giovedì 22 settembre 2016

DAL AND PUMPKIN SOUP


Per il Tomato Curry avevo trovato, pur non avendone bisogno, un video in cui il nostro Nigel lo cucinava. Per la ricetta che vi presento oggi invece, l'ho cercato invano senza trovarlo.
Se vi chiedete perché l'ho cercato, la risposta è tutta nelle abitudini mentali e culinarie della sottoscritta: ho riletto la ricetta 4 o 5 volte per capirla, e non perché abbia disimparato l'inglese all'improvviso, bensì perché sono abituata a concepire le zuppe, specialmente quelle di legumi, comprensive di soffritto.

Qui invece leggevo e mi dicevo: possibile che mi faccia cuocere la cipolla a secco, poi mi ci faccia aggiungere l'aglio e lo zenzero, infine mi faccia unire le lenticchie per insaporirle, il tutto senza nemmeno un filo d'olio? Possibilissimo, perché la fiamma me la faceva accendere solo dopo avere aggiunto l'acqua! Il motivo per cui elencava a una a una le operazioni da effettuare è quello che ho già detto introducendo il Tomato Curry: Slater prepara gli ingredienti a mano a mano che cucina, quindi indica pedissequamente il procedimento che segue nella preparazione dei piatti.

Compreso infine con sollievo che non era richiesta tostatura a secco e che non si era dimenticato di citare l'olio, ho proceduto e constatato che, al pari del curry di pomodoro, anche questa ricetta è di una facilità disarmante, e quindi perfetta anche per i principianti: non per nulla Slater è stato lo Chef che ha sdoganato la buona cucina di casa al pubblico britannico, abituato per lo più a ricorrere a surgelati e scatolette per risolvere la cena.

Il risultato è una saporitissima zuppa speziata piuttosto leggera, a cui la guarnizione di cipolle e peperoncino regala una spinta in più.

Tra parentesi e in corsivo le mie poche modifiche.

DAL AND PUMPKIN SOUP - ZUPPA DI LENTICCHIE DECORTICATE E ZUCCA
Da: Nigel Slater - A Year in the Kitchen - Kitchen Diaries III

Per 4 porzioni abbondanti:

1 piccola cipolla
2 spicchi d'aglio
1 pezzetto di zenzero grosso come una noce
225 g di lenticchie rosse decorticate (io 250... per finire il pacchetto!)
1 cucchiaino di curcuma in polvere
1 cucchiaino di peperoncino in polvere
1 mazzetto di coriandolo tritato grossolanamente (io prezzemolo, perché mi è morto il coriandolo)
250 g di zucca

Per guarnire:

2 cipolle medie
2 cucchiai di olio di semi di arachidi (io extravergine di oliva)
2 peperoncini piccanti piccoli
2 spicchi d'aglio

Pelare la cipolla e tritarla grossolanamente.
Pelare e schiacciare l'aglio e metterlo insieme alla cipolla in una pentola di medie dimensioni, dal fondo spesso.
Sbucciare lo zenzero, tagliarlo a fettine sottili e aggiungerlo.
Unire le lenticchie e versare un litro e mezzo di acqua fredda.
Portare a bollore, poi abbassare la fiamma facendo sobbollire la zuppa vivacemente (an enthusiastic simmer, dice Slater). Aggiungere la curcuma e il peperoncino, mescolare, coprire con un coperchio e far cuocere per 20 minuti.

Mentre la zuppa si sta cuocendo, portare a ebollizione dell'acqua in un'altra pentola.
Mondare la zucca ed eliminare i semi e la parte fibrosa che li contiene, poi tagliare la polpa a grossi dadi e buttarli nell'acqua bollente, lessandoli per 10 minuti: devono essere abbastanza teneri da poter essere infilzati da uno stecchino senza troppa fatica. Scolare e tenere da parte.

Preparare la guarnizione: pelare le cipolle e affettarle sottilmente ad anelli. Cuocerle in padella nell'olio finché iniziano a colorirsi.
Tagliare i peperoncini a metà, eliminare i semi e affettarli finemente.
Pelare e affettare sottilmente gli spicchi d'aglio (io ho eliminato il germoglio dalle fettine, è una mia fissa) e unirli alle cipolle, insieme ai peperoncini.
Proseguire la cottura finché le cipolle non abbiano assunto un bel colore dorato.
Tenere da parte.

Togliere il coperchio dalla pentola di cottura delle lenticchie e alzare la fiamma, facendo bollire fortemente per cinque minuti. Togliere la pentola dal fuoco, unire i dadi di zucca e passare tutto al frullatore, poco per volta per sicurezza (io ho usato il frullatore a immersione, direttamente nella pentola) fino a ottenere una crema liscia. Versare nella zuppiera, aggiungere il coriandolo tritato e regolare di sale. Secondo me (è Slater che parla) questa zuppa è migliore con una quantità di sale più generosa del solito.
Servire nelle fondine con una cucchiaiata di guarnizione alle cipolle.

OSSERVAZIONI

La zuppa è semplicissima da preparare e anche piuttosto veloce: nel giro di mezz'ora è pronta in tavola.

L'equilibrio delle spezie è semplicemente perfetto: è poco piccante e il grosso della piccantezza viene essenzialmente dal peperoncino nella guarnizione: quello che cuoce con la zuppa, insieme allo zenzero, si sentono poco e si amalgamano alla perfezione all'insieme.

