lunedì 31 ottobre 2016

BAKLAVA TO TARTE TATIN: TIRIAMO LE SOMME?


Soddisfazione doppia, anzi no tripla, anzo no quadrupla, per questo Starbook che ha ricordato in molti aspetti i primi passi di questo progetto: quando, cioe', si provavano libri alla cieca, acquistati solo dietro quell'ineffabile (e maledetto) impulso che ci portava a mettere nel carrello della spesa volumi di perfetti sconosciuti, capaci di catturare la nostra attenzione con titoli "giusti", foto perfette e grafiche irresistibili.

Con tutto il rispetto per il bravissimo Bernard Laurance, infatti,quello che ci accingevamo a provare, agli inizi di Ottobre,  non era un libro di qualche mostro sacro, come stava capitando sempre piu' spesso, su questi schermi: non era Slater, non era la Henry, non era l'opera di uno di quegli autori mediatici, che hanno dietro squadre intere di signori professionisti, per cui e' impossibile che sbaglino un colpo. E non era  neppure uno di quei libri "senza le figure" , ma il cui contenuto  si annuncia pero' cosi prorompente da far passare in secondo piano la sua confezione.

Questo, al contrario, era un libro bellissimo, almeno all'esterno, scritto pero' da un autore che, per quanto famoso, non era ancora supportato ne' da un successo internazionale ne' dall'esercito di collaboratori di cui sopra.
Il classico libro da food blogger, in poche parole.
Bellissimo, nella grafica.
Ma nei contenuti, chissa'.

Ad essere sinceri, le prime titubanze erano sparite gia' leggendo l'indice: una carrellata che alzava lo sguardo dai soliti confini e che recuperava ricette di tradizione, senza quelle varianti che, in un progetto del genere, volto a far conoscere dolci pressoche' sconosciuti, sarebbero apparse come una nota stonata.
Il cielo si schiariva anche leggendo le ricette: accurate, precise, spiegate nei dettagli, con tutti i passaggi ben descritti e pure in un ordine logico e coerente, con la chiarezza espositiva che e' propria solo di chi li ha eseguiti per davvero.
E poi, finalmente, la prova sul campo: a parte una sola ricetta, tutte le altre sono riuscite alla perfezione, confortando, nei sapori noti, e stupendo, in quelli del tutto nuovi, e sempre in positivo. L'unica critica, forse, e' uno sbilanciamento sul fronte francese: ci sta, sia chiaro (l'autore e' francese e la pasticceria, che ci piaccia o no, l'abbiamo lasciata ai cugini :)), ma tale e' stato l'entusiasmo nello scoprire questo universo parallelo di dolci del mondo che avremmo barattato volentieri un macaron con una ricetta ancora tutta da scoprire.

Di certo, quello che non baratteremo con nient'altro sara' questo libro e, se le reazioni dei nostri lettori non ci ingannano, saremo in ottima compagnia. Qualcosa ci dice che continueremo a vedere ricette tratte da Baklava to Tarte Tatin anche nei prossimi mesi, qui e altrove (e il Redone, vi prego!, non dimenticatevi il Redone): e siamo sicure che saranno tutte bellissime!

Ci vediamo il mese prossimo, con un'altra sorpresa
Alessandra



12 commenti:

  1. Grazie a Bernard Laurance per le tante ricettine che continueranno a far vacillare le nostre diete e grazie a Voi per averci dato la splendida opportunità di far parte di questo starbooks!

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  2. Sicuramente un libro che non finisce nel dimenticatoio ma dal quale continuerò ad attingere. Bella scoperta, grazie Ale!

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  3. Da qui a Natale sarà tutto uno scoppiettare di nuove ricette provenienti dall'adesso "vecchio caro Baklava to Tatin". E sulla mia libreria avrà la sua meritata pole position, dove stanno tutti quei libri che mi accompagnano quotidianamente.
    Bravo Laurence, che tiene alto l'onore dei bravi foodblogger.

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  4. Non posso che concordare in pieno con le tue conclusioni, Ale: quando quest'estate abbiamo deciso i libri da recensire da qui a gennaio, ero poco entusiasta. Non amo preparare dolci e recensire un libro ad essi dedicato è per me sempre una tortura. L'ho ordinato subito, ma non l'ho nemmeno sfogliato, ritenendo che sarebbe stato già troppo farlo a tempo debito.
    E invece no. Mi sono dovuta ricredere nel momento stesso in cui l'ho aperto per scegliere le mie ricette, e vedere gli strepitosi (e golosissimi) risultati delle altre me lo ha fatto guardare con altri occhi: con gli occhi di chi sa che la rovina della sua linea è tutta racchiusa tra quelle pagine, ma che è disposta a farsi rovinare per una buona causa.
    Questo libro mi terrà compagnia da qui in poi, questo è poco ma sicuro!

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  5. Brave Starbookers continuate ad attingere da questo libro e io, che comunque seguo anche i vostri blog, non mi perderò nessuna ricettina, comprarlo giammai finirebbe SOLO nella mia libreria a prendere polvere accanto agli altri libri che non sfoglio mai, ma proprio mai. Quest'estate entusiasta dal bell'Omar ho acquistato il suo libro che ho sfogliato 1 sola volta... che tristessssaaaaaaaaaa. Mi piacerebbe sapere se la sindrome che fa finire nel dimenticatoio i libri di ricette ha un nome, perchè me l'ho beccata, sarà curabile? Mah... :D
    Al prossimo libro da sperimentare <3

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  6. Anche nella mia libreria questo libro si è conquistato un posto ben visibile e a portata di mano! Ci sono parecchie ricette che vorrei provare....
    Grazie Ale, hai visto lungo ancora una volta :)))

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  7. Vorrei avere l'occhio lungo anche ora, visto che non trovo piu' questo libro e sono peggio di un'anima in pena. confido nel trasloco a fine mese.. senno' lo ricompro. Anche perche' devo sacrificarmi per Sai Piperina :)

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    1. Brava Ale, ci siamo capite :D pensa che domani vado anche a ritirare la mia copia di Torte Salate dell'MTChallenge, come vedi ogni tanto ci provo a dare una possibilità ai ricettari, ma finora vincono i blog :D :D :D :D :D

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    2. La mia copia di torte salate è arrivata due giorni fa!

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    3. brave ragazze, cosi si fa... e teneteci d'occhio domani, che ci sara' un'altra sorpresa!

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  8. Hai proprio ragione Ale, è stata una bellissima scoperta quello di questo mese e io sono onorata di aver fatto parte della vostra mitica squadra.
    Grazie per aver scoperto un grandissimo testo, che naturalmente sarò costretta a comprare. Marito come sempre ringrazia ^^

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    1. sono anni che mi tengo a distanza dai mariti delle mie amiche.
      Ma non solo "in quel senso li" :)

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