lunedì 9 marzo 2015

LO STARBOOK DI MARZO 2015 E'....


Tea Fit for a Queen- Recipes and drinks for Afternoon Tea (in association with Historical Royal Palaces)

Ovvero: prendiamoci una pausa, fra i tanti colossi che hanno segnato e continueranno a segnare l'edizione 2015 dello Starbook -e facciamolo solo come le Starbookers sanno fare: ossia, davanti ad una tavola imbandita, carica di servizi buoni e di ricette ancora migliori, quale si conviene ad ospiti del rango di quelli annunciati nel titolo di questo nuovo libro che, caso più unico che raro, non è il frutto del lavoro di un unico autore, ma un prodotto collettivo, che attiene al mondo del cibo solo per metà. 

Non serve avere una conoscenza approfondita della storia britannica per sapere quanto il rito dell'afternoon tea sia centrale nella cultura d'Oltremanica. A dispetto di una origine relativamente recente (la data di ingresso della bevanda è il 1660, appena due anni prima che Caterina di Braganza, la moglie portoghese di Carlo II, introducesse il galateo del servizio di corte), esso è impresso nel DNA del popolo inglese, che non dimentica mai di celebrarlo con i dovuti riguardi, sia privati che pubblici. Prova ne è l'abbondanza di libri sull'argomento, che vanno da classici intramontabili (su tutti, la monografia di Jane Pettygrew, A Social History of Tea), a preziose raccolte di ricette storiche (di nuovo, uno su tutti, la raccolta edita dal National Trust, una chicca per intenditori), per non parlare delle innumerevoli pubblicazioni che fanno capo ai luoghi storici dell'Afternoon Tea, dal Ritz a Fortnum & Mason, e degli articoli che la stampa britannica sforna in continuazione sul tema (l'ultimo, a caso, è sul numero di Oliver di Aprile). 

Va da sé che anche in questo caso, lo sviluppo nei secoli sia proceduto lungo il doppio binario della tradizione e dell'innovazione: ragion per cui, accanto al Cream tea servito con i plain scones, il burro del Devonshire e la marmellata di fragole, oggi si trovano variazioni sul tema più elaborate e al passo coi tempi che magari, per ironia della sorte, strizzano l'occhio a quelle stesse zone dalle quali il té è stato importato: pepe di Sichuan, lemongrass, zenzero sono oggi gli ingredienti più di tendenza, a cui si affiancano il chai , per i più nostalgici, o il wasabi, per i più coraggiosi. 

Ce n'è per tutti i gusti, insomma, e quindi anche per i nostri che, stavolta, hanno scelto la strada della fedeltà alla storia. E quale miglior testo di riferimento se non questo Tea Fit For A Queen (traduzione libera, Un tè per la regina), che nasce dalla divertente e interessante idea di parlare delle principali dimore storiche inglesi partendo dagli aneddoti legati all'Afternoon Tea: nel rispetto di quanto si diceva poc'anzi, che il té non è fatto solo gastronomico, cioè, ecco che vengono riproposte le ricette più o meno attinenti al palazzo storico considerato, al quale sono dedicate le pagine introduttive di ciascun capitolo: seguono poi tutti i complementi del rituale del té pomeridiano, dolce e salato, in un susseguirsi di proposte che troveranno spazio sulle pagine di questo blog, eseguite dalle Starbookers  e dalle Redoners del mese da domani fino alla fine di marzo. 

L'invito, come sempre, è rivolto a tutti quelli che vorranno seguirci: stavolta, però, look d'ordinanza, con scarpe a mezzo tacco, cappellini aerodinamici e piombini negli orli. Non sia mai che capiti l'Ospite a sorpresa...


9 commenti:

  1. *applausi scroscianti* da amante di questo britannico rito, non posso che essere felice che ne scriviate! Se di solito adoro leggervi e la curiosita' mi trascina tra tutte le ricette che pubblicate, per questo caso particolare un valore affettivo mi coinvolge, speriamo sia davvero un libro degno della regina! Un abbraccio a tutte voi e buon lavoro!

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  2. Se c'è un rito che mi ha sempre affascinata, nella bella Terra di Albione, è proprio quello del tè.
    Quando da studentessa trascorrevo le mie estati a Cambridge, andavo spesso con un'amica da Auntie's per il tè, e adoravo i loro scones appena sfornati, serviti con marmellata di lamponi e panna montata: libidine pura!!!! Felicissima di starbookare questo libro!!!!

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  3. Caspiterina che Starbook questo mese, decisamente "Regale"... e se già leggendo l'introduzione mi è partito in testa e a ripetizione l'inno nazionale inglese, non oso immaginare come lo finirò questo mese. Sinceramente non mi è mai capitato di sfogliare dei libri su l'Afternoon Tea e sono curiosissima di immergermi in quell'atmosfera tipicamente britannica. Sarò anche attenta a cogliere ogni piccola nozione perché tra 2 settimane ritornerò a Londra per qualche giorno e non mi farò trovare impreparata nel caso sia invitata da Her Majesty ad un Afternoon Tea. Bene see you tomorrow and... God Save The Queen

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  4. Che bello! Questo libro mi incuriosisce davvero moltissimo! Non vedo l'ora di seguirvi per saperne di più!

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  5. Concedersi un high tea a Londra è un passaggio fondamentale quanto quello di andare a vedere un Musical o visitare il British Museum. E la cosa meravigliosa è che non si tratta di una trappola per turisti, ma di un qualcosa che gli inglesi rinnovano ogni pomeriggio, semplicemente incontrandosi in uno dei tanti tea room degli Hotel storici o internazionali. E' indubbiamente un piacere poco economico ma in questo caso, basta giusto un libro ed anche noi possiamo ripeterlo e ripeterlo e ripeterlo senza grossi traumi alle nostre tasche. Non vedo l'ora di cominciare.

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  6. Come ti ho scritto oggi su FB, leggendo questa tua introduzione ho avuto il piacere di scoprire di essere una fine intenditrice e per di più inconsapevole, che se ci pensi bene è il massimo dell'understatement inglese: posseggo infatti una copia d'annata del libro "Tea time recipes" scritto proprio dalla Pettigrew, per i tipi del National Trust. Lo comprai in un viaggio in Cornovaglia che feci nel lontanissimo 1991, durante il quale non facemmo altro che visitare dimore nobiliari... e prendere un sacco di pioggia :-)
    What else?
    Just a cup of tea!

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