lunedì 12 marzo 2018

LO STARBOOK DI MARZO 2018 E'....


Lisbon: Recipe from the heart of Portugal di Rebecca Seal 

 E' di moda il Portogallo- Evviva il Portogallo! diciamo noi Starbookers, da sempre amanti di questi affondi dell'editoria nelle cucine di altri mondi, a maggior ragione se si tratta di Paesi meno conosciuti o di tradizioni imbrigliate nella morsa di stereotipi difficili da cancellare. 
Il Portogallo è uno di questi: una nazione che, a dispetto di una fortissima identità di popolo e di una storia di assoluto rispetto alle spalle, è sempre stato o trascurato (pensate solo allo spazio che gli si dedicava, nei libri di geografia di una volta, alla voce Penisola Iberica) o, peggio ancora, ridotto ad alcuni luoghi comuni coniati direttamente dai turisti fai da te. Da decenni, il Portogallo è "la struggente malinconia del Fado", il "bianco e azzurro delle Azulejos", "la selvaggia costa dell'Algarve"- e pazienza se la struggente malinconia del primo vi ha indotto a tagliarvi le vene al concerto dal vivo, se il bianco e azzurro delle seconde lo avete visto solo nel bagno dell'hotel e se ad ogni litigata sulla spiaggia dell'Algarve per occupare un cm di spazio all'ombra dei grattacieli avete rimpianto la settimana sul bagnasciuga in Romagna: bem vindo a Portugal, quanto meno a quel Portogallo che accettiamo nella misura in cui ne amiamo tutto il resto, dalla bellezza sfatta e quella sì, davvero struggente, della Lisbona vecchia, il profumo dei libri e del tabacco delle antiche librerie, la ricchezza un po' inquieta dei fasti del passato, oltre all'infinito elenco di meraviglie nascoste dietro ogni circuito turistico che rendono questo Paese una terra pressochè unica al mondo. 
Lo stesso discorso va fatto per la sua tradizione gastronomica che va ben oltre il baccalà e l'overdose di Pastel de Nata, variante di Belen inclusa. Il Portogallo è molto, moltissimo di più: la sua posizione, sull'Atlantico, ne ha fatto l'unico paese dell'area mediterranea che guarda avidamente altrove, oltre che uno straordinario esportatore di usanze destinate a radicarsi nei secoli. A Singapore, da dove scrivo, il dolce più tipico è la Egg Tart, un figlio illustre dei summenzionati pastel; la cucina di Malacca, culla del cibo indocinese, è profondamente permeata dalle influenze portoghesi e in generale tutta il cosiddetto filone eurasiatico è debitore della tradizione del Portogallo, ancor prima che della Gran Bretagna. E tutto per tacer di Goa, l'esperienza gastronomica più intensa ed articolata che si possa fare in India, la cui gastronomia è un omaggio costante e dichiarato ai coloni di un tempo, e di Macao, dove l'aggettivo "portuguese" nei menu è una promessa  di  sicure delizie per il palato. 
Naturalmente, tanto è stato dato e altrettanto è stato preso, in una storia coloniale che, almeno dal punto di vista gastronomico, non ha visto nè vincitori nè vinti: sono in pochi a sapere che il Portogallo è il più grande consumatore di riso in Europa e che il dolce più diffuso non sono i famigerati pastel ma l'arroz doce, parente diretto degli sticky rice della Malesia e dintorni. O che i curry sono una delle preparazioni più tradizionali, accanto ad un uso antico e sapiente di una enorme varietà di spezie. Lo sa bene Rebecca Seal, una giornalista e food writer britannica che, dopo il successo di Istanbul, tenta la medesima sorte con Lisbon, un libro che dal cuore della capitale ci invita ad un viaggio gastronomico per tutto il Paese, attraverso la riproposizione di piatti noti e meno noti del patrimonio culinario portoghese. 
Neanche a dirlo, rifiutare era impossibile, per cui eccoci qui, pronte a questo viaggio, munite di biglietto virtuale e di libro reale, per addentrarci nei sapori più tipici di questa terra-e per chiedervi di seguirci, anche questo mese. 
A domani, con la prima ricetta!

8 commenti:

  1. Grazie Alessandra ❤️Bellissimo questo viaggio virtuale nella cultura gastronomica del Portogallo .. sempre un immenso piacere leggere i tuoi post 😊

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  2. Sarà un viaggio bellissimo, o almeno così speriamo! Grazie Alessandra!

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  3. A giudicare dalle premesse, questo libro sarà il nuovo Jerusalem! 😉
    Grazie Ale!

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  4. Ale, leggere il tuo post mi ha fatto tornare indietro di parecchi anni, fino al mio meraviglioso viaggi a Lisbona e dintorni.
    Grazie :)))

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  5. aspetto con ansia tutte le proposte! Amo il Portogallo!La scorsa estate sono stata a Lisbona e mi ha rapita la sua bellezza!
    bacio

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  6. Con il senso di colpa per non esserci ancora stata, mi avvicino a questo libro con l'entusiasmo di chi sta preparando una valigia per la prossima vacanza.
    Sono stracuriosa e al posto del Fado tradizionale, mi faccio cullare dalle atmosfere dei Madredeus, capaci di farmi immaginare una Lisbona da sogno.
    Evvai Lisbon! Grazie Ale.

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  7. Non conosco il Portogallo ne la sua cucina... quindi non vedo l'ora di vedere tutte le vostre ricette!
    Ciao e grazie!

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