venerdì 27 gennaio 2017

TURKISH MOCHA POTS

Turkish mocha pots

Io  sono anni che dovrei mettermi a dieta, e invece non ci riesco mai, e una delle ragioni fondamentali è che non riesco a resistere ai dolci: sono una golosa impenitente e compulsiva, ancorché piena di sensi di colpa.
Ogni volta che scegliamo un libro per lo Starbooks mi riprometto che farò solo piatti salutari e soprattutto non dolci, che questo mese devo resistere strenuamente... e poi, quando mi trovo il libro fra le mani, la voglia di sperimentare un dolce diventa irresistibile e vado subito alla fine del volume. Mai poi che scelga un dolcino light, un sorbetto una macedonia, delle poached pears che non mancano mai nei libri anglosassoni. No... Torte ripiene, bavaresi, creme...
Anche questa volta è andata proprio così. Fin dall'inizio queste tazzine al cioccolato e caffé occhieggiavano verso di me dalle pagine del libro, e non c'è voluto molto a capitolare.
Ma oramai avevo scelto le altre... Fortunatamente che questo mese mi toccavano tre ricette, così ho potuto serenamente cedere alla tentazione.
Si tratta, manco a dirlo, di un dolcino very simple: di fatto dei budini al cioccolato al profumo di caffé e speziati, una cosa facilissima da fare ma davvero golosissima.
Vi basti sapere che stamattina vedo in frigorifero l'ultima tazzina che avevo preparato, me la pregusto come inaspettato dessert dopo pranzo (ebbene sì, quando si tratta di dolci sono anche capace di "rubarli" ai miei figli!) e quando arriva l'ora fatale e vado a prendere la tazzina esulto per trovarla ancora lì, salvo scoprire un secondo dopo che era sì in frigorifero, ma vuota!!! Mia figlia se l'era pappata a colazione ma mi aveva fatto il pessimo scherzo di lasciare la tazzina in frigorifero. Non potete avere idea della mia delusione...
Avendo oramai capito che questo dolce vale assolutamente la pena, bando alle ciance e vai con la ricetta...



Turkish mocha pots
(Budini al caffé turco)

Ingredienti 
(Per sei persone)

250 ml di latte intero
250 ml di double cream
i semini ridotti in polvere di 5 capsule di cardamomo
1/2 stecca di cannella
4 cucchiai di dark brown sugar
2 cucchiai di amido di mais
4 cucchiaini e 1/2 di caffé solubile
200 g di cioccolato fondente al 70% di cacao di buona qualità, spezzettato
25 g di burro
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
2 cucchiai di zucchero a velo
200 ml di panna da montare
chicchi di caffé al cioccolato (omessi perché non li ho trovati)

Versate il latte intero e la double cream (io ho usato panna da montare, leggere la nota di seguito) in un pentolino con il cardamomo e la cannella. Portate a bollore quindi togliete dal fuoco e fate riposare 30 minuti per dare il tempo alle spezie di sprigionare i loro aromi, quindi filtrare il tutto.

Mescolate il brown sugar, l'amido di mais e il caffé solubile in un altro pentolino. Incorporateci la miscela di latte e panna, a filo e sbattendo affinché non si formino grumi, quindi fatelo cuocere a fuoco medio finché prende il bollore, senza smettere di mescolare. Quando prende il bollore toglietelo dal fuoco ed unite subito il burro, il cioccolato, l'estratto di vaniglia e sbattete finché il cioccolato si è completamente sciolto e il composto diventa lucido e cremoso.

Dividete la crema fra sei piccole coppette o tazzine da caffé, coprite con la pellicola alimentare e raffreddatelo in frigoriero per almeno due ore.

Al momento di servire montate la panna, incorporateci lo zucchero a velo e decorate con la panna ogni coppetta/tazzina.
Cospargete sopra ogni coppetta qualche chicco di caffé rivestito di cioccolato e servite.

NOTE
Mi sembra giusto in caso di libri stranieri mettere alcune note su ingredienti che potrebbero trarre in inganno.

Double cream: È una panna particolarmente ricca di grassi (48%) che si trova nei paesi anglosassoni mentre la panna da montare che si trova da noi ne ha il 36%. Nei paesi anglosassoni c'è molta varietà di panne: anche da loro c'è una panna al 36% di grassi, detta appunto panna da montare (whipping cream), poi c'è la sour cream o panna acida e infine la clotted cream, con addirittura il 55% di grassi, che è la morte sua con gli scones. Da noi la scelta è più limitata, ma io ho notato che sostituendo la double cream con la nostra panna da montare non ci sono grossi problemi.

Cornflour: Si scrive farina di mais (flour) e si traduce amido di mais (che sarebbe più propriamente starch). Un tipico fau amis insomma.

