Sfogliando Summer Kitchens si trovano tante ricette interessanti e diverse dal solito, ma ahimé, alcune di quelle che avevano stuzzicato il mio palato non erano fattibili per la difficoltà nel reperire tutti gli ingredienti necessari.
E così mi sono buttata su una ricetta che aveva come protagonista un ingrediente che qui non si fa certo fatica a trovare.
L'autrice
consiglia di provare questa ricetta quando non si hanno a disposizione
pomodori maturi o - dico io - poco saporiti. Il formaggio utilizzato
nella ricetta originale ukraina è il brynza, che a detta sua, a livello
di consistenza e sapore è a metà tra una ricotta salata e una feta.
Ingredienti (per 4-6 persone):
2 cucchiai di olio vegetale o di oliva (io extravergine)
5 pomodori verdi sodi, tagliati a metà longitudinalmente
1 spicchio di aglio piccolo tritato
100 g di ricotta salata o feta
Sale
Pane per servire
Scaldate l'olio in una padella ampia posta su fuoco medio. Quando
l'olio sarà ben caldo, adagiatevi delicatamente i pomodori, con la parte
della buccia rivolta verso il basso. Appena inizierete a sentire lo
sfrigolio, coprite con un coperchio. Cuocete i pomodori per due minuti,
quindi girateli e cuocete per altri tre minuti (io ho proseguito leggermente la cottura per farli caramellare un po' di più).
Girateli nuovamente dalla parte della buccia, salateli e proseguite la
cottura per un altro minuto o due, per far restringere il fondo di
cottura (io devo dire non ne avevo granché).
Trasferite
i pomodori in un piatto e distribuite l'aglio tritato sulla superficie.
Se avete fondo di cottura, irrorate i pomodori per smorzare un po' il
sapore pungente dell'aglio.
Completate il piatto grattugiando
la ricotta salata (o la feta) sui pomodori (potreste non aver bisogno di
tutto il formaggio, mettetene la quantità che desiderate in base ai
vostri gusti).
Considerazioni:
- Come afferma la stessa autrice, la ricetta è di una semplicità disarmante, ma è molto gustosa.
-
La cosa che mi ha lasciato un po' perplessa è stata la presenza
dell'aglio crudo. Per carità, io amo l'aglio, ma ammetto che messo così,
a pezzettini, crudo e sotto alla ricotta salata - quindi impossibile da
individuare - non è stato proprio il massimo. Del resto, li ho provati
anche senza aglio e perdono completamente il loro perché.
- Io optato per una buona ricotta salata siciliana e devo dire che ci stava divinamente.
- Un modo diverso per gustare i pomodori, soprattutto quelli verdi, senza per forza doverli fare fritti ;)
- In sostanza, la ricetta è molto buona, anche se non da strapparsi i capelli, quindi è
PROMOSSA
Wow! Solo una domanda:longitudinalmente ...io li avrei tagliati per lungo. Ma è un dettaglio ;-)
RispondiEliminaHai ragione, dovevo scrivere trasversalmente. Mea culpa XD
EliminaL'aglio crudo lascia un po' perplessa anche me; mi viene voglia di provare a insaporire l'olio con uno spicchio d'aglio intero, da togliere prima di procedere con la doratura dei pomodori. Per il resto la ricetta mi ispira: è semplice ma gustosa, da cucina casalinga verace come lascia intendere il titolo del libro.
RispondiEliminaGrazie Ale!
Anche io avevo pensato di metterlo in padella, ma penso che ci voglia proprio quella nota pungente. Certo, dopo non puoi vedere gente per una settimana, ma so' dettagli XD
Eliminahmmm.... salivando qui....
RispondiEliminaNon potrei neanche avvicinarmi. Io ho una fortissima intolleranza all'aglio crudo. Cotto lo metto ovunque, ma crudo no, mi fa star male per giorni quindi, passo. Anche se l'idea mi sembrava davvero interessante. Un bacione.
RispondiEliminaTrovo che hai ragione, ci avviciniamo alla stagione dove i pomodori si trovano ma non sanno di niente! Questa certamente può essere una soluzione. Per l'aglio, a me piace sentirlo, perciò mi riservo di assaggiare e giudicare! 😋
RispondiEliminaMi piace molto l’idea, ma anch’io ho qualche problema con l’aglio crudo, che mi piace, ma al mio stomaco un po’ meno. Credo che rinuncerò a quello crudo e ci metterò aglio rosolato. Perderò la nota pungente ma non avrò problemi dopo 😊
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