Ho
preparato questa ricetta per due mie alunne che sono appassionate di
cucina indiana. Anzi, ho preparato loro un pranzo quasi completamente
indiano, con dhal e samosa. E un dolce, ovviamente, immancabile, ma
stavolta di Nigella (altra immancabile nella mia cucina).
Fabiane
sogna di andare in India per fotografare “tutto”, dice lei. L’altra
alunna ha un nome molto originale, perché indiano, Vrndavana, che, se
ricordo bene la sua spiegazione, significa “la dea che corre
allegramente nelle foreste”, nome che i suoi genitori le hanno
appioppato perché affascinati dalla religione induista. Noi la chiamiamo
Vrnda, anche se sembra ceco. Qui la maggior parte non riesce a
pronunciare il nome e perciò lei si è leggermente rassegnata a essere
anche “Virna”.
Vrnda
conosce tantissimo della cultura indiana e soprattutto della cucina,
visto che è cresciuta in una famiglia sui generis, brasiliana solo per
caso fortuito.
Tanto
Vrnda quanto Fabiane hanno gradito moltissimo questo “mio” dhal. Anzi
non si aspettavano che invece dei soliti spaghetti, mi fossi cimentato
in un dhal con lenticchie rosse per far loro piacere. A me adesso è
venuta voglia di andare in India… Il resto del pacchetto delle
lenticchie rosse l’ho regalato a loro due.
Ingredienti per 4 persone
2 cucchiaini di olio di cocco
1 cipolla, tritata grossolanamente
2 carote, sbucciate e tritate
2 spicchi d'aglio tritati
2 cucchiaini di polvere di curry medio
1 cucchiaino di paprika affumicata
1 cucchiaino di semi di senape
200 g di lenticchie rosse decorticate
una manciata di albicocche secche (circa 6), tagliate a pezzi
400 g di latte di cocco in lattina
3 cucchiai di latte di cocco o latte di mandorle (in cartone)
1 cavolfiore, ridotto in cimette
olio d'oliva
una manciata di spinaci baby (opzionale)
sale e pepe
Preriscaldare il forno a 240ºC.
Mettere
l'olio di cocco in una grande casseruola a fuoco medio. Aggiungere la
cipolla, le carote, l'aglio e un pizzico di sale e cuocere fino a quando
il tutto sarà ammorbidito, per circa 15 minuti.
Aggiungere
la polvere di curry, la paprika e i semi di senape e cuocere per altri 5
minuti, prima di aggiungere le lenticchie e le albicocche. Mescolare
bene e coprire con il latte di cocco in lattina, mescolando per evitare che bruci o
si attacchi alla casseruola. Se necessario, continuare ad aggiungere un
poco di latte di cocco o di mandorla fino a quando le lenticchie non
siano cotte e la loro consistenza sia densa e un po’ appiccicosa
(circa 30-35 minuti).
Mentre
il dhal cuoce, arrostire il cavolfiore. Disporre le cime di cavolfiore
in una teglia con un filo di olio d'oliva e sale e pepe e arrostire per 8
minuti. Togliere dal forno e aggiungerli alle lenticchie e cuocere per
altri 5-10 minuti: il cavolfiore non deve cuocere completamente ma far
sì che rimanga ancora leggermente croccante.
Infine, aggiungere gli spinaci, se usati, e lasciarli appassire prima di servire.
Questo
dhal è delizioso anche con un cucchiaino di cardamomo macinato e ½
cucchiaino di chiodi di garofano, se questi aromi piacciono; infine, si
può anche cospargere con una manciata di mandorle tostate per un
delizioso plus di croccantezza.
NOTE
Il piatto è buonissimo. Gli aromi non
sono troppo invadenti ma miracolosamente si integrano perfettamente gli
uni con gli altri, mantenendo la loro tipicità. Specialmente, le
albicocche secche mitizzano, con il loro sapore dolce, le punte piccanti
date dalla paprika.
