lunedì 13 maggio 2019

LO STARBOOK DI MAGGIO 2019 E'...





“Everything good in life is either illegal, immoral, or fattening.”
Le cose buone della vita o sono illegali o sono immorali o fanno ingrassare 
Alexander Wollcott*

Pronipote di Lord Sainsbury's, (sì, quello dei grandi magazzini)
Nipote di Tim Sainsbury (sì, quello della Sainsbury's Wing alla National Gallery)
Figlia di Shaun Woodward, ex produttore televisico oggi esponente del Partito Laburista (sì, l'ex segretario di Stato dell'Irlanda del Nord)
Nata e cresciuta a Rugby, sulle rive dell'Avon, ma spedita presto a St. Andrews per un'università come si deve (sì, quella dove Kate Middleton ha incontrato l'erede al trono di Inghilterra)
Food blogger dal 2012, fenomeno editoriale nel 2015 (il suo primo libro è quello che ha battuto tutti i record di velocità in fatto di vendite fra gli esordienti), guru del clean eating (ma non diteglielo) e protagonista dell'ultima moda in fatto di diete. 
Stiamo parlando di Deliciously Ella, al secolo Ella Laura Davan Woodwars in Mills, l'autrice attualmente più famosa nel Regno Unito, grazie anche al codazzo di seguaci su Instagram di cui rappresenta una delle icone più tipiche, col capello naturalmente ondulato, le labbra naturalmente lucide, il corpo naturalmente tonico e il filtro, naturalmente e basta. 
Non proprio un soggetto da Starbook, ad essere onesti: tant'è che fino ad oggi avevamo elegantemente dribblato questo nome, tappandoci occhi e orecchie per non cedere alla tentazione delle fad diets. 
Se oggi affrontiamo l'argomento non è solo perchè l'impero della fanciulla sta cadendo a pezzi, assieme alla sua reputazione (toh, il clean eating non esiste) e all'equazione del magro è sano: di sano, da parte nostra, c'è l'interesse verso questi fenomeni, non tanto dal punto di vista medico (per quello, deleghiamo gli esperti veri, quelli che superano esami e prendono lauree e specializzazioni) quanto dal punto di vista del nostro palato. Perché, per quanto infallibile sia la regola di Alexander Wollcott richiamata più sopra, le eccezioni a tavola esistono eccome: "sano" e "genuino" sono spesso sinonimo di pranzi gustosi e gradevoli, che appesantiscono poco lo stomaco e ancora meno la coscienza. Anche le frontiere abbattute dalla cucina vegana hanno schiuso la strada a piacevoli sorprese, magari non cosi a portata di mano come per la cucina vegetariana, ma non per questo meno gradite al palato. Senza contare le conseguenze alla voce "logorio della vita moderna", che accorciano il tempo e la voglia di stare in cucina. Insomma, a farla breve, noi siamo attente eccome alle nuove tendenze e alle nuove mode: le guardiamo con occhio un po' scettico, da Cassandre consumate, ma non per questo non cerchiamo di salvare il salvabile, nell'ottica di quanto appena detto. 
Per cui, ben venga la nostra Ella e ben vengano anche le nostre sperimentazioni in cucina che, a partire da domani, scandiranno questo mese di maggio, in attesa, come sempre del verdetto finale. 
A domani, dunque... e incrociamo le dita!

3 commenti:

  1. vediamo cosa vien fuori...
    Vegan di tutto il mondo, unitevi !

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  2. Mai sentita 'sta tizia, forse perché mi sono sempre tenuta alla larga dal clean eating.
    Vi seguirò con curiosità!

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