Estratto di vaniglia: non facilissimo da reperire dalle nostre parti, ce lo possiamo fare mettere in infusione per qualche mese alcuni baccelli di vaniglia in alcool alimentare, quello per fare i liquori per intendersi. Oppure si può omettere usando zucchero vanigliato, sempre home made, che si può fare mettendo alcuni baccelli di vaniglia nel barattolo dove si conserva lo zucchero. Rilasceranno allo zucchero il loro splendido profumo, disidratandosi via via.

Brown sugar: è uno zucchero solo parzialmente raffinato che viene mescolato con la melassa. Questo gli conferisce una consistenza umidiccia e un profumo unico, speziato e con meravigliosi sentori di liquerizia. A seconda del grado di raffinazione e della percentuale di melassa può essere dark o light. Ultimamente lo trovo abbastanza facilmente anche da noi, in negozi di gastronomia ben forniti oppure nei negozi etnici, che alla fin fine hanno abbastanza in comune un po' ai coloniali d'antan. Se non lo trovate potete sostituirlo con una miscela di zucchero bianco e melassa in proporzione 10:1. Se serve il brown sugar light diminuite la melassa. Proprio come ultima ratio potreste usare lo zucchero di canna muscovado grezzo, che è buonissimo anche lui però ha un profumo decisamente diverso, anche se la consistenza è simile.

L'unica vera nota è in merito alla quantità di amido di mais, nel mio caso avrei potuto metterne un po' meno perché sono venute, una volta freddata, piuttosto consistenti. Resta il fatto che non era affatto colloso, ma aveva una texture di mousse soda, e appena messa in bocca si scioglieva subito, con una sensazione piacevolissima.

Il sapore è molto bilanciato: le spezie e il caffé si sentono, ma non sono troppo dominanti.

Temperatura di cottura: dice di arrivare all'ebollizione e poi spengere, volendo forse si potrebbe stare sotto, arrivando fino alla temperatura di gelificazione degli amidi.

Ah! L'altra nota è sul numero di tazzine: a me ne sono venute 10, e non 6, ma effettivamente erano piuttosto piccole.

Qui sono piaciute molto, ed unita all'incredibile velocità e facilità di realizzazione, si meritano una

PROMOZIONE A PIENI VOTI!!!

7 commenti:

  1. Mi hai fatto morire Gaia, con la storia della tazzina vuota in frigo! :-D Mi hai ricordato le numerose delusioni che ho patito da ragazzina, quando andavo per prepararmi pane e nutella per merenda: in dispensa il barattolo appariva pieno, anzi intonso. Poi lo aprivo e lo trovavo desolatamente vuoto, ma con un sottilissimo strato sulle pareti. :-D

    Un dessert semplice e veloce, quello che hai scelto per noi, e che ha il pregio di poter essere preparato prima. Sempre che i familiari non lo sgraffignino, beninteso.

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    1. semplicissimo, velocissimo, e davvero gustoso!
      sulla tazzina capisco la tua delusione nutellosa, ci son rimasta di un male (cmq mio marito anche adesso alla tenera età di 50 anni con la nutella fa proprio così... la mangia a cucchiaiate poi tu vai a prenderla per preparare la merenda ai ragazzi e... è finita! )

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  2. Ma che bel dessert e chissà quanto sarà buono, peccato che nelle ultime settimane io abbia esagerato con il cioccolato e adesso mi tocca un po' "disintossicare" quindi per qualche settimana niente cioccolato, ma appena potrò mi preparerò questo dessert con mucho gusto.
    Riguardo alla panna, quella da montare a cui ti riferisci è la panna fresca oppure la panna da montare a lunga conservazione?
    Brava Gaia ti sei meritata una doppia tazzina al cioccolato e caffè, ti consiglierei però di metterle sotto chiave ;-) visto che non sei l'unica capace di "rubarli" in famiglia :-D

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    1. la panna da montare è quella fresca, io non ne concepisco altre :-)
      aspetta di disintossicarti, ma poi consiglio di provarlo, è davvero buono

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  3. Resistere ai dolci? È veramente troppo difficile...
    Gaia, grazie per questa terza ricetta! In questi giorni pensavo proprio di preparare un budino al cioccolato per la merenda del fine settimana della mia bimba e anche mia :)D Al nido le danno il budino al cioccolato, ma quello confezionato.... Sostituirei il caffè con del cacao, cosa ne pensi?
    Un bacione

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    1. potrebbe essere un'idea. e magari riduci il cardamomo, che si sente abbastsnza e non è detto che piaccia a una bambina.
      un abbraccio

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  4. Ahahahaha mi fai morire Gaia :) e queste ovviamente un altro dessert furbissimo che entra di diritto tra le prossime
    Prove.

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