mercoledì 22 maggio 2019

CAULIFLOWER AND RED LENTIL DHAL



Ho preparato questa ricetta per due mie alunne che sono appassionate di cucina indiana. Anzi, ho preparato loro un pranzo quasi completamente indiano, con dhal e samosa. E un dolce, ovviamente, immancabile, ma stavolta di Nigella (altra immancabile nella mia cucina).

Fabiane sogna di andare in India per fotografare “tutto”, dice lei. L’altra alunna ha un nome molto originale, perché indiano, Vrndavana, che, se ricordo bene la sua spiegazione, significa “la dea che corre allegramente nelle foreste”, nome che i suoi genitori le hanno appioppato perché affascinati dalla religione induista. Noi la chiamiamo Vrnda, anche se sembra ceco. Qui la maggior parte non riesce a pronunciare il nome e perciò lei si è leggermente rassegnata a essere anche “Virna”. 
Vrnda conosce tantissimo della cultura indiana e soprattutto della cucina, visto che è cresciuta in una famiglia sui generis, brasiliana solo per caso fortuito. 
Tanto Vrnda quanto Fabiane hanno gradito moltissimo questo “mio” dhal. Anzi non si aspettavano che invece dei soliti spaghetti, mi fossi cimentato in un dhal con lenticchie rosse per far loro piacere. A me adesso è venuta voglia di andare in India… Il resto del pacchetto delle lenticchie rosse l’ho regalato a loro due.

Ingredienti per 4 persone

2 cucchiaini di olio di cocco
1 cipolla, tritata grossolanamente
2 carote, sbucciate e tritate
2 spicchi d'aglio tritati
2 cucchiaini di polvere di curry medio
1 cucchiaino di paprika affumicata
1 cucchiaino di semi di senape
200 g di lenticchie rosse decorticate
una manciata di albicocche secche (circa 6), tagliate a pezzi
400 g di latte di cocco in lattina
3 cucchiai di latte di cocco o latte di mandorle (in cartone)
1 cavolfiore, ridotto in cimette
olio d'oliva
una manciata di spinaci baby (opzionale)
sale e pepe
Preriscaldare il forno a 240ºC.
Mettere l'olio di cocco in una grande casseruola a fuoco medio. Aggiungere la cipolla, le carote, l'aglio e un pizzico di sale e cuocere fino a quando il tutto sarà ammorbidito, per circa 15 minuti.
Aggiungere la polvere di curry, la paprika e i semi di senape e cuocere per altri 5 minuti, prima di aggiungere le lenticchie e le albicocche. Mescolare bene e coprire con il latte di cocco in lattina, mescolando per evitare che bruci o si attacchi alla casseruola. Se necessario, continuare ad aggiungere un poco di latte di cocco o di mandorla fino a quando le lenticchie non siano cotte e la loro consistenza sia densa e un po’ appiccicosa (circa 30-35 minuti).
Mentre il dhal cuoce, arrostire il cavolfiore. Disporre le cime di cavolfiore in una teglia con un filo di olio d'oliva e sale e pepe e arrostire per 8 minuti. Togliere dal forno e aggiungerli alle lenticchie e cuocere per altri 5-10 minuti: il cavolfiore non deve cuocere completamente ma far sì che rimanga ancora leggermente croccante. 
Infine, aggiungere gli spinaci, se usati, e lasciarli appassire prima di servire.
Questo dhal è delizioso anche con un cucchiaino di cardamomo macinato e ½ cucchiaino di chiodi di garofano, se questi aromi piacciono; infine, si può anche cospargere con una manciata di mandorle tostate per un delizioso plus di croccantezza.


NOTE
Il piatto è buonissimo. Gli aromi non sono troppo invadenti ma miracolosamente si integrano perfettamente gli uni con gli altri, mantenendo la loro tipicità. Specialmente, le albicocche secche mitizzano, con il loro sapore dolce, le punte piccanti date dalla paprika. 
Le lenticchie rosse sono speciali. Non hanno bisogno di ammollo e sono più facili da digerire. In India ci sono almeno 60 tipi di lenticchie differenti. Le mie arrivano direttamente dall’Italia, come se avessi previsto la possibilità di usarle subito per qualche ricetta dello Starbooks. 

 Come tutti sanno, il curry è una miscela di varie spezie (tra cui pepe nero, cumino, coriandolo, cannella, curcuma e anche chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, fieno greco, peperoncino, zafferano, cardamomo). Il tipico gusto piccante dipende dal dosaggio di queste spezie. Un curry “medio” è un curry di media piccantezza, a differenza di altri tipi che si possono acquistare e che si suddividono, nel mercato europeo, in curry “mild” (dolce) e curry “hot” (altamente piccante).
Il dhal è spesso usato come contorno. Le mie invitate l’avrebbero preferito un pochino più umido, con più liquido di cottura, affinché anche il riso che l’accompagna immancabilmente ne sia inondato. Ma questa versione è lievemente asciutta. Pur sempre deliziosa. 
Ho deciso di mettere gli spinaci baby. Me ne pento solo per un unico motivo:  in questo modo, il colore arancione, radioso, delle lenticchie si è trasformato in un campo di erbe visto da lontane e disegnato da un approssimato pittore impressionista… 

PROMOSSA A PIENI VOTI

Biagio D'Angelo- Glogg the Blog

10 commenti:

  1. Ahimè siamo di nuovo nel campo di piatti che mi sono proibiti non dalle papille gustative ma addirittura dalle narici dell'augusto consorte e quindi non li faccio mai nonostante li adori. Il latte di cocco e le albicocche secche devono dare un carattere tutto particolare: grazie!

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    1. pazienza per i piatti proibiti...
      confermo: latte di cocco e albiocche secche danno una dolcezza speciale a questa ricetta speziata!

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  2. Conoscevo solo il classico dhal di lenticchie rosse, che adoro. Questa versione è assolutamente da provare non appena tornerà la stagione dei cavolfiori! Beate le tue studentesse che se lo sono gustato ;)

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    1. ciaooooooo
      grazie!
      le mie studentesse erano in brodo di giuggiole... hahahaha

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  3. Questa ricetta me la lascio per il prossimo autunno e la proverò di sicuro perché contiene ingredienti che amo moltissimo. Adesso, comprare il cavolfiore mi fa un po' senso...devo approfittare di asparagi, carciofi e favette prima che scompaiano. Un bel bacione, vorrei anche io essere una delle tue allieve, considerando quanto le coccoli!
    A presto

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    1. e siccome qui siamo nell'emisfero opposto, il cavolfiore é felicemente presente nei banchi dei mercati...
      ti ringrazio di cuore per le tue parole, come sempre! ciao!

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  4. Ciao Biagio. Confesso che non ho mai assaggiato il dhal, ma questa ricetta, per come la racconti mi attira!!! .... ma vene dopo i dolci nordici! 😅

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    1. prima i dolci nordici, o direi meglio, prima solo i dolci hahahahahaahah
      grazie, Anto!

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  5. Questo dhal mi attira e lo proverò sicuramente. Il colore poi mi affascina :)D
    Grazie, Biagio!!!

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    1. magari provalo senza gli spinaci, perché senza di essi rimane con quel bel colore rosato che ho in mente quando penso al dhal...
      grazie, Ale! un bacione!

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