mercoledì 17 maggio 2017

ORANGE AND PISTACHIO CAKE

L'attrazione fatale per questa torta è scattata immediatamente quando, nella lettura degli ingredienti, non ho trovato alcun cenno di grassi. 
Niente burro né olio, né altro elemento similare. 
C'è un'interessante quantità di uova e di liquidi costituiti dalla purea di arance, la cui scorza è ricca di oli essenziali, che oltre a profumare in maniera straordinaria la torta, conferiscono un'estrema morbidezza. 
Alla lettura di sola farina di pistacchi poi, ho ceduto ogni riserva e mi sono lanciata nella preparazione.
L'autrice racconta che l'ispirazione per questa torta arriva da una ricetta di Claudia Roden, che ne dichiara l'origine Sefardita e che tradizionalmente vede la presenza di mandorle e limone. 
Dopo aver provato numerose varianti con diversi agrumi, Catherine Pipps sceglie questa come la sua favorita. 
Ingredienti per 12/16 
2 arance 
burro morbido per ungere
6 uova
225 g + 2 cucchiai di zucchero semolato (superfine)
250 g di pistacchio finemente tritato
1 cucchiaino di lievito in polvere
1 cucchiaio di acqua di fiori d'arancio

Per decorare
1 cucchiaio di zucchero semolato superfine
50 g di pistacchio tritato
1 manciata di petali di rosa essiccati

Per servire 
200 ml di panna densa
15 g di zucchero a velo
1 cucchiaino di acqua di fiori d'arancio. 

Mettete le arance in una casseruola e copritele con acqua bollente. Portatele nuovamente ad ebollizione e fate sobbollire per un paio di ore fino a che non siano tenere. Un ottimo modo per testare la cottura è riuscire a rompere la buccia con il taglio di un cucchiaio di legno. 
Alternativamente potete cuocere le arance in pentola a pressione. 
Scolate le arance e fatele raffreddare sotto acqua fredda oppure lasciatele che la temperatura scenda naturalmente. Non appena saranno tiepide al punto di poter maneggiarle, rompetele e rimuovete tutti i semi. Quindi frullate ogni cosa, le membrane bianche, il midollo centrale e tutto il resto, in un mixer o frullatore, fino ad ottenere una morbida purea. 
Preriscaldate il forno a 190°. 
Imburrate uno stampo a ceniera da 21/23 cm di diametro e foderatelo con carta da forno. 
Rompete le uova in una ciotola e montatele fino a che non saranno spumose, quindi aggiungete lo zucchero, i pistacchi tritati, il lievito in polvere e l'acqua di fiori d'arancio. 
Per ultimo aggiungete la purea di arance. 
Versate l'impasto nello stampo preparato. Cuocete in forno per 1h/1h20, in base allo stampo che sceglierete (uno stampo più piccolo darà un dolce più alto quindi sarà necessario più tempo).
Quando il dolce sarà pronto, lo stecchino dovrà uscire pulito. 
Lasciate raffreddare nello stampo per 15 minuti quindi trasferite la torta su una griglia.
Spolverate con lo zucchero semolato superfine e distribuite i pistacchi tritati ed i petali di rosa. 
Montate la panna con lo zucchero a velo fino ad ottenere delle onde morbide quindi aggiungete l'acqua di fiori d'arancio. Servite con le fette di torta. 
NOTE PERSONALI