La zuppa viene piuttosto liquida: pur avendo usato una quantità di lenticchie leggermente superiore per finire il pacchetto, e pur avendo effettuato l'intera cottura a pentola scoperta, non si è addensata a sufficienza e la guarnizione tendeva ad affondare. Forse un litro e mezzo d acqua è un po' troppa, 200 ml in meno sarebbero andati bene. O forse dipende dalla qualità delle lenticchie, non saprei.

L'insieme però è estremamente gradevole ed è perfetto per scaldare le sere autunnali.

Per me questa ricetta è assolutamente

PROMOSSA

17 commenti:

  1. Spezie e guarnizione alle cipolle rendono questo piatto veramente interessante. QUanto alla consistenza devo dire che qui in Medio Oriente sono di solito ben più liquide di quello che è il comune nostro sentire per questo tipo di piatto quindi non mi sorprende. Grazie Mapi!

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    1. Ecco, meno male che lo hai specificato: pensavo fosse un difetto della ricetta. In ogni modo poco male, se la si vuole più densa basta diminuire l'acqua.
      Grazie! :-)

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  2. Sfiziosa pure questa ricetta, una sola domanda mi sorge spontanea, perché la zucca da cruda non viene tuffata direttamente nella pentola della minestra? Che senso ha bollirla a parte? Capirei se la si vuol mantenere "carnosa" ma poi il tutto vien frullato... Caro Nigel perché mi vuoi far lavare una pentola in più?????
    Brava Mapi come sempre impeccabile e condoglianze per il coriandolo... hi hi hi

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    1. E' quello che mi sono chiesta anch'io... mentre lavavo la pentola e lo scolapasta! ^_^ Di sicuro la prossima volta (perché ci sarà una prossima volta) farò tutto in una pentola sola. ;-)
      Un abbraccio, carissima!

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    2. Mi sono posta la stessa domanda sulla cottura a parte della zucca... che farò sicuramente insieme al resto! Ma quanto mi attira questa zuppa dal carattere... vivace :)
      grazie Mapi

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    3. Direi che è l'unica "pecca" della ricetta, e tutto sommato ci può stare. ;-)

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    4. In effetti...per altro cuocendo la zucca a separatamente, si perde una parte del suo sapore nell'acqua di cottura, che alla fine viene buttata. What a pity!

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  3. Anche questa mi sembra una ricettina da replicare a brevissimo!
    Puntualissima come sempre, Mapi!

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  4. Un piatto davvero accattivante, per svariate ragioni tra cui la sua evidente semplicità. Sulla base dell'interpretazione di Slater, si aprono molteplici possibilità di personalizzarla a seconda dei gusti personali, del tipo che mia figlia osserverebbe quelle cipolle che a me fanno tanta gola, con sospetto misto a disgusto, ma che di fronte a del rigatino croccante sbriciolato probabilmente mi darebbe l'oscar. Mio marito invece ovvierebbe alla consistenza liquida attraverso l'uso smodato di crostini di pane (ancor meglio se fritti). Io mi adatterei a entrambe le situazione, anche se l'originale mi pare perfetto.
    Grazie per averla provata per noi Mapi. Bacione.

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    1. Guarda Patty, capisco tua figlia al 100%: io non amo sentirmi i pezzi di cipolla in bocca e non amo eccessivamente la cipolla di per se': nelle ricette è indispensabile, e io la trito fine fine in modo che si amalgami con gli altri sapori, ma un incubo costante dei pasti in famiglia della mia infanzia erano gli spaghetti al pomodoro con enormi pezzi di cipolla: mi facevano passare l'appetito solo a guardarli.
      Se non fosse stato per lo Starbooks, mai mi sarei sognata di preparare quel topping. Invece grazie a Dio c'è lo Starbooks e non potevo decidere della promozione o bocciatura della ricetta senza farlo. E adesso non posso più farne a meno. :-)
      Grazie per i tuoi commenti, sempre puntuali e precisi!

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    2. Cosa non mi hai fatto ricordare....la cosa meravigliosa di mia madre che preparava un sughettino di pomodoro con base di cipolla e la lasciava a pezzi grossi, che poi cuoceva pochissimo, quindi restavano bianchi e viscidi ed io li detestavo. E quando ogni volta, ogni volta io mi lamentavo: ma ci hai messo la cipollaaaaaa..... - lei con faccia a gomitolo: Ma dov'è che non l'ho messa!
      PS separate alla nascita :D

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  5. Sostanzialmente fa un dahl molto basico a cui aggiunge della zucca bollita
    E poi frulla tutto e ci aggiunge gli onion rings
    Ho tolto tutta la poesia, mi sa :)

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    1. Più che altro, hai dato informazioni a un'ignorante. :-)))
      Però era buonissima e la replicherò, tanto il gastrofighettismo non abita qui. ;-)
      Grazie e un abbraccio.

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  6. A casa mia quando ero piccola la cipolla non esisteva, ed era per me un gran dispiacere, perché mi è sempre piaciuta. Così da adulta ne faccio un uso smodato, anche cruda, e tutti qui apprezzano. Soprattutto mia figlia da sempre amante della cipolla cruda in grandi quantità.
    Questo per dire che apprezzerei tantissimo gli onion rings, e anzi mi sembrano un'idea molto invitante.
    Se questa zuppa è semplice, per me è solo un pregio. Cerco sempre minestre semplici per variare nelle sere invernali. La sottopporrò alla famiglia, mi sembra molto appetitosa.

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    1. Se mia madre avesse saputo trattarla, a quest'ora la amerei anch'io.
      Invece mi tocca imparare ad amarla a poco a poco, un passettino alla volta. :-)
      Grazie, Gaia.

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