche se per leguminoso intendevo proprio i pargoli, i miei Lenticchia e Fagiolino.. ;-)
Ecco. Hai presente Kung-fu panda?? Potrei imparare anch'io il kung-fu se mi addestro a colpi di ravioli! :D
RispondiEliminaI gyoza li A-DO-ROOOO-!!!!
Non a caso ho preso la settimana scorsa un librone di cibo-giapponese-non-sushi (Japanese Soul Cooking) che dedica a questa splendida pasta ripiena un intero capitolo...non vedo l'ora di mettermi alla prova!!!
I ravioli della Gwyneth sono proprio forti! Mi piacciono e mi fanno venire appetito a vederli (considerando che sono le 9:30 direi che sono da ricovero :D )!
Ti appoggio a pieno sull'uso dell'olio extravergine d'oliva, per me insostituibile quando si parla di ricette salate!
Curiosità personale: lei usava una farina per celiaci già pronta o la componeva con varie altre farine gluten-free??
Ciao tesoro!!
Ecco. A parte che stravedo per King fu panda, ma mi associo. La farina usata da Gwyneth è quella che lei chiama "all purpose" quindi un preparato generico gluten free senza miscele preparate da sé. Sarebbe forse stato più stimolante per me. Un bacione bella bionda.
EliminaPatty, adoro i ravioli cinesi! Sono la mia scelta numero uno della cucina orientale e la tua manualità nel formarli è ben visibile :))) La versione del libro con quel ripieno particolare è interessante e la proverò! Avrei sostituito anch'io l'olio neutro con quello extravergine d'oliva, ma non quello di sesamo, perché ha un gusto davvero caratteristico, dolce e aromatico. Leggendo gli ingredienti dell'impasto, ho visto che hai scritto 320 ml di acqua bollente per 300 g di farina (riso e 00) credo ci sia stata una svista... ;)
RispondiEliminaLo vedi che sono tonta? Ho proprio sbagliato a scrivere perché ho diminuito la quantità di Gweneth per farlo per noi tre. Ho corretto e ti ringrazio per l'attenzione su quel dettaglio che è fondamentale. In ogni caso l'acqua non va mai messa tutta prima che la farina abbia cominciato a stare insieme. Ma questo tu lo sai bene. Sugli oli, sono d'accordo su quello di sesamo ed anche su altri oli provenienti da culture diverse, come quello di nocciola di cui avevo preso una sbandata durante una vacanza in Austria. Sicuramente quello di sesamo conferisce un carattere speciale al piatto, e molto ben riconoscibile. Quello che invece non trovo corretto, è utilizzare per la cottura oli con punto di fumo molto basso, specialmente per una preparazione come questa. Grazie mille per la tua attenzione. Bacissimi.
EliminaMi sembrano invitanti, buoni, complimenti per l'esecuzione e le foto! Il libro non lo conosco ma ci darò un'occhiata in libreria appena ci capito. Io uso molto spesso l'olio di vinacciolo che si trova in tutti i supermercati e nonostante ami l'olio di oliva evo (da buona toscana) devo dire che è stata una rivelazione, ha molte buone qualità, mentre quello di sesamo lo trovo nei negozi di alimentazione naturale.
RispondiEliminaGrazie Enrica. Spero che tu non usi questi due oli per cuocere, ma solo per insaporire.
EliminaTi mando un abbraccio,
Tu bravissima (ravioli perfetti) ma devo dire che questa ricetta non mi convince molto. Mi sembra il frutto del tentativo di replicare gusti e sapori di una cucina non sua mettendoci qualcosa di suo che però stona un po‘ con il resto. Io sono d‘accirdo con te sull' olio extravergine d‘oliva (noi usiamo solo quello) però credo che ci siano ricette (tipo quelle della tradizione orientale) che diventano un qualcosa di completamente diverso con il nostro olio, è come se noi usassimo un olio di semi per condire una frisella al pomodoro, quindi su quest‘aspetto io la giustificherei, su altro no (per esempio sull' utilizzo di un cereale come la quinoa nel ripieno). Comunque complimenti a te e alla tua magnifica manualità. Un bacione!
