lunedì 3 febbraio 2014

LO STARBOOKS DI FEBBRAIO 2014 E'...


Di tutte le cucine che pervadono con la seduzione dei loro profumi l'intera fascia del Medio Oriente, quella persiana è  forse la più suggestiva e la meno nota. Alle numerose pubblicazioni che le sono state dedicate, ivi compresi alcuni romanzi che ne hanno fatto l'ossatura della loro trama (Marsha Meheran, su tutti), si contrappone infatti una conoscenza vaga, prevalentemente stereotipata: la melograna, l'uvetta e quelle "spezie" la cui vaghezza, se applicata a queste zone, è sinonimo di tutto e niente.
Di questo è stata consapevole Ariana Bundy, l'autrice del libro che abbiamo scelto per il mese di febbraio, il cui principale intento è proprio quello di divulgare la cucina persiana, attraverso ricette tradizionali, tratte soprattutto dai ricettari di famiglia e riproposte senza modifiche sostanziali, ino nome di quella identità culturale che gli Iraniani di oggi rivendicano, al di là delle scosse politiche a cui è stato esposto il loro Paese: " le nostre ricette, dice Ariana, passano immutabili di madre in figlia, da generazioni, e sono il fondamento della identità nazionale iraniana": non a caso, si intravvedono ancora chiaramente le tracce degli antichi precetti dietetici del "caldo" e del "freddo", teorizzati da Galeno, nell'Occidente ed introdotti nella cucina persiana da Hakim Ibn Sina: ma se da noi si è persa, questa attenzione al bilanciamento fra ingredienti catalogati come freddi e quelli catalogati come caldi, nelle ricette iraniane essa costituisce un tratto distintivo, che le collega immediatamente al loro passato e alle loro origini.
Di conseguenza, Pomegranates and Roses si propone come un ricettario diverso dagli altri, proprio in virtù di questo slancio alla divulgazione che ne anima ogni pagina. Non a caso, definirlo un semplice ricettario sarebbe riduttivo: la storia del Paese si interseca con la storia della famiglia dell'autrice, lungo il filo rosso degli ingredienti tipici della cucina iraniana e le numerose ricette sono intervallate da digressioni storiche, artistiche, culturali, oltre che precedute tutte da ampie introduzioni, spesso più lunghe del testo della stessa ricetta.
A naso, si direbbe una via di mezzo fra La Cucina del Medioriente di Claudia Roden e Falling Cloudberries di Tessa Kiros- e chi conosce la passione della sottoscritta per entrambe le autrici citate sa che questo è un giudizio pericolosamente sbilanciato, considerato che, al momento, le Starbookers non hanno ancora emesso alcun verdetto sul campo.
Riusciaranno, dunque, le ricette di Pomegranates and Roses a superare la prova che le attende?
Nei prossimi giorni, l'ardua sentenza!
Alessandra G.