Confesso che ero un po' preoccupata, per questa ripresa dello Starbooks: le ultime ricette testate nei mesi passati non mi erano riuscite, e data la mia scarsa affinità elettiva con i dolci, temevo un altro disastro. Un pensiero però mi ha confortata e sorretta: Martha è affidabile.
Sfogliando il libro con il blocchetto di post-it in mano, mi è capitato quello che succede ad ogni suo libro: segnalibri per ogni dove, voglia di provare un sacco di ricette e, alla fine, difficoltà di scelta.
La scarsità di tempo disponibile mi ha fatto optare per una tortina facile facile, a prova di sweet dummy come me, che prometteva bene. L'unico neo era che richiedeva una teglia dal fondo amovibile di 22 cm di diametro. Io ho 3 teglie di quelle dimensioni, una di pyrex, una antiaderente e una di silicone, e per un attimo ho contemplato la possibilità di acquistarne la versione con fondo amovibile. Poi il buonsenso ha prevalso, e ho optato per quella di silicone.😂
Si tratta in sostanza della versione salutista della torta tenerina, la cui consistenza - sono parole della Stewart - è più soffice di quella della versione classica, grazie all'aggiunta della farina di grano saraceno e delle mandorle tostate e ridotte anch'esse in farina.
Il dolce rimane così gluten-free, come la tenerina classica, ma il sapore risulta più pieno. Sempre la Martha aggiunge che la farina di grano saraceno esalta il lato "adulto", più corposo, del cioccolato.
Nella ricetta riporto le dosi americane indicate nel libro, e quelle in grammi pesate da me.
Tra parentesi e in corsivo le mie note.
TORTA AL CIOCCOLATO E GRANO SARACENO
Da: Martha Stewart - A New Way to Bake - Potter
1 stick - 1/2 cup - 115 g di burro non salato
6 once - 170 g di cioccolato fondente semidolce (io al 70% di cacao)
1/4 di tazza - 50 g di mandorle pelate e tostate
1/3 di tazza - 45 g di farina di grano saraceno
1/4 di cucchiaino di sale
1/4 di cucchiaino di cannella in polvere
4 uova grandi a temperatura ambiente
1/2 tazza compattata* - 120 g di light brown sugar (fatto con 1 parte di melassa calda e 20 parti di zucchero semolato)
Zucchero a velo
Gelato per servire (facoltativo)
* di solito le misure in cups vengono fatte colmando la tazza dell'alimento prescelto, livellandola poi con un coltello a lama liscia o una spatola. Quando la misura è in tazze compattate, bisogna battere la cup più volte sul piano di lavoro, in modo da compattarne il contenuto - che risulterà leggermente maggiore, quindi si procede a livellarlo.
Preriscaldare il forno a 180 °C (io in modalità statica).
Foderare la teglia con carta da forno e imburrare quest'ultima.
Tostare le mandorle per 10 minuti in forno disponendole su una teglia, quindi farle raffreddare in una ciotola, lasciando il forno acceso.
Fondere a bagnomaria il cioccolato spezzettato e il burro, mescolare per amalgamarli e farli intiepidire.
Mettere le mandorle raffreddate nel robot da cucina e, usando il tasto pulse, ridurle in farina. Unire il sale, la cannella e la farina di grano saraceno, e azionare il tasto pulse per amalgamarle.
Montare le uova con lo zucchero con le fruste elettriche, lavorandole per 8 minuti circa, finché l'impasto non sia triplicato di volume e sia diventato denso. Unirvi il cioccolato e il burro fuso e amalgamarli, quindi aggiungere il mix di farine, incorporandolo.
Versare nello stampo preparato e infornare per 25 minuti, girando lo stampo a metà cottura perché il dolce cuocia uniformemente. Al termina cottura il dolce dovrà essersi gonfiato un poco e uno stuzzicadenti inserito al centro dovrà uscirne pulito.
Trasferire lo stampo su una gratella e far raffreddare il dolce per 10 minuti, quindi aprire lo stampo togliendo l'anello esterno, e far raffreddare completamente.
Spolverare con lo zucchero a velo prima di servire e volendo, accompagnare il dolce con una pallina di gelato. A noi (lo staff di Martha Stewart) piace con un gelato alla vaniglia o al chai (latte in cui è stato infuso del tè nero indiano aromatizzato con spezie varie: la base è formata da zenzero e cardamomo verde, a cui talvolta si aggiungono anice, cannella, semi di finocchio, pepe e chiodi di garofano). Io ho optato per un gelato alla stracciatella, ma se mi dovesse capitare per le mani un chai masala, mi riservo di farci un gelato!
Il dolce si conserva per 1 giorno, coperto e tenuto a temperatura ambiente (a me è durato 4 giorni - al quinto non ci è arrivata - ed è rimasto buonissimo fino all'ultima briciola).
OSSERVAZIONI
Come dicevo nell'introduzione, ho usato una tortiera in silicone; l'ho imburrata lo stesso, anche se in teoria il silicone dovrebbe essere usato tel quel, per essere veramente sicura che si staccasse.
Essendo una sweet dummy, mi ripugnava l'idea di aprire il forno a metà cottura per girare la teglia: temevo un disastro e ho fatto come al solito, spingendo la teglia verso il fondo del forno e non aprendo quest'ultimo fino al termine della cottura: i tempi indicati erano perfetti.