Le
lenticchie rosse sono speciali. Non hanno bisogno di ammollo e sono più
facili da digerire. In India ci sono almeno 60 tipi di lenticchie
differenti. Le mie arrivano direttamente dall’Italia, come se avessi
previsto la possibilità di usarle subito per qualche ricetta dello
Starbooks.
Come tutti sanno, il curry è una miscela di varie spezie (tra cui pepe nero, cumino, coriandolo, cannella, curcuma e anche chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, fieno greco, peperoncino, zafferano, cardamomo). Il tipico gusto piccante dipende dal dosaggio di queste spezie. Un curry “medio” è un curry di media piccantezza, a differenza di altri tipi che si possono acquistare e che si suddividono, nel mercato europeo, in curry “mild” (dolce) e curry “hot” (altamente piccante).
Come tutti sanno, il curry è una miscela di varie spezie (tra cui pepe nero, cumino, coriandolo, cannella, curcuma e anche chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, fieno greco, peperoncino, zafferano, cardamomo). Il tipico gusto piccante dipende dal dosaggio di queste spezie. Un curry “medio” è un curry di media piccantezza, a differenza di altri tipi che si possono acquistare e che si suddividono, nel mercato europeo, in curry “mild” (dolce) e curry “hot” (altamente piccante).
Il
dhal è spesso usato come contorno. Le mie invitate l’avrebbero
preferito un pochino più umido, con più liquido di cottura, affinché
anche il riso che l’accompagna immancabilmente ne sia inondato. Ma
questa versione è lievemente asciutta. Pur sempre deliziosa.
Ho
deciso di mettere gli spinaci baby. Me ne pento solo per un unico
motivo: in questo modo, il colore arancione, radioso, delle lenticchie
si è trasformato in un campo di erbe visto da lontane e disegnato da un
approssimato pittore impressionista…
PROMOSSA A PIENI VOTI
Ahimè siamo di nuovo nel campo di piatti che mi sono proibiti non dalle papille gustative ma addirittura dalle narici dell'augusto consorte e quindi non li faccio mai nonostante li adori. Il latte di cocco e le albicocche secche devono dare un carattere tutto particolare: grazie!
RispondiEliminapazienza per i piatti proibiti...
Eliminaconfermo: latte di cocco e albiocche secche danno una dolcezza speciale a questa ricetta speziata!
Conoscevo solo il classico dhal di lenticchie rosse, che adoro. Questa versione è assolutamente da provare non appena tornerà la stagione dei cavolfiori! Beate le tue studentesse che se lo sono gustato ;)
RispondiEliminaciaooooooo
Eliminagrazie!
le mie studentesse erano in brodo di giuggiole... hahahaha
Questa ricetta me la lascio per il prossimo autunno e la proverò di sicuro perché contiene ingredienti che amo moltissimo. Adesso, comprare il cavolfiore mi fa un po' senso...devo approfittare di asparagi, carciofi e favette prima che scompaiano. Un bel bacione, vorrei anche io essere una delle tue allieve, considerando quanto le coccoli!
RispondiEliminaA presto
e siccome qui siamo nell'emisfero opposto, il cavolfiore é felicemente presente nei banchi dei mercati...
Eliminati ringrazio di cuore per le tue parole, come sempre! ciao!
Ciao Biagio. Confesso che non ho mai assaggiato il dhal, ma questa ricetta, per come la racconti mi attira!!! .... ma vene dopo i dolci nordici! 😅
RispondiEliminaprima i dolci nordici, o direi meglio, prima solo i dolci hahahahahaahah
Eliminagrazie, Anto!
Questo dhal mi attira e lo proverò sicuramente. Il colore poi mi affascina :)D
RispondiEliminaGrazie, Biagio!!!
magari provalo senza gli spinaci, perché senza di essi rimane con quel bel colore rosato che ho in mente quando penso al dhal...
Eliminagrazie, Ale! un bacione!