RispondiEliminaQuello che dici Mari è vero, ma come ho detto fin dall'inizio questa è una ricetta simil orientale, che gli fa un po' il verso, utilizzando una veste riconoscibile, ma che alla fine di orientale ha ben poco. Posso capire che per far mangiare quinoa e tofu a dei bambini, bisogna in qualche maniera mascherargliela altrimenti perdi in partenza. Soia, sesamo e dip vari hanno il pregio di avere un potere "insaporente" molto forte e richiamano sapori lontani. Fondamentalmente, da una mamma che pensa alla salute dei figli ma cuoce e frigge nell'olio neutro, qualche perplessità mi arriva. Grazie mille cara Mari.
EliminaNello sfogliare il libro ho saltato a piè pari la sezione dei menù per i bambini, e guarda un po' che cosa mi sono persa!!! Adoro i ravioli al vapore o alla piastra orientali e grazie alla tua abilità e maestria, sto cominciando a pensare che potrei farli pure io. :-)
RispondiEliminaApprovo in pieno la sostituzione dell'olio neutro con il nostro meraviglioso extravergine, che fa benissimo e ha un punto di fumo molto elevato. Mi sono però procurata di recente dell'olio di sesamo per fare la salsa tahini in casa, e quindi lo userò quando proverò queste meraviglie.
Un abbraccio, carissima!
LA prossima volta proverò a fare i veri ravioli cinesi, con il ripieno di verdure e di maiale o gamberi e userò l'olio di sesamo per insaporirli. Non mi parlare della tahini che me la finirei a cucchiaiate.
EliminaGrazie mille Mapi, bacione.
Un piatto che mi ha colpito subito dalle pagine del libro e che tu hai replicato splendidamente.
RispondiEliminaE mi piace che Gwyneth cerchi di accontentare, diciamo così, un po' tutti i palati.
Sugli olii il discorso è lungo e pur concordando con te sul nostro splendido di oliva in molte culture se ne usano altri per tradizione, e ne esistono anche di ottima qualità.
Sempre puntuale e precisa, Patty!
Sulla varietà degli oli e sulla loro qualità con me sfondi una porta aperta perché lo stesso discorso lo possiamo fare sull'extravergine dove c'è un mare magnum di scelte, alcune meravigliose, ma altre da non raccontare (in generale sul mondo di questo prodotto). Un bel bacione.
EliminaMa che bellissima ricetta, adoro i ravioli cinesi anche se finora non mi sono mai cimentata a farli, ma è arrivato il momento... non vedo l'ora di provare anche le carotine... oh mamma mia 'sta ricetta mi fa venire un'acquolina... e brava la Gwyneth ma anche e soprattutto chi l'ha scelta e proposta, promossa anche tu!
RispondiEliminaps, anche io come Kung-Fu Panda e FedeB potrei imparare il kung-fu a colpi di ravioli cinesi... ;-)
ahahahaah, ma grazie Piperina! Provale e poi mi dirai. Carote buonissime! Bacione
EliminaChe belli questi ravioli! Hai capito Gwiny... anch'io amo i ravioli cinesi/giapponesi, ma per pigrizia non mi sono mai cimentata. Questa ricetta però mi piace un sacco, quindi è assolutamente da provare!
RispondiEliminaPer quanto riguarda l'olio evo, sebbene in casa mia si usi praticamente solo quello, spezzo una lancia in favore di Gwyneth, dicendo che molto spesso nella cucina orientale, oltre che per tradizione e cultura, si usano oli meno fragranti e saporiti del nostro extravergine, proprio perché ci sono tanti altri sapori che con l'olio d'oliva un po' stonerebbero. Detto questo, se comprassimo TUTTI gli oli e gli ingredienti "diversi" che troviamo nelle ricette, dovremmo avere dispense grandi quanto un supermercato, perciò ogni sostituzione è lecita :D
Complimenti ancora!
Ti do perfettamente ragione, e probabilmente avrei replicato fedelmente la ricetta se questa fosse stata una ricetta cinese di tradizione. Qui invece si fa fusion, di cinese o orientale c'è poco, a parte la salsa di soia e la forma dei ravioli.....stavolta ho apportato una modifica senza sensi di colpa ;)
EliminaUn bacione
Ora, io faccio una domanda bastarda. E mi chiedo com'è che i nostri figli- di noi che abbiamo mangiato farine, abbiamo fritto con l'extravergine, ci siamo anche fatte delle sleppe di pane con la nutella e altre porcate del genere, non hanno una cippalippa di niente- ei figli dei naturisti hanno una sfilza di intolleranze che inizia a non finisce?