La torta non è molto alta, lo si vede anche dalla foto sul libro: se la si vuole più alta, basta diminuire il diametro della tortiera e aumentare leggermente i tempi di cottura, facendo la prova stecchino.
Il giorno in cui l'ho preparata l'ho trovata un po' più asciutta rispetto al dolce a cui si ispira, immagino proprio per la presenza della farina di grano saraceno, che tra l'altro a me ha dato sempre l'impressione di assorbire più liquidi rispetto a quella di grano tenero. I giorni successivi invece era perfetta, e anzi l'ho trovata migliore. Mi è bastato coprirla con pellicola trasparente.
Il dolce è molto facile e veloce da fare: sono più i tempi di attesa del raffreddamento delle mandorle, che non quelli di preparazione. Insomma, caso mai non si fosse capito, la ricetta per me è
PROMOSSA
Come giustamente osservi Martha Stewart ha fatto una scelta veramente azzeccata con questo libro: usa gli ingredienti che vanno di moda ma non certo per ricette dietetiche! Quindi i risultati non sono solo soddisfacenti, ma veramente buoni: proverò questa torta per il consorte tanto amante del cioccolato! grazie Mapi :)
RispondiEliminaFammi sapere se gli piace! ;-)
EliminaGrazie Mapi, sono d'accordo con te e Stefi. La moda di demonizzare "questo" o "quello" , a seconda del momento, sta stretta pure a me. Ragion per cui non vedo l'ora di preparare questa buonissima torta con burro e cioccolato ;) Grazie , sei sempre molto precisa. Un abbraccio
RispondiEliminaSì guarda, non se ne può più: la farina 00 all'improvviso non può più essere chiamata farina (però il carbone in polvere, quello lo usano!), il burro fa male (e la soia, che al 90% è geneticamente modificata?), il glutine per carità (se non sei celiaco, lo diventerai), la carne ti uccide (in effetti se vai a caccia di coccodrilli...) ma dove siamo finiti? A Milano si dice "magna e tàs", mangia e taci. :-D
EliminaChissà quale sarà la prossima "moda" ho già paura XD
EliminaPer come la vedo io, cara Mapi, demonizzate tutto ma non toccatemi burro e panna 😜 che sono 2 alimenti che mi mettono in pace con me stessa e tutto il mondo 😏 questo non vuol dire che li inserisco ovunque, ma quando ci vogliono non li ometto e me li gusto con tanto di gratitudine che non da spazio a nessun senso di colpa...😄
RispondiEliminaNon sono una grandissima appassionata di torte al cioccolato, però in certi momenti mi fa piacere mangiarle, ma servite solo da una buona cucchiaiata di panna semi-montata, perché non amo la pallina di gelato come accompagnamento, quindi questa ricetta me la riserverò per uno di quei momenti.
Mapi, sappilo, tu sei eccellente anche quanto sgami le ricette che fanno 🚽 chiarooooooo???? 💖
Burro e panna non vanno toccati neppure a me, cara Franca: in tempo di guerra erano considerati preziosi, adesso che c'è abbondanza di tutto li disprezzano...
EliminaE naturalmente grazie di cuore per il tuo supporto sfegatato!
Un abbraccio.
Grazie Mapi, ottima scelta ed esecuzione, anche questa è nella lista! 😜
RispondiEliminaGrazie a te! :-)
Eliminamandorle, cioccolato, tenerina...
RispondiEliminaquesta torta la devo fare assolutamente per mia figlia, ne andrà matta!
grazie mapi!!!
Ne sono certissima, Gaia! :-)
EliminaHo sperimentato l'abbinamento grano saraceno-cioccolato per la prima volta con dei biscotti quando avevamo provato Simply Nigella, ed è stato amore. Chi li ha assaggiati, ha voluto subito la ricetta... Credo proprio che amerò anche questa torta!
RispondiEliminaGrazie Mapi!!! Questa volta la scelta non ti ha delusa 😊
Sì Ale, questa volta non mi ha delusa: va detto che era così semplice, che poteva riuscire perfino a me! ;-)
EliminaSalutista perchè farina,burro e zucchero fanno bene. Quindi,fa bene anche questa torta!
RispondiEliminaAhahahahahah!!!
EliminaQuesta torta l'avevo addocchiata subito per dare fondo alla farina di grano saraceno che sosta in dispensa ormai in sindrome da abbandono. Come te ho la stessa impressione sull'effetto "un po' asciutto" dei risultati finali, ma immagino che nel tempo, se conservata adeguatamente coperta, migliori nelle consistenze. E a me piace moltissimo il sapore rustico e leggermente "fumoso" di questo grano. Immagino come esalti il sapore della cioccolato. Da provare assolutamente.
RispondiEliminaBrava Mapi, rido al pensiero di te "sweet dummy"....non esiste!
Che io sia una sweet dummy è ampiamente provato, così come è provato che la farina di grano saraceno, in abbinamento con il cioccolato, stia benissimo.
EliminaTornerò a cercare i biscotti che hai fatto in Simply Nigella, perché adesso la mia farina di grano saraceno rischia di avere la sindrome da abbandono! ;-)
Un abbraccione fortissimo.