  • Devo dire pochissimo su questa ricetta, se non che è spiegata molto bene e di estrema facilità di preparazione.  Per altro gli ingredienti sono pochissimi e facili da reperire, ma bisogna fare molta attenzione alla scelta delle arance, che devono essere rigorosamente non trattate visto l'uso che si fa della buccia. Non è indicato il peso delle stesse: le mie erano piccole arance siciliane molto succose del peso di c.ca 140 g ciascuna. 
  • Sui pistacchi non devo dire nulla: 250 g sono un piccolo tesoro quindi se volete investire e godere, comprateli buoni magari con il loro guscio e poi tostateli in casa e strofinateli in un canovaccio così da eliminare la pellicina. 
  • La mia unica perplessità se così si può dire, è la temperatura di cottura. Io ho utilizzato uno stampo di 22 cm per cui la mia torta è venuta abbastanza alta. Solo che dopo 1 ora a 190°, la superficie era già molto scurita e la cottura ancora indietro. A quel punto ho abbassato a 180° ed ho proseguito per altri 15 minuti. Si è cotta perfettamente e non è collassata, ma a mio avviso 180° è la temperatura corretta per un dolce dall'impasto così liquido, che ha necessità di tempo per cuocere bene al cuore e stabilizzarsi. 
  • All'assaggio è sorprendente: la consistenza umida e quasi cremosa. L'aroma di arancia è generoso ma non coprente e si sposa meravigliosamente con la dolce tostatura del pistacchio. L'aroma di fiori d'arancio conferisce una spinta aromatica interessante che non disturba, anzi, aggrazia l'insieme. Consiglio la consumazione il giorno successivo, quando gli aromi saranno tutti fusi armoniosamente. Si conserva morbidissima per 3/4 giorni, appena coperta con alluminio. 
  • Io l'ho molto amata, è un dolce elegante che stupisce e può garantirvi una bellissima figura per un te o anche un fine cena diverso. Ho omesso le rose essiccate perché non mi esaltano, in compenso ho abbondato con la panna. Inoltre, è naturalmente gluten free. 
  • Non posso che dire con soddisfazione
PROMOSSA! 

14 commenti:

  1. Mamma mia Ale, che spettacolo!!!!
    Le foto bucano lo schermo, la lista degli ingredienti conquista, e le tue osservazioni finali convincono.
    Concordo con te circa la temperatura del forno, e... questo dolce sarà mio!!!
    Grazie per le tue osservazioni dettagliate, mi metto subito in cerca di arance non trattate e se le trovo passo immediatamente all'azione!

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    1. Ciao Mapi, sono convinta che ti piacerà moltissimo come è piaciuta a noi. Ognuno conosce la temperatura del proprio forno ma a mio avviso 190 sono troppi su questo impasto. Poi fammi sapere cosa ne pensi. Un abbraccio.

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  2. Roden, ma anche la semolina cake con mandorle e arance di cui poi ottolenghi ha firmato la versione più famosa... E comunque,non importa la paternità, di fronte a una meraviglia del genere!

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    1. Alla semolina cake avevo pensato anche io, è uno dei primi dolci di Ottolenghi che ho provato. Ma non l'ho scritto perché non sapevo se fosse arrivata prima la Rodeo o lui. In ogni caso la ricordo come una torta stupenda. Questa fa il paio.
      Un bacione.

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  3. Magnifica! Da fare assolutamente. Quanto mi piace questo mese, con questo libro :)

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  4. E nel suo piccolo anche Nigella tra le fonti della Phipps, ma immagino che non tutti i colleghi la nominino volentieri ;)
    Sublime, mi viene solo da dire!

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    1. Stefi hai ragione ;) clementine cake di Nigella buonissima.... e complimenti Patty ho segnato anche la tua torta nelle ricette da provare :D

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    2. Chissà perché avevo il sospetto che Nigella non potesse mancare? Aspetteremo il tempo delle clementine allora :)
      Un bacione.

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  5. Questa torta mi intriga e ne sono sorpresa perchè di solito preferisco torte burrose, cremose, pannose, questo non l'avevate capito vero??? 😤 😤 😤
    Una torta di arancia e pistacchi? Sono sicura che non mi deluderà, se poi verrà anche accompagnata dalla panna allora il successo sarà garantito...
    Grazie Patty anche oggi mi hai ingolosito 💖

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    1. Guarda, ti confesso che all'assaggio sembra una torta straburrosa. E' talmente umida e soffice che fa quell'effetto. E poi la panna ci sta da Dio. Me lo dirai.
      Un baciottone.

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  6. Concordo con le tue osservazioni per quanto riguarda la temperatura di cottura: ho fatto l'originale della Roden e per il mio forno avrei dovuto iniziare a 175° C per portarla poi a 180 dopo un'oretta. Ha cotto parecchio perché le arance erano davvero succose.
    Se riuscissi a mettere le mani su pistacchi degni di questo nome, mi piacerebbe provarla, ma penso che anche nocciole e noci meritano un esperimento :)

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  7. Questa torta è spettacolare già solo a vederla... Non rimane che provarla!
    Grazie Patty :)

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