RispondiEliminaAi postumi... :-)
Se li vede la Carola, questi ravioli, rinuncia ai privilegi della magigore età :-)
Bravissima!
Fonti mi dicono che lei faccia seguire ai figli una dieta senza glutine e senza lattosio non per intolleranze, ma perché "più sana". Spero non sia vero :-O
EliminaE' una domanda che mi sono posta anch'io. Per esempio, qui attualmente ci sono moltissimi bambini allergici alle arachidi, tant'e' che nelle scuole e' proibito introdurle in qualsiasi forma. Se si pensa che qui praticamente si nuota nel burro d'arachidi, e' strano spiegarsi questa epidemia. Il pediatra mi spiegava che e' da quando si e' iniziato a sconsigliare di introdurre cert cibi, come appunto le arachidi, in gravidanza e durante i primi anni del baby che questo e' successo. Piu' tardi si introduce un bambino ad un certo cibo, piu' e' probabile che sviluppi un'allergia...
EliminaOsservavo anche un'altra cosa. Che molte di queste Stars del cinema etc., da giovani ci vanno giu' pesante con alcohol e stupefacenti. Poi, se arrivano vivi ai 30 anni o giu' di li', non potendo piu' dare cattivi esempi iniziano a dare consigli di healthy lifestyle e passano direttamente dalle droghe pesanti al tofu.
--Ann
Ann, mi fai morire dal ridere!!!! Passare dalle droghe pesanti al tofu è stupenda!!! :-D
EliminaDi fatto è vero che l'introduzione graduale degli alimenti nella dieta dei bambini serve per dare il tempo al loro organismo di produrre gli enzimi adatti per digerirli. Infatti alle prime pappe i bambini cadono addormentati da tanto la digestione è faticosa, poi piano piano l'organismo si abitua. Introdurre però certi alimenti troppo tardi, può causare danni enormi, come quelli che hai evidenziato tu.
Anche da adulti, se per periodi prolungati non inseriamo nella dieta determinati alimenti, l'organismo si disabitua a loro e non li digerisce più. Quindi, evitare di mangiare glutine, latticini e uova senza averne la reale necessità, equivale a creare nei soggetti delle intolleranze a tali alimenti.
Sono piegata!
EliminaAlessandra ha messo il dito nella piaga! Guarda, penso ai pugliesi che mangiano il pesce crudo ed i frutti di mare a colazione al posto del cappuccino. E non hanno mai un problema intestinale, nulla. Mio marito che li adora, si ostina a fare lo splendido e a farsi convincere a mangiare cozze crude, per poi sparire le mezze giornate in bagno. Gli anticorpi si sviluppano ovviamente assimilando gli alimenti con metodicità così come vediamo bambini vestiti come omini Michelin ammalarsi alla prima ventata. Ancora una volta ci dimentichiamo le vie di mezzo ed io certe esagerazioni salutiste poco le tollero. PS Sleppe di pane con la nutella come se piovesse!
Perché noi, da gggiovani, abbiamo bevuto litri di succo Billy e giocato con quintali di Crystal ball. Non abbiamo un sistema immunitario sano, siamo semplicemente radioattive !
EliminaSto morendo! Le Crystal Ball.....come ho fatto a dimenticarle? Ah, dimenticavo, io sono cresciuta sniffando Coccoina.
EliminaInteressante questa ricetta. Ma solo perché mi piacciono gli ingredienti e i ravioli... Lei, Gwyneth è proprio antipatica:/
RispondiEliminaEvvai! Mi piace la tua chiarezza. Non ti perdere le ricette di questo mese allora, mi raccomando. Un bacione
EliminaMi aveva incuriosito questa ricetta in effetti: mi sa che la proverò anche io, con tutte le sostituzioni che tu hai apportato, naturalmente, per gli stessi tuoi motivi. Grazie per l'utilissima dritta sulla cottura a vapore :-)
RispondiEliminaBellissimo risultato.
Grazie infinite Daniela. La ricetta di Gwyneth è un ottimo punto di partenza su cui improvvisare e creare. Un bacione.
EliminaIo ho provato anni fa a fare i ravioli di carne cinesi e li avevo adorati.. molto più buoni di quelli rintracciabili nei ristoranti cinesi di qui (nonostante ce ne siano di buonissimi, almeno a Torino), ma quelli di verdure, che ho incontrato poche volte in ristoranti orientali, non ho mai provato a farli.
RispondiEliminaInutile dirti che mi hai messo la voglia, nonostante la Paltrow e i suoi oli inutili ;)
ahahahaahah....ti lovvo! Un bacione ed aspetto i tuoi!
RispondiEliminaIo amo moltissimo i ravioli al vapore ma l'unica volta che ho provato a farli da me è stata un faticaccia e non erano belli nemmeno la metà dei tuoi, Patty!
RispondiEliminaSul discorso degli olii ci sarebbe, anche secondo me, molto da dire. In generale, però, trovo questa ricetta tutto sommato interessante. E la tua recensione puntualissima!
Mariangela, riprovaci! Non ri buttare giù ;)
EliminaUn bel bacione e grazie!
Complimenti per l'esecuzione, Patty ! Tu e i commenti... Mi avete fatto venire voglia di chiamare il take away qui all'angolo, maledette. Sono le dieci di sera e ucciderei per dei ravioli cinesi.
RispondiEliminaOra che mi ci fai pensare, anche io! :D
EliminaSei troppo forte! Un bacione
Evvai! Posso mangiare i ravioli cinesi anch'io grazie a Gwyneth Paltrow e a te, ora! ;D
RispondiEliminaTi sono venuti benissimo e quella crosticina..sbaavv :P
Anche il contorno mi piace assai, anche se io dovrei sostituire il miele,ad esempio con sciroppo d'acero, che dici?! ;)
bravissima, un abbraccio!
Sciroppo d'acero perfetto! Anzi, il sapore mi sa che ne guadagna! Un bel bacione nocciolina!
Eliminadumping : li ho fatti cara patty! ma con la tua versione non quella della gwyneth !!! olio extravergine di oliva 4 ever!!! le carote mi sono piaciute tantissimo. inoltre aggiungo che la pasta dei ravioli è venuta perfetta : mi sono attenuta alle dosi e ho già sostituito la "vecchia" ricetta che utilizzavo con questa! brava come sempre cara patty!!!
RispondiEliminaSono felicissimaaaaaaa.....è bello ogni tanto sapere che le ricette sono state provate e che la mia opinione viene condivisa! Grande Roby, grazie mille.
EliminaCara Patty, ho provato la ricetta delle carote (e capirai, dirai tu) perché mi avevano intrigata tantissimo e devo dire che sono assolutamente DELIZIOSE! Un modo leggero, veloce e diverso di cucinare le carote. Grazie! Per i dumpling spero di sentirmi presto pronta: ho un po' di problemi con la consistenza al palato della pasta...ma chissà...magari mi passerà! :-) e cmq...mi unisco al coro delle altre follower: COMPLIMENTI sei bravissima!!!
RispondiEliminaMa grazieeee! Si, le carote sono veramente ottime e si fanno in un secondo. Sui ravioli non ti devi preoccupare. La pasta non è viscida, non risulta tale neanche dopo la cottura al vapore, se è questo il tuo cruccio. Devi solo provare. Ti mando un bacione.
Eliminache belli mi piacerebbe provare a fare dei ravioli cinesi.
RispondiEliminanon capisco perche usare il tofu se ci sono gia i piselli e la quinoa, per quel (poco) che so ce ne sono di proteine. è per la consistenza? si potrebbe sostituire con qualcos'altro?
oppure mi piacerebbe il link di un'altra ricetta di ravioli cinesi che funziona da seguire, se l'hai da consigliare... grazie!
Beh Silvia, scusami il ritardo ma vedo adesso il tuo commento. Per la pasta puoi usare la ricetta che indico mentre per il ripieno, macinato di carne di maiale, cipollotto fresco, una grattatina di zenzero fresco senza esagerare, salsa di soia. Fai cuocere il tutto come si cuoce un ragout e poi riempi i ravioli. Se ti ci piacciono , puoi aggiungere dei pisellini primavera cotti a parte.Anche a me il tofu non entusiasma.
RispondiEliminaUn abbraccione.