martedì 9 maggio 2017

LINGUINE WITH LEMON AND ASPARAGUS



Asparagi e limone richiamano alla mente la primavera, quella primavera che, almeno dalle mie parti,  non vuol saperne di arrivare. Primo maggio sotto la pioggia, freddo che nemmeno a marzo ho patito così... e pensare che quest'anno non ho ancora fatto il cambio di stagione. Di solito, quando iniziano le belle giornate, metto via tutte le cose invernali. Fortunatamente non l'ho fatto, dopo tanti anni ho imparato che appena faccio il cambio, il tempo peggiora e inizia a piovere. Meglio tardi che mai.
La mia voglia di primavera la posso quindi, per il momento, soddisfare solo in cucina. Per questo primo piatto servono pochi ingredienti, ma per una buona riuscita è importante che siano di qualità.

Gli asparagi sono poveri di sodio e ricchi di altri sali minerali e vitamina C, hanno proprietà diuretiche e depurative, quindi un motivo in più per sceglierli per questo primo piatto fresco e sfizioso. Di solito li compro belli ciccioni perché sono più teneri, ma di medie dimensioni sono più fotogenici.

Ingredienti per 4 persone:

250 gr di linguine ( o spaghetti )
300 gr di asparagi ( privati della parte finale del gambo, dura )
olio di oliva per grigliare gli asparagi
30 gr di burro
zesta grattugiata e succo di un limone grande
4 tuorli
50 gr di formaggio a pasta dura come il parmigiano, ma si può utilizzare anche il pecorino ( per i vegetariani è facilmente reperibile un'alternativa senza caglio )
sale marino e pepe nero macinato al momento


Portare a bollore una pentola d'acqua abbastanza capiente da contenere la pasta e salare generosamente ( io non abbondo mai con il sale ). Aggiungere le linguine e cuocere al dente. Scolare e conservare una tazza di acqua di cottura della pasta.

Nel mentre scaldare una griglia, dovrà essere così calda da percepire il calore con la mano a breve distanza ( io ho usato un pezzetto di asparago per testare la temperatura..più pratico ). Lavare gli asparagi, eliminare l'acqua in eccesso, appoggiarli sulla griglia bollente. Spennellarli con poco olio e grigliarli 3 o 4 minuti per parte. Togliere dal fuoco e tagliare ogni asparago a metà in diagonale.

Nella pentola di cottura della pasta sciogliere il burro e aggiungere la zesta di limone grattugiata. Abbassare la fiamma al minimo e aggiungere, mescolando, il succo di limone ed i tuorli, fino ad ottenere un'emulsione. Versare parte dell'acqua della pasta tenuta da parte, un cucchiaio alla volta, fino ad ottenere la consistenza della panna fresca, liscia come seta e non allappante.

Aggiungere la pasta e gli asparagi. Amalgamare il tutto con la salsa.

Servire con abbondante pepe nero macinato al momento ed il formaggio a scaglie distribuito in cima.

Note:

- Mio marito è una buona forchetta, ma 250 gr di pasta per 4 persone sono pochini, questo l'unico appunto che devo fare. Per farlo mangiare decentemente gli ho ceduto parte della mia porzione.

- Per comodità mia ho usato un saltapasta per preparare la salsa, per poter esser pronta quando la pasta andava scolata, e l'ho versarta subito dentro ( il secondo motivo è che con la pentola di cottura della pasta, alta, non arrivavo bene al fondo a rimestare i tuorli ).

- Il parmigiano l'ho affettato col pelapatate.

Il piatto è semplice, fresco e primaverile, riesce al primo colpo, bisogna solo fare attenzione a moderare il calore durante la preparazione della salsa di tuorli. La ricetta è

PROMOSSA

22 commenti:

  1. Ma e' tipo una salsa olandese? ma lo sai che mi piace? molto piu' raffinata delle varie interpretazioni della carbonara, per dire...

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    1. Gli ingredienti sono quelli della salsa olandese ma qui abbiamo molto meno burro, quindi ci somiglia, hai ragione....diciamo che è un incrocio tra la salsa olandese ( per gli ingredienti ) e la carbonara come resa finale. E di tutte le interpretazioni di carbonara che ho provato ( verdure e pesce ), questa è la più semplice ma quella che ho preferito. Gli ingredienti sono pochi e per questo al palato non ti trovi con un'accozzaglia ( a volte non azzeccata ) di sapori. Grazie Alessandra <3

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  2. Interessante...mi richiama quella dei tagliolini al limone proposta da Alessandra. Ci proverò. Tutto ciò che è limonoso mi interessa e lo trovo elegante

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    1. Grazie Giulietta :D questo primo piatto è molto limonoso e moooolto elegante . Spero ti piacerà.

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  3. Ma è una salsa stupenda!!! La voglio provare....consolati, che da me primavera non è mai in ogni caso :D :D :D

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    1. Stefiiiiiii grazie <3 ...forse non avrai la primavera....ma nemmeno pioggia e freddo...la tua amica sta gelando :DDDDDD. Oggi il tempo però ci ha fatto la grazia....non voglio lamentarmi più, anche se le previsioni per i prossimi giorni non sono confortanti...ma magari cambieranno...spero

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  4. Bella ricettina Luciana, mi sorge solo un dubbio, ma 4 tuorli per 250 gr, di pasta non sono tanti? ok 1 tuorlo a persona ma 250 gr. di pasta x 4 persone è proprio pochina... x quella dose io userei 2 tuorli... che dici?
    Anche io come te userei il saltapasta per il condimento, assolutamente da preparare mentre la pasta cuoce e non dopo averla scolata... altrimenti è un'inglesata 😳
    Ottima scelta, come sempre 💖

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    1. Ciao Franca :D Hai ragione, nelle note ho scritto che sono proprio pochi 250 gr di pasta, a mio marito ho dovuto darne dalla mia porzione ;) sennò mi mangiava viva. I tuorli sono giusti perché ci sono gli asparagi che raccolgono la salsa come se fossero pasta...ma diciamo che se lasci i tuorli invariati e aumenti di poco la quantità di pasta ...ma poco, mi raccomando, non dovresti trovarti un piatto asciutto ;) Grazie, come sempre :D un abbraccio

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  5. Quando ho letto di usare la pentola della pasta per preparare la salsa, mi sono detta anch'io che avrei preferito usare un saltapasta, molto più pratico a tutti gli effetti. E' vero che occorre lavare una pentola in più, ma questa non è una ricetta che sporchi molto e quindi ci sta.
    Mi intriga assai questa pasta, l'unico vero appunto è esattamente quello che fai tu: 250 g di pasta per 4 persone??? Ma siamo matti??? Io ne calcolo 100 g a testa!
    E' evidente che la Phipps non è Italiana. ^_^
    E' altrettanto evidente che tu sei bravissima!!!

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    1. Mapi *___* grazie sei sempre gentilissima ...Per dirla tutta...non sono alta ..tu puoi immaginarmi mentre mi arrampico nel pentolone a rimestare ? Ben detto...meglio lavare una pentola in piuttosto poi che non esser pronte con tutte e 3 le preparazioni. Tu immagini pure Ram che mangia 62 gr di pasta e mi dice..."bene ora che ho assaggiato puoi aggiungere il resto ". :D Grazie di nuovo <3

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    2. 62 g di pasta sono una dose da dieta, altro che storie! Mi ribellerei pure io. ;-) Dice bene Patty qui sotto: quelle dosi sono IMMORALI per una forchetta italiana. :-D

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    3. Luciana, mio marito avrebbe avuto la stessa reazione del tuo. E' tedesco ma "italiano" da molti anni... :)))

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    4. Ragazze... il piatto della foto era il mio... in pratica un assaggino ... Ho recuperato con la merenda ... ��

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  6. Anche se non sapessi chi è l'autore di questo piatto, leggendo la ricetta penserei che è uno che fa la pasta uno volta ogni cent'anni, ovvero non italiano. Al di là delle quantità che sono immorali per una forchetta italiana (addirittura penso alla quantità di riso che uso a persona quando preparo un risotto e che non scende mai sotto gli 80 g), l'idea di preparare la salsa nella "caldaia" di cottura della pasta mi pare proprio sbagliata, non solo per la reale mancanza di praticità, ma perché queste pentole hanno in genere un fondo molto sottile che rischierebbe di rovinare una salsa così delicata. Perfetto quindi il consiglio del saltapasta.
    L'insieme mi piace molto, la salsa è davvero interessante e da riprendere per svariate soluzioni. E tu sempre ineccepibile.
    Un bacione grande.

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    1. Quantità immorali mi piace assai �� Noi siamo abituati a ben altre porzioni . Ho eseguito alla lettera solo perché dovevo...e come dici giustamente tu, la pentola di cottura della pasta non è adatta a preparare la salsa. Non è pratica e soprattutto rischi che la pasta diventi un blocco unico mentre prepari il condimento.. Grazie Patty, un bacione a te ��

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    2. A me sembra molto peggio: se la traduzione corrisponde al testo, quella o quello lì ti dicono di lasciare la pasta, scolata, in attesa a incollarsi mentre prepari la salsa. Per non parlare del fatto che molto probabilmente nel tempo di cottura non si riuscirebbe a scaldare la griglia, preparare gli asparagi e cuocerli.
      Questo è analfabetismo culinario, o se proprio vogliamo, presunzione di fare un piatto di pasta come se facessimo un piatto di riso giapponese sgranando bene i chicchi (almeno però noi sappiamo che non va fatto).

      Infatti per ottenere un risultato decente è stato necessario, quasi istintivamente e giustamente, stravolgere il processo di cottura!
      A quel punto certo che "viene".
      Vabbe' l'ubiqua anglofilia per ogni cosa che questi mettono sul mercato, ma una roba così non si può proprio lasciar passare. Se vuoi fare il figo non basta la pasta più di quanto basti lo scalogno.

      Ma tanto si sa che certe cose non si possono dire...

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    3. Ti posso assicurare che gli asparagi li ho grigliati mentre la pasta cuoceva ( la mia griglia è grande ), le linguine erano di Gragnano ( ci mettono un pochino di più a cuocere rispetto alla pasta comune ). Ho usato 3 pentole invece che 2 per comodità mia, non sono alta e non arriverei bene a fare una salsa nel pentolone…. Il condimento si rapprende in un istante, bisogna fare molta attenzione. A me non pareva giusto bocciare una ricetta solo perché dice di tenere la pasta scolata ( alla fine qualche istante ) da parte. Non posso sapere se si sarebbe incollata, il rischio c’era, ma magari con l’acqua di cottura tenuta da parte non sarebbe successo. Io non boccio una ricetta e un libro per così poco.

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    4. Tanto meglio per gli asparagi. Il libro non posso saperlo né pretendo di farlo, ma la ricetta obiettivamente mi sembra proprio una crassa manifestazione di ignoranza. Grave in un professionista perché le fonti su cui approfondire non mancano nemmeno tra gli anglosassoni con tutte le riserve che posso nutrire sul loro approccio alla cucina. La riuscita di una ricetta deve prescindere dalla propria altezza, cosa che in cucina raramente si valuta, e dalla personale comodità, questione troppo individuale, ma soprattutto dalla pasta particolare che si usa (e che difficilmente è di uso corrente nei paesi in cui il libro circolerà, oltretutto), specialmente se non viene specificata quest'ultima cosa dalla ricetta stessa. Se chiunque avesse scritto chesso', di preparare la frolla dell'apple pie con le mani ben calde e lavorando a lungo il burro con le palme perché si sciogliesse, saltando il riposo in frigo, non ci sarebbero stati tanti riguardi.

      Certo Roux fa anche una frolla con il burro sciolto, per certi ripieni, ma li' si tratta di un equilibrio studiato e voluto e dichiarato, qui sembra proprio una prassi cioè quella di lasciare la pasta a aspettare (perché raffreddandosi non faccia rapprendere l'uovo? mah, dato che comunque dovrebbe già essere sciolto nella salsa, perché la cuoce al dente per darsi l'aria "doc" ma in realtà non la vuole al dente?) mentre si cucina il resto, che ho visto applicare altre volte all'estero, dove viene magari usata come contorno.
      Ma denota una non conoscenza di partenza di come trattare l'ingrediente, dato che, in caso ci fosse una ragione particolare per farlo, non si sente nemmeno bisogno di spiegare perché fare diversamente dalla modalità comune. qui non si tratta di fare un uso particolare della pasta: la signora vuol imitare una normale pasta italiana, un primo piatto. Utilizza una modalità di cottura non adatta senza spiegarla e inoltre fa una salsa che sembra un'elaborazione ingentilita della carbonara, trasformando alla fin fine una preparazione che è una salsa si', ma di altro genere (l'olandese, in fin dei conti), in un condimento da primo piatto, con lo sfizio dell'agrume e di un po' di verdura, di quella che va bene con le uova ché fa appunto figo e sano di 'sti tempi.

      A pensarci, il piatto potrebbe sembrare un miscuglio esitante tra un primo (robusto) e un condimento, cioè la salsa di uova e burro completato dal formaggio, che "va" con gli asparagi in cui la pasta fa da appoggio, proprio come un contorno.
      Il tutto sembra denotare una scarsa confidenza con ingredienti e preparazione.
      Ma appunto gli anglosassoni per principio hanno sempre ragione.
      (P.S.: non ho nessun autore particolare da difendere, in caso meglio precisarlo.)

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  7. Mi piace questa ricetta semplice e gustosa, e quella salsa... mi ha fatto venire l'acquolina anche se sono già a stomaco pieno! Anche l'idea di grigliare gli asparagi mi piace. Ok, questa ricetta la voglio proprio provare.
    Grazie :)))

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    1. Ale gli asparagi grigliati sono stati una deliziosa sorpresa. Guarda che aspetto il tuo feedback. Un abbraccio �� e grazie

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  8. adoro la pasta fresca con il limone!!! La foto parla da sola, possa averne un piatto??? :-)

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    1. Grazie :D Sono contenta ti sia piaciuta, se la provi fammi sapere.

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