È sempre un piacere tornare su queste pagine.
Sapere di essere tra i vincitori, aspettare di conoscere il libro del mese, preparare la ricetta… Sono stata molto felice della scelta che hanno fatto le nostre eccezionali Starbooker: un libro sul pollo. La carne più versatile che ci sia, almeno secondo me. Confesso di aver letto l’indice almeno dieci volte prima di scegliere, poi mi sono buttata su una sorta di “brodo di pollo”, caldo e corroborante. Quello che ci vuole quando le temperature si assestano sui 10°.
Vi lascio alla ricetta, di seguito i miei commenti. Grazie Starbookers ☺
Chicken in the pot with vegetables and barley
Ingredienti per 6 persone
4 porri
300 g di carote lunghe e sottili
1 cucchiaio e mezzo d olio d’oliva
1 pollo di circa 1,6 kg di peso
1 cipolla tritata finemente
2 gambi di sedano tritati finemente
Bouquet garni più altri gambi di prezzemolo (io ho legato tutto insieme con lo spago da cucina)
200 ml di vermouth secco
55 g di orzo
4 cucchiai di foglie di prezzemolo tritate
Rimuovere le foglie più esterne e le estremità scure dai porri. Tagliarli in pezzi di 4 cm e lavarli sotto l’acqua corrente. Spuntare le carote, lavarle bene senza pelarle, tagliandole a metà o in quarti se sono piuttosto grandi.
Scaldare l’olio in una casseruola dal fondo pesante, su fiamma media e rosolarvi il pollo da tutti i lati, salandolo via via, aiutandosi con un cucchiaio di legno per girarlo, cercando di non bucare la pelle. Rimuovere il pollo, metterlo da parte e versare sedano e cipolla nella pentola, facendoli appassire ma non colorire (cinque minuti circa). Aggiungere il pollo, il bouquet garni, i gambi di prezzemolo, carote e una generosa grattata di pepe di mulinello, versare anche il vermouth e 800 ml di acqua.
Portare a bollo, ridurre immediatamente la fiamma, coprire e lasciar cuocere per circa 1ora e mezza. L’acqua non deve bollire, altrimenti il pollo diventerà stopposo.
Quando mancano 45 minuti alla fine della cottura, aggiungere l’orzo, dopo mezz’ora aggiungere il porro e alla fine il prezzemolo tritato.
Servire a ciascun commensale verdure, brodo, orzo e pollo.
Volendo, si possono aggiungere delle patate o servire con del soda bread imburrato. - Ho visto che talvolta “pearl barley” viene tradotto come farro. Io ho chiesto alla mia collega americana e ho cercato la traduzione ufficiale sui regolamenti dell’UE: fa ridere, lo so, ma lo faccio per lavoro almeno 50 volte al giorno. Tutto confermava che si trattasse di orzo e io ho usato quello.
- Io ho seguito la ricetta alla lettera, riducendo solo di qualche minuto la cottura perché il mio pollo era più piccolo e pelando le carote.
- La ricetta è spiegata benissimo e di facilissima esecuzione. Il risultato è, ripeto, una sorta di brodo di pollo, saporito, con una carne tenerissima e assolutamente non dura. La presenza dei porri è “notevole”: il sapore è abbastanza decisivo, forse per la cottura più corta rispetto al resto, ma a me il loro gusto piace molto.
- Io mi sono limitata d legare le zampe con dello spago da cucina e ho avuto l’accortezza di riportare il pollo a temperatura ambiente prima di rosolarlo. Il libro non lo specifica, Mapi sì ;)
A questo punto direi che la ricetta è
PROMOSSA
A me non importa che nel deserto l'autunno non arrivi, mi farò confortare da questo piatto quanto prima!
RispondiEliminaE complimenti per l'approfondimento nella traduzione, lo facesse anche chi traduce libri di cucina per mestiere....;)
In effetto direi che è un piatto che conforta ad ogni latitudine :)
EliminaSorvoliamo sulla traduzione, facendolo per lavoro certe sciatterie mi innervosiscono ancora di più.
Io che adoro i brodi non posso che amare alla follia questa ricetta, calda e corroborante, specialmente adesso che le temperature si stanno abbassando anche in Italia.
RispondiEliminaE' sempre un piacere averti, cara Vale, per la grande precisione e professionalità. Che tu ti sia confrontata sulla traduzione di pearl barley è degno di un triplo hurrà e di tanto di cappello, e non solo da parte mia.
Strano che la Henry in questa ricetta non abbia parlato di portare il pollo a temperatura ambiente, nella mia lo ha fatto (io mi sono limitata a spiegare il perché ;-) ).
Un abbraccio e grazie per questa delizia!
Mapi, io da te ho imparato talmente tante cose che mi chiedo perché non lo scrivi tu un bel manuale di cucina ;)
EliminaGrazie mille a voi, è sempre un piacere fare parte della squadra!
Mi piace il brodo anche d'estate ;) figuriamoci ora che le temperature si sono abbassate !!! L'utilizzo del vermouth mi incuriosisce molto...non vedo l'ora di provare la ricetta !!!
RispondiEliminaprova prova :) ne vale la pena!
EliminaSai il piacere che fai a noi.
RispondiEliminaSpecialmente alla sottoscritta, se riesci a riconciliarmi con una zuppa di pollo...:-)
magari alle tue temperature sudi solo a guardarlo :) ma io l'ho mangiato anche ieri in pausa pranzo e mi ha così confortato...
EliminaAhhhh...la zuppa di pollo. Si parla solo di brodo di pollo ma delle calde, confortevoli zuppe molto poco. Io personalmente non l'ho mai preparata ma sbirciare la foto di quella goduriosa pentola piena di bontà, mi convince in pieno. Grazie Valentina. Bravissima.
RispondiEliminaecco, e io l'ho chiamato brodo... che polla che sono!
EliminaAmo tantissimo le zuppe, e questa versione che hai realizzato con così tanta cura mi ispira tanto.
RispondiEliminaBravissima sulla questione traduzione barley --> orzo. Davvero, come hanno scritto le altre, se ci mettessero la stessa attenzione nelle traduzioni non si leggerebbero delle cose che fanno tremare le vene ai polsi.
Grazie ancora di questo tuo contributo così competente!
grazie a voi, Gaia! Mi sembra il minimo, visto l'impegno che ci mettete voi: io oramai compro solo libri che hanno avuto il vostro placet :)
EliminaProprio oggi da queste parti la temperatura si aggira intorno ai 10°C... e la ricetta che hai proposto sarebbe perfetta sulla mia tavola :)))
RispondiEliminaGrazie Valentina!
grazie a te